Istituto di Diritto Italiano

Die vorliegende Arbeit beleuchtet die Unternehmenskrise im öffentlichen Auftragswesen. Dabei wird zunächst die Rechtslage in Italien, mit besonderem Bezug auf die Autonome Provinz Bozen-Südtirol, detailliert dargestellt und anschließend eine Rechtsvergleichung mit den korrespondierenden Rechtsinstituten in Österreich und Deutschland angestellt. Hierbei wird insbesondere Bezug auf das Bundesland Tirol und den Freistaat Bayern genommen.

Die eigentliche Problemstellung gliedert sich in zwei Unterbereiche, welche sich aus dem Zeitpunkt des Eintritts der Unternehmenskrise ableiten lassen. Einerseits wird geprüft, welche Folgen die Unternehmenskrise auf bereits abgeschlossene öffentliche Aufträge hat. Andererseits wird auch die Frage beantwortet, ob ein Unternehmen in Krisenlage an einem Vergabeverfahren teilnehmen darf und ob die öffentliche Verwaltung Aufträge an solche Unternehmen vergeben darf.

Abschließend folgt ein kurzer Ausblick auf die in Italien im Jahr 2019 bevorstehende Insolvenzrechtsreform und die damit verbundenen Änderungen im Bereich der Unternehmenskrise im öffentlichen Auftragswesen.

Partendo da una ricostruzione dei termini di rilevanza giuridica del concorso di più persone nel reato, secondo i due fondamentali modelli (unitario e differenziato) di tipizzazione della fattispecie plurisoggettiva eventuale, l’Autrice affronta l’attuale disciplina di cui agli artt. 110 e ss. c.p., mettendo in luce sia i pregi di efficacia, che, soprattutto, i limiti di legittimità della medesima. In tale sede, con un taglio comparatistico anche di carattere storico-filosofico, viene dedicata particolare attenzione alle diverse concezioni del torto penale presenti nella penalistica contemporanea (klassische und personale Unrechtslehre). Tutta la materia viene indagata con una particolare attenzione rivolta ai principi di eguaglianza e di personalità della responsabilità penale, ma anche di determinatezza della legge penale e di certezza del diritto. Specifico risalto viene dato alla centralità che assume, ai fini della configurazione della responsabilità a titolo di concorso, accanto al disvalore della condotta, il disvalore d’evento del fatto realizzato, tenendo in debito conto che lo stesso continua ad essere - in un diretto confronto con il mondo giuridico di lingua tedesca - il perno dell’illecito penale dell’ordinamento penalistico italiano. Si prospettano, infine, due articolati de lege ferenda, entrambi contraddistinti dalla maggiore valorizzazione attribuita al momento modale delle forme di partecipazione, allo scopo, in maniera più o meno incisiva, di mitigare l’attuale rigore della disciplina italiana, si da costituire nuovi ed interessanti contributi al dibattito scientifico sul tema.

Sommario: 1. Introduzione. -2. Le diverse teorie sviluppate nel mondo di lingua tedesca. -3. L'inquadramento giuridico della quaestio da parte della dottrina e della giurisprudenza italiana. -4. Grande incertezza sul confine tra agire lecito e illecito del professionista. -5. L'indispensabilità di una maggiore accentuazione del momento soggettivo. -6. Conclusione. ( 1 ) Il testo dell'articolo ha costituito la base per l'intervento della prof.ssa Margareth Helfer al Convegno Die subjektive Zurechnung im Wirtschaftsstrafrecht. Ein Ländervergleich zwischen Italien und Österreich (I criteri d'imputazione soggettiva nel diritto penale dell'economia. Nuove tendenze in Italia e in Austria a confronto), tenutosi nella Rechtswissenschaftliche Fakultät dell'Università di Innsbruck il 12.12.2012. ( 2 ) J. Kitka, Über das Zusammentreffen mehrerer Schuldigen bey einem Verbrechen und deren Strafbarkeit, Wien, 1840, p. 62 e s.

