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Viaggio in Egitto al ritmo lento della crociera sul Nilo

In navigazione da Luxor ad Assuan fra oasi, mercati sull'acqua e curiosità celate tra i geroglifici di templi e tombe. La storia egizia si srotola navigando sul fiume degli dei, che diventa oggi anche esperienza esclusiva in formato cofanetto

Di Alessandra Sessa 11 marzo 2025
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Una delle anse del Nilo ad Assuan, da ammirare al tramonto su una feluca (foto servizio A. Sessa)

È venerato come un dio e considerato fonte di una delle civiltà antiche più misteriose che il mondo abbia conosciuto. Il “fiume degli dei” (secondo per lunghezza solo al Rio delle Amazzoni) fu il terreno fertile dal quale germinarono le dinastie di faraoni che dal 3200 a.C. si sono succedute fino all’arrivo di Alessandro Magno, nel 332 a.C.. Lo storico greco Erodoto lo sintetizza bene, scrivendo che l’Egitto è un dono del Nilo

E per dedicargli il tempo che merita, vale la pena affidarsi alla madre di tutte le navigazioni. Quella lenta che percorre l’arteria vitale egiziana, apprezzata anche da chi crocerista non è. Perché la crociera sul Nilo è un’esperienza totalizzante che ammalia chiunque vi salga a bordo. È il modo ideale per abbracciare la storia celata nelle sue sabbie, come una carrellata su templi, oasi e villaggi al ritmo della corrente e delle chiuse. A favore di corrente (verso nord), o all'inverso (verso sud) come abbiamo fatto noi navigando da Luxor ad Assuan, questa è l'avventura ideale da vivere in primavera.

Luxor, tra templi del sole e tombe di re e regine

Le sabbie del tempo e il limo delle inondazioni hanno custodito per secoli i tesori perduti dei faraoni. L’ultima grande scoperta fu del 1922, quando l’archeologo Howard Carter portò alla luce la tomba di Tutankhamon. E oggi, a un secolo di distanza, un gruppo di archeologi ha dissotterrato la tomba del faraone Thutmose II, a breve distanza dalla Valle dei re. Siamo a Luxor, l’antica Tebe, dove la nave attracca per consentire la visita a due templi dedicati ad Amon-Ra, la divinità del sole. Sono quelli di Karnak e di Luxor con le sue sfingi a testa d’ariete, simbolo del sole nel momento calante della giornata, e le colonne a fiore di loto e di papiro, simbolo di unione tra Alto e Basso Egitto.

Mura di calcare e blocchi di granito per le parti più pregiate, i templi egizi proteggevano muro dopo muro il sancta sanctorum: il santuario accessibile solo ai sacerdoti al cospetto della statua del dio. Tutt’intorno, un trionfo di bassorilievi, obelischi e colonnati con le scene di vita e morte corredati dai simboli naturalistici dei geroglifici. Le parti più protette dalla luce e dall’umidità conservano ancora i pigmenti che coloravano ogni palmo dei templi. Per averne una vivida testimonianza basta scendere nelle tombe ipogee della Valle dei Re, dove l’ottima illuminazione dà risalto a meravigliose camere mortuarie ricoperte d’iscrizioni e soffitti blu tempestati di stelle gialle. Per preservare questi fragili tesori, le sepolture vengono aperte a rotazione ogni cinque anni, seguite da restauri.

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Una delle tombe della Valle dei Re.

Fresca di riapertura è Tomba di Ramsete IV, la più ripida e meglio conservata di tutte. E a breve distanza, in un anfiteatro naturale di roccia, si trova il tempio (frutto di un restauro degli anni Sessanta) della Regina Hatshepsut. Questa potente figura femminile, sorellastra e sposa di Thutmose II, regnò per oltre vent’anni assumendo sembianze e appellativi maschili pur di vestire i panni del faraone (come raccontano le statue a lei dedicate con barba egizia).

Dal mercato in acqua alle mummie di coccodrilli

Ripresa la navigazione ci si avvicina alla chiusa di Esna, dove la nave sosta per attendere il suo turno. Mentre si ammirano le quiete sponde popolate da palmeti, canneti, manghi e banani, il silenzio viene interrotto dalle voci di un singolare mercato galleggiante. Sono le barchette in legno dei venditori di galabeye, le tradizionali tuniche egiziane, ma anche tovaglie e teli dalle fantasie locali. Con mira invidiabile, i mercanti lanciano la merce chiusa in sacchetti di plastica ai passeggeri sul ponte della motonave. Qui inizia la contrattazione a pelo d’acqua, che si conclude con il rilancio finale del sacchetto con i soldi o con la merce non acquistata.

