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Giovanni Delli Zotti

Università di Trieste, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Faculty Member

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Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
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Metodologia by Giovanni Delli Zotti

Delli Zotti 2020 INTEGRA Working on epidemiological data

in Prosen et al. (ed.) Women, Migrations and Health Ensuring Transcultural Healthcare, Un, of Primorska Press, Koper, 2019

In addition to the epidemiological analysis of hospital admissions and outpatient services, the I... more In addition to the epidemiological analysis of hospital admissions and outpatient services, the INTEGRA Project envisages the development of a sexual and reproductive health index that aims to identify situations at risk or which require ‘targeted’ interventions. This implies the need to identify suitable indicators, whose characteristics are described in the first part of the article, with reference to the specific needs of the INTEGRA Project. A discussion follows on the distinction between micro and macro level indicators and some examples are illustrated. Some problems found by analyzing the Hospital Discharge Cards are then described and some solutions are proposed. A final specific topic concerns the implications of the transition froma database having ‘hospital demission’ as unit of analysis to a data archive based on ‘patient’ as the unit of analysis.
Download the entire volume at:
http://www.hippocampus.si/ISBN/978-961-7055-43-6.pdf

Delli Zotti 2014 EDUKA Aspetti metodologici delle indagini

in Bogatec e Zudic Antonic (cur), Educare alla diversità, Annales, Koper, 2014

Nell'articolo introduttivo della monografia sono presentate tutte le fasi della ricerca quantitat... more

Delli Zotti 2008 Risorse metodologiche in rete

Delli Zotti 2007 Are you experienced…? Trasformazione di variabili e creazione di indici con Spss

Are you experienced …? Quad. DSU 02/2007 4 http://www.sp.units.it/working papers chiave WITH tra ... more Are you experienced …? Quad. DSU 02/2007 4 http://www.sp.units.it/working papers chiave WITH tra la variabile dipendente e le indipendenti (CORRELATION VARIABLES = indip WITH dip1 TO dip9). Inoltre, i gruppi di variabili creati per tabulare le risposte multiple non vengono salvate nella matrice dei dati e perciò vanno reimpostati ogni volta che si accede al programma. Si può ovviare se si possiede il modulo opzionale TABLES che consente di ritrovare i gruppi creati al suo interno alla riapertura del programma, oppure semplicemente ricordandosi di incollare le istruzioni in un foglio di sintassi dal quale si possono immediatamente mandare in esecuzione quando necessario.

Delli Zotti 2006 Tabelle di mobilità e cambiamenti di opinione. Il caso delle giurie dei cittadini a Torino e Bologna

1 Per ulteriori riflessioni sostantive e metodologiche si vedano altri due contributi prodotti da... more 1 Per ulteriori riflessioni sostantive e metodologiche si vedano altri due contributi prodotti dall'equipe di Trieste: Carlos Corvino, Incertezza, expertise, agenda ed equalizzazione in due diverse CJ: Bologna e Torino a confronto e Luigi Pellizzoni, La deliberazione pubblica tra modello e processo. Riflessioni su due giurie dei cittadini, presentati al Convegno annuale SISP 2006, Bologna, 13-15 settembre 2006, Sezione "Democrazia deliberativa: teoria e pratiche".

Delli Zotti 2005 Analisi e sintesi di una variabile

Sommario Premessa 1 1. Variabili cardinali/categoriali e casi noti/casi anonimi 3 2. Ordinamento ... more Sommario Premessa 1 1. Variabili cardinali/categoriali e casi noti/casi anonimi 3 2. Ordinamento dei dati e distribuzione di frequenza 5 3. Strumenti grafici di visualizzazione della distribuzione 7 4. L'istogramma e la curva normale 13 5. La riduzione in classi 17 6. Valori posizionali e parametri sintetici 22 7. La rappresentazione grafica dei valori posizionali e dei parametri sintetici 25 Conclusioni 30 Riferimenti bibliografici 32

Delli Zotti 2005 Come creare un indice o una una tipologia

Delli Zotti 2005 Come “fare a fette” una distribuzione di frequenza

Premessa 1 1. Costruire intervalli di valori di uguale ampiezza 2 2. Costruire gruppi di uguali d... more Premessa 1 1. Costruire intervalli di valori di uguale ampiezza 2 2. Costruire gruppi di uguali dimensioni 6 3. Individuare valori significativi o valori soglia 11 4. Individuare discontinuità nella distribuzione 13 5. Intervalli uguali e uguale numerosità a confronto 16 Conclusioni: come "fare a fette" con Spss 18

Delli Zotti 2004 Le nuove fonti dei dati

Delli Zotti 1999 L'analisi esplorativa delle tabelle di contingenza

Nuova edizione completamente rivista -esempi realizzati con Spss per Windows 7.5 luglio 1999

Delli Zotti 1999 Il personal computer per il supporto alla didattica in sociologia

Il personal computer, rispetto ai precedenti sistemi di calcolo elettronico, ha notevolmente ampl... more Il personal computer, rispetto ai precedenti sistemi di calcolo elettronico, ha notevolmente ampliato la possibilità di utilizzo dell'informatica nella formazione (oltre che nella successiva attività professionale) del sociologo, come in quella di altri operatori. I due aspetti più importanti della rivoluzione microinformatica sono, da un lato, la diminuzione dei costi e l'aumento delle prestazioni, e, dall'altro, la possibilità di un utilizzo sempre più "amichevole" per l'utente (user friendly).

Delli Zotti 1996 Il metodo comparato in sociologia

INDICE Introduzione. Il libro, Demarchi, l'Isig e altre cose, di Alberto Gasparini e Raimondo Str... more INDICE Introduzione. Il libro, Demarchi, l'Isig e altre cose, di Alberto Gasparini e Raimondo Strassoldo 11 1. Un libro come punto di arrivo di alcune ispirazioni 11 2. Su Demarchi: il futuro del primo momento ovvero come si formano i lasciti di un creativo 12 3. L'Isig: da un attimo creativo alla voglia che esso sia sequenza interminabile di attimi creativi 16 4. Celebrazioni e generazioni da Weber all'infinito, attraverso la mediazione simpatetica di Franco Demarchi 19 5. Ringraziamenti Attualità dell'idealtipologia sociologica, di Franco Demarchi 27 Razionalità come passione. Un'interpretazione del rapporto tra la vita e l'opera di Max Weber, di Arnold Zingerle 37 Analisi sociologica e tipologie esplicative, di Giuliano Giorio 47 Premesse generali e collocazione del discorso 47 1. L'emergere di alcune "spiegazioni" fondamentali 49 2. Orientamenti "paradigmatici" su concetti ideal-tipici fondamentali 52 3. Qualche riferimento conclusivo 54 La tipologia funerea della Grundnorm di Kelsen, di Domenico Coccopalmerio 59 Parte Seconda MAX WEBER COME PUNTO DI PARTENZA PER LA COMPRENSIONE DEI FENOMENI SOCIALI La politica nell'Italia post-moderna, di Bruno Tellia 67

Delli Zotti 1996 Quale quantità e quanta qualità nella ricerca sociale: tra integrazione e convergenza

Delli Zotti 1992 Il problema più importante per noi

È vietala la riproduzione, anche parziale o ad uso interno o didattico, con qualsiasi mezzo effet... more È vietala la riproduzione, anche parziale o ad uso interno o didattico, con qualsiasi mezzo effettuata, non autorizzala. I lettori che desiderano essere regolarmente informati sulle novità pubblicate dalla nostra Casa Editrice possono scrivere, mandando il loro indirizzo, alla "Franco Angeli, viale Monza 106, 20127 Milano", ordinando poi i volumi direttamente alla loro Libreria.

Delli Zotti 1992 Il problema più importante per noi ... Opzioni nella formulazione, codifica ed elaborazione di domande di atteggiamento

1. Introduzione 2 2. La domanda aperta 2 3. Scelta di una risposta da lista (qual'è il problema p... more 1. Introduzione 2 2. La domanda aperta 2 3. Scelta di una risposta da lista (qual'è il problema più importante) 5 4. Scelta di due o più risposte da lista (quali sono i problemi più importanti) 6 5. Scelta in forma dicotomica (quali problemi sono importanti) 14 6. Grado di importanza dei problemi (quanto importanti sono i problemi) 18 7. La formazione di una graduatoria ad opera dell'intervistato (qual'è l'ordine di importanza dei problemi) 20 8. L'ordine di presentazione delle alternative 24 9. Conclusioni 25 * L'autore desidera ringraziare i colleghi Maura Del Zotto, Luigi Pellizzoni ed in particolare Emidio Sussi, che hanno letto una versione preliminare del presente lavoro suggerendo diverse modifiche ed integrazioni che hanno reso il testo più chiaro e fruibile anche da un pubblico di non specialisti di questioni metodologiche. Nella stesura di questa versione l'autore si è avvalso anche delle preziose indicazioni di Giancarlo Gasperoni ed in particolare delle modifiche e correzioni di Alberto Marradi che ha svolto un ruolo fondamentale nella preparazione di una versione sintetica di questo lavoro -nato originariamente per scopi didattici -per il volume di A. Marradi e G. Gasperoni (a cura di), Costruire il dato 2. Vizi e virtù di alcune tecniche di raccolta delle informazioni, Angeli, Milano, 1992. N.B. Gli esempi sono stati realizzati utilizzando la versione per Dos del programma SPSS. Nella versione per Windows è possibile "costruire" i comandi utilizzando le apposite finestre di dialogo. Per verificare che i comandi così costruiti corrispondano a quanto qui illustrato, è possibile incollare i comandi stessi in un foglio di sintassi, utile anche per conservare traccia delle trasformazioni effettuate.

