Papers by Giacomo Tinelli
Il verri, vol.85, 2024
Tre letture nella narrativa italiana 2023
Syzetesis, 2023
L’articolo tenta di indagare le fonti del pensiero pedagogico pa-
soliniano non tanto da un punto... more L’articolo tenta di indagare le fonti del pensiero pedagogico pa-
soliniano non tanto da un punto di vista filologico quanto piuttosto da
quello della “storia delle idee”: trame intellettuali e derivazioni (non sem-
pre dirette) di concetti e pratiche mutuate dal dibattito intellettuale del
secondo dopoguerra che entrano strutturalmente a far parte del suo lavoro.
Allo stesso tempo la ricostruzione di tali percorsi intellettuali mette in luce
l’importanza dei riferimenti educativi e pedagogici nella visione poetica
complessiva del poeta, alla quale essi sono strettamente intrecciati.
Il verri, vol. 82, 2023
Tre letture nella narrativa italiana 2022
La publication de Bruciare Tutto (Walter Siti, Rizzoli, 2017) souleve plusieurs controverses, dan... more La publication de Bruciare Tutto (Walter Siti, Rizzoli, 2017) souleve plusieurs controverses, dans les journaux et sur le Web. Le sujet de la discussion, en particulier, est la dedicace a Don Milani dans un roman traitant d’un cure pedo-phile. Pour quelques semaines, le livre de Siti devient un sujet journalistique. Un seuil du texte a l'interieur du livre est ainsi remis en question par le seuil du texte a l'exterieur du livre, c’est-a-dire par l'epitexte allographe public (principalement des articles ou des interviews journalistiques). A partir de Seuils (G. Genette, Seuil 1987), l'article tente une interpretation de la controverse allant au-dela de sa simple reconstruction et remettant en question les nouveaux equilibres d'un paratexte donne dans une dimension multimedia.

Between, 2016
I cortometraggi di Cinico TV di Daniele Cipri e Franco Maresco, girati per lo piu nel corso degli... more I cortometraggi di Cinico TV di Daniele Cipri e Franco Maresco, girati per lo piu nel corso degli anni '90 a Palermo, mettono in scena una comicita opaca. C'e chi li considera degli attentati alla moralita, una messa alla berlina di personaggi indifesi, uno sberleffo alla poverta e alla sofferenza. Tuttavia, se pure fanno di poverta e sofferenza le protagoniste sconvolte delle proprie immagini, esse sono rese inautenticamente melodrammatiche a tal punto che si possono considerare come una parodia radicale della rappresentazione kitsch della televisione. Come funzionano i meccanismi parodistici e ironici nell'epoca dell'umorismo, cioe un tempo in cui l'ironia e l' understatement sono diventati una componente fondamentale non solo delle rappresentazioni ideologiche dei media ma anche delle relazioni nella societa “decontratta” dell'ipermodernita? E un'accusa fondata quella dell'immoralita di rappresentare una parodia del disagio mentale, della pover...

Sicily on screen, 2020
The short films known as Cinico tv, directed by Ciprì and Maresco, shot in the 90's and set in P... more The short films known as Cinico tv, directed by Ciprì and Maresco, shot in the 90's and set in Palermo, demonstrate a provocative understanding of comedy. Many consider them offensive insofar as they would seem to humiliate poor people as victims of poverty and ignorance. Nevertheless, these films are radically 'dramatized' to the point that we can consider them as a parody of the kitsch or romantically idealised representation of southern Italy, a land of poor but genuine people, wonderful landscapes, and authentic way life.
Cinico TV completely turns around these assumptions, showing without pity the vices and wicked behaviour of its protagonists. Mimicking the morbid curiosity of TV programmes, the work of Ciprì and Maresco also aims to uncover the ideological bias of the media. The rejection of the rhetorical use of romantic storytelling allows the directors to represent the surroundings of Palermo in a unusual way, which is both astonishing for its surrealistic and grotesque approach which manages to subvert the supposedly realistic yet profoundly patronising media attitude towards southern Italy.