Un’esperienza insolita che si può vivere solo in navigazione. Così come la contemplazione di oasi, isolette verdi, fiori di loto e distese di erba medica, da osservare nel tratto più selvaggio, tra Esna ed Edfu. Una volta attraccati al porto, il viaggio nella storia continua con il Tempio di Horus, erede di Osiride e Iside. Finito in epoca tolemaica (periodo greco), rappresenta un modello perfetto di tempio egizio la cui forma ricorda quella di un cono: una sorta di altoparlante che fungeva da cassa di risonanza alla voce del sacerdote, dal fondo del piccolo tabernacolo. Una delle sale conserva addirittura le iscrizioni di 700 ricette di profumi da offrire alla divinità.

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I mercanti su barche di Esna.

Poche miglia di navigazione più a sud e si arriva a Kom Ombo, il complesso di templi dedicato alla divinità delle inondazioni del Nilo e della fertilità. I suoi altorilievi sono ancora più spettacolari di sera, quando il gioco di luci e ombre restituisce tutta la raffinatezza delle figure scolpite: dalle mani che s’intrecciano ai muscoli vigorosi, fino alle raffinate teste di coccodrillo del dio Sobek. Proprio all’animale che popolava le sponde del Nilo, cui si attribuiva il potere di vivere fra i morti e fra i vivi, è dedicato il curioso Museo dei coccodrilli. La nuova esposizione permette di osservare questi giganti imbalsamati e mummificati, oltre a sarcofaghi e statuette dal muso allungato e denti affilati.

Fino alla diga di Assuan

L'ultimo approdo della nostra crociera è Assuan. Città della civiltà nubiana, nota per l'armonia dei volti, la pelle più scura e i corpi più longilinei, era un tempo regno dei faraoni neri fino Abu Simbel e il Sudan. Poi le opere ingegneristiche degli Inglesi, prima, e di Nasser, dopo, portarono alla costruzione della grande Diga per contenere le piene del Nilo, coltivare i campi di cotone, e fornire acqua ed energia al paese. L'opera faraonica, è proprio il caso di dirlo, dal 1969 creò il lago artificiale più vasto al mondo laddove c'erano villaggi e templi. I più preziosi, come quello di Phile dedicato a Iside, vennero tagliati, smontati e rimontati blocco per blocco, su terre non allagate. Fu un intervento coordinato dall'Unesco senza precedenti.

Oggi la diga (che potenzialmente potrebbe inondare tutto il paese in un solo giorno) è una zona militare presidiatissima, ma si può visitare passeggiando sui camminamenti dedicati. Con il lago da una parte e il Nilo dall'altra, è uno dei punti più ammirati. Ma la vista più struggente, con la quale congedarsi dal fiume degli dei, è quella del tramonto a bordo di una feluca. La tipica imbarcazione a vela egiziana punteggia le anse scandite da isolette boscose e rocce di granito rosa e nero, che incantarono anche Agatha Christie e Winston Churchill. Qui, dalle terrazze assolate dell'Old Cataract Hotel, la scrittrice trovò l'ispirazione per Assassinio sul Nilo consegnando all'immaginario popolare le atmosfere color sabbia di questa navigazione nella storia.

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La facciata del tempio di Phile.

Egitto: un viaggio icona che diventa cofanetto

Per chi ama i misteri e l'archeologia, l'Egitto è un sogno ad occhi aperti che va gustato al ritmo del suo fiume. Oggi dall'esperienza del tour operator Boscolo (che propone diversi tour classici in Egitto), nasce il nuovissimo cofanetto viaggio L'Egitto, la storia, il Nilo di 4 notti, dedicato proprio alla crociera a bordo di navi cinque stelle lusso con pranzi, e cene a bordo. L'esperienza formato regalo è valida per due e include tutti gli spostamenti e le visite ai templi, da Luxor ad Assuan (o viceversa) con le guide locali certificate dal team Boscolo, disponibili tutte per sè.

Nel cofanetto sono esclusi invece i voli. Con EGYPTAIR, la compagnia di bandiera egiziana, dal 2024 ogni settimana c'è anche il collegamento diretto tra Milano Malpensa e Luxor. Oltre alle rotte per Il Cairo da Milano e Roma.

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Una camera vista Nilo delle motonavi di lusso.

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