Educazione by Giovanni Delli Zotti

Blasutig, Delli Zotti e Urpis 2018 Gli studenti di Scienze Politiche. Caratteristiche, motivazioni, aspettative

in AaVv, Diritto, economia e società. In ricordo di Luisa Cusina, EUT, Trieste, 2018

Il lavoro presenta i risultati di un’indagine svolta somministrando agli studenti iscritti al cor... more Il lavoro presenta i risultati di un’indagine svolta somministrando agli studenti iscritti al corso di laurea triennale in Scienze politiche e dell’amministrazione dell’Università di Trieste un breve questionario sui mezzi di informazione utilizzati, le motivazioni che hanno guidato la scelta del corso di laurea, le aspettative riguardo ai contenuti dei corsi, la propensione a continuare gli studi dopo il conseguimento della laurea, ecc.
Scarica qui l'intero volume:
https://www.openstarts.units.it/handle/10077/22666

Delli Zotti 2016 Bisogni e aspettative dei giovani universitari

Indagine sui giovani universitari realizzata nell'ambito del progetto europeo H2020 "EUth - Tools... more

Delli Zotti 2015 Segmentazione della popolazione giovanile a TS

Indagine sulla struttura demografica e la stratificazione della popolazione giovanile di Trieste ... more

Beccalli, Delli Zotti e Urpis 2015 EDUKA Rapporto preliminare sul questionario “genitori”

in Bogatec e Zudic Antonic, Educare alla diversità, Slori, Trieste, 2015

Il capitolo riporta i risultati delle prime analisi del questionario somministrato ai genitori ne... more

Beccalli, Delli Zotti e Urpis 2014 EDUKA La diversità a scuola: il ruolo della nazionalità e dell’educazione

in Bogatec e Zudic Antonic (cur), Educare alla diversità, Annales, Capodistria , 2014

L'analisi delle risposte dei genitori e degli studenti disegna un quadro con spigoli molto netti ... more L'analisi delle risposte dei genitori e degli studenti disegna un quadro con spigoli molto netti del background eterogeneo delle famiglie e degli studenti. Le variabili selezionate: nazionalità e scolarità dei genitori, nazionalità e risultati scolastici degli studenti permettono di tracciare un indice di apertura alla diversità all'interno e all'esterno della scuola. Inoltre, l'attenzione degli studenti e delle famiglie alle attività interculturali organizzate dalla scuola, sottolinea atteggiamenti e opinioni che variano a seconda dei profili delle famiglie.
Scarica qui l'intero volume:
https://arts.units.it/retrieve/handle/11368/2818730/48330/EDUKA_monografijaIT.pdf

Delli Zotti 2020 INTEGRA Working on epidemiological data

in Prosen et al. (ed.) Women, Migrations and Health Ensuring Transcultural Healthcare, Un, of Primorska Press, Koper, 2019

In addition to the epidemiological analysis of hospital admissions and outpatient services, the I... more In addition to the epidemiological analysis of hospital admissions and outpatient services, the INTEGRA Project envisages the development of a sexual and reproductive health index that aims to identify situations at risk or which require ‘targeted’ interventions. This implies the need to identify suitable indicators, whose characteristics are described in the first part of the article, with reference to the specific needs of the INTEGRA Project. A discussion follows on the distinction between micro and macro level indicators and some examples are illustrated. Some problems found by analyzing the Hospital Discharge Cards are then described and some solutions are proposed. A final specific topic concerns the implications of the transition froma database having ‘hospital demission’ as unit of analysis to a data archive based on ‘patient’ as the unit of analysis.
Download the entire volume at:
http://www.hippocampus.si/ISBN/978-961-7055-43-6.pdf

Delli Zotti 2014 EDUKA Aspetti metodologici delle indagini

in Bogatec e Zudic Antonic (cur), Educare alla diversità, Annales, Koper, 2014

Nell'articolo introduttivo della monografia sono presentate tutte le fasi della ricerca quantitat... more

Delli Zotti 2008 Risorse metodologiche in rete

Delli Zotti 2007 Are you experienced…? Trasformazione di variabili e creazione di indici con Spss

Are you experienced …? Quad. DSU 02/2007 4 http://www.sp.units.it/working papers chiave WITH tra ... more Are you experienced …? Quad. DSU 02/2007 4 http://www.sp.units.it/working papers chiave WITH tra la variabile dipendente e le indipendenti (CORRELATION VARIABLES = indip WITH dip1 TO dip9). Inoltre, i gruppi di variabili creati per tabulare le risposte multiple non vengono salvate nella matrice dei dati e perciò vanno reimpostati ogni volta che si accede al programma. Si può ovviare se si possiede il modulo opzionale TABLES che consente di ritrovare i gruppi creati al suo interno alla riapertura del programma, oppure semplicemente ricordandosi di incollare le istruzioni in un foglio di sintassi dal quale si possono immediatamente mandare in esecuzione quando necessario.

Delli Zotti 2006 Tabelle di mobilità e cambiamenti di opinione. Il caso delle giurie dei cittadini a Torino e Bologna

1 Per ulteriori riflessioni sostantive e metodologiche si vedano altri due contributi prodotti da... more 1 Per ulteriori riflessioni sostantive e metodologiche si vedano altri due contributi prodotti dall'equipe di Trieste: Carlos Corvino, Incertezza, expertise, agenda ed equalizzazione in due diverse CJ: Bologna e Torino a confronto e Luigi Pellizzoni, La deliberazione pubblica tra modello e processo. Riflessioni su due giurie dei cittadini, presentati al Convegno annuale SISP 2006, Bologna, 13-15 settembre 2006, Sezione "Democrazia deliberativa: teoria e pratiche".

Delli Zotti 2005 Analisi e sintesi di una variabile

Sommario Premessa 1 1. Variabili cardinali/categoriali e casi noti/casi anonimi 3 2. Ordinamento ... more Sommario Premessa 1 1. Variabili cardinali/categoriali e casi noti/casi anonimi 3 2. Ordinamento dei dati e distribuzione di frequenza 5 3. Strumenti grafici di visualizzazione della distribuzione 7 4. L'istogramma e la curva normale 13 5. La riduzione in classi 17 6. Valori posizionali e parametri sintetici 22 7. La rappresentazione grafica dei valori posizionali e dei parametri sintetici 25 Conclusioni 30 Riferimenti bibliografici 32

Delli Zotti 2005 Come creare un indice o una una tipologia

Delli Zotti 2005 Come “fare a fette” una distribuzione di frequenza

Premessa 1 1. Costruire intervalli di valori di uguale ampiezza 2 2. Costruire gruppi di uguali d... more Premessa 1 1. Costruire intervalli di valori di uguale ampiezza 2 2. Costruire gruppi di uguali dimensioni 6 3. Individuare valori significativi o valori soglia 11 4. Individuare discontinuità nella distribuzione 13 5. Intervalli uguali e uguale numerosità a confronto 16 Conclusioni: come "fare a fette" con Spss 18

Delli Zotti 2004 Le nuove fonti dei dati

Delli Zotti 1999 L'analisi esplorativa delle tabelle di contingenza

Nuova edizione completamente rivista -esempi realizzati con Spss per Windows 7.5 luglio 1999

Delli Zotti 1999 Il personal computer per il supporto alla didattica in sociologia

Il personal computer, rispetto ai precedenti sistemi di calcolo elettronico, ha notevolmente ampl... more Il personal computer, rispetto ai precedenti sistemi di calcolo elettronico, ha notevolmente ampliato la possibilità di utilizzo dell'informatica nella formazione (oltre che nella successiva attività professionale) del sociologo, come in quella di altri operatori. I due aspetti più importanti della rivoluzione microinformatica sono, da un lato, la diminuzione dei costi e l'aumento delle prestazioni, e, dall'altro, la possibilità di un utilizzo sempre più "amichevole" per l'utente (user friendly).

Delli Zotti 1996 Il metodo comparato in sociologia

INDICE Introduzione. Il libro, Demarchi, l'Isig e altre cose, di Alberto Gasparini e Raimondo Str... more INDICE Introduzione. Il libro, Demarchi, l'Isig e altre cose, di Alberto Gasparini e Raimondo Strassoldo 11 1. Un libro come punto di arrivo di alcune ispirazioni 11 2. Su Demarchi: il futuro del primo momento ovvero come si formano i lasciti di un creativo 12 3. L'Isig: da un attimo creativo alla voglia che esso sia sequenza interminabile di attimi creativi 16 4. Celebrazioni e generazioni da Weber all'infinito, attraverso la mediazione simpatetica di Franco Demarchi 19 5. Ringraziamenti Attualità dell'idealtipologia sociologica, di Franco Demarchi 27 Razionalità come passione. Un'interpretazione del rapporto tra la vita e l'opera di Max Weber, di Arnold Zingerle 37 Analisi sociologica e tipologie esplicative, di Giuliano Giorio 47 Premesse generali e collocazione del discorso 47 1. L'emergere di alcune "spiegazioni" fondamentali 49 2. Orientamenti "paradigmatici" su concetti ideal-tipici fondamentali 52 3. Qualche riferimento conclusivo 54 La tipologia funerea della Grundnorm di Kelsen, di Domenico Coccopalmerio 59 Parte Seconda MAX WEBER COME PUNTO DI PARTENZA PER LA COMPRENSIONE DEI FENOMENI SOCIALI La politica nell'Italia post-moderna, di Bruno Tellia 67

Delli Zotti 1996 Quale quantità e quanta qualità nella ricerca sociale: tra integrazione e convergenza

Delli Zotti 1992 Il problema più importante per noi

È vietala la riproduzione, anche parziale o ad uso interno o didattico, con qualsiasi mezzo effet... more È vietala la riproduzione, anche parziale o ad uso interno o didattico, con qualsiasi mezzo effettuata, non autorizzala. I lettori che desiderano essere regolarmente informati sulle novità pubblicate dalla nostra Casa Editrice possono scrivere, mandando il loro indirizzo, alla "Franco Angeli, viale Monza 106, 20127 Milano", ordinando poi i volumi direttamente alla loro Libreria.

