Papers by Bianca Maria Esposito

Verlag Karl Alber eBooks, 2024
Der vorliegende Band untersucht die komplexen Beziehungen zwischen der politischen Linken und Car... more Der vorliegende Band untersucht die komplexen Beziehungen zwischen der politischen Linken und Carl Schmitt, einem der prägendsten und umstrittensten politischen Theoretiker des 20. Jahrhunderts. Die hier versammelten Beiträge beleuchten, wie Vertreterinnen und Vertreter unterschiedlicher linker Strömungen – vom radikalen Marxismus bis hin zum Linksliberalismus – Schmitts Werk rezipieren und dabei zwischen Annäherung und Abgrenzung changieren. Die Beiträge analysieren die historischen Kontexte der Auseinandersetzungen und bieten Zugänge zur Schmitt-Rezeption aus verschiedenen methodischen und disziplinären Perspektiven. Nicht zuletzt eröffnet der vorliegende Band damit auch Einblicke in die internen Spannungen und Lagerkämpfe innerhalb der politischen Linken.
Mit Beiträgen von
Bianca Maria Esposito | Hjalmar Falk | Leon Hartmann | Felix Herkert | Sebastian Jan Kaufmann | Jan Kerkmann | Carl Antonius Lemke Duque | Reinhard Mehring | Jacob Schultz | Eva Stubenrauch | Péter Techet | Milan Wenner | Markus Winkler
Martirio e testimonianza. Saggi di filosofia, storia e teologia politica, 2023
Volume pubblicato con il contributo della Scuola Normale Superiore.
Esposito B. M., «Liberi nella passione. Martirio, passioni e libertà negativa nel Leviatano di Th... more Esposito B. M., «Liberi nella passione. Martirio, passioni e libertà negativa nel Leviatano di Thomas Hobbes», in «Libertà e Passioni. Percorsi tra Medioevo e prima Età Moderna», Costellazioni, 8, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Press, Napoli (2022).

Biopolitics occupies a central role in contemporary debates over new political and governance str... more Biopolitics occupies a central role in contemporary debates over new political and governance strategies around the world. Based on the Hobbesian assumption of a “mutual relation between protection and obedience” the sovereign power of modern states seems to be founded with the purpose of the preservation and protection of life. But what happens if we look at the present pandemic, whereby governments are struggling against an “invisible enemy” to pursue this end, facing at the same time the problem of keeping up with the growth that sustains the wealth of our economies? Through the discussion of four contemporary, and often antagonistic, takes on biopolitics – Foucault’s understanding of biopower; Agamben’s critique of the logic of sovereignty; Esposito’s concept of immunitas; and Mbembe’s necropolitics – the aim of my paper will be to shed light on the theoretical implications of the pandemic for the foundations of political authority and the definition of modern sovereignty.
Paul Valéry ebbe una parola profonda: «il più profondo è la pelle». Scoperta stoica che presuppon... more Paul Valéry ebbe una parola profonda: «il più profondo è la pelle». Scoperta stoica che presuppone molta saggezza e comporta tutta un'etica.

