Papers by Maria Raffaella Cornacchia
Griseldaonline Didattica per la scuola, n.s. 6, ISSN 2724-6485, 2022
Recensioni di opere di letteratura italiana contemporanea per la didattica nella scuola secondari... more Recensioni di opere di letteratura italiana contemporanea per la didattica nella scuola secondaria di II grado
Griseldaonline Didattica per la scuola, n.s. 5, ISSN 2724-6485, 2022
Recensioni di opere della letteratura italiana contemporanea in funzione didattica per scuola sec... more Recensioni di opere della letteratura italiana contemporanea in funzione didattica per scuola secondaria di II grado
Griseldaonline Didattica per la scuola, n.s. 5, ISSN 2724-6485, 2022
Percorso didattico di letteratura italiana per scuola secondaria di II grado
Griseldaonline Didattica per la scuola, n.s. 4, ISSN 2724-6485, 2021
Produzione di un ebook a scuola, ispirato alle novelle di Giovanni Boccaccio. Metodologia e didat... more Produzione di un ebook a scuola, ispirato alle novelle di Giovanni Boccaccio. Metodologia e didattica
Griseldaonline Didattica per la scuola, n.s. 3, ISSN 2724-6485, 2021
Recensione di romanzo contemporaneo per la scuola
Griseldaonline Didattica per la scuola, n.s. 2, ISSN 2724-6485, 2021
Recensioni di libri contemporanei per la scuola
Griseldaonline Creative Commons, ISSN 2724-6485, 2021
Griseldaonline Didattica per la scuola, n.s. 1, ISSN 2724-6485, 2020
Recensione di narrativa contemporanea per la scuola

Griseldaonline. 20 (1), 2021
Nella rappresentazione dell’‘eroe’ che, nei romanzi distopici italiani contemporanei Pinocchio. 2... more Nella rappresentazione dell’‘eroe’ che, nei romanzi distopici italiani contemporanei Pinocchio. 2112 di P. Donà, Qualcosa, là fuori di B. Arpaia, La dottrina del male di A. Berselli e 3012. L’anno del Profeta di S. Vassalli, si confronta con diverso tipo di catastrofi rinverdendo il topos del descensus ad inferos, si riscontrano più modalità di coniugare il rapporto tra autentico-inautentico, elemento fondamentale del repertorio figurale istituzionalizzato del genere distopico. Ci si sofferma in particolare sui meccanismi narratologici dei punti di vista con cui i lettori sono posti di fronte alla tradizionale funzione pedagogica dell’apologo distopico. Si può constatare così l’originalità della struttura di 3012 di Vassalli, romanzo che – pur in coerenza con la concezione dell’autore, riscontrabile dal confronto con il resto della sua produzione narrativa – rinnova la figura del ‘buffo’ entro le forme della satira menippea e della parodia.

E-Review. Rivista degli Istituti Storici dell'Emilia-Romagna in Rete, 2017
Cibi di pace, cibi di guerra: la storia dell'alimentazione al liceo Maria raffaella CornaCChia La... more Cibi di pace, cibi di guerra: la storia dell'alimentazione al liceo Maria raffaella CornaCChia La preparazione preliminare, le finalità, gli strumenti Lo spunto del progetto didattico Cibi di pace, cibi di guerra, rivolto nell'anno scolastico 2015-2016 alla quinta ESABAC del Liceo Linguistico "Laura Bassi" di Bologna, è nato dalla partecipazione della classe, assieme alla docente di lettere e storia, alla presentazione, il 4 novembre 2015, del portale Guerrainfame. La guerra non è mai servita. Cibi di guerra, strategie e politiche alimentari nella prima metà del Novecento in Italia, a cura degli Istituti Storici dell'Emilia Romagna in Rete, coordinati dall'Istituto per la Storia e le Memorie del '900 Parri E-R. Considerata la predisposizione nel sito di una sezione destinata ai Progetti didattici, si è pensato di realizzare attività ispirate alle suggestioni e agli stimoli culturali nati dall'indispensabile preparazione preliminare delle conferenze al Parri. L'idea era di costruire un percorso interdisciplinare volto a presentare una storia del costume italiano-e fin dove possibile europeo-attraverso abitudini e necessità alimentari nel periodo 1880-1950. Tenendo conto sia delle peculiarità del percorso di studi specifico degli studenti 1 , sia della metodologia suggerita dal progetto degli istituti storici emiliano romagnoli, si è mirato a una verifica diretta delle informazioni ricevute dagli esperti, attraverso la disamina di testimonianze raccolte personalmente, dirette (orali) e indirette (letterarie), puntando ad un'interazione tra didattica delle conoscenze e didattica delle competenze. Come seconda finalità il progetto doveva promuovere le capacità di team working, oltre che di rielaborazione personale, in una 1 Nell'ESABAC essi devono in particolare «dar prova di spirito critico rispetto alle fonti e ai documenti», affrontando specifici «casi di studio» (Decreto Ministeriale n. 95 dell'8/2/2013, allegato 1).