Delli Zotti 1992 Il problema più importante per noi ... Opzioni nella formulazione, codifica ed elaborazione di domande di atteggiamento

1. Introduzione 2 2. La domanda aperta 2 3. Scelta di una risposta da lista (qual'è il problema p... more 1. Introduzione 2 2. La domanda aperta 2 3. Scelta di una risposta da lista (qual'è il problema più importante) 5 4. Scelta di due o più risposte da lista (quali sono i problemi più importanti) 6 5. Scelta in forma dicotomica (quali problemi sono importanti) 14 6. Grado di importanza dei problemi (quanto importanti sono i problemi) 18 7. La formazione di una graduatoria ad opera dell'intervistato (qual'è l'ordine di importanza dei problemi) 20 8. L'ordine di presentazione delle alternative 24 9. Conclusioni 25 * L'autore desidera ringraziare i colleghi Maura Del Zotto, Luigi Pellizzoni ed in particolare Emidio Sussi, che hanno letto una versione preliminare del presente lavoro suggerendo diverse modifiche ed integrazioni che hanno reso il testo più chiaro e fruibile anche da un pubblico di non specialisti di questioni metodologiche. Nella stesura di questa versione l'autore si è avvalso anche delle preziose indicazioni di Giancarlo Gasperoni ed in particolare delle modifiche e correzioni di Alberto Marradi che ha svolto un ruolo fondamentale nella preparazione di una versione sintetica di questo lavoro -nato originariamente per scopi didattici -per il volume di A. Marradi e G. Gasperoni (a cura di), Costruire il dato 2. Vizi e virtù di alcune tecniche di raccolta delle informazioni, Angeli, Milano, 1992. N.B. Gli esempi sono stati realizzati utilizzando la versione per Dos del programma SPSS. Nella versione per Windows è possibile "costruire" i comandi utilizzando le apposite finestre di dialogo. Per verificare che i comandi così costruiti corrispondano a quanto qui illustrato, è possibile incollare i comandi stessi in un foglio di sintassi, utile anche per conservare traccia delle trasformazioni effettuate.

Blasutig, Delli Zotti e Urpis 2018 Gli studenti di Scienze Politiche. Caratteristiche, motivazioni, aspettative

in AaVv, Diritto, economia e società. In ricordo di Luisa Cusina, EUT, Trieste, 2018

Il lavoro presenta i risultati di un’indagine svolta somministrando agli studenti iscritti al cor... more Il lavoro presenta i risultati di un’indagine svolta somministrando agli studenti iscritti al corso di laurea triennale in Scienze politiche e dell’amministrazione dell’Università di Trieste un breve questionario sui mezzi di informazione utilizzati, le motivazioni che hanno guidato la scelta del corso di laurea, le aspettative riguardo ai contenuti dei corsi, la propensione a continuare gli studi dopo il conseguimento della laurea, ecc.
Scarica qui l'intero volume:
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Delli Zotti 2016 Bisogni e aspettative dei giovani universitari

Indagine sui giovani universitari realizzata nell'ambito del progetto europeo H2020 "EUth - Tools... more

Delli Zotti 2015 Segmentazione della popolazione giovanile a TS

Indagine sulla struttura demografica e la stratificazione della popolazione giovanile di Trieste ... more

Beccalli, Delli Zotti e Urpis 2015 EDUKA Rapporto preliminare sul questionario “genitori”

in Bogatec e Zudic Antonic, Educare alla diversità, Slori, Trieste, 2015

Il capitolo riporta i risultati delle prime analisi del questionario somministrato ai genitori ne... more

Beccalli, Delli Zotti e Urpis 2014 EDUKA La diversità a scuola: il ruolo della nazionalità e dell’educazione

in Bogatec e Zudic Antonic (cur), Educare alla diversità, Annales, Capodistria , 2014

L'analisi delle risposte dei genitori e degli studenti disegna un quadro con spigoli molto netti ... more L'analisi delle risposte dei genitori e degli studenti disegna un quadro con spigoli molto netti del background eterogeneo delle famiglie e degli studenti. Le variabili selezionate: nazionalità e scolarità dei genitori, nazionalità e risultati scolastici degli studenti permettono di tracciare un indice di apertura alla diversità all'interno e all'esterno della scuola. Inoltre, l'attenzione degli studenti e delle famiglie alle attività interculturali organizzate dalla scuola, sottolinea atteggiamenti e opinioni che variano a seconda dei profili delle famiglie.
Scarica qui l'intero volume:
https://arts.units.it/retrieve/handle/11368/2818730/48330/EDUKA_monografijaIT.pdf

Delli Zotti 2014 Relazioni interetniche a scuola: le domande e le risposte

In Delli Zotti (cur). Children's Voices. Etnicità e bullismo nella scuola, Bonanno, Acireale, 2014

Nel capitolo vengono riportati i risultati ottenuti mediante un questionario strutturato somminis... more Nel capitolo vengono riportati i risultati ottenuti mediante un questionario strutturato somministrato in 8 scuole elementari e 8 istituti superiori delle 4 regioni del Nord-Est d'Italia. La ricerca è incentrata sul tema della violenza interetnica a scuola ed è stata svolta nell'ambito di un progetto europeo che ha visto la partecipazione di unità di ricerca della Slovenia, di Cipro, dell'Austria e dell'Inghilterra. Il quadro che emerge dall'indagine è incoraggiante: tra luci e ombre le voci dei bambini ci raccontano di una scuola impegnata a cogliere le sfide del cambiamento e a supportare la crescita dei giovani studenti, nonostante la presenza di comportamenti violenti ed episodi di bullismo.

Delli Zotti 2014 Immigrazione e studenti non italiani a scuola

In Delli Zotti (cur), Children's Voices. Etnicità e bullismo nella scuola, Bonanno, Acireale, 2014

Nel capitolo viene delineata l'evoluzione della presenza degli stranieri in Italia negli ultimi a... more Nel capitolo viene delineata l'evoluzione della presenza degli stranieri in Italia negli ultimi anni e nello specifico quella degli alunni di cittadinanza non italiana nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Particolare attenzione viene riservata all'area del Nord-Est e alla composizione etnica degli alunni stranieri.

Delli Zotti and Urpis 2012 Educational Institutions in the Face of Multiculturalism: Problems and Solutions to Interethnic Violence in Italian Schools

in Medaric e Sedmak (eds.), Children's Voices. Interethnic violence in the school environment, Annales, Koper, 2012

The chapter provides a valuable insight into the specific issue of interethnic peer violence in t... more

Delli Zotti 2011 Le matricole di Scienze Politiche di Trieste. Caratteristiche, motivazioni, aspettative

Delli Zotti 2010 Gli studenti delle superiori di Udine. Scuola e lavoro, tempo libero, famiglia e società

Delli Zotti 2009 Marinelli Classe Vc. Appunti sulla transizione dalla scuola d'élite alla scuola di massa

Messaggero Veneto pubblicati il giorni dopo e riportati in allegato), tanto che forse se lo ricor... more

Delli Zotti 2006 Raccordo tra mondo della scuola e mondo del lavoro

Delli Zotti 2004 L'Università di Trieste: studenti e docenti

1 Il mandato prioritario del Comitato, presieduto dal pro-rettore Walter Gerbino, è proprio quell... more 1 Il mandato prioritario del Comitato, presieduto dal pro-rettore Walter Gerbino, è proprio quello di affrontare le questioni inerenti la didattica. 2 A Corrado de Francesco vorrei anche in questa sede riconoscere il merito di avermi stimolato a partecipare alla realizzazione del testo Tesi (e tesine) con Pc e Web (Angeli, Milano, 2004). Per quanto riguarda il presente scritto, oltre allo stesso de Francesco, ringrazio Gabriele Blasutig, Maura Del Zotto, Alberto Gasparini e Emidio Sussi, che ne hanno letto versioni preliminari, offrendomi il loro apprezzamento e preziosi suggerimenti.