Il presente contributo si sofferma sulla disciplina relativa alla prescrizione del reato in Germania e in Austria. Dopo un esame delle singole norme prescrizionali, particolare attenzione è prestata all’argomento, assai dibattuto, della natura giuridica della prescrizione
nonché al diverso inquadramento giuridico dei suoi effetti. Le differenze d’impostazione riscontrabili nelle discipline dei due paesi, come pure peraltro taluni emblematici punti in comune, dimostrano quanto la prescrizione sia, per la molteplicità degli interessi sostanziali
e processuali in gioco, un istituto giuridico fortemente condizionato dalla tradizione e dalla sistematica giuridica penale e processuale penale di ciascun ordinamento giuridico. Prendendo spunto da questo confronto con l’esperienza giuridica tedesca e austriaca, si passa infine ad un sintetico commento della recente riforma italiana, avendo particolare considerazione, in tale sede, per le norme apparentemente ispirate da concetti familiari al regime tedesco ed austriaco.

Prof. associato di diritto e procedura penale italiano nell'Università di Innsbruck LA LOTTA ALLA CORRUZIONE: RIFLESSIONI DALL'ESPERIENZA GERMANICA ED AUSTRIACA SOMMARIO: 1. Premessa. -2. Il quadro normativo sulla corruzione in Germania. -2.1. La corruzione pubblica. -2.2. La corruzione privata. -2.3. -La corruzione nel settore sanitario. -2.4. La legge di riforma sulla lotta alla corruzione del 2015: le novità più significative. -2.4.1. Corruzione pubblica: i soggetti attivi del pubblico ufficiale europeo ( § § 331-334 StGB) e dei funzionari stranieri e internazionali ( § 335a StGB). -2.4.2. Corruzione privata ( § 299 StGB): l'introduzione del Geschäftsherrenmodell. -3. La corruzione in Austria. -3.1. Il regime austriaco dei reati di corruzione nel settore pubblico e nel settore privato: un breve sguardo. -3.2. Modifiche introdotte con la legge d riforma del 2012 (KorrStRÄG 2012). -4. Considerazioni comparatistiche e conclusione.

La lotta contro la pornografia minorile è avanzata a progetto globale che coinvolge ormai tutti i paesi del mondo. Le leggi nazionali, emanate a seguito del recepimento dei documenti internazionali in materia, hanno tutte introdotto nei rispettivi ordinamenti specifiche fattispecie penali per la repressione di tale fenomeno che minaccia la personalità individuale, l’integrità psichica e la dignità di soggetti minorenni. Il rischio che si corre, attualmente, tuttavia, è quello di attuare un’incriminazione indifferenziata di condotte aventi diverso disvalore, pur di fornire una risposta penale che si presti ad abbracciare il fenomeno stesso in tutta la sua complessità. Onde evitare che ciò si realizzi è necessario analizzare le norme incriminatrici, avendone ben chiara la vera ratio che le sottende, per circoscrivere in termini tassativi la nozione di “pornografia minorile”.

Legally assessing the criminal responsibility in the case of accidents occurred in the alpine environment means to deal with the unpredictability of nature and the rigidness of law. In this regard, the scholarship and jurisprudence in Austria and Germany increasingly recognise a greater role to the principle of self-responsibility. If the victim has consciously and autonomously decided to take a certain risk, no other person may subsequently be criminally blamed for the damage occurred to them. Self-responsibility could therefore constitute a principle to limit third parties’ liability. However, a distinction may be drawn between the victim’s autonomous self-endangerment and the case where the victim allows a third party to put themselves in danger. Substantive criteria to determine criminal liability have been developed as well, relying on the victim’s active participation in the execution of the action. Situations may nevertheless arise, in which similar distinctions may be hardly made. This is the case where the people involved had the same role, or one of them possessed clearly superior expertise. In any case, self-responsibility could not be invoked to limit one’s liability where a guarantor’s position existed. Generally, the author argues in favour of a greater consideration of self-responsibility. The protective scope of legal norms ends where one’s area of responsibility begins, provided that the person is able to protect themselves.

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