In the representation of the ‘hero’ who, in the contemporary Italian dystopian novels Pinocchio. ... more In the representation of the ‘hero’ who, in the contemporary Italian dystopian novels Pinocchio. 2112 by P. Dona, Something, out there by B. Arpaia, The doctrine of evil by A. Berselli and 3012. The year of the Prophet by S. Vassalli, is confronted with different types of catastrophes, reviving the topos of descensus ad inferos, there are several ways of combining the relationship between authentic and inauthentic, a fundamental element of the established figural repertoire of the dystopian genre. We focus in particular on the narratological mechanisms of the points of view by which the reader is confronted with the traditional pedagogical function of the dystopian apologue. Thus, we can see the originality of the structure of Vassalli’s 3012, a novel which – although in line with the author’s conception, which can be found in the comparison with the rest of his narrative production – proposes a figure of ‘funny’, within the forms of Menipp’s satire and parody.
Kleos Estemporaneo Di Studi E Testi Sulla Fortuna Dell Antico, 1997
Kleos Estemporaneo Di Studi E Testi Sulla Fortuna Dell Antico, 1997

«E-Review» IV (2016), 2017
Gli studenti di un liceo bolognese, reperiti sia testimonianze dirette memoriali, sia testi lette... more Gli studenti di un liceo bolognese, reperiti sia testimonianze dirette memoriali, sia testi letterari pertinenti, hanno indagato il valore dell'esperienza e della memoria, individuale e collettiva; l'incidenza della guerra sull'alimentazione e sui comportamenti sociali; la capacità dei “classici” di fare della rappresentazione del reale lo strumento interpretativo della società e dell’animo umano. In corso altri approfondimenti sull’identità alimentare nella documentazione storico-letteraria.
The students of a high school in Bologna, having collected both first-hand accounts and relevant literature, have investigated the value of experience and memory, both individual and collective; the impact of the war on nutrition and social behaviour; the ability of the “classics” to make the representation of the real an interpretative tool of the society and of the human soul. Further insights into food identity in literary and historical documentation are underway.
Guerra Infame, 2016
Una videointervista e un documento che presentano il lavoro svolto dalla classe 5 H ESABAC del Li... more Una videointervista e un documento che presentano il lavoro svolto dalla classe 5 H ESABAC del Liceo "Laura Bassi" (Bologna) - a.s. 2015-2016, curato dalla prof.ssa Maria Raffaella Cornacchia. Progetto didattico in collaborazione con l'Istituto per la storia e le memorie del '900 E.R. "Parri"
"Griseldaonline" - Creative Commons, 2015
Maria Raffaella Cornacchia -Le lune inquietanti di Piero Meldini C'era la luna piena, di quelle c... more Maria Raffaella Cornacchia -Le lune inquietanti di Piero Meldini C'era la luna piena, di quelle che trasformano il mondo in fantasma, quando tutte le cose, le animate e le inanimate, stanno sussurrando misteriose rivelazioni, ma ciascuna dicendo la sua, e tutte discordanti, perciò non riusciamo a capire e patiamo quest'angoscia di essere sul punto di conoscerle e di non conoscerle.