In this article, we want to focus out the cinematographic techniques and the rhetorical tools used by the Sicilians directors, also comparing their work to that of contemporary directors such as Gabriele Salvadores, whose depiction of Sicily differs profoundly from that of Cinico TV.

Between, V, Vol. 10, 2015: http://ojs.unica.it/index.php/between/issue/view/53 Questo numero di B... more Between, V, Vol. 10, 2015: http://ojs.unica.it/index.php/between/issue/view/53 Questo numero di Between raccoglie gli atti del convegno annuale di Compalit, L’immaginario politico. Impegno, resistenza, ideologia, che si è svolto a Bologna nel dicembre del 2014. È stato un convegno molto ricco e partecipato, che ha visto succedersi undici relazioni plenarie, più di cento comunicazioni organizzate in sessioni parallele, la presentazione di Between e del manuale di Letterature comparate curato da Francesco de Cristofaro, e un’intensa e affollata conversazione serale con due membri del collettivo Wu Ming. E ora questo ricchissimo numero della rivista in cui è confluita gran parte delle relazioni tenute a Bologna. Ovviamente molte cose sono cambiate rispetto al progetto originario e all’elaborazione progressiva del convegno: prospettive inedite, nuovi spunti di riflessione, nodi problematici emersi nel vivo delle sessioni e delle discussioni che ne sono seguite e che hanno trovato espressione nei saggi raccolti qui, ognuno dei quali ha rilanciato a sua volta nuove domande e interrogativi specifici. L’articolazione così ampia del numero, la pluralità di sguardi, competenze e approcci critici rappresentano dunque plasticamente l’orizzonte contraddittorio e problematico in cui ci muoviamo.

Between, 2015
Questo numero di Between raccoglie gli atti del convegno annuale di Compalit, L’immaginario po... more Questo numero di Between raccoglie gli atti del convegno annuale di Compalit, L’immaginario politico. Impegno, resistenza, ideologia , che si e svolto a Bologna nel dicembre del 2014. E stato un convegno molto ricco e partecipato, che ha visto succedersi undici relazioni plenarie, piu di cento comunicazioni organizzate in sessioni parallele, la presentazione di Between e del manuale di Letterature comparate curato da Francesco de Cristofaro, e un’intensa e affollata conversazione serale con due membri del collettivo Wu Ming. E ora questo ricchissimo numero della rivista in cui e confluita gran parte delle relazioni tenute a Bologna. Ovviamente molte cose sono cambiate rispetto al progetto originario e all’elaborazione progressiva del convegno: prospettive inedite, nuovi spunti di riflessione, nodi problematici emersi nel vivo delle sessioni e delle discussioni che ne sono seguite e che hanno trovato espressione nei saggi raccolti qui, ognuno dei quali ha rilanciato a sua volt...
Between, 2014
Reading Ipermodernita – dove va la narrativa contemporanea by Raffaele Donnarumma helps us to u... more Reading Ipermodernita – dove va la narrativa contemporanea by Raffaele Donnarumma helps us to understand the contemporary debate around Italian literature anc the Western canon. The essay reflects also on Maurizio Ferraris Manifesto del nuovo realismo (2011) by questioning its philosophical perspective when applied to the lirerary realm.
Il contributo ha l'obbiettivo di sondare le modalita di impegno insolito nell'opera lette... more Il contributo ha l'obbiettivo di sondare le modalita di impegno insolito nell'opera letteraria di Walter Siti. A partire da una certa concezione del realismo e da alcune posizioni ironiche nei confronti delle pratiche politiche "classiche", si tentera di individuare le dinamiche di partecipazione all'impegno nelle scritture dell'io di Siti.

