Papers by Giovanni Isabella

Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica, n.s. VIII , 2024
The aim of the contribution is to introduce the monographic section resulting from the conference... more The aim of the contribution is to introduce the monographic section resulting from the conference Poteri patrimoni scritture. L’abbazia di Pomposa tra esarcato e regno (secoli IX-XI), organised as part of the scientific project ‘Cantiere Pomposa’. After outlining a brief assessment of the studies on the manuscript heritage of Pomposa, rooted in 18th century ecclesiastical erudition, the authors emphasise the importance of the change of perspective, from local to supra-local, and the focus on the allocation of fiscal assets to the royal monasteries in order to understand the political-institutional and cultural history of the important abbey of the Po delta in the central centuries of the Middle Ages.
Lo scopo del contributo è quello di introdurre la sezione monografica, frutto del convegno Poteri patrimoni scritture. L’abbazia di Pomposa tra esarcato e regno (secoli IX-XI), organizzato nell’ambito del progetto scientifico ‘Cantiere Pomposa’. Gli autori, dopo aver tracciato un breve bilancio degli studi sul patrimonio manoscritto di Pomposa, che affondano le radici nell’erudizione ecclesiastica del secolo XVIII, sottolineano l’importanza del cambio di prospettiva, da locale a sovralocale, e dell’attenzione all’assegnazione dei beni fiscali ai monasteri regi per comprendere le vicende politico-istituzionali e culturali dell’importante abbazia del delta padano nei secoli centrali del medioevo.

Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica, n.s. VIII, 2024
The article reconstructs the institutional and patrimonial history of Santa Maria of Pomposa betw... more The article reconstructs the institutional and patrimonial history of Santa Maria of Pomposa between the second half of the 9th and the beginning of the 11th century, i.e. in the first phase of its existence attested by written sources. At the beginning of this period Pomposa seems to have been one of the many monasteria – in all probability simple churches - present in the exarchate, and was characterised by a land patrimony of local dimension and by its inclusion in the power network through which the archbishop of Ravenna governed the exarchate. Only in 986 do we have documentary proof that Pomposa had become a regular monastery, with its own community of monks. But the great transformation occurred a few years later, in 1001, when Otto III elevated Pomposa to the rank of imperial abbey as part of a complex project to establish direct royal control in the Delta area, which included the parallel foundation of the monastery of St. Adalbert in Pereo. The transformation of Pomposa into an imperial abbey can thus be included in the broader action of restoring ecclesiastical and monastic property to royal control ordered by Otto III starting from the Capitulare Ticinense, and thus became a fully integrated action in the concrete policy that gave substance to the renovatio imperii Romanorum.
Nel saggio si ricostruisce la vicenda istituzionale e patrimoniale di Santa Maria di Pomposa fra la seconda metà del IX e l’inizio dell’XI secolo, cioè nella prima fase della sua esistenza attestata da fonti scritte. All’inizio di questo periodo Pomposa sembra essere uno dei tanti monasteria – con ogni probabilità semplici chiese – presenti nell’esarcato, ed era caratterizzata da un patrimonio di dimensione locale e dall’inserimento nella rete di potere attraverso cui l’arcivescovo di Ravenna governava l’esarcato. Solo nel 986 abbiamo la prova documentaria che Pomposa era diventata un monastero regolare, con una propria comunità di monaci. Ma la grande trasformazione avvenne qualche anno dopo, nel 1001, quando Ottone III elevò Pomposa al rango di abbazia imperiale nell’ambito di un articolato progetto per stabilire un controllo regio diretto nell’area del Delta, che prevedeva la parallela fondazione del monastero di Sant’Adalberto in Pereo. La trasformazione di Pomposa in abbazia imperiale si può così inserire nella più ampia azione di recupero al controllo regio dei beni ecclesiastici e monastici voluta da Ottone III a partire dal Capitulare Ticinense, e diventa così un’azione pienamente integrata nella politica concreta che dava sostanza alla renovatio imperii Romanorum.