Tesi di Dottorato - Univ. Bologna - Dip. Filologia Classica, 2007
Dissertazione presentata da MARIA RAFFAELLA CORNACCHIA Coordinatore Chiar.mo Prof. GUALTIERO CALB... more Dissertazione presentata da MARIA RAFFAELLA CORNACCHIA Coordinatore Chiar.mo Prof. GUALTIERO CALBOLI Tutori Chiar.mo Prof. CAMILLO NERI Chiar.mo Prof. GUALTIERO CALBOLI ANNO ESAME FINALE 2007 il perno dell'azione, e di conseguenza è rivalutata anche Penelope, in quanto, come per O e K, è «wiederum eine tapfere Frau, die sich mit klug ersonnener, mehr als drei Jahre hindurch durchgeführter List gegen die Freier wehrt und nur durch die Treulosigkeit der Mägde unterliegt» (Schwartz 1924, 272 49 ). A lei infatti L attribuisce il merito di aver fornito allo sposo l'occasione per la strage, anche se inconsapevolmente, dato che non lo ha riconosciuto e che, ormai sconvolta e disperata, vede nel certame nuziale solo un'extrema ratio 50 . Le limitatissime capacità creative del rapsodo B lo inducono infine ad accogliere l'immagine della Penelope di T come la «feste Rolle» di una «unerfreuliche, kraft-und blutlose Gestalt», «ohne fürstliche Würde und stets ohne Erfolg» (ibid. 88 e 292): così, quando cerca di intervenire, ad esempio per far cambiar argomento -invano! -ai canti di Femio (Od. I 336ss.) 51 , è ricacciata nelle sue stanze dal figlio 52 , e a causa della sua irresolutezza, pur sapendo da Medonte dell'agguato teso dai Proci a Telemaco, non tenta di impedirlo (Od. IV 675ss.) 53 . Le sole attività di cui pare capace si direbbero piangere e dormire, soprattutto nei momenti salienti della storia, come durante la strage dei pretendenti (Od. XXI 354ss. = I 360ss.): peculiare questo di Penelope, simbolo di quella fedeltà il cui kle/ oj è subito dopo celebrato da Agamennone (Od. XXIV 194ss.). Cf. anche la tesi di Page, infra, 61s. e n. 96. 49 Per la vicenda secondo L cf. anche pp. 118s. 50 Come si vede, nel ricostruire la versione di L, Schwartz accoglie solo parzialmente il racconto di Anfimedonte, che presuppone, con l'accordo tra i due sposi, il preliminare riconoscimento di Odisseo da parte di Penelope. Va tuttavia ricordato che tale racconto potrebbe costituire semplicemente il 'punto di vista' e per così dire la razionalizzazione dei fatti da parte del pretendente ucciso: cf. ad esempio, tra coloro che difendono il canto XXIV, Wender 1983, 120s. 51 Frequenti i bronci e i vani brontolii di Penelope: nei confronti delle schiave (Od. IV 729ss.), di Euriclea (Od. XXIII 1ss.), di Medonte (Od. IV 681ss.), di Antinoo (Od. XVI 418ss.), di Telemaco (Od. XVII 101ss.). E poca dignità le attribuisce B lasciandola in sala durante le gozzoviglie dei pretendenti (Od. XX 387ss. e XXI 31ss.): cf. Schwartz 1924, 114 e 123. 52 Cf. Od. I 356ss.; XVII 48ss.; XXI 350ss. Sulla mancanza di rispetto di Telemaco verso la madre cf. Schwartz 1924, 112 e 292s. 53 Valide obiezioni a questa interpretazione sono apportate da Page 1955, 181s.: Penelope non è affatto inattiva, ma vuole dapprima inviare un messaggio a Laerte perché cerchi di difendere il nipote; essendone però dissuasa da Euriclea, ripiega su una preghiera formale ad Atena. Non molto altro è in suo potere: la sua aperta protesta coi Proci nel canto XVI si dimostra infatti assolutamente inutile (Page respinge l'ipotesi che la scena in Od. IV 625ss. sia la copia di quella in Od. XVI 409ss.). di un imminente ritorno del marito! -e poi ad Atena (Od. XXI 1-4) 58 ; a immaginare che Odisseo si riveli, oltre che al figlio, prima ai servi (Euriclea, Eumeo, Filezio) che alla moglie, e si preoccupi di punire le schiave infedeli e ripulire la sala più e prima che di riabbracciare dopo tanti anni la sposa 59 . Per Focke, invece, nel poema vi è, al di là del diseguale valore dei suoi molteplici autori 60 , una forma di unità nel carattere ionico della società e della mentalità rappresentate da Odisseo: «es ist die Entwicklungsgeschichte einer durch Raum und Zeit bestimmten volkhaften Idee, die wir an den Entfaltungen der Odysseusgestalt verfolgen» (1943, 246). In questo quadro, è comunque possibile individuare la differenza tra la personalità del poeta O, propenso alla rappresentazione di personalità eroiche e grandiose, di forti sentimenti, di scene di intenso realismo, e quella di T, pacifico, amante del guadagno e dell'operosità umana, attento all'etichetta, al diritto, ai dati economici e politici, sulla base dei quali i suoi personaggi calcolano e calcolano nella prospettiva del 'cosa avverrà dopo' 61 . La sua Penelope è «die tugendsame Gattin, tränenreich, unentschlossen, aber auf standesgemäßes Dekorum stets bedacht. Dem dolo/ mhtij darin ebenbürtig, daß sie mit weibenenhafter Schlauheit sich der zudringlichen Bewerber jahrelang zu 58 Voigt 1972, 78 n. 1 obietta a Schwartz che non c'è contraddizione tra i due passi, se si considerano le parole di Penelope in Od. XIX 524 e) moiì di¿ xa qumo\ j o) rwretai eà nqa kaiì eà nqa non sul piano freddamente logico, ma su quello psicologico di un dubbio radicale (restare o risposarsi), che non può trovare concreta soluzione senza la pressione di Atena. Infatti, «die Menschen Homers "handeln" nicht eigentlich [...], sondern sie reagieren» (106) a una spinta esterna, normalmente rappresentata dall'intervento divino; inoltre, è secondo Voigt elemento essenziale del carattere di Penelope «das Stimmungsvolle der Unentschlossenheit, das Hin-und Her-, das in Gedanken nicht zur Lösung kommt, und sich in unentschiedenem tun fortsetzt (79). 