La tesi indaga l’intera produzione romanzesca di Walter Siti, che comprende la cosiddetta trilogi... more La tesi indaga l’intera produzione romanzesca di Walter Siti, che comprende la cosiddetta trilogia autofittiva (Scuola di nudo, Un dolore normale, e Troppi paradisi) e le opere che ad essa seguono (Il contagio, Autopsia dell’ossessione, Resistere non serve a niente e Exit strategy). Due fasi della scrittura sitiana che stanno in rapporto contraddittorio tra loro. Sebbene durante la conclusione di Troppi paradisi, infatti, il protagonista-sosia dell’autore dichiari di non voler piu scrivere di se, i romanzi seguenti dimostrano sempre un rapporto di correlazione, di opposizione dialettica con le modalita di scrittura dell’autofiction. L’io fintamente autobiografico dell’autore/narratore tende a riemergere anche laddove sembra che l’opera guardi al romanzo in terza persona. L’indagine e condotta tenendo in considerazione la rilevanza di questo io paradossale in relazione sia al desiderio soggettivo, plasmato dalla perversione e da un conflitto edipico irrisolto, sia al discorso ideolog...

La lettura di Ipermodernità-dove va la narrativa contemporanea di Raffaele Donnarumma è un passag... more La lettura di Ipermodernità-dove va la narrativa contemporanea di Raffaele Donnarumma è un passaggio imprescindibile per la comprensione del dibattito, attuale e vivissimo, sulle vie contemporanee della narrativa italiana e occidentale. E non solo perché si tratta di una rassegna ampia e ragionata del presente letterario, che propone alcune coordinate per muoversi nella contemporaneità-operazione difficoltosa a causa della prossimità temporale dell'oggetto d'indagine-, ma anche per il tentativo di declinare in ambito letterario la proposta del ritorno alla realtà che ha nel Manifesto del nuovo realismo (2011) di Maurizio Ferraris il suo programma filosofico. Il libro raccoglie anni di articoli e dibattiti, condotti in gran parte sulle pagine di Allegoria, ed ha il merito di comporre in modo organico e complessivo un discorso rimasto fino ad ora relativamente frammentario. L'apertura è dedicata ad un confronto alquanto evocativo tra Roberto Saviano e Pier Paolo Pasolini, ...

Introduzione al volume "L’immaginario politico. Impegno, resistenza, ideologia". Eds. S... more Introduzione al volume "L’immaginario politico. Impegno, resistenza, ideologia". Eds. S. Albertazzi, F. Bertoni, E. Piga, L. Raimondi, G. Tinelli. http://ojs.unica.it/index.php/between/article/view/2233 Questo numero di Between raccoglie gli atti del convegno annuale di Compalit, L’immaginario politico. Impegno, resistenza, ideologia, che si è svolto a Bologna nel dicembre del 2014. È stato un convegno molto ricco e partecipato, che ha visto succedersi undici relazioni plenarie, più di cento comunicazioni organizzate in sessioni parallele, la presentazione di Between e del manuale di Letterature comparate curato da Francesco de Cristofaro, e un’intensa e affollata conversazione serale con due membri del collettivo Wu Ming. E ora questo ricchissimo numero della rivista in cui è confluita gran parte delle relazioni tenute a Bologna. Ovviamente molte cose sono cambiate rispetto al progetto originario e all’elaborazione progressiva del convegno: prospettive inedite, nuovi spun...
Il rapporto del presente con la storia non cessa di rappresentare un nodo politico e culturale pr... more Il rapporto del presente con la storia non cessa di rappresentare un nodo politico e culturale precipuo per i rapporti sociali. Il conflitto, ubiquo e in una certa misura normale e comprensibile, rispetto a luoghi e simboli che incarnano la memoria collettiva di una comunita (certo, pur sempre immaginata ), e un tema che continua a insistere sul presente. Il dibattito impazzito sulle foibe, che puntualmente riemerge ogni volta che si avvicinano il giorno della memoria e quello del ricordo, oppure la scandalosa legge polacca, approvata da poco piu di un anno, che impedisce anche solo parlare di una collaborazione allo sterminio nazista della popolazione civile polacca, sono due esempi che stanno a indicare chiaramente quanto sia aperta e irrisolta la tensione tra memoria – la concrezione simbolica di alcuni passaggi storici, ricordati e celebrati nel presente – e storia.
