Papers by Raffaele Bernini

ZPE, 2024
Nel 2023 A. Ricciardetto ha pubblicato un papiro della collezione dell’IFAO (P.Fouad inv. 220) co... more Nel 2023 A. Ricciardetto ha pubblicato un papiro della collezione dell’IFAO (P.Fouad inv. 220) contenente un’unica colonna di scrittura con i resti di 31 esametri. L’editore si è accorto che la parte superiore destra (vv. 1–20) della stessa colonna di scrittura è preservata in un papiro già noto (P.Köln II 63), edito da Kramer nel 1978. Il presente contributo intende discutere alcuni problemi interpretativi e testuali del frammento a partire dal lavoro di Ricciardetto. In particolare viene proposta una nuova interpretazione della scena, dei personaggi e del mito trattato. L’articolo discute anche nuove letture e ricostruzioni del testo e presenta una riedizione complessiva con apparato e traduzione.
In 2023 A. Ricciardetto published a new papyrus from the IFAO collection (P.Fouad inv. 220). The papyrus contains a single column of writing with the remains of 31 hexameters.The editor noticed that part of the upper part (vv. 1-20) of the same column is preserved in an already known papyrus (P.Köln II 63), published by Kramer in 1978. The present paper discusses some interpretative and textual problems of the fragment starting from Ricciardetto's work. In particular, a new interpretation of the scene, characters and myth treated is proposed. The article also discusses new readings and reconstructions of the text and presents an overall re-edition with critical apparatus and translation.
Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik , 2023
L'articolo riconsidera alcuni problemi testuali e sintattici dei versi 1-4 dell'inno a Demetra SH... more L'articolo riconsidera alcuni problemi testuali e sintattici dei versi 1-4 dell'inno a Demetra SH 990 (= P.Berol. 11793). Vengono proposte una nuova lettura per la fine del primo verso e una diversa sistemazione per l'inizio del secondo verso.
EIKASMOS, 2022
This paper reconsiders the relationship between two verses of Philicus (SH 676 and 677) quoted by... more This paper reconsiders the relationship between two verses of Philicus (SH 676 and 677) quoted by Hephaestion (30,21-31,13). Gallavotti (1931) attributed the two verses to Philicus’ Hymn to Demeter and joined them both to PSI 1282. This hypothesis has been accepted by all subsequent scholars, but it is likely that the two verses belong to different poems. If so, it is also possible to re-evaluate the attribution of fragment Adesp. SH 993 (= P. Mich. 4336) to Philicus.
Quaderni Urbinati di Cultura Classica, 2022
Staging the Iliad: Reuse and Variation in Astydam. TrGF i 60 F **2a • This paper investigates a t... more Staging the Iliad: Reuse and Variation in Astydam. TrGF i 60 F **2a • This paper investigates a tragic fragment (TrGF i 60 F **2a), attributed to the Hector of Astydamas. In the fragment a messenger describes the duel between Hector and Achilles narrated in Iliad 22. This article focuses on the messenger's point of view and the relationship between the fragment and the Iliad. Their analysis highlights the use of a particular technique of variation of the Homeric model: the author of the fragment follows the Iliadic narration, but punctually reverses it by making Hector perform the actions that Achilles performs in the Iliad and vice versa. In the last part of the work some hypotheses will be proposed on the staging of the fragment.

Maia, 2021
In the second stasimon of Sophocles’ Oedipus Coloneus the chorus describes the clash between Thes... more In the second stasimon of Sophocles’ Oedipus Coloneus the chorus describes the clash between Theseus and the Thebans. In Soph. OC 1054 ms. L, the families r (R Q) and z (Zn Zo) attest the adjective ἐγρεμάχαν referred to Theseus, whereas the family a (A U Y) reports ὀρειβάταν. L offers ὀρειοβάταν as γράφεται variant; this is probably a mistake for ὀρειβάταν. The most recent editors print ἐγρεμάχαν. This paper argues that no explanation for the corruption of one word into the other stands up to scrutiny. Therefore, it is better to suppose that both ἐγρεμάχαν and ὀρειβάταν coexisted in the original text of the tragedy. Hermann proposed to keep both adjectives in the text but his proposal involved other emendations, which do not seem necessary if we print ll. 1054-5 as follows: ἔνθʼ οἶμαι τὸν ἐγρεμάχαν / ὀρειβάταν Θηϲέα καὶ τὰϲ διϲτόλουϲ and we interpret 1054 as dim. chor. B − − − ∪ − ∪ ∪ − and 1055 as ia chor ia ∪ − ∪ − − ∪ ∪ − − − ∪ − .
Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik, 2021
This paper reconsiders the papyrological fragments attributed to the "Hector" of Astydamas and of... more This paper reconsiders the papyrological fragments attributed to the "Hector" of Astydamas and offers new readings and new interpretations of some textual problems.
Conference Presentations by Raffaele Bernini
"Ricognizioni sulle voci femminili in contesti pubblici: il modello greco", Napoli 24-25 settembre 2024
Paris - Pisa 2023: Seminario internazionale di ricerche dottorali in letteratura greca e latina
SAEG VIII. Ottavo Seminario Avanzato di Epigrafia Greca, 12-14 Gennaio 2023, Perugia.