Delli Zotti 2001 Adolescenti tra realtà a costruzione sociale

Delli Zotti 2001 Gli studenti di Scienze politiche di Trieste

Delli Zotti 2000 Giovani e legalità. Un'indagine tra gli studenti udinesi

Quaderni del Dipartimento Est, 99-16, Dest, Udine, 1999 INDICE 1. Il metodo dell'indagine e le ca... more Quaderni del Dipartimento Est, 99-16, Dest, Udine, 1999 INDICE 1. Il metodo dell'indagine e le caratteristiche dei ragazzi intervistati 2 2. La percezione del crimine 6 3. Le cause della criminalità 15 4. La visione del crimine attraverso i mezzi di comunicazione 19 5. La criminalità politico-amministrativa e i reati informatici 21 6. La tossicodipendenza 24 7. La paura del crimine e la criminalità in Italia 30 8. La fiducia nelle forze dell'ordine e nei tribunali 36 9. La pena detentiva e le possibili alternative 39 10. Il reinserimento post-penitenziario 48 11. Giudizi sull'intervento di sensibilizzazione 53 12. Conclusioni 55

Delli Zotti 1996 Giovani verso l'Europa. Popoli, paesi, istituzioni

L'Europa si trova insomma di fronte a richieste di integrazione che si spostano sempre di più dal... more L'Europa si trova insomma di fronte a richieste di integrazione che si spostano sempre di più dal piano economico a quello politico. A ciò si è cercato di dare una risposta, ancora purtroppo inadeguata, inizialmente con la revisione del trattato di Roma e, in seguito, con il trattato di Maastricht. Le due tappe sono contrassegnate, con una valenza simbolica e permeata di whisful thinking, da un cambiamento del nome che diventa Comunità europea -eliminando quel "economica" che sottolineava la riduttività della primigenia impostazione -e, con Maastricht, Unione europea, a sottolineare la volontà di una più stretta associazione tra i membri. Nel trattato di Maastricht, comunque: «La parte politica rimaneva farraginosa e confusa, dando nettamente la sensazione di trovarsi esplicitamente di fronte ad un testo frutto di innumerevoli compromessi e patteggiamenti, lungo i quali si era perso il senso dell'iniziativa politica, se mai ce ne fu» (Dognini 1995: 47). Con il trattato di Maastricht, oltre al cambiamento del nome, viene introdotta una politica estera e di sicurezza comune e formulato il principio di sussidiarietà (4), ma, in particolare, si introduce anche una forma di cittadinanza europea e si è trattato di «un passo significativo compiuto dai vertici europei verso i livelli più "bassi" della costruzione comunitaria» (ibidem: 48). Ciò proprio per tentare di porre rimedio al deficit democratico: «L'avvio della cittadinanza europea ha quindi indubbiamente registrato un'inversione di tendenza, uno spostamento di attenzione verso una maggiore partecipazione da parte di tutti » (ivi). Si tratta di un'innovazione importante, ma sulla sua vera portata vi è una incertezza di giudizio tradita, tra l'altro, dalla stessa difficoltà di definirla chiaramente. Lippolis, ad esempio, parla di "cittadinanza incipiente" che si può fare risalire al concetto di "Europa dei cittadini", introdotto dal rapporto Tindemans del 1976, con il quale: «Iniziò (...) a farsi largo l'idea di attribuire ai cittadini della Comunità dei diritti che superassero la sfera economica, quelli che vennero definiti "diritti speciali"» (1994: 22). I contenuti di Maastricht che si riferiscono ai diritti di cittadinanza possono essere sinteticamente descritti. Il Trattato infatti prevede: «il diritto di circolare e soggiornare liberamente nel territorio di tutti gli Stati membri; il diritto di eleggere e essere eletto, nelle elezioni municipali e in quelle del Parlamento europeo, anche fuori del proprio Stato nazionale; il diritto di petizione e quello dell'assistenza del Mediatore, cioè di un difensore civico 4. In realtà, quello di sussidiarietà (governo il più possibile vicino ai cittadini) è il più conosciuto, ma vengono enunciati anche il principio di compartecipazione (o partenariato tra i diversi livelli di governo) e di addizionalità (delle risorse delle autonomia territoriali per la promozione dello sviluppo economico) (Manzella 1994: 32-33).

Strassoldo e Delli Zotti 1990 Le matricole dell'Ateneo friulano

Delli Zotti, Urpis e Blasutig 2020 I giovani atteggiamenti comportamenti e visioni del futuro

in Delli Zotti e Blasutig (a cura di), Di fronte al futuro. I giovani e le sfide della partecipazione. l'Harmattan, Torino, 2020

Nel capitolo la parola è ai giovani che si esprimono mettendo in luce valori, atteggiamenti e vis... more Nel capitolo la parola è ai giovani che si esprimono mettendo in luce valori, atteggiamenti e visioni del futuro e rivelando i loro comportamenti in due modi: attraverso le risposte a sondaggi realizzati a livello europeo su campioni dell’intera popolazione, per consentire qualche confronto internazionale e generazionale. Ai dati raccolti con domande strutturare a risposta chiusa si affiancano, nella seconda parte del capitolo, quelli ricavati da domande aperte con le quali gli intervistati (in questo caso a livello locale) hanno potuto esprimersi in modo più “partecipato” perché queste domande, come è noto, consentono di rispondere articolando e argomentando il proprio pensiero. I temi trattati nella prima parte sono l’interesse per la politica e la fiducia, interpersonale e nelle istituzioni, perché la volontà di partecipazione non può prescindere da questi prerequisiti. La seguente analisi sulla partecipazione alla vita associativa e ad azioni connotabili come politiche si conclude con domande che riguardano la percepita apertura alla partecipazione del sistema e le proprie capacità personali. nella parte di analisi qualitativa si è chiesto ai giovani di esprimersi sulle proprie visioni del futuro personale e societario, Anche alla luce delle inquietudini introdotte dall’emergenza coronavirus e sono infine commentate le risposte a una domanda diretta sulla partecipazione, entrando nel merito di ciò che i giovani ritengono di poter fare a beneficio della comunità.

Delli Zotti e Blasutig 2020 Giovani al futuro La struttura socio demografica

in Delli Zotti e Blasutig (a cura di), Di fronte al futuro. I giovani e le sfide della partecipazione, l'Harmattan, Torino, 2020

Nel capitolo si delinea la composizione socio-demografica della popolazione giovanile in Italia, ... more Nel capitolo si delinea la composizione socio-demografica della popolazione giovanile in Italia, con qualche confronto con la situazione in una delle regioni più difficile per i giovani, il Friuli Venezia Giulia che li vede in una situazione di minorità demografica ancor più accentuata che in altre parti d’Italia. Oltre ai dati che mostrano l’accentuazione della tendenza all’invecchiamento della popolazione a causa della drastica riduzione della fecondità, nel capitolo si descrive la crescita della componente “straniera” che, pur non riuscendo a compensarla, aiuta a contenere la stagnazione demografica. Non muta però di molto il quadro culturale, perché i “nuovi giovani” solo in minima parte sono immigrati; molto più spesso sono nati in Italia e figli di migranti da tempo stabilizzati sul territorio. Più significativo per i giovani è invece il notevole aumento nei livelli di scolarità, non sufficiente però a rendere l’Italia competitiva nel confronto con le altre nazioni e nemmeno a garantire ai giovani una situazione soddisfacente sul piano occupazionale. Il paragrafo dedicato a questo aspetto ha infatti un titolo che non potrebbe essere più didascalico, dal momento che si parla di partecipazione “problematica e declinante” al mercato del lavoro.

Blasutig e Delli Zotti 2020 Giovani, futuro e partecipazione

in Delli Zotti e Blasutig (a cura di), Di fronte al futuro. I giovani e le sfide della partecipazione, l'Harmattan, Torino, 2020

I giovani hanno tanto futuro di fronte a sé, poco passato alle loro spalle e il loro impegno nel ... more I giovani hanno tanto futuro di fronte a sé, poco passato alle loro spalle e il loro impegno nel presente costituisce, in buona parte, un investimento per le fasi successive della vita. Il futuro pertanto rappresenta una sfida, non solo perché i giovani saranno protagonisti del mondo che verrà, ma anche perché, già da ora, alimentando la società con nuove idee, spinte e linfa vitale, sono in grado di stimolare grandi cambiamenti e innovazioni sociali.
Sebbene il futuro sia nelle mani dei giovani, dipende dagli adulti, che occupano le posizioni chiave nella società, nelle organizzazioni e istituzioni, crea re le condizioni, le opportunità, gli spazi, affinché i giovani possano essere protagonisti nei diversi ambiti della vita sociale. Partecipazione è infatti, accanto a futuro, un ulteriore termine chiave che segna in profondità questo libro, perché il rapporto tra i giovani e il futuro può essere inteso, oltre che come sommatoria di azioni individuali, come il frutto di un’azione collettiva (in senso lato) a cui danno vita, più o meno intenzionalmente.
Essere di fronte al futuro è dunque una situazione di fatto con la quale i giovani devono confrontarsi e nel volume, senza sbilanciarsi sugli esiti, si indica una strada (la partecipazione), senza nascondere le difficoltà, sintetizzate dal termine “sfide”. Saranno dunque i giovani, totalmente immersi nella tecnologia perché “nativi digitali”, in grado di affrontare e vincere queste sfide? Anche se cosa i giovani saranno, e che sarà di loro, “lo scopriremo solo vivendo”, prendere consapevolezza della possibilità di partecipare e la determinazione a farlo potrebbero forse aiutare a rendere il loro futuro meno “subìto”.