Res publica. La forma del conflitto., 2021
Obiettivo del presente contributo sarà quello di trattare un problema centrale per capire un mode... more Obiettivo del presente contributo sarà quello di trattare un problema centrale per capire un modello del potere statuale che, sorto agli inizi della modernità come una delle prime trattazioni sistematiche della sovranità, possiamo riassumere sotto il nome biblico, quasi mitico , del “Leviatano”. Mettendo al centro del mio intervento il tema del rapporto tra società e politica, tra conflitto e istituzioni, o per citare Carl Schmitt, tra ‘politico’ e Stato , vorrei concentrarmi sul problema dell’origine della forma politica nel pensiero di Thomas Hobbes, analizzando quello che potremmo definire il momento ‘teologico politico’ di fondazione del potere sovrano. Ne risulterà un’analisi storica che, attraverso le riflessioni di Schmitt e Foucault, individuerà nel Leviatano un paradigma di governo che eccede le proprie strutture artificiali di legittimazione. Questa lettura incrociata ci consentirà infatti di superare l’opposizione formulata da Foucault in Il faut défendre la société (1976), tra una concezione meramente giuridica della sovranità hobbesiana – sintetizzata nella formula potere-contratto o contratto-oppressione – e una concezione storica e concreta del potere – condensata nella formula guerra-repressione o dominazione-repressione . Il mio contributo è diviso in tre parti: in primo luogo intendo affrontare la questione della genesi della forma statuale così come è stata formulata da Hobbes nel 1651; in secondo luogo mostrerò come questa sia stata variamente problematizzata da Schmitt, riferendomi a un suo celebre saggio del ‘38 e al successivo ‘sistema-a-cristallo’ ; e infine, mi dedicherò all’interpretazione foucaultiana di Hobbes e ai problemi della ‘concretezza’ e della ‘guerra’. La forma politica del Leviatano si dimostrerà così essere fondata, sia da un punto di vista ipotetico-razionale che empirico e reale, su una contemporanea neutralizzazione e conservazione del conflitto.

"La semiotica del martirio", LEXIA RIVISTA DI SEMIOTICA nr. 31-32., 2019
This contribution aims at exploring the problem of the semantic ambivalence of the early Christia... more This contribution aims at exploring the problem of the semantic ambivalence of the early Christian concept of “martyrdom” through a historical investigation of the meaning of the first appearances of this concept in early Christian literature. Taking the cue from a recent historical controversy, I compare Bowersock’s (1995) Martyrdom and Rome, with a recent paper of Rizzi (2005) Da testimoni a martiri. Pratiche di martirio e forme di leadership nella città antica in order to demonstrate the presence of an ambivalent meaning of the word in early Christian records. The word “martyrdom” (gr. μαρτυρία), which literally means “testimony”, acquires the meaning of “dying for something” in the early records written by Christian communities in memory of those who had died in order to witness their faith and Christian identity in front of the Roman institutions. The Protochristian martyr is an apocalyptic figure, reinterpreted and neutralized in its revolutionary potential by the ecclesiological tradition, which proposed an institutionalized cult of early Christian martyrs as first Saints of the Church.
Coming Soon by Bianca Maria Esposito
FILOSOFIA, ANTROPOLOGIA E TEOLOGIA POLITICA NEL NOVECENTO
1-2 marzo 2023, ore 10-12
Istituto Ital... more FILOSOFIA, ANTROPOLOGIA E TEOLOGIA POLITICA NEL NOVECENTO
1-2 marzo 2023, ore 10-12
Istituto Italiano per gli Studi filosofici di Napoli
"Multipolare Begegnungen. Carl Schmitt und die politische Linke".
Internationale und interdiszipl... more "Multipolare Begegnungen. Carl Schmitt und die politische Linke".
Internationale und interdisziplinäre Tagung
23. – 25. September 2021
Seminario Internazionale Online "Martirio e sovranità" - maggio 2021
Comitato scientifico:
Robe... more Seminario Internazionale Online "Martirio e sovranità" - maggio 2021
Comitato scientifico:
Roberto Esposito
Rita Fulco
Alberto Martinengo
Laura Cremonesi
Bianca Maria Esposito
January 11 (12 – 1:20 pm EST) Bianca Maria Esposito (Scuola Normale Superiore): “Immunity or Bios... more January 11 (12 – 1:20 pm EST) Bianca Maria Esposito (Scuola Normale Superiore): “Immunity or Biosecurity? Reading the pandemic as a mutual relation between protection and obedience”
Book Reviews by Bianca Maria Esposito
Nel recente volume Immunità comune, edito da Einaudi, Roberto Esposito ritorna su una delle categ... more Nel recente volume Immunità comune, edito da Einaudi, Roberto Esposito ritorna su una delle categorie che più hanno caratterizzato la sua riflessione politica, sempre rivolta all’analisi critica del mondo contemporaneo: quella di immunità. In un libro scritto ormai vent’anni fa, intitolato Immunitas (Einaudi, 2002) – il quale faceva parte di una trilogia insieme a Communitas (Einaudi, 1998) e Bios (Einaudi, 2004) – il filosofo italiano aveva proposto questo concetto per spiegare il funzionamento intrinseco e la tendenza del diritto moderno a organizzare e governare la società ai fini della protezione interna e del confinamento dei rischi verso l’esterno.
«The (Counter)Power of Resurrection», Book Review: Patrick G. Stefan, "The Power of Resurrection: Foucault, Discipline, and Early Christian Resistance", Lanham, MD: Rowman and Littlefield, 2020, pp.277; in 'Foucault Studies', No. 30, June 2021, pp. 88-90. Book Review for 'Foucault Studies' of Patrick G. Stefan, "The Power of Resurrection: Foucault, Di... more Book Review for 'Foucault Studies' of Patrick G. Stefan, "The Power of Resurrection: Foucault, Discipline, and Early Christian Resistance", Lanham, MD: Rowman and Littlefield, 2020, pp.277.

