Books by Beatrice Donati
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Rilevata la scarsità di ricerche dedicate al nodo critico dei rapporti tra neofascismo italiano ... more Rilevata la scarsità di ricerche dedicate al nodo critico dei rapporti tra neofascismo italiano e mondo arabo nel secondo dopoguerra, i saggi qui raccolti offrono un primo sguardo d’insieme sia sulle posizioni espresse dal
Movimento sociale italiano che su alcune delle istanze avanzate nella galassia del dissidentismo missino e delle riviste d’area. Prendendo le mosse dall’evoluzione della politica estera del Msi – dalla fondazione del partito fino ai primi anni Settanta –, ponendone in rilievo il graduale slittamento su posizioni filo-israeliane, si è in seguito proposta una disamina delle tesi filoarabe sostenute dalla corrente spiritualista, animata dalle teorie di Julius Evola. Inizialmente interna al Msi, se ne è ricostruita l’evoluzione fino alla nascita del Centro Studi Ordine Nuovo e alla conseguente fuoriuscita dal Partito. Volgendo lo sguardo alla pubblicistica neofascista, l’indagine approda infine sulle colonne delle riviste «L’Orologio» (1963-1973), espressione della sinistra nazionale, e «Corrispondenza repubblicana» (1966-1969), organo della Federazione nazionale degli ex combattenti della Rsi, analizzandone in maniera minuta gli articoli inerenti il mondo arabo.
Papers by Beatrice Donati

The dissertations written on the occasion of the «famous» contest announced in September 1796 by ... more The dissertations written on the occasion of the «famous» contest announced in September 1796 by the General Administration of Lombardy, to respond to the question of which form of government best suited Italy, represent privileged sources through which to enter the problematic horizon opened by the political usages that relate the Italian democratic universe to the past. In the context of a functional recovery aimed at different political visions, the essay focuses on specific thematic nodes, starting from the relationship with Roman antiquity, understood as a fundamental piece of Italian history, often evoked in an attempt to set up a national discourse aimed at making clear an otherness with respect to France in the Peninsula's path towards democracy. The image of France - the first State in history that seemed able to deviate from the policies of conquest of the past - then appears worthy of attention, intertwining with one of the most important questions raised by the contest: the choice between unity and federalism, accompanied by arguments that also follow backward paths.

Rivista internazionale di storia delle idee Fondata da Antonio Messina 9 giugno 2021. .. la causa... more Rivista internazionale di storia delle idee Fondata da Antonio Messina 9 giugno 2021. .. la causa della difficoltà della ricerca della verità non sta nelle cose, ma in noi. Infatti, come gli occhi delle nottole si comportano nei confronti della luce del giorno, così anche l'intelligenza che è nella nostra anima si comporta nei confronti delle cose che, per natura loro, sono le più evidenti di tutte. Aristotele, Metafisica, II Il focus della rivista è la ricostruzione della nascita, dell'espressione e dell'evoluzione delle idee umane e del modo in cui sono state prodotte, trasmesse e trasformate attraverso la storia, nonché dell'influenza da esse esercitata sulla storia stessa. In tal senso, si pone in rilievo la duplice e dinamica valenza delle grandi forme di concettualizzazione: da un lato prodotti di contesti storici, dall'altro profondi creatori dei mutamenti e degli avvenimenti che hanno costellato il corso del tempo. Considerato il carattere strutturalmente transdisciplinare, pluridisciplinare e multidisciplinare della materia, la rivista include anche contributi di storia della filosofia, del pensiero politico, della letteratura e delle arti, delle religioni, delle scienze naturali e sociali, ponendone in rilievo la marcata interconnessione. Il Pensiero Storico incentiva l'internazionalità della ricerca, attraverso la costituzione di un comitato scientifico internazionale, e pubblica interventi in lingua italiana, inglese, francese, tedesca, spagnola e portoghese. Tutti i contenuti sono sottoposti a double blind peer review e sono promossi e condivisi gratuitamente in formato digitale attraverso la rete (open access), mentre il formato cartaceo è edito da IPS Edizioni a partire dal 2021.