Delli Zotti e Zanetti 2020 Chiesa, società e rapporto con la religione nel nord-est in tempi di Misericordia

in AaVv, Il Giubileo della Misericordia a nord-est Pellegrini in cammino per fede e turismo, FrancoAngeli, 2020

Nel capitolo sono presentati i risultati della ricerca sul Giubileo della Misericordia raccolti e... more Nel capitolo sono presentati i risultati della ricerca sul Giubileo della Misericordia raccolti e descritti da Giovanni Delli Zotti e da Chiara Zanetti. Nell’indagine sono analizzati gli atteggiamenti nei confronti del Giubileo prestando attenzione
alle modalità e alle motivazioni con cui sono state vissute le pratiche religiose finalizzate alla sua celebrazione. Particolare attenzione è stata posta sul pellegrinaggio, che costituisce l’esperienza centrale di fede per i cristiani che desiderano ottenere l’indulgenza giubilare. Il pellegrinaggio è una forma di mobilità territoriale che permane nella società moderna intersecandosi con il concetto di turismo religioso e pertanto ne viene analizzata sia la valenza di esperienza di fede sia gli aspetti più secolari. In una sezione del capitolo sono analizzati gli orientamenti religiosi degli intervistati: nello specifico, il significato dell’essere cristiano nella società contemporanea, la propensione all’ecumenismo e l’aderenza degli intervistati ai dogmi del cattolicesimo. Sono inoltre esaminati alcuni orientamenti pastorali e cambiamenti che la Chiesa potrebbe perseguire. Questo approfondimento è diretto anche ad analizzare la portata di messaggi che più volte papa Francesco ha espresso nei suoi interventi rispetto a temi quali, ad esempio l’accoglienza degli immigrati.
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Delli Zotti e Urpis 2020 Introduzione. INTEGRA e integrazione

by Giovanni Delli Zotti and Ornella Urpis

in Delli Zotti e Urpis (a cura di), La salute sessuale e riproduttiva delle donne migranti. FrancoAngeli, Milano, 2020

Il volume raccoglie le esperienze interdisciplinari di ricercatori ed esperti che hanno partecipa... more Il volume raccoglie le esperienze interdisciplinari di ricercatori ed esperti che hanno partecipato al progetto europeo Interreg Italia-Slovenia “INTEGRA - Rete transfrontaliera per le donne migranti: integrazione sociale, salute sessuale e riproduttiva”. Il lavoro ha esplorato un tema poco osservato negli studi del fenomeno migratorio, la tutela della salute sessuale e riproduttiva delle donne migranti che provengono da culture con una forte impronta patriarcale. La permanenza dei rapporti diseguali fra i sessi, il mantenimento di pratiche tradizionali nocive alla salute e i matrimoni combinati sono tutti fenomeni che portano a nuove sfide e implicano politiche adeguate per l’integrazione sociale. Si impone dunque una riflessione sulle diverse realtà di convivenza, sul funzionamento dei servizi socio-sanitari e sulla cooperazione fra i paesi per la condivisione delle buone pratiche. L’intento principale è di offrire strumenti teorici e metodologici per l’analisi dei fenomeni migratori partendo dai bisogni di salute delle donne per svelare il mondo della complessità sociale.
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Delli Zotti e Urpis 2020 Diagnosi, interventi e caratteristiche dei pazienti dell’ospedale Burlo Garofolo

by Giovanni Delli Zotti and Ornella Urpis

in Delli Zotti e Urpis (a cura di), La salute sessuale e riproduttiva delle donne migranti, FrancoAngeli, Milano, 2020

Il volume raccoglie le esperienze interdisciplinari di ricercatori ed esperti che hanno partecipa... more Il volume raccoglie le esperienze interdisciplinari di ricercatori ed esperti che hanno partecipato al progetto europeo Interreg Italia-Slovenia “INTEGRA - Rete transfrontaliera per le donne migranti: integrazione sociale, salute sessuale e riproduttiva”. Il lavoro ha esplorato un tema poco osservato negli studi del fenomeno migratorio, la tutela della salute sessuale e riproduttiva delle donne migranti che provengono da culture con una forte impronta patriarcale. La permanenza dei rapporti diseguali fra i sessi, il mantenimento di pratiche tradizionali nocive alla salute e i matrimoni combinati sono tutti fenomeni che portano a nuove sfide e implicano politiche adeguate per l’integrazione sociale. Si impone dunque una riflessione sulle diverse realtà di convivenza, sul funzionamento dei servizi socio-sanitari e sulla cooperazione fra i paesi per la condivisione delle buone pratiche. L’intento principale è di offrire strumenti teorici e metodologici per l’analisi dei fenomeni migratori partendo dai bisogni di salute delle donne per svelare il mondo della complessità sociale.
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Delli Zotti 2020, Una donna, una storia, la Storia

Presentazione dii: Sandra Dolso, "Sei tutta tenebre" Marta da San Daniele: una santità mancata nel Friuli del '600, EUT, Trieste, 2020

Marta Fiascaris da San Daniele ha numerosi seguaci in Friuli e in ambito triestino. Sono donne di... more Marta Fiascaris da San Daniele ha numerosi seguaci in Friuli e in ambito triestino. Sono donne di ceto sociale diverso e predicatori di più ordini religiosi, ma l’incontro con Marta avviene attraverso gli atti dell’annoso processo inquisitoriale (1649-1656) di cui è protagonista con l’accusa di falsa santità, che sottintende quella di eresia e di illusione diabolica. Ogni vicenda umana si colloca e definisce all’interno delle categorie di tempo e di spazio e quella di Marta non fa eccezione. Il tempo è la prima metà del ’600 e i fatti sono particolarmente ricchi di implicazioni sociali, per una riflessione intorno alle inquietudini religiose e alle forti esigenze di controllo sociale che emergono nel Friuli dell’epoca. Lo spazio va definito sul piano sociale ed è caratterizzato, per le masse contadine, da drammatiche condizioni di carestia e morte. La storia di Marta si inserisce in questo quadro. Donna di umile stato sociale, nubile e figlia di un’ebrea convertita, porta con sé la cultura religiosa delle “Sante Vive” del ’500 ed è attratta dalla vita mistica che manifesta con Visioni e Rivelazioni, portatrici di un messaggio in chiave prettamente femminile che la spinge a soccorrere poveri, malati e bisognosi. Nel compiere la sua missione incorre in un gravissimo errore: dimentica di essere donna, donna che sa leggere, scrivere, argomentare e osa sfidare il rigido apparato del potere della Chiesa. Quella di Marta è un’alterità incomprensibile per gli uomini dell’Inquisizione che possono solo cancellarla, riducendola nelle categorie del diabolico o del folle.
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Delli Zotti e Urpis 2019 INTEGRA Indicatori di salute e di integrazione per lo sviluppo di nuove politiche sociali

in Ricci e Scrimin (cur), Linee guida e indicatori di salute sessuale e riproduttiva delle donne migranti. Progetto INTEGRA, 2019

Per le donne migranti la salute sessuale e riproduttiva è una condizione importante per lo svilup... more Per le donne migranti la salute sessuale e riproduttiva è una condizione importante per lo sviluppo delle capacità autonome di relazione con il nuovo ambiente sociale. Fattori fondamentali di integrazione sono l’emancipazione economica e sociale, l’apprendimento della lingua del Paese di accoglienza, la relazione di uguaglianza nei confronti del marito/uomo, l’abbandono delle pratiche tradizionali nocive, la partecipazione attiva alla vita sociale e politica della società. In quest’ottica, la salute sessuale e riproduttiva può essere rilevata attraverso indicatori di tipo medico e socio-sanitario a partire, per gli aspetti trattati in questa sede, da una serie di conoscenze personali e azioni sociali delle donne che accedono ai servizi sanitari, utili a valutare la loro capacità di empowerment e il grado di integrazione o di alienazione sociale che impedisce l’esercizio dei diritti e compromette la loro salute e quella dei loro figli.
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Delli Zotti 2018 INTEGRA Introduzione

In Delli Zotti (cur), Lo stato di salute sessuale e riproduttiva delle donne migranti, EUT; Trieste, 2018

Nell'introduzione viene illustrato il contesto nel quale si colloca il lavoro di ricerca del prog... more

Delli Zotti et al 2018 INTEGRA Ricoveri e prestazioni

In Delli Zotti (cur), Stato di salute sessuale e riproduttiva delle donne migranti: difficoltà e buone pratiche, EUT, Trieste, 2018

Nel capitolo sono trattati gli accessi ai servizi ospedalieri (ricoveri e visite ambulatoriali) a... more Nel capitolo sono trattati gli accessi ai servizi ospedalieri (ricoveri e visite ambulatoriali) analizzando il database dei pazienti dell'Ospedale Burlo Garofalo di Trieste per rilevare, anche in prospettiva longitudinale (2006-2017), la provenienza e l’incidenza dell’utenza straniera nei vari reparti e in relazione alle diverse prestazioni. Il lavoro è stato effettuato nell'ambito del progetto INTEGRA (Interreg Italia-Slovenia 2014-2020).
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Delli Zotti 2018 Quanto sono materiali i beni culturali immateriali?

in "Futuribili", vol. XXIII, n. 1/2, 2018

La prima parte del contributo mette in discussione l'"immaterialità" dei beni culturali tutelati ... more La prima parte del contributo mette in discussione l'"immaterialità" dei beni culturali tutelati dalla Convenzione dell'Unesco del 2003 sulla base di alcuni aspetti contraddittori insiti nella dicotomia materiale/immateriale. Nella seconda parte del capi-tolo è esaminato l'intero database dell'Unesco che attualmente comprende 508 beni la cui salvaguardia è stata chiesta su iniziativa di 122 paesi. Del patrimonio orale e immateriale dell'Umanità viene esaminata la distribuzione geografica, notando alcune significative assenze di paesi che non partecipano all'iniziativa, pur essendo molto attivi nell'ambito del riconoscimento dei beni appartenenti al patrimonio (materiale) dell'Umanità. Dei beni salvaguardati dall'Unesco vengono poi analizzate le appartenenze (spesso multiple) ai cinque domini di riferimento (tradizioni orali, arti dello spettacolo, consuetudini sociali, cognizioni su natura e universo, artigianato tradizionale). Il contributo si chiude con un riferimento alla lavorazione del cartoccio, un esempio di artigianato tradizionale che l’iscrizione nelle liste dell’Unesco potrebbe contribuire a salvaguardare ottenendo lo scopo di tutelare, come in altri casi simili, oltre al know how (immateriale), i prodotti e luoghi (materiali).
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Delli Zotti e Greco 2017 L’esperienza italiana e triestina nell’accoglimento dei titolari e richiedenti protezione internazionale

by Giovanni Delli Zotti and Donatella Greco

Baldin e Zago (eds.), Europe of Migrations: Policies, Legal Issues and Experiences, EUT, Trieste, 2017

Il capitolo esamina il "Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati" (SPRAR), sottoli... more Il capitolo esamina il "Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati" (SPRAR), sottolineando il suo ruolo di buona pratica attivata nella Regione Friuli-Venezia Giulia e nella città di Trieste. Nel capitolo vengono innanzitutto descritte le origini del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati e di seguito analizzati i dati sulla consistenza della presenza di residenti stranieri a Trieste e in Italia. Vengono poi analizzati i motivi della presenza di cittadini comunitari e la percezione del fenomeno migratorio da parte dei cittadini italiani. Nel capitolo viene infine analizzato il modo nel quale è stato implementato il sistema dell'accoglienza diffusa e il significato di questa esperienza nella città di Trieste e i suoi punti di forza.
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Delli Zotti 2014 Felicità, benessere (soggettivo) e soddisfazione (per la vita): si possono misurare?