Nella crisi profonda che attraversa il pensiero politico contemporaneo si torna a parlare di isti... more Nella crisi profonda che attraversa il pensiero politico contemporaneo si torna a parlare di istituzioni. Il 2020 si apre infatti con la pubblicazione di Pensiero istituente. Tre paradigmi di ontologia politica (Einaudi, 2020): un libro nel quale già a partire dal sottotitolo, il filosofo italiano Roberto Esposito ci invita a riflettere e ripensare il rapporto che lega da sempre ontologia e politica. Esplorando le filosofie di due grandi pensatori del Novecento, quali Heidegger e Deleuze-l'uno identificato come pensatore della potenza destituente, l'altro come fautore di un'affermazione illimitata del potere costituente-, il filosofo dell'Italian Thought analizza gli esiti politici di questi due diversi paradigmi ontologici. Impolitico il primo e iperpolitico il secondo, la tesi di Esposito è che entrambi finiscano per proporre una prassi politica debole o inefficace. Opponendosi infatti a queste due diverse articolazioni paradigmatiche, l'intenzione del libro è quella di aprire la strada a un nuovo paradigma istituente, che ci aiuti a ripensare la politica-oltre Heidegger e Deleuze-nella sua versione conflittuale a partire dall'istituzione del sociale.

Nella crisi profonda che attraversa il pensiero politico contemporaneo si torna a parlare di isti... more Nella crisi profonda che attraversa il pensiero politico contemporaneo si torna a parlare di istituzioni. Il 2020 si è aperto infatti con la pubblicazione dell'ultimo libro di Roberto Esposito, "Pensiero istituente. Tre paradigmi di ontologia politica" (Einaudi, 2020, pp. 238): un libro nel quale, già a partire dal sottotitolo, l'autore ci invita a riflettere e ripensare il rapporto che lega da sempre ogni filosofia dell'essere a una prassi politica. Esplorando le filosofie di due grandi pensatori del Novecento, quali Heidegger e Deleuze - l'uno identificato come pensatore della potenza destituente, l'altro come fautore di un'affermazione illimitata del potere costituente -, il filosofo italiano analizza gli esiti pratici di questi due diversi paradigmi ontologici. Impolitico il primo e iperpolitico il secondo, la tesi di Esposito è che entrambi finiscano per proporre una prassi debole o inefficace. Opponendosi infatti a queste due diverse articolazioni paradigmatiche, l'intenzione del libro è quella di aprire la strada a un terzo e nuovo paradigma istituente, che ci aiuti a ripensare la politica - oltre Heidegger e Deleuze - nella sua versione conflittuale a partire dall'istituzione del sociale.
Books by Bianca Maria Esposito