La Riforma del cristianesimo latino, di cui nel 2017 si sono ricordati i 500 anni, fu un evento e... more La Riforma del cristianesimo latino, di cui nel 2017 si sono ricordati i 500 anni, fu un evento epocale: innescata da un'esigenza autenticamente e primariamente religiosa, generò sommovimenti che toccarono ogni ambito dell'esistenza degli uomini e delle donne del tempo e riconfigurarono, in tappe successive, non solo la storia europea ma quella mondiale. I saggi qui raccolti investigano aspetti di grande rilevanza per la vita vissuta dei fedeli, dai riti collettivi della liturgia all'esperienza ultima e individuale della morte, passando per esperienze traumatiche quali la guerra e la schiavitù. Che hanno da dire le diverse confessioni cristiane in questi casi? Esiste una continuità di atteggiamenti? Quali le convergenze e perché, in certi casi, si prendono posizioni diverse? Si indagano le pratiche del quotidiano, senza trascurare l'azione dell'élite intellettuale, in un confronto aperto e rigoroso promosso da tre diverse istituzioni accademiche di Roma: la Sapienza Università di Roma, la Facoltà Valdese di Teologia e il Pontificio Ateneo Sant'Anselmo.
The article aims to reconstruct the political and cultural debate that has developed since the en... more The article aims to reconstruct the political and cultural debate that has developed since the end of the 1950s on the play and television drama «I Giacobini», written by the Italian playwright Federico Zardi. In its work Zardi had the great merit of showing people from all social classes the tumultuous fresco of the French Revolution, freeing it from the burden of its traditional clichés. The figure of Robespierre was rehabilitated, also giving to the French revolutionary ideas a universal significance. By examining some of the many articles appeared in the Italian press between 1957 and 1962, the paper casts a light on the development of the lively debate that involved some of the major cultural and political personalities of the time, among which Alessandro Galante Garrone, Luigi Salvatorelli, Velio Spano and Palmiro Togliatti.
Book Reviews by Beatrice Donati
Perché occorre dire no a una festa che anno dopo anno diventa sempre più divisiva per la Nazione

"Tramiti. Figure e strumenti della mediazione culturale nella prima età moderna", a cura di E. Andretta, E. Valeri, M.A. Visceglia e P. Volpini, Roma, Viella, 2015, in «Nuova Rivista Storica», Bollettino bibliografico, Anno C, Gennaio-Dicembre 2016, Fascicoli I-III Tramiti. Figure e strumenti della mediazione culturale nella prima età moderna, a cura di E. Andr... more Tramiti. Figure e strumenti della mediazione culturale nella prima età moderna, a cura di E. Andretta, E. Valeri, M.A. Visceglia e P. Volpini, Roma, Viella, 2015, pp. 320, € 32,00 Collocandosi in un angolo visuale che si distacca dalla storiografia tradizionale, il volume miscellaneo curato da Elisa Andretta, Elena Valeri, Maria Antonietta Visceglia e Paola Volpini ambisce a proporre una lettura innovativa della mediazione politica e culturale nella prima età moderna, soffermandosi sulla disamina delle attività di una pluralità di attori, istituzionali e non, che agì nel contesto europeo del XVI e del XVII secolo. Tenendo in considerazione i percorsi di ricerca indicati dall'approccio metodologico dell'histoire croisée che, concepito da Michael Werner e Bénédicte Zimmermann negli anni Novanta, ha proposto un superamento sia della storia comparata classica che dei transfer studies, questa pubblicazione collettanea si propone non solo di delineare un quadro degli scambi culturali nella prima età moderna, ma anche di suggerire, come asseriscono Elisa Andretta e Maria Antonietta Visceglia nel saggio d'apertura, nuovi indirizzi nello studio della storia della diplomazia. A questo scopo, ampio spazio viene infatti dedicato all'analisi del coinvolgimento nelle attività di mediazione politica di figuresi tratta soprattutto di medici di corte -differenti da quella dell'ambasciatore, ma comunque coinvolte in missioni diplomatiche di natura sia ufficiale che informale. Con le sue competenze plurime, è proprio la figura del medico a unire i contributi raccolti nella prima sezione del volume. Uomini di fiducia dei sovrani, in contatto con il loro più stretto entourage, fonti e tramiti di informazioni, questi attori si mossero in campi d'azione nei quali al ruolo di medico andavano sovrapponendosi funzioni strettamente politiche. È il caso di Michele Mercati, il medico e naturalista romano preso in esame da Elisa Andretta, il quale fu chiamato a svolgere a Bytom, tra il 1588 e il 1589, l'attività di informatore e mediatore politico per conto del cardinale Ippolito Aldobrandini, legato a latere di Sisto V in Polonia. O ancora, come mostra Sabina Brevaglieri nel suo saggio, di Johannes Faber, semplicista, medico e umanista impegnato, agli albori della Guerra dei Trent'anni, nelle attività di mediazione tra la corte di Roma e i langravi di Assia-Darmstadt, con i quali il connoisseur tedesco intrattenne una corrispondenza decennale. Attori plurali, dunque, al servizio di una ma anche di più personalità politiche, come pongono in evidenza le pagine dedicate da Rafael Mandressi a Jean Riolan fils. Premier médecin di Maria de' Medici per circa dieci anni, nel periodo dell'esilio a Colonia (1641-1642), questi diede conto alla regina madre dei fatti di Francia e, al contempo, agì anche in qualità di spia di Richelieu, informando settimanalmente Parigi delle attività politiche e diplomatiche della petite cour.
Recensioni moti del 1766, alla presidenza di Aranda tra paternalismo e dispotismo illuminato, all... more Recensioni moti del 1766, alla presidenza di Aranda tra paternalismo e dispotismo illuminato, all'ascesa del Floridablanca, ultimo grande ispiratore della politica di Carlo.
F. Buonarroti, "Cospirazione per l’eguaglianza detta di Babeuf", prefazione di M. Vovelle, introduzione di G. Manacorda, Milano, Pantarei, 2011, in «Nuova Rivista Storica», 97 (2013), 3, pp. 1098-1100
Conference Presentations by Beatrice Donati
Per seguire il seminario a distanza: https://meet.google.com/bpf-uztg-rzz