Il lavoro si è proposto di indagare, da un punto di vista metodologico e sociologico, i concetti ... more Il lavoro si è proposto di indagare, da un punto di vista metodologico e sociologico, i concetti di felicità, benessere e soddisfazione per la vita avvalendosi di indagini internazionali ed europee quali il World Values Survey e l'European Social Survey realizzate in diversi paesi nell'arco degli ultimi decenni.

Delli Zotti 2001 Certezze e incertezze in una Provincia del Nord est

Quaderni del Dipartimento Est, 01-25, Dest, Udine, 2001 Indice 1. Introduzione 1 2. Caratteristic... more Quaderni del Dipartimento Est, 01-25, Dest, Udine, 2001 Indice 1. Introduzione 1 2. Caratteristiche degli intervistati 3 3. Valori generali di riferimento 7 4. Politica sociale 17 5. Comunicazione 24 6. Territorio 31 7. Lavoro e organizzazione 37 8. Sicurezza e devianza 46 9. Valutazione complessiva 49 Riferimenti bibliografici 51 Allegato: Il questionario con le distribuzioni di frequenza delle risposte 52

Delli Zotti 2001 Il turismo e il turista post-moderno

Quaderni del Dipartimento Est, 01-28, Dest, Udine Indice 1 -Introduzione 1 2 -Le dimensioni del f... more

Delli Zotti 2000 Invidia, giustizia e povertà relativa

Delli Zotti 1998 Professione volontario: tra spontaneismo ed organizzazione

Il fenomeno del volontariato sta acquisendo un'importanza sempre più rilevante nella società attu... more

Delli Zotti 1995 Indagine sulla condizione anziani nel Comune di Pavia di Udine

Quaderni del Dipartimento Est, 95-9, Dest, Udine, giugno 1995 Indice questionario. Su alcune di q... more

Delli Zotti 1993 Consenso per il governo della città

Delli Zotti 1996 Prefazione a "Per una sociologia dei fenomeni etnonazionali"

in Dario Padovan (1996), Per una sociologia dei fenomeni etnonazionali Edizioni Sapere, Padova, N... more in Dario Padovan (1996), Per una sociologia dei fenomeni etnonazionali Edizioni Sapere, Padova, Negli Stati Uniti, per lungo tempo un po' tutti, dagli studiosi agli esponenti politici all'opinione pubblica più "avanzata" e democratica, si sono compiaciuti di fornire una rassicurante, quanto illusoria, descrizione della società americana, sfruttando la metafora del "crogiolo etnico" (melting pot). La metafora è servita forse a descrivere il processo di assimilazione all'"American way of life" delle minoranze di immigrati "facili", dai tedeschi, agli inglesi (protestanti e in buona parte "soci fondatori"), di quelle un po' meno facili, dagli irlandesi, ai polacchi, agli italiani (cattolici), e forse anche di quelle un po' più difficili, come i greci (ortodossi).

Delli Zotti 2000 Intervento internazionale: Solidarietà o ingerenza?

Editoriale 7 Mutazioni nella sovranità nazionale e nelle organizzazioni internazionali. Governi m... more Editoriale 7 Mutazioni nella sovranità nazionale e nelle organizzazioni internazionali. Governi mondiali a macchia di leopardo per la soluzione dei conflitti balcanici?, di Alberto Gasparini Introduzione, di Giovanni Delli Zotti e Antonella Pocecco 21 Solidarietà internazionale e sovranità nazionale Quale equilibrio è possibile tra solidarietà internazionale e 35 sovranità nazionale, di Giandomenico Picco Stato, sovranità e modelli di relazioni internazionali, di Mo-41 hammad Jivad Larijani Formazione post-coloniale e disintegrazione post-Guerra 44 fredda degli stati, di Barnett R. Rubin Abbiamo più doveri verso i vicini? Osservazioni su univer-50 salismo, patriottismo e doveri internazionali, di Luigi Bonanate Sovranità e tutela delle minoranze, di Achille Vinci Giacchi 54 Il mondo arabo nel nuovo ordine mondiale: traccia per una 58 discussione, di Abdall Al-Ashaal Solidarietà internazionale e sovranità nazionale: alcuni com-61 menti, di Juli Kvitsintsky Teoria e pratica della sovranità e della solidarietà: il caso 65 francese, di Marcel Merle Società civile e Nazioni Unite per uscire dallo stato di 69 natura delle relazioni internazionali, di Antonio Papisca Intervento internazionale: solidarietà o ingerenza?, di Gio-77 vanni Delli Zotti Governo mondiale, governo di organizzazioni internazio-97 nali, governi bipolari: cosa resta ai singoli stati?, di Franco Mistretta Business Community ed Institutional Framework: un appa-107 rente conflitto, di Mario Pines Le operazioni di pace nell'ex-Jugoslavia: alcune problema-117 tiche di formazione e funzionamento delle forze di pace, di Silvia Bonacito Jugoslavia e Kossovo: verso il governo delle organizzazioni Piccoli dei con grandi sogni, e il rischio di produrre un futu-125 ro piccolo, pulito, instabile, di Alberto Gasparini La violenza della nazione e l'etnia, di Luigi Bonanate 146 Kossovo: un problema, una crisi, una catastrofe?, di Igor V. 162 Bestuzhev-Lada La guerra in Kossovo e la fine dell'Onu, di Claude Karnoouh 166 Nato e Kossovo, di Giovanni Nifosì 170 La lunga estate calda, di Miroljub Radojkovic 173 La crisi del Kossovo nel contesto degli sviluppi albanesi, di 177 Kosta Barjaba Cent'anni per imparare la verità su un conflitto, di Naim 181 Zoto Proposte per risolvere la crisi nel Kossovo e dintorni: il 186 progetto Transcend, di Johan Galtung, Kinhide Mushakoji e Ramon Lopez-Reyes Dall'esperienza non-violenta alla guerra del Kossovo. È 189 possibile tornare alla costruzione non-violenta del futuro? -Tavola rotonda virtuale condotta da Mauro Cereghini con Alberto L'Abate, Howard Clark, Roberto Morozzo della Rocca e Johan Galtung Kossovo: plaidoyer per la spartizione, di Marco Dogo 208 Alcune riflessioni sulla società civile in Kossovo, di Anto-216 nella Pocecco Conclusione: per un futuro europeo auspicabile I vantaggi per l'Unione Europea di allargarsi ai paesi del-235 l'ex-socialismo reale e del bacino del Mediterraneo, e il ruolo dell'Italia, di Piero Fassino Documenti per la pace Elementi essenziali dell'Accordo di pace di Dayton e stato 245 di attuazione, di Massimo Moratti General Framework Agreement for Peace in Bosnia-Herze-255 govina (Accordo di pace di Dayton -21 novembre 1995) Appunti per una lettura delle due versioni per uno statuto di 314 autonomia del Kossovo (La versione degli albanesi del Kossovo e le controproposte della Repubblica Federale di Jugoslavia), di Anna Lisa Ghini Interim Agreement for Peace and Self-Government in 317 Kosovo-Kosmet (Accordi di Rambouillet -15 marzo 1999) The agent of the Federal Republic of Yugoslavia (aprile 370 1999) Military Technical Agreement (Accordo di Kumanovo -9 371 giugno 1999) Resolution 1244 (Consiglio di sicurezza Onu -10 giugno 377 1999) Charter for European Security (Osce, Istanbul -19 novem-382 bre 1999) English summaries 397 Gli autori 405 INTRODUZIONE di Giovanni Delli Zotti e Antonella Pocecco