"Non poteva staccarsene senza lacerarsi". Per una genealogia del romanzo familiare italiano., 2021
La gemella H è un romanzo familiare ambientato tra Germania e Italia che attraversa tre generazio... more La gemella H è un romanzo familiare ambientato tra Germania e Italia che attraversa tre generazioni e circa un secolo di storia (a partire dalla grande guerra). Il dialogo che si costruisce tra la famiglia Hinner (a capo della quale c’è Hans, un quadro nazista di provincia padre di due gemelle, Hilde e Helga) e la Storia dà conto di una funzione particolare del omanzo familiare.
Alle soglie di "Brucaire tutto". Processo al romanzo, 2019
La pubblicazione di Bruciare Tutto (Walter Siti, Rizzoli, 2017) solleva diverse polemiche, sui gi... more La pubblicazione di Bruciare Tutto (Walter Siti, Rizzoli, 2017) solleva diverse polemiche, sui giornali e sul web. Oggetto di discussione, in particolare, è la dedica a don Milani in un romanzo che tratta di un prete pedofilo. Il libro di Siti diventa un caso giornalistico per qualche settimana. Una soglia del testo interna al libro, dunque, è messa in discussione dalla soglia del testo esterna al libro, rappresentata dall'epitesto pubblico allografo: per lo più articoli giornalistici o interviste. A partire dalle categorie di Soglie (G. Genette, Einaudi 1989-Seuil 1987), l'articolo tenta un'interpretazione della polemica che vada al di là di una sua semplice ricostruzione e che interroghi i nuovi equilibri di un paratesto espanso nella multimedialità.

Nel 1975 esce in Francia Le pacte autobiographique, un saggio di Philippe Lejeune che intende ric... more Nel 1975 esce in Francia Le pacte autobiographique, un saggio di Philippe Lejeune che intende ricostruire la genesi del romanzo autobiografico moderno e contemporaneo offrendo strumenti rigorosi per l'analisi dei testi. La tesi di Lejeune ha il merito della semplicità e della chiarezza: il criterio fondamentale della scrittura autobiografica è ciò che in seguito Genette ha rinominato sinteticamente il "protocollo nominale" 1 , cioè la coincidenza di autore, narratore e personaggio, al quale si affianca il "patto" di lettura fondato sulla veridicità dei fatti raccontati. Al fine di distinguere l'autobiografia da altri forme di "scritture intime", sono proprio queste due caratteristiche, sfumate dai casi intermedi di indeterminazione, a comporre le alternative fondamentali che incrociandosi indicano il genere cui appartiene un testo: romanzo o autobiografia. Con acribia strutturalista, lo studioso si interroga su tutti i casi che da tali variabili possono scaturire tracciando uno schema. Nove casi, due dei quali logicamente aporetici. Nella logica formale tutto fila liscio fino a che non si presenta una contraddizione in termini che esiste non solo logicamente, ma an-Giacomo Tinelli

I cortometraggi di Cinico TV di Daniele Ciprì e Franco Maresco, girati per lo più nel corso degli... more I cortometraggi di Cinico TV di Daniele Ciprì e Franco Maresco, girati per lo più nel corso degli anni '90 a Palermo, mettono in scena una comicità opaca. C'è chi li considera degli attentati alla moralità, una messa alla berlina di personaggi indifesi, uno sberleffo alla povertà e alla sofferenza. Tuttavia, se pure fanno di povertà e sofferenza le protagoniste sconvolte delle proprie immagini, esse sono rese inautenticamente melodrammatiche a tal punto che si possono considerare come una parodia radicale della rappresentazione kitsch della televisione.