Condizionamenti dell'esistente e rinnovamento funzionale LAURA GIACOMINI -Abitare le 'case da nob... more Condizionamenti dell'esistente e rinnovamento funzionale LAURA GIACOMINI -Abitare le 'case da nobile' rinascimentali milanesi nel Settecento: un adeguamento problematico AULA 5 / ore 15:00-16:45 II: I philosophes tra metafisica e morale Moderano Gianni Paganini e Paolo Quintili ELEONORA ALFANO -La metafisica come (me)ontologia in Dom Deschamps ARETINA BELLIZZI -L'Illustrazione del Parmenide di Platone di Antonio Conti MARCO MENIN -La compassione in azione: teorie della simpatia e costruzione dell'alterità nel lungo Settecento RICCARDO POZZO -Corpora kantiani AULA 3 / ore 15:00-16:45 III: Donne, linguaggi e scritture Moderano Duccio Tongiorgi e Lucio Tufano DEBORA SICCO -Donne e scrittura nella Francia del tournant des Lumières LAURA PAULIZZI -Olympe de Gouges. L'attualità di un linguaggio rivoluzionario CATERINA PAGNINI -Le riflessioni dei riformatori della danza nel Settecento: il 'corpo parlante', l'eloquenza del gesto e la rappresentazione degli affetti GIULIA IANNUZZI -Seconda vista, superstizione, seduzione. Previsione del futuro, curiosità femminile e la storia di Duncan Campbell nell'Inghilterra del primo Settecento
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Books by Beatrice Donati
Movimento sociale italiano che su alcune delle istanze avanzate nella galassia del dissidentismo missino e delle riviste d’area. Prendendo le mosse dall’evoluzione della politica estera del Msi – dalla fondazione del partito fino ai primi anni Settanta –, ponendone in rilievo il graduale slittamento su posizioni filo-israeliane, si è in seguito proposta una disamina delle tesi filoarabe sostenute dalla corrente spiritualista, animata dalle teorie di Julius Evola. Inizialmente interna al Msi, se ne è ricostruita l’evoluzione fino alla nascita del Centro Studi Ordine Nuovo e alla conseguente fuoriuscita dal Partito. Volgendo lo sguardo alla pubblicistica neofascista, l’indagine approda infine sulle colonne delle riviste «L’Orologio» (1963-1973), espressione della sinistra nazionale, e «Corrispondenza repubblicana» (1966-1969), organo della Federazione nazionale degli ex combattenti della Rsi, analizzandone in maniera minuta gli articoli inerenti il mondo arabo.
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Book Reviews by Beatrice Donati
Conference Presentations by Beatrice Donati
Movimento sociale italiano che su alcune delle istanze avanzate nella galassia del dissidentismo missino e delle riviste d’area. Prendendo le mosse dall’evoluzione della politica estera del Msi – dalla fondazione del partito fino ai primi anni Settanta –, ponendone in rilievo il graduale slittamento su posizioni filo-israeliane, si è in seguito proposta una disamina delle tesi filoarabe sostenute dalla corrente spiritualista, animata dalle teorie di Julius Evola. Inizialmente interna al Msi, se ne è ricostruita l’evoluzione fino alla nascita del Centro Studi Ordine Nuovo e alla conseguente fuoriuscita dal Partito. Volgendo lo sguardo alla pubblicistica neofascista, l’indagine approda infine sulle colonne delle riviste «L’Orologio» (1963-1973), espressione della sinistra nazionale, e «Corrispondenza repubblicana» (1966-1969), organo della Federazione nazionale degli ex combattenti della Rsi, analizzandone in maniera minuta gli articoli inerenti il mondo arabo.
Organized by Università Roma La Sapienza (Dipartimento Storia Culture Religioni), Pontificio Ateneo S. Anselmo, Facoltà Valdese di TEologia