XVI Congressus Internationalis Epigraphiae Graecae et Latinae, 2022
Nel XXI secolo ha ricevuto particolare impulso lo studio dell’impaginazione delle iscrizioni poet... more Nel XXI secolo ha ricevuto particolare impulso lo studio dell’impaginazione delle iscrizioni poetiche; resta molto lavoro da fare. Questa relazione discute l’inno a Iside da Andro (IG XII 5, 739, I sec. a.C.), a lungo trascurato (l’ultima edizione risale al 1930) nonostante sia una delle più antiche iscrizioni poetiche impaginate su colonne; l’inno viene discusso e confrontato con un corpus di iscrizioni poetiche di età ellenistico-imperiale impaginate su colonne. La raccolta di un corpus permette di analizzare l’impaginazione in modo sistematico.
Questa impaginazione non è tipica delle iscrizioni ma dei rotoli di papiro. Alcuni studi hanno evidenziato i rapporti di questa pratica epigrafica con la produzione papiracea. Altri hanno suggerito che l’impaginazione in colonne possa riflettere, oltre al desiderio di imitare l’impaginazione dei rotoli di papiro, anche l’ambizione letteraria del testo. Questa ipotesi sembra adatta all’iscrizione di Andro, che è l’unica rielaborazione poetica di una preghiera in prosa attestata anche in altre epigrafi ed è anche l’unica a essere impaginata su colonne. Ma il concetto di ambizione letteraria pone dei problemi e non spiega tutti i fenomeni attestati. Di converso, altre opere di chiara ambizione letteraria non sono impaginate in colonne: si vedano ad es. il poema di Hyssaldomos (III-II sec. a.C.), l’aretalogia di Maronea (I sec. a.C.) o il poema di Maistas (III-II sec. a.C.). Anche il concetto di imitazione è problematico. Nella pratica papiracea le dimensioni delle colonne variano nei secoli: i dati raccolti da Johnson 2002 permettono di confrontare le variazioni delle colonne dei papiri con quelle delle iscrizioni. L’analisi delle iscrizioni raccolte mostra che le loro colonne differiscono per dimensioni da quelle dei papiri coevi: questo suggerisce che non ci fosse un tentativo di imitazione della prassi papiracea.
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Papers by Raffaele Bernini
In 2023 A. Ricciardetto published a new papyrus from the IFAO collection (P.Fouad inv. 220). The papyrus contains a single column of writing with the remains of 31 hexameters.The editor noticed that part of the upper part (vv. 1-20) of the same column is preserved in an already known papyrus (P.Köln II 63), published by Kramer in 1978. The present paper discusses some interpretative and textual problems of the fragment starting from Ricciardetto's work. In particular, a new interpretation of the scene, characters and myth treated is proposed. The article also discusses new readings and reconstructions of the text and presents an overall re-edition with critical apparatus and translation.
Conference Presentations by Raffaele Bernini
Questa impaginazione non è tipica delle iscrizioni ma dei rotoli di papiro. Alcuni studi hanno evidenziato i rapporti di questa pratica epigrafica con la produzione papiracea. Altri hanno suggerito che l’impaginazione in colonne possa riflettere, oltre al desiderio di imitare l’impaginazione dei rotoli di papiro, anche l’ambizione letteraria del testo. Questa ipotesi sembra adatta all’iscrizione di Andro, che è l’unica rielaborazione poetica di una preghiera in prosa attestata anche in altre epigrafi ed è anche l’unica a essere impaginata su colonne. Ma il concetto di ambizione letteraria pone dei problemi e non spiega tutti i fenomeni attestati. Di converso, altre opere di chiara ambizione letteraria non sono impaginate in colonne: si vedano ad es. il poema di Hyssaldomos (III-II sec. a.C.), l’aretalogia di Maronea (I sec. a.C.) o il poema di Maistas (III-II sec. a.C.). Anche il concetto di imitazione è problematico. Nella pratica papiracea le dimensioni delle colonne variano nei secoli: i dati raccolti da Johnson 2002 permettono di confrontare le variazioni delle colonne dei papiri con quelle delle iscrizioni. L’analisi delle iscrizioni raccolte mostra che le loro colonne differiscono per dimensioni da quelle dei papiri coevi: questo suggerisce che non ci fosse un tentativo di imitazione della prassi papiracea.
In 2023 A. Ricciardetto published a new papyrus from the IFAO collection (P.Fouad inv. 220). The papyrus contains a single column of writing with the remains of 31 hexameters.The editor noticed that part of the upper part (vv. 1-20) of the same column is preserved in an already known papyrus (P.Köln II 63), published by Kramer in 1978. The present paper discusses some interpretative and textual problems of the fragment starting from Ricciardetto's work. In particular, a new interpretation of the scene, characters and myth treated is proposed. The article also discusses new readings and reconstructions of the text and presents an overall re-edition with critical apparatus and translation.
Questa impaginazione non è tipica delle iscrizioni ma dei rotoli di papiro. Alcuni studi hanno evidenziato i rapporti di questa pratica epigrafica con la produzione papiracea. Altri hanno suggerito che l’impaginazione in colonne possa riflettere, oltre al desiderio di imitare l’impaginazione dei rotoli di papiro, anche l’ambizione letteraria del testo. Questa ipotesi sembra adatta all’iscrizione di Andro, che è l’unica rielaborazione poetica di una preghiera in prosa attestata anche in altre epigrafi ed è anche l’unica a essere impaginata su colonne. Ma il concetto di ambizione letteraria pone dei problemi e non spiega tutti i fenomeni attestati. Di converso, altre opere di chiara ambizione letteraria non sono impaginate in colonne: si vedano ad es. il poema di Hyssaldomos (III-II sec. a.C.), l’aretalogia di Maronea (I sec. a.C.) o il poema di Maistas (III-II sec. a.C.). Anche il concetto di imitazione è problematico. Nella pratica papiracea le dimensioni delle colonne variano nei secoli: i dati raccolti da Johnson 2002 permettono di confrontare le variazioni delle colonne dei papiri con quelle delle iscrizioni. L’analisi delle iscrizioni raccolte mostra che le loro colonne differiscono per dimensioni da quelle dei papiri coevi: questo suggerisce che non ci fosse un tentativo di imitazione della prassi papiracea.