Come funzionano i meccanismi parodistici e ironici nell'epoca dell'umorismo, cioè un tempo in cui l'ironia e l'understatement sono diventati una componente fondamentale non solo delle rappresentazioni ideologiche dei media ma anche delle relazioni nella società “decontratta” dell'ipermodernità? È un'accusa fondata quella dell'immoralità di rappresentare una parodia del disagio mentale, della povertà e della miseria montando una finzione a partire proprio da quei personaggi che ne sono non l'espressione, ma la realtà vivente e, si suppone, inconsapevole?
Attraverso l'analisi di caratteri formali, come il dispositivo interpellativo dell'intervista e l'uso espressionistico dell'immagine, e incrociando il ragionamento con la critica alla società dell'ideologia umoristica di Slavoj Zizek, cercheremo di rispondere a tali domande. Se è condivisibile l'impressione che l'ironia (e le varie figure del distacco rispetto al discorso) sia una delle forme dell'ideologia contemporanea, allora quale tipo di comicità si manifesta nelle opere di Ciprì e Maresco?
The short films of Cinico tv, directed by Ciprì and Maresco, shooted during the 90's and settled in Palermo, show an unclear comedy. Many people consider them an unfair way to humiliate the poor characters that are victim of poverty and ignorance. Nevertheless, even if the sorrow is object of a pitiless survey, it is radically 'dramatized' up to the point that we can consider the clips as a parody of the kitch representation of television.
How do the mechanism of parody and of irony work in our humoristic era, that is to say when the retoric tool of understatement has become a fundamental feature of the ideological representatiopn of medias? Is it a well founded accusation the one that consider Cinico tv an attempt against morality?
We'll try to answer these questions, trying to figure out witch kind of comedy is the Cinico's one through the analisys of formal and thematic features of several clips and being aware of the critic of ironic society by Slavoj Zizek.
L'intervento ha l'obbiettivo di sondare le modalità di impegno insolito nell'opera letteraria di ... more L'intervento ha l'obbiettivo di sondare le modalità di impegno insolito nell'opera letteraria di Walter Siti. A partire da una certa concezione del realismo e da alcune posizioni ironiche nei confronti delle pratiche politiche "classiche", si tenterà di individuare le dinamiche di partecipazione all'impegno nelle scritture dell'io di Siti.
La lettura di Ipermodernità -dove va la narrativa contemporanea di Raffaele Donnarumma è un passa... more La lettura di Ipermodernità -dove va la narrativa contemporanea di Raffaele Donnarumma è un passaggio imprescindibile per la comprensione del dibattito, attuale e vivissimo, sulle vie contemporanee della narrativa italiana e occidentale. E non solo perché si tratta di una rassegna ampia e ragionata del presente letterario, che propone alcune coordinate per muoversi nella contemporaneitàoperazione difficoltosa a causa della prossimità temporale dell'oggetto d'indagine -, ma anche per il tentativo di declinare in ambito letterario la proposta del ritorno alla realtà che ha nel Manifesto del nuovo realismo (2011) di Maurizio Ferraris il suo programma filosofico. Il libro raccoglie anni di articoli e dibattiti, condotti in gran parte sulle pagine di Allegoria, ed ha il merito di comporre in modo organico e complessivo un discorso rimasto fino ad ora relativamente frammentario.
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Papers by Giacomo Tinelli
soliniano non tanto da un punto di vista filologico quanto piuttosto da
quello della “storia delle idee”: trame intellettuali e derivazioni (non sem-
pre dirette) di concetti e pratiche mutuate dal dibattito intellettuale del
secondo dopoguerra che entrano strutturalmente a far parte del suo lavoro.
Allo stesso tempo la ricostruzione di tali percorsi intellettuali mette in luce
l’importanza dei riferimenti educativi e pedagogici nella visione poetica
complessiva del poeta, alla quale essi sono strettamente intrecciati.
Cinico TV completely turns around these assumptions, showing without pity the vices and wicked behaviour of its protagonists. Mimicking the morbid curiosity of TV programmes, the work of Ciprì and Maresco also aims to uncover the ideological bias of the media. The rejection of the rhetorical use of romantic storytelling allows the directors to represent the surroundings of Palermo in a unusual way, which is both astonishing for its surrealistic and grotesque approach which manages to subvert the supposedly realistic yet profoundly patronising media attitude towards southern Italy.