59 Cf. Schwartz 1924, 130s. 60 Tre o forse due, perché Focke ammette la possibilità che il poeta A, autore dei canti X, XI e XII, ispirati a fiabe popolari, e il poeta O, che associò Odisseo alla guerra di Troia, possano essere la stessa persona in momenti diversi della sua vita (1943, 237ss.). 61 Cf. Focke 1943, 380: «der O-Dichter mißt mit mythischen, nicht mit gesellschaftlichen Maßen. Eben das aber tut T». erwehren versteht» (ibid. 66s.). Alla regina il poeta T attribuisce così nel canto XVIII il dono divino e per lei sconcertante di un'astuzia assai prossima alla furberia 62 , fatta di attaccamento ai beni materiali (le richieste ai Proci) e utilitarismo, e valutata sul metro del compiacimento di Odisseo che la osserva in incognito 63 , senza provare nessun dubbio sulla sua fedeltà, d'altronde garantita dall'intervento di Atena. Ben diversa da questa scaltra Penelope invece quella ideata dal poeta O, in quanto «als echtes Geschöpf des O-Dichters hat diese Königin Blut in den Adern» (Focke 1943, 318) 64 : i suoi sentimenti sono diretti e sinceri, che si tratti della sua prudenza prima di riconoscere nello straniero l'amato marito (e di qui nasce la tensione del loro splendido dialogo nel canto XIX), della sua desolazione all'idea di lasciarne la casa con un nuovo sposo (Od. XXI 55ss. e 77ss.), o della sua fierezza nel narrare della propria trovata della tela, accompagnata dalla sua violenta indignazione contro le schiave infedeli (Od. XIX 138ss.) 65 . Dal differente spirito dei due autori derivano due distinte finalità poetiche dell'azione: per O essa consisteva nel ritorno dell'eroe agli affetti familiari e patrî, e in primo luogo dalla moglie, con conseguente sottolineatura del loro reciproco amore e della capacità di entrambi di 62 Siccome Penelope riceve inconsapevolmente quest'astuzia da Atena, ne è tanto stupita da scoppiare in un immotivato riso (Od. XVIII 163): essa racconta ai pretendenti delle menzogne, che sono per Odisseo che ascolta il segnale del suo stratagemma per ottenere ricchi doni, proprio come ha fatto lui presso i Feaci con l'Intermezzo di Od.
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Papers by Maria Raffaella Cornacchia
The students of a high school in Bologna, having collected both first-hand accounts and relevant literature, have investigated the value of experience and memory, both individual and collective; the impact of the war on nutrition and social behaviour; the ability of the “classics” to make the representation of the real an interpretative tool of the society and of the human soul. Further insights into food identity in literary and historical documentation are underway.
The students of a high school in Bologna, having collected both first-hand accounts and relevant literature, have investigated the value of experience and memory, both individual and collective; the impact of the war on nutrition and social behaviour; the ability of the “classics” to make the representation of the real an interpretative tool of the society and of the human soul. Further insights into food identity in literary and historical documentation are underway.
Home / Diario da una quarantena / Maria Raffaella Cornacchia-Lettera di una professoressa Dal 9 aprile è entrato in vigore il Decreto Legge Misure urgenti sulla regolare conclusione e l'ordinato avvio dell'anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato, corredato da un Comunicato ufficiale[1] che ne chiarisce i non trasparenti articoli: in particolare, per quanto riguarda l'ammissione all'anno successivo nelle scuole secondarie di II grado, tutti gli alunni passeranno senza "debiti", così come «tutti avranno la possibilità di sostenere le prove» di maturità. Questi i titoli dei giornali a quattro colonne: «l'esame sarà un pro-forma»; «L'unica cosa certa: tutti promossi», e così via. Ma non si poteva dire più tardi? chiedono gli insegnanti. Dopo tanta fatica per predisporre in fretta e furia gli strumenti per una didattica a distanza (DaD), chi convincerà ora gli alunni che val la pena di collegarsi alle videolezioni, di ascoltare le spiegazioni, di svolgere i compiti, di adempiere alle consegne, in altre parole, di impegnarsi?
Tristezza della delusione
di affetti mancati
e la malinconia
degli amori falliti
malamente finiti,
peggio: neppure incominciati.
Rimangono i ricordi
che non hanno più parole
sussulti risate e grida
di annegati nel vitreo verde
dei miei pensieri.