Zapruder. Storie in movimento. Rivista di storia della conflittualità sociale, 2021
Reti Medievali Rivista, Jul 1, 2021
L'articolo illustra un progetto di studio e valorizzazione del patrimonio manoscritto dell’abbazi... more L'articolo illustra un progetto di studio e valorizzazione del patrimonio manoscritto dell’abbazia di Pomposa, che vedrà la prossima realizzazione di un portale e di un catalogo integrato dei documenti dell’archivio (secoli X-XII), dei manoscritti della biblioteca e della bibliografia pomposiana.
"Storicamente", 2015
Editore: BraDypUS Data di pubblicazione: 18/11/2015 Licenza: CC BY-NC-ND 4.0 International Comuni... more Editore: BraDypUS Data di pubblicazione: 18/11/2015 Licenza: CC BY-NC-ND 4.0 International Comunicare storia: Storiografie a confronto: linguaggi e concetti nelle traduzioni
in co-edizione con Proprietà letteraria riservata © Università degli Studi di Salerno I diritti d... more in co-edizione con Proprietà letteraria riservata © Università degli Studi di Salerno I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfi lm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, distribuita o trasmessa in qualsivoglia forma senza l' autorizzazione scritta dell' Editore, a eccezione di brevi citazioni incorporate in recensioni o per altri usi non commerciali permessi dalla legge sul copyright. Per richieste di permessi contattare in forma scritta l' Editore al seguente indirizzo: [email protected]
Reti Medievali Rivista, Jan 1, 2012
A stampa in Forme di potere nel pieno medioevo (secc. VIII-XII). Dinamiche e rappresentazioni, a ... more A stampa in Forme di potere nel pieno medioevo (secc. VIII-XII). Dinamiche e rappresentazioni, a cura di G. Isabella, Bologna 2006 (Dpm quaderni -dottorato 6), pp. 39-56 © dell'autore -Distribuito in formato digitale da "Reti Medievali"] MODELLI DI REGALITÀ A CONFRONTO L'ordo coronationis regio di Magonza e l'incoronazione regia di Ottone I in Widukindo di Corvey GIOVANNI ISABELLA
... Titre du document / Document title. Ideologia e politica nell'ordo coronationis XIV (Cen... more ... Titre du document / Document title. Ideologia e politica nell'ordo coronationis XIV (Cencius II). Auteur(s) / Author(s). ISABELLA Giovanni ; Revue / Journal Title. Studi medievali ISSN 0391-8467 Source / Source. 2003, vol. 44, n o 2, pp. 601-637 [37 page(s) (article)] ...
PhD Thesis by Giovanni Isabella

dpm.unibo.it
Widukindi Rerum gestarum Saxonicarum libri tres 229 Liutprandi Operae 230 Ruotgeri Vita Brunonis ... more Widukindi Rerum gestarum Saxonicarum libri tres 229 Liutprandi Operae 230 Ruotgeri Vita Brunonis 231 Adelberti Continuatio Reginonis 232 Rosvitae Gesta Ottonis 233 Vita Mathildis reginae antiquior 234 BIBLIOGRAFIA 235 Fonti 235 Studi 239 8 Tavola delle abbreviazioni ADALBERTI Continuatio ADALBERTI Continuatio Reginonis, in REGINONIS ABBATIS PRUMIENSIS Chronicon cum Continuatione Treverensi, ed. F. Kurze, MGH Scriptores rerum Germanicarum in usum scholarum separatim editi 50, Hannover 1890, pp. 154-179. DBI Dizionario Biografico degli Italiani HROTSVITHAE Gesta Ottonis HROTSVITHAE Gesta Ottonis, in HROTSVITHAE Opera omnia, ed. W. Berschin, München-Leipzig 2001 (Bibliotheca scriptorum Graecorum et Romanorum Teubneriana), pp. 271-305. LIUTPRANDI Antapodosis LIUTPRANDI Antapodosis, in LIUTPRANDI Opera, ed. J. Becker, MGH Scriptores rerum Germanicarum in usum scholarum separatim editi 41, Hannover-Leipzig 1915, pp. 1-158. LIUTPRANDI Historia LIUTPRANDI Liber de rebus gestis Ottonis Magni imperatoris (Historia Ottonis), in LIUTPRANDI Opera, ed. J. Becker, MGH