Associate Professor of Private Law and Civil Law of Sustainable Development - Dean -Degree Course in Science and Technical Nautical Management-Ionian Department
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Books by Laura Tafaro
Basti pensare all’individuazione dei mirror neurons ed al conseguente possibile uso del neuromarketing nella contrattazione. Rispetto alle nuove minacce alla libertà di autodeterminazione da esso riveniente, l’inadeguatezza della tutela e dei rimedi (datati) del codice civile impone la ricerca di ulteriori strumenti di tutela del consenso. Il neuromarketing - preoccupante anche perché si innesta nei processi decisionali, nel nucleo delle preferenze ed abitudini di vita, dell’identità e della personalità stessa del consumatore - determina un indebito condizionamento del consumatore; l’anomalia che si determina nel processo formativo della volontà – di carattere strutturale in ragione dell’inserimento dell’atto (promozionale) di neuromarketing nel contesto dell’attività di commercializzazione - impone la rivisitazione, in una prospettiva funzionale, del principio di non interferenza tra le regole di comportamento e le regole di validità del contratto e l’abbandono dell’anacronistico parametro del consumatore medio, che non tiene conto della mass customization delle attuali strategie di marketing, sempre più mirate, personalizzate, rivolte non indistintamente ai consumatori, bensì al consumatore concreto, le cui propensioni all’acquisto sono calcolate in base a sofisticati algoritmi personalizzati. La tutela del consumatore va assicurata, oltre che con il rimedio risarcitorio, con la nullità di protezione del contratto a valle delle pratiche commerciali di neuromarketing.
Il cambiamento di prospettiva da operare, nella riflessione sulle neuroscienze alla luce dell’assiologia dell’ordinamento e della sua innovativa nozione di ordine pubblico, è radicale e impone di vagliare la meritevolezza di tutela nel sistema italo-europeo, con la preminenza in esso assegnata alla dignità umana, di alcune applicazioni neuroscientifiche (mind reading e lie detection) e metodologie di enhancement (delle facoltà cognitive) ed empowerment (delle capacità umane), valorizzando la concezione funzionale e relativa della capacità.
Indubbiamente, le neuroscienze pongono sfide, ma rappresentano anche opportunità. Il fondamentale e determinante contributo delle indagini neuroscientifiche per una più efficace protezione civilistica delle persone in condizioni di debolezza psichica e la tecnica del Brain–Computer Interface per la manifestazione di una volontà giuridicamente rilevante sono solo alcuni degli esempi che lasciano intravedere quanto preziose e determinanti potranno rivelarsi le neuroscienze ai fini della tutela, sempre più effettiva, della persona umana.
La celebrità può finanche discendere da gesta poco nobili o addirittura moralmente riprorevoli; può derivare da circostanze accidentali o costituire il risultato di un investimento finalizzato al suo acquisto e accrescimento.
La riflessione sulla celebrità conduce alla rielaborazione della categoria dei diritti della personalità, crocevia tra istanze personalistiche e logiche patrimoniali, da riferire all’ordinamento vigente e alla sua assiologia, in primis al valore normativo della dignità umana. Il contenuto complesso, anche patrimoniale, della celebrità non deve infatti far perdere di vista il fondamentale valore della personalità coinvolto.
Nella persona celebre, i segni distintivi ed evocativi della celebrità si oggettivizzano e distaccano dalla persona reale, assurgono a sua icona. Il personaggio famoso diviene un idolo, costituisce egli stesso un simbolo, un segno avente valore commerciale. Interessi patrimoniali ed esistenziali si fondono in tutt’uno inscindibile, strumentale alla realizzazione del valore della personalità.
La celere circolazione della celebrità nella new economy, il diritto allo sfruttamento esclusivo del suo valore economico, la tutela dalle utilizzazioni abusive, l’accostamento con il right of publicity, l’incidenza della celebrità sopravvenuta sui rapporti contrattuali, le situazioni strumentali al suo acquisto e mantenimento sono solo alcuni degli aspetti indagati, espressioni della rilevanza trasversale del bene-celebrità nel sistema italo-europeo.