In this article, we want to focus out the cinematographic techniques and the rhetorical tools used by the Sicilians directors, also comparing their work to that of contemporary directors such as Gabriele Salvadores, whose depiction of Sicily differs profoundly from that of Cinico TV.
Come funzionano i meccanismi parodistici e ironici nell'epoca dell'umorismo, cioè un tempo in cui l'ironia e l'understatement sono diventati una componente fondamentale non solo delle rappresentazioni ideologiche dei media ma anche delle relazioni nella società “decontratta” dell'ipermodernità? È un'accusa fondata quella dell'immoralità di rappresentare una parodia del disagio mentale, della povertà e della miseria montando una finzione a partire proprio da quei personaggi che ne sono non l'espressione, ma la realtà vivente e, si suppone, inconsapevole?
Attraverso l'analisi di caratteri formali, come il dispositivo interpellativo dell'intervista e l'uso espressionistico dell'immagine, e incrociando il ragionamento con la critica alla società dell'ideologia umoristica di Slavoj Zizek, cercheremo di rispondere a tali domande. Se è condivisibile l'impressione che l'ironia (e le varie figure del distacco rispetto al discorso) sia una delle forme dell'ideologia contemporanea, allora quale tipo di comicità si manifesta nelle opere di Ciprì e Maresco?
The short films of Cinico tv, directed by Ciprì and Maresco, shooted during the 90's and settled in Palermo, show an unclear comedy. Many people consider them an unfair way to humiliate the poor characters that are victim of poverty and ignorance. Nevertheless, even if the sorrow is object of a pitiless survey, it is radically 'dramatized' up to the point that we can consider the clips as a parody of the kitch representation of television.
How do the mechanism of parody and of irony work in our humoristic era, that is to say when the retoric tool of understatement has become a fundamental feature of the ideological representatiopn of medias? Is it a well founded accusation the one that consider Cinico tv an attempt against morality?
We'll try to answer these questions, trying to figure out witch kind of comedy is the Cinico's one through the analisys of formal and thematic features of several clips and being aware of the critic of ironic society by Slavoj Zizek.
soliniano non tanto da un punto di vista filologico quanto piuttosto da
quello della “storia delle idee”: trame intellettuali e derivazioni (non sem-
pre dirette) di concetti e pratiche mutuate dal dibattito intellettuale del
secondo dopoguerra che entrano strutturalmente a far parte del suo lavoro.
Allo stesso tempo la ricostruzione di tali percorsi intellettuali mette in luce
l’importanza dei riferimenti educativi e pedagogici nella visione poetica
complessiva del poeta, alla quale essi sono strettamente intrecciati.
Cinico TV completely turns around these assumptions, showing without pity the vices and wicked behaviour of its protagonists. Mimicking the morbid curiosity of TV programmes, the work of Ciprì and Maresco also aims to uncover the ideological bias of the media. The rejection of the rhetorical use of romantic storytelling allows the directors to represent the surroundings of Palermo in a unusual way, which is both astonishing for its surrealistic and grotesque approach which manages to subvert the supposedly realistic yet profoundly patronising media attitude towards southern Italy.
In this article, we want to focus out the cinematographic techniques and the rhetorical tools used by the Sicilians directors, also comparing their work to that of contemporary directors such as Gabriele Salvadores, whose depiction of Sicily differs profoundly from that of Cinico TV.
Come funzionano i meccanismi parodistici e ironici nell'epoca dell'umorismo, cioè un tempo in cui l'ironia e l'understatement sono diventati una componente fondamentale non solo delle rappresentazioni ideologiche dei media ma anche delle relazioni nella società “decontratta” dell'ipermodernità? È un'accusa fondata quella dell'immoralità di rappresentare una parodia del disagio mentale, della povertà e della miseria montando una finzione a partire proprio da quei personaggi che ne sono non l'espressione, ma la realtà vivente e, si suppone, inconsapevole?