Delli Zotti 1999 Ethnic and Territorial Belonging in a Border Region

Delli Zotti 1999 Etnie e valori in una Regione di frontiera

Delli Zotti 1996 Gorizia, Nova-Gorica e l'Alpe Adria

Premessa SERGIO TAVANO pag. 7 Trent'anni oltre i confini MICHELE MARTINA » 9 Confini e cultura Mi... more Premessa SERGIO TAVANO pag. 7 Trent'anni oltre i confini MICHELE MARTINA » 9 Confini e cultura Mitteleuropea DEMETRIO VOLCIC » 13 GAETANO VALENTI -Sindaco di Gorizia » 17 PAOLO PETIZIOL -Assessore provinciale alla cultura » 19 1989/95 -Was ist daraus Geworden? ERHARD BUSEK » 21 1989/95 -Che ne è stato? ERHARD BUSEK » 29 Sociologia sul confine GIULIANO GIORIO » 37 Mitteleuropa: eine Idee ohne Grenzen WALTER ZETTL » 49 Mitteleuropa, un'idea senza confini WALTER ZETTL » 55 La minoranza slovena in Italia JOŽE PIRJEVEC » 61 La comunità nazionale italiana nella nuova realtà sociale Croata FULVIO ŠURAN » 67 Condizioni e prospettive economiche sul confine italo-sloveno LUCIJAN VUGA » 75 Problemi e prospettive della cooperazione transfrontaliera: Gorizia, Nova Corica e l'Alpe-Adria GIOVANNI DELLI ZOTTI » 83 Bratislava -la città al confine STANISLAV ŠMATLÀK » 95 Das Nationalbewußt sein des Grenzgebietes. Beispiel: Teschener Schlesien ANTONI CETNAROWICZ » 99 La coscienza nazionale delle aree di confine sull'esempio della Slesia di Teschen ANTONI CETNAROWICZ pag. 105 Lingue sul confine GIOVAN BATTISTA PELLEGRINI » 111 L'esempio di Zoran Music, pittore FULVIO MONAI » 117 Friulani di confine GELSO MACOR » 121 Creatività bilingue? ALOJZ REBULA » 129 Peter Handke ai confini e nei dintorni del nono paese HANS KITZMULLER » 133 Fulvio Tomizza LICIO DAMIANI » 145 Identità e rammarico FULVIO TOMIZZA » 151 A' propos Heimat JOSEPH ZODERER » 163 A proposito di Heimat JOSEPH ZODERER » 169 Intermediari della cultura tedesca Enrico Rocca goriziano e la difficoltà dei tempi RENTE LUNZER » 175 Tolleranza e diritti dell'uomo. L'illuminismo e le sue conseguenze nella Mitteleuropa (1781-1948) (presentazione del libro) RAIMONDO STRASSOLDO » 183 Kultur-Zivilisation-Ethisches Gemeinwesen MICHAEL BENEDIKT » 191 Cultura -civiltà -convivenza etica MICHAEL BENEDIKT » 195

Delli Zotti 1996 Italia del Nord-Est, Carinzia, Stiria e Slovenia: la cooperazione transfrontaliera

L'appuntamento mensile con i programmi comunitari, le nuove iniziative dell'Unione europea e le i... more

Delli Zotti 1995 Il crollo delle federazioni comuniste, il riemergere dei nazionalismi e la transizione alla democrazia

INDICE PRESENTAZIONE di A. Gasparini e V. Cesareo pag. 7 INTRODUZIONE di S. Tabboni pag. 9 PRIMA ... more INDICE PRESENTAZIONE di A. Gasparini e V. Cesareo pag. 7 INTRODUZIONE di S. Tabboni pag. 9 PRIMA PARTE -La questione nazionale La fine dell'idea di nazione pag. 18 di L. Bonanate Neo-nazionalismi e nuove relazioni internazionali, pag. 36 il nazionalismo e la democrazia moderna di A. Martinelli Neo-nazioanlismi e nuove relazioni internazionali pag. 42 di V.E. Parsi Sistema politico internazionale e nazionalismo pag. 45 di C.M. Santoro SECONDA PARTE -II nazionalismo etnico in Europa Orientale II fallimento dell'unitas multiplex jugoslava pag. 57 di L. Bergnach e M. Komac Dall'Unione Sovietica alla Russia. Problemi e sviluppo pag. 85 di P. Calzini II crollo delle federazioni comuniste, il riemergere dei pag. 104 nazionalismi e la transizione alle democrazie di G. Detti Zotti Da polis a demos: la società civile all'Est pag. 124 di A Pocecco Conflittualità interetnica 5 Ismu, Milano, 1995

Delli Zotti 1995 Opinione pubblica e intervento internazionale: solidarietà o ingerenza?

I drammatici avvenimenti che stanno dolorosamente colpendo le popolazioni dell'ex-Jugoslavia (com... more I drammatici avvenimenti che stanno dolorosamente colpendo le popolazioni dell'ex-Jugoslavia (come pure gli episodi della Somalia e Ruanda) pongono l'opinione pubblica di fronte a quesiti cui non è facile dare una risposta che sia allo stesso tempo razionale e moralmente accettabile. Il problema fondamentale è individuare il limite cui si può arrivare nella tutela del principio della sovranità nazionale, che a volte sembra essere un inutile mito, ma è anche, contemporaneamente, il "sacro" principio, tutelato dalla normativa internazionale, cui si appellano i "nuovi" popoli che cercano di ottenere l'indipendenza. Con questo volume l'Isig intende offrire un contributo scientifico di riflessione ad una discussione che, a livello politico e di opinione pubblica, rischia spesso di esaurirsi in sterili confronti tra posizioni di principio.

Delli Zotti 1995 Problems and Prospects of Transfrontier Co-operation Alpe-Adria and the Euro-Region "Istria"

Delli Zotti 1995 Problems of Change, the Growth of Civil Society, and the Role of the West

The unexpected collapse of communism, as has been widely reported, caught world political leaders... more The unexpected collapse of communism, as has been widely reported, caught world political leaders and professional 'observers' (journalists, diplomats, sundry analysts) equally by surprise. A posteriori, so many essays have been published to describe, sometimes accurately, the causes of the fall of the communist regimes that it seems almost impossible that these aspects should previously have escaped analysis and could not have been used to predict events. In actual fact, a number of observers had identified fault-lines in the system which might, sooner or later, have caused it to collapse; the problem was that no one, or almost no one, was able to foresee that it would come about so rapidly. 1 Now that the phase of bewilderment has passed, it is not easy to pass to another, more sober and attentive phase of analysis which seeks to look beyond the contingent and predict the future developments of the transition process. The chief problem is that the direction of the change now taking place was believed to be impossible, even hypothetically. The explanation given invokes the distinction between authoritarian and totalitarian regimes, although some commentators consider this to be an astute manoeuvre by the Western countries, the United States in particular, to enable them to declare war on communism without taking similar measures against the authoritarian 143 Jai Press, London, 1995

Delli Zotti 1995 Transfrontier Co-operation at the External Borders of the EU: Implications for Sovereignty

movements. Regions, whatever their definition, may stand to gain from the loss of power by nation... more movements. Regions, whatever their definition, may stand to gain from the loss of power by nation-states. A Europe of the Regions may be perceived by public opinion to be a more attainable goal. Without engaging in a thorough discussion of the social and political architecture of the new Europe, it is possible to agree, in general terms, with Toniatti's (1992) contention that inter-regional co-operation contributes to the integration of civil society in Europe, confirming and extending what has been achieved at the level of inter-governmental co-operation. In several parts of Western Europe today the phenomena of concerted action, collaboration and exchange of information among regions belonging to different states are resulting in a number of very interesting developments. Regional co-operation is being carried out on an unprecedented level within the EU, and represents one of the most efficacious forms of international and transnational cooperation between Western and Eastern Europe. Moreover, it is also becoming clear that inter-regional co-operation has become a precious instrument in the promotion of harmonious relations, particularly in border areas, among the excommunist states of Central and Eastern Europe. This chapter examines the process of inter-regional co-operation in an area where old internal EU borders are losing some of their significance, where new national borders have been recently established, and where the external border of the EU is moving eastwards. The primary focus is on inter-regional and transfrontier co-operation within the Alps-Adria Working Community. Here both inter-regional and inter-governmental co-operation overlap within a growing profusion of transfrontier links. In the second part of the chapter analogies are drawn between the process of transfrontier co-operation and the wider process of EU integration involving national and sub-national units. The chapter concludes by advocating a variable geometry of transfrontier links which would transcend the limited and limiting frameworks of national sovereignty as traditionally understood in Europe. One of the main axes where co-operation of frontier regions developed after the war is along the French-German and German-Dutch borders. One can speak, in fact, of a "Rhine axis". Local authorities along the Rhine river institutionalised forms of co-operation which sought to oversee the economic exploitation, regulation and protection of the river. Other examples of transfrontier political and economic co-operation are to be found in the Scandinavian region and in the Alpine region, 2 In the latter region one of the most interesting outcomes is undoubtedly the "Alps-Adria Working Community".