Papers by Laura Tafaro
Basti pensare all’individuazione dei mirror neurons ed al conseguente possibile uso del neuromarketing nella contrattazione. Rispetto alle nuove minacce alla libertà di autodeterminazione da esso riveniente, l’inadeguatezza della tutela e dei rimedi (datati) del codice civile impone la ricerca di ulteriori strumenti di tutela del consenso. Il neuromarketing - preoccupante anche perché si innesta nei processi decisionali, nel nucleo delle preferenze ed abitudini di vita, dell’identità e della personalità stessa del consumatore - determina un indebito condizionamento del consumatore; l’anomalia che si determina nel processo formativo della volontà – di carattere strutturale in ragione dell’inserimento dell’atto (promozionale) di neuromarketing nel contesto dell’attività di commercializzazione - impone la rivisitazione, in una prospettiva funzionale, del principio di non interferenza tra le regole di comportamento e le regole di validità del contratto e l’abbandono dell’anacronistico parametro del consumatore medio, che non tiene conto della mass customization delle attuali strategie di marketing, sempre più mirate, personalizzate, rivolte non indistintamente ai consumatori, bensì al consumatore concreto, le cui propensioni all’acquisto sono calcolate in base a sofisticati algoritmi personalizzati. La tutela del consumatore va assicurata, oltre che con il rimedio risarcitorio, con la nullità di protezione del contratto a valle delle pratiche commerciali di neuromarketing.
Il cambiamento di prospettiva da operare, nella riflessione sulle neuroscienze alla luce dell’assiologia dell’ordinamento e della sua innovativa nozione di ordine pubblico, è radicale e impone di vagliare la meritevolezza di tutela nel sistema italo-europeo, con la preminenza in esso assegnata alla dignità umana, di alcune applicazioni neuroscientifiche (mind reading e lie detection) e metodologie di enhancement (delle facoltà cognitive) ed empowerment (delle capacità umane), valorizzando la concezione funzionale e relativa della capacità.
Indubbiamente, le neuroscienze pongono sfide, ma rappresentano anche opportunità. Il fondamentale e determinante contributo delle indagini neuroscientifiche per una più efficace protezione civilistica delle persone in condizioni di debolezza psichica e la tecnica del Brain–Computer Interface per la manifestazione di una volontà giuridicamente rilevante sono solo alcuni degli esempi che lasciano intravedere quanto preziose e determinanti potranno rivelarsi le neuroscienze ai fini della tutela, sempre più effettiva, della persona umana.
La celebrità può finanche discendere da gesta poco nobili o addirittura moralmente riprorevoli; può derivare da circostanze accidentali o costituire il risultato di un investimento finalizzato al suo acquisto e accrescimento.
La riflessione sulla celebrità conduce alla rielaborazione della categoria dei diritti della personalità, crocevia tra istanze personalistiche e logiche patrimoniali, da riferire all’ordinamento vigente e alla sua assiologia, in primis al valore normativo della dignità umana. Il contenuto complesso, anche patrimoniale, della celebrità non deve infatti far perdere di vista il fondamentale valore della personalità coinvolto.
Nella persona celebre, i segni distintivi ed evocativi della celebrità si oggettivizzano e distaccano dalla persona reale, assurgono a sua icona. Il personaggio famoso diviene un idolo, costituisce egli stesso un simbolo, un segno avente valore commerciale. Interessi patrimoniali ed esistenziali si fondono in tutt’uno inscindibile, strumentale alla realizzazione del valore della personalità.
La celere circolazione della celebrità nella new economy, il diritto allo sfruttamento esclusivo del suo valore economico, la tutela dalle utilizzazioni abusive, l’accostamento con il right of publicity, l’incidenza della celebrità sopravvenuta sui rapporti contrattuali, le situazioni strumentali al suo acquisto e mantenimento sono solo alcuni degli aspetti indagati, espressioni della rilevanza trasversale del bene-celebrità nel sistema italo-europeo.