Attraverso l'analisi di caratteri formali, come il dispositivo interpellativo dell'intervista e l'uso espressionistico dell'immagine, e incrociando il ragionamento con la critica alla società dell'ideologia umoristica di Slavoj Zizek, cercheremo di rispondere a tali domande. Se è condivisibile l'impressione che l'ironia (e le varie figure del distacco rispetto al discorso) sia una delle forme dell'ideologia contemporanea, allora quale tipo di comicità si manifesta nelle opere di Ciprì e Maresco?
The short films of Cinico tv, directed by Ciprì and Maresco, shooted during the 90's and settled in Palermo, show an unclear comedy. Many people consider them an unfair way to humiliate the poor characters that are victim of poverty and ignorance. Nevertheless, even if the sorrow is object of a pitiless survey, it is radically 'dramatized' up to the point that we can consider the clips as a parody of the kitch representation of television.
How do the mechanism of parody and of irony work in our humoristic era, that is to say when the retoric tool of understatement has become a fundamental feature of the ideological representatiopn of medias? Is it a well founded accusation the one that consider Cinico tv an attempt against morality?
We'll try to answer these questions, trying to figure out witch kind of comedy is the Cinico's one through the analisys of formal and thematic features of several clips and being aware of the critic of ironic society by Slavoj Zizek.
persecutorio e nemico ad uno narcisistico e perverso.
Questo numero di Between raccoglie gli atti del convegno annuale di Compalit, L’immaginario politico. Impegno, resistenza, ideologia, che si è svolto a Bologna nel dicembre del 2014. È stato un convegno molto ricco e partecipato, che ha visto succedersi undici relazioni plenarie, più di cento comunicazioni organizzate in sessioni parallele, la presentazione di Between e del manuale di Letterature comparate curato da Francesco de Cristofaro, e un’intensa e affollata conversazione serale con due membri del collettivo Wu Ming. E ora questo ricchissimo numero della rivista in cui è confluita gran parte delle relazioni tenute a Bologna. Ovviamente molte cose sono cambiate rispetto al progetto originario e all’elaborazione progressiva del convegno: prospettive inedite, nuovi spunti di riflessione, nodi problematici emersi nel vivo delle sessioni e delle discussioni che ne sono seguite e che hanno trovato espressione nei saggi raccolti qui, ognuno dei quali ha rilanciato a sua volta nuove domande e interrogativi specifici. L’articolazione così ampia del numero, la pluralità di sguardi, competenze e approcci critici rappresentano dunque plasticamente l’orizzonte contraddittorio e problematico in cui ci muoviamo.
L’indagine è condotta tenendo in considerazione la rilevanza di questo io paradossale in relazione sia al desiderio soggettivo, plasmato dalla perversione e da un conflitto edipico irrisolto, sia al discorso ideologico. Si tenta cioè di ricostruire la funzione, feticistica e sintomatica, di questo io al contempo reale e immaginario, che cioè non solo è sintomo dell’ideologia individualistica contemporanea, ma è anche il luogo del godimento del soggetto. Il cosiddetto “discorso del capitalista” (Lacan) trova cioè nel godimento del singolo un appoggio, una “collusione” del desiderio soggettivo nell’operazione ideologica di mantenimento dello status quo. Sfruttando cioè la tendenza alla ripetizione del desiderio, l’ideologia “interpella” (Althusser) l’individuo fornendogli l’illusione di autonomia e di libertà pur collocandolo in un quadro di aspettative prevedibili e compatibili con il sistema capitalistico.
Ma la forza dell’autofiction, per come emerge in Siti, è proprio quella di aderire fino in fondo a tale illusione ideologica, di mostrarne le contraddizioni interne e l’inevitabile insostenibilità. L’autofiction si dimostra essere allora una sorta di colpo di coda dell’autobiografia e della centralità che in essa assume il soggetto, rivelando in tal modo il suo fondamento menzognero.