Scriptores rerum Germanicarum in usum scholarum separatim editi 41, Hannover-Leipzig 1915, pp. 159-175. LIUTPRANDI Relatio LIUTPRANDI Relatio de legatione Constantinopolitana, in LIUTPRANDI Opera, ed. J. Becker, MGH Scriptores rerum Germanicarum in usum scholarum separatim editi 41, Hannover-Leipzig 1915, pp. 175-212. Pontifical romano-germanique C. VOGEL, R. ELZE, Le Pontifical romano-germanique du dixième siècle, vol. I, Le Texte: nn. 1-98, vol. II, Le Texte: nn. 99-258, Città del Vaticano 1963, vol. III, Introduction générale et tables, Città del Vaticano 1972. RUOTGERI Vita Brunonis RUOTGERI Vita Brunonis archiepiscopi Coloniensis, ed. I. Ott, MGH Scriptores rerum germanicarum nova series 10, Weimar 1958. Vita antiquior Vita Mathildis reginae antiquior, in Vita Mathildis reginae antiquior -Vita Mathildis reginae posterior, ed. B. Schütte, MGH Scriptores rerum Germanicarum in usum scholarum separatim editi 66, Hannover 1994, pp. 107-142. WIDUKINDI Res Gestae Saxonicae WIDUKINDI MONACHI CORBEIENCIS Rerum Gestarum Saxonicarum libri tres, ed. P. Hirsch -H. E. Lohmann, MGH Scriptores rerum Germanicarum in usum scholarum separatim editi 60, Hannover 1935.
Interview by Giovanni Isabella
Reti Medievali Rivista, Dec 15, 2008
Conference Presentations by Giovanni Isabella
relazione presentata al I convegno della medievistica italiana – SISMED, Bertinoro (Forlì-Cesena)... more relazione presentata al I convegno della medievistica italiana – SISMED, Bertinoro (Forlì-Cesena), 14-16 giugno 2018
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Papers by Giovanni Isabella
Lo scopo del contributo è quello di introdurre la sezione monografica, frutto del convegno Poteri patrimoni scritture. L’abbazia di Pomposa tra esarcato e regno (secoli IX-XI), organizzato nell’ambito del progetto scientifico ‘Cantiere Pomposa’. Gli autori, dopo aver tracciato un breve bilancio degli studi sul patrimonio manoscritto di Pomposa, che affondano le radici nell’erudizione ecclesiastica del secolo XVIII, sottolineano l’importanza del cambio di prospettiva, da locale a sovralocale, e dell’attenzione all’assegnazione dei beni fiscali ai monasteri regi per comprendere le vicende politico-istituzionali e culturali dell’importante abbazia del delta padano nei secoli centrali del medioevo.
Nel saggio si ricostruisce la vicenda istituzionale e patrimoniale di Santa Maria di Pomposa fra la seconda metà del IX e l’inizio dell’XI secolo, cioè nella prima fase della sua esistenza attestata da fonti scritte. All’inizio di questo periodo Pomposa sembra essere uno dei tanti monasteria – con ogni probabilità semplici chiese – presenti nell’esarcato, ed era caratterizzata da un patrimonio di dimensione locale e dall’inserimento nella rete di potere attraverso cui l’arcivescovo di Ravenna governava l’esarcato. Solo nel 986 abbiamo la prova documentaria che Pomposa era diventata un monastero regolare, con una propria comunità di monaci. Ma la grande trasformazione avvenne qualche anno dopo, nel 1001, quando Ottone III elevò Pomposa al rango di abbazia imperiale nell’ambito di un articolato progetto per stabilire un controllo regio diretto nell’area del Delta, che prevedeva la parallela fondazione del monastero di Sant’Adalberto in Pereo. La trasformazione di Pomposa in abbazia imperiale si può così inserire nella più ampia azione di recupero al controllo regio dei beni ecclesiastici e monastici voluta da Ottone III a partire dal Capitulare Ticinense, e diventa così un’azione pienamente integrata nella politica concreta che dava sostanza alla renovatio imperii Romanorum.