Delli Zotti 1995 Vicinanze e distanze in una regione di frontiera

Le città di confine europee: caratteri culturali e socio-economici, "città comuni", relazioni int... more Le città di confine europee: caratteri culturali e socio-economici, "città comuni", relazioni internazionali, di Alberto Gasparini 9 Tavola rotonda: "La concretezza del ruolo europeo delle città di confine". Alle domande di Futuribili rispondono i sindaci delle città di confine di: Budel (Olanda), Chernitvtsi (Ucraina), Encs (Ungheria), Gorizia (Italia), Hulst (Olanda), Komárom (Ungheria), Maastricht (Olanda), Mulhouse (Francia), Nova Gorica (Slovenia), Strasburgo (Francia), Trebon (Repubblica Ceca), Trieste (Italia). 57 La Carta di Gorizia (1994) per il riconoscimento alle città di confine europee di uno status particolare 87 Il futuro delle città gemelle di Gorizia-Nova Gorica: un esempio di simulazione giocata, a cura dell'Isig-Stratema 89 Differenti modi di essere città di confine La cooperazione transconfinaria tra le città europee lungo il confine Est-Ovest, di Moreno Zago 111 L'impatto dei confini nella Mitteleuropa. Riflessioni e sintesi tratte da un recente studio comparativo, di Josef Langer 131 Komárom-Komárno: un esempio di città tagliata dal confine, di István Pasztor e Gyula Krajczár 142 Le nuove realtà socio-politiche ed etniche del confine bielorusso, di Vladimir Kokljuchin 153 I processi di ruralizzazione nelle città di confine polacche, di Andrzej Sadowski 170 Vicinanze e distanze in una regione di frontiera, di Giovanni Delli Zotti 184 I confini del mare negli accordi transfrontalieri mediterranei, di Alberto Merler 212 Il regionalismo transfrontaliero dal pragmatismo dal basso alla strumentalizzazione politica. Il caso della Regione europea del Tirolo, di Bruno Luverà 218 Esiste oggi un'identità etnica Sud-tirolese di tipo non etnico?, di Luca Fazzi 236 Una città doppia. Percezione della città e appartenenza linguistica a Bolzano-Bozen, di Francesca Gloria 248 Dal particolare al generale. Dall'europeo al mondiale Il ruolo delle città di confine nelle relazioni internazionali, di Chadwick F. Alger 274 Città e confini, di Riccardo Scartezzini e Piero Zanini 288 A che servono le frontiere?, di Franco La Cecla 298 Il ruolo delle città di confine nella formazione della nuova Europa, di Tadeusz Poplawski 307 Coabitazione e multiculturalismo nelle aree di confine, di Marino Predonzani 313 Cambiamenti nelle relazioni tra le città europee. Potenziali di livellamento delle gerarchie tra le città, di Marjan Hocevar 319 Le rubriche e le informazioni Il Forum delle città di confine europee 329 Istituto di studi e programmi per il Mediterraneo (Isprom) 338 Isonzo-Soca: giornale di frontiera 341 English summaries 343 Gli autori 351 VICINANZE E DISTANZE IN UNA REGIONE DI FRONTIERA Abstract: Utilizzando i dati di una ricerca dell'Isig su: "Il peso delle etnie nella progettazione dell'integrazione nella Nuova Europa", l'autore vuole verificare l'indagine svolta vent'anni prima da Boileau e Sussi sulla natura dei rapporti esistenti tra le diverse componenti etniche e culturali dell'area confinaria del Friuli-Venezia Giulia. Allora, si rilevò che le differenze etniche non costituivano elemento di conflittualità. In questi vent'anni, la regione è stata investita da un flusso di immigrazioni e nella fascia confinaria esiste una consistente presenza di lavoratori transfrontalieri. Per misurare quanto i tre gruppi studiati (italiano, friulano e sloveno) si accettino/rifiutino reciprocamente o accettino/rifiutino altri gruppi meno presenti nella realtà regionale, si è proposta una batteria di domande riguardanti ventotto nazionalità o etnie utilizzando la scala di "distanza sociale". Ne emerge che i gruppi etnici rivelano atteggiamenti interni più diversificati, in ordine a variabili di sesso, età, professione, istruzione, ideologia politica, relativamente alla problematica dei rapporti inter-etnici.

Delli Zotti 1994 Problemi del mutamento, crescita della società civile e ruolo dell’Occidente

Delli Zotti 1994 Regionalismo e confini: problemi e prospettive della cooperazione transfrontaliera

I confini in Europa cambiano, e ciò influenza i processi di integrazione. I vecchi stati si sfald... more I confini in Europa cambiano, e ciò influenza i processi di integrazione. I vecchi stati si sfaldano, e al loro posto ne nascono di nuovi. Gli elementi costitutivi dell'Europa si modificano. Emergono i nuovi nazionalismi. E molto di quanto sta avvenendo è dovuto all'azione delle etnie. Scienziati sociali e della politica, nonché costituzionalisti, si confrontano in questo volume per trattare del problema delle etnie, dei confini e dell'Europa. Il filo conduttore è rappresentato, in particolare, dall'analisi dei processi di dissoluzione degli equilibri sociali e politici conseguenti alla caduta dei regimi totalitari dell'Est europeo e di formazione dei nuovi stati nazionali. Tali regimi, attraverso l' universalismo di marca internazionalista, subordinavano la lealtà etnica a quella ideologica. Con la costruzione della democrazia e la formazione di nuovi stati-nazione -processi che incoraggiano la nascita della società civile e quindi favoriscono l'articolazione di nuovi bisogni, valori, identità -l'ethnos si rivitalizza, diventa, cioè, valore aggregante. I nuovi stati, nati dalla frammentazione delle federazioni comuniste, tematizzano l'identità stato-nazionale e quindi contribuiscono a creare i presupposti per lo sviluppo di un'identità etnica diversa da quella dominante. Accanto a questi aspetti, forse poco trasparenti, ne emergono altri, meno ambigui, che si ricollegano alla ricerca di nuovi modelli integrativi.

Delli Zotti 1991 La città di Gorizia e gli sloveni nello sviluppo dei rapporti transconfinari

nel 1968 con l'obiettivo principale di svolgere studi e ricerche di sociologia internazionale.

Delli Zotti e Bozzo 1987 Un modello alternativo di difesa? Il dibattito italiano e le proposte di Galtung

Delli Zotti e Strassoldo 1984 Alpe-Adria: la cooperazione transfrontaliera nell’area alpina orientale

Delli Zotti 1983 Il Friuli-VG e la cooperazione transfrontaliera

La Regione Friuli-Venezia Giulia fa parte della Comunità di Lavoro Alpe Adria fin dalla sua costi... more La Regione Friuli-Venezia Giulia fa parte della Comunità di Lavoro Alpe Adria fin dalla sua costituzione nel 1978, e da un anno circa ne regge la presidenza. Che cosa sia tale Comunità è, da un lato, sconosciuto al grande pubblico e, dall'altro, oggetto di riflessione recente da parte degli addetti ai lavori, sia scientifici che politici. In questo articolo verrà fatto il punto sulla situazione, illustrando la breve storia dell'Alpe Adria, la sua struttura, le attività e le potenzialità future, iniziando comunque dalla descrizione di quelle iniziative che, con il loro intensificarsi ed estendersi, hanno portato alla necessità di realizzare una più efficace «struttura», che si ponesse quale momento di incontro permanente tra le regioni della sezione orientale dell'arco alpino. Daremo più avanti un inquadramento teorico generale alla materia della cooperazione transfrontaliera per arrivare ad una visione complessiva degli attori e problemi che hanno un rilevante peso, anche e specialmente, per l'evoluzione futura di questa e delle analoghe iniziative che si stanno sviluppando nelle altre sezioni dell'arco alpino. Nel descrivere le attività di cooperazione transfrontaliera in cui si è impegnata la Regione Friuli-Venezia Giulia, sia in quanto istituzione, che quale contenitore di diversi «attori» che svolgono un qualche ruolo in questo contesto, allargheremo progressivamente il fuoco dell'analisi. Inizieremo, prima di tutto, con la descrizione delle attività di cooperazione sorte su base bilaterale, per giungere poi alle prime esperienze di cooperazione multilaterale, che negli ultimi anni hanno portato alla creazione della Comunità di Lavoro abbracciante ora dieci entità «regionali» di quattro diversi paesi.

Delli Zotti 1983 Relazioni transnazionali e cooperazione transfrontaliera.

È vietata la riproduzione, anche parziale o a uso interno o didattico, con qualsiasi mezzo effett... more

Delli Zotti 1982 Transnational Relations of a Border Region: the Case of Friuli-Venetia Julia

È vietata la riproduzione, anche parziale o ad uso interno o didattico, con qualsiasi mezzo effet... more

Paolo Rumiz, Regione divisa? Sì, in 15 parti, "Il Piccolo", 5 agosto 1998

Vogliamo dividere la regione? Facciamolo seriamente, allora. Chiamiamo i geometri delle etnie, gl... more Vogliamo dividere la regione? Facciamolo seriamente, allora. Chiamiamo i geometri delle etnie, gli estensori di Dayton, un po' di garanti dell'Onu e facciamo un bel censimento delle "diversità" di cui si fregia questa nostra marca di frontiera. I nuovi, geniali teorici del divorzio istituzionale scoprirebbero di trovarsi di fronte non solo a una contea friulana e a una repubblica marinara che va da Trieste all'Isonzo, ma a qualcosa di assai più complicato: non due, ma quindici piccole patrie.

Delli Zotti 2015 Glossario di metodologia

Utile glossario dei principali termini usati nella ricerca sociale

Delli Zotti 2010 Figure del volume "Tecniche grafiche di analisi e rappresentazione dei dati"

Il file contiene le figure, nella versione a colori, del volume di Giovanni Delli Zotti "Tecniche... more

Delli Zotti 2006 Università - istruzioni per l'uso

Istruzioni per gli studenti dell'Università di Trieste sull'utilizzo delle risorse online

Delli Zotti 2004 Figure dal volume "Introduzione alla ricerca sociale"

Indice e figure del volume: Delli Zotti G. (2004), Introduzione alla ricerca sociale. Problemi ... more

Delli Zotti 2000 La redazione della tesi di laurea

Consigli e istruzioni sulla redazione della tesi di laurea in scienze sociali

Tabelle e schemi di Metodologia della ricerca sociale (Besozzi, Colombo)

Tabelle e schemi dal volume Metodologia della ricerca sociale di E. Besozzi e M. Colombo, Guerini... more

Nature 2005 In Praise of Soft Science/In lode della scienza "soft"

Articolo tratto dalla rivista Nature (2005 - con traduzione in italiano) suil'importanza delle sc... more

Tessarin 2000 Dieci regole per i tesisti di materie sociologiche

Indicazioni utili per gli studenti laureandi

Marradi 1996 Torniamo a scrivere (e a parlare) in italiano?

Istruzioni utili per la preparazione della tesi di laurea di Alberto Marradi (Club UNESCO, Barlet... more

L'amore romantico

Tratto da: Ian Robertson, Sociologia, Zanichelli, Bologna, 1988. pp. 386-7

Sociologia e senso comune

Tratto da: Ian Robertson – Sociologia – Zanichelli, Bologna, 1988, pp. 9-11.

I confini dei gruppi sociali secondo Merton

Proprietà relative ai confini dei gruppi secondo Merton. Estratto da: A. Bagnasco, M. Barbagli e ... more

ISA - Books of the Century e Core Sociological Dichotomies

Graduatoria dei più influenti libri di sociologia del '900 secondo un sondaggio dell'Internationa... more