PhD Thesis by Giovanni Isabella
Interview by Giovanni Isabella
Conference Presentations by Giovanni Isabella
Lo scopo del contributo è quello di introdurre la sezione monografica, frutto del convegno Poteri patrimoni scritture. L’abbazia di Pomposa tra esarcato e regno (secoli IX-XI), organizzato nell’ambito del progetto scientifico ‘Cantiere Pomposa’. Gli autori, dopo aver tracciato un breve bilancio degli studi sul patrimonio manoscritto di Pomposa, che affondano le radici nell’erudizione ecclesiastica del secolo XVIII, sottolineano l’importanza del cambio di prospettiva, da locale a sovralocale, e dell’attenzione all’assegnazione dei beni fiscali ai monasteri regi per comprendere le vicende politico-istituzionali e culturali dell’importante abbazia del delta padano nei secoli centrali del medioevo.
Nel saggio si ricostruisce la vicenda istituzionale e patrimoniale di Santa Maria di Pomposa fra la seconda metà del IX e l’inizio dell’XI secolo, cioè nella prima fase della sua esistenza attestata da fonti scritte. All’inizio di questo periodo Pomposa sembra essere uno dei tanti monasteria – con ogni probabilità semplici chiese – presenti nell’esarcato, ed era caratterizzata da un patrimonio di dimensione locale e dall’inserimento nella rete di potere attraverso cui l’arcivescovo di Ravenna governava l’esarcato. Solo nel 986 abbiamo la prova documentaria che Pomposa era diventata un monastero regolare, con una propria comunità di monaci. Ma la grande trasformazione avvenne qualche anno dopo, nel 1001, quando Ottone III elevò Pomposa al rango di abbazia imperiale nell’ambito di un articolato progetto per stabilire un controllo regio diretto nell’area del Delta, che prevedeva la parallela fondazione del monastero di Sant’Adalberto in Pereo. La trasformazione di Pomposa in abbazia imperiale si può così inserire nella più ampia azione di recupero al controllo regio dei beni ecclesiastici e monastici voluta da Ottone III a partire dal Capitulare Ticinense, e diventa così un’azione pienamente integrata nella politica concreta che dava sostanza alla renovatio imperii Romanorum.
La condizione speciale delle regine del regno italico fra IX e X secolo è segnalata dalla qualifica di consors regni e dal conferimento di dotari eccezionalmente cospicui se confrontati con quelli delle altre regine europee. La ricostruzione puntuale di quei dotari, costituiti da beni del fisco regio, ha permesso di spiegare tale anomalia nel contesto delle specifiche strategie di governo del regno.
Sommario
Tiziana Lazzari, Dotari e beni fiscali
Roberta Cimino, Angelberga: il monastero di San Sisto di Piacenza e il corso del fiume Po
P. Guglielmotti, Ageltrude: dal ducato di Spoleto al cuore del regno italico
C. Sereno, Bertilla e Berta: il ruolo di Santa Giulia di Brescia e di San Sisto di Piacenza nel regno di Berengario I
G. Isabella, Matilde, Edgith e Adelaide: scontri generazionali e dotari delle regine in Germania
G. Vignodelli, Berta e Adelaide: la politica di consolidamento del potere regio di Ugo di Arles"
I lavori del “Cantiere Pomposa” sono aperti dal progetto L’abbazia di Pomposa e le sue scritture, che vuole ricostruire virtualmente l’unità originaria dell’archivio e della biblioteca tra X e XII.