Che sia identificata con una vittima, con un terrorista suicida o con un
soggetto pronto a sacrif... more Che sia identificata con una vittima, con un terrorista suicida o con un
soggetto pronto a sacrificarsi in nome della fede o di una causa, la figura del
martire è sempre più al centro della riflessione filosofica, politica e religiosa.
L’unicità della vita e la capacità di metterla in gioco costituiscono il nucleo
del martirio, anche quando inteso come testimonianza. Quasi che l’atto del
testimoniare comportasse, in qualche misura, il mettere in gioco la vita.
Il volume offre un’ampia e ricca riflessione critica e interdisciplinare,
con l’obiettivo di evidenziare la plurivocità dei concetti di martirio e
testimonianza. Dai saggi emergono differenti prospettive di analisi che
spaziano dalla rappresentazione simbolica e artistica della morte subìta,
alla sua relazione con il potere e con la violenza; dalla questione, cruciale,
della sovranità politica e dei suoi limiti, alla sua contestazione attraverso la
testimonianza

Martirio e testimonianza. Saggi di filosofia, storia, teologia politica., 2023
Che sia identificata con una vittima, con un terrorista suicida o con un
soggetto pronto a sacrif... more Che sia identificata con una vittima, con un terrorista suicida o con un
soggetto pronto a sacrificarsi in nome della fede o di una causa, la figura del
martire è sempre più al centro della riflessione filosofica, politica e religiosa.
L’unicità della vita e la capacità di metterla in gioco costituiscono il nucleo
del martirio, anche quando inteso come testimonianza. Quasi che l’atto del
testimoniare comportasse, in qualche misura, il mettere in gioco la vita.
Il volume offre un’ampia e ricca riflessione critica e interdisciplinare,
con l’obiettivo di evidenziare la plurivocità dei concetti di martirio e
testimonianza. Dai saggi emergono differenti prospettive di analisi che
spaziano dalla rappresentazione simbolica e artistica della morte subìta,
alla sua relazione con il potere e con la violenza; dalla questione, cruciale,
della sovranità politica e dei suoi limiti, alla sua contestazione attraverso la
testimonianza.
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Mit Beiträgen von
Bianca Maria Esposito | Hjalmar Falk | Leon Hartmann | Felix Herkert | Sebastian Jan Kaufmann | Jan Kerkmann | Carl Antonius Lemke Duque | Reinhard Mehring | Jacob Schultz | Eva Stubenrauch | Péter Techet | Milan Wenner | Markus Winkler
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Istituto Italiano per gli Studi filosofici di Napoli
Internationale und interdisziplinäre Tagung
23. – 25. September 2021
Comitato scientifico:
Roberto Esposito
Rita Fulco
Alberto Martinengo
Laura Cremonesi
Bianca Maria Esposito
Book Reviews by Bianca Maria Esposito
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soggetto pronto a sacrificarsi in nome della fede o di una causa, la figura del
martire è sempre più al centro della riflessione filosofica, politica e religiosa.
L’unicità della vita e la capacità di metterla in gioco costituiscono il nucleo
del martirio, anche quando inteso come testimonianza. Quasi che l’atto del
testimoniare comportasse, in qualche misura, il mettere in gioco la vita.
Il volume offre un’ampia e ricca riflessione critica e interdisciplinare,
con l’obiettivo di evidenziare la plurivocità dei concetti di martirio e
testimonianza. Dai saggi emergono differenti prospettive di analisi che
spaziano dalla rappresentazione simbolica e artistica della morte subìta,
alla sua relazione con il potere e con la violenza; dalla questione, cruciale,
della sovranità politica e dei suoi limiti, alla sua contestazione attraverso la
testimonianza
soggetto pronto a sacrificarsi in nome della fede o di una causa, la figura del
martire è sempre più al centro della riflessione filosofica, politica e religiosa.
L’unicità della vita e la capacità di metterla in gioco costituiscono il nucleo
del martirio, anche quando inteso come testimonianza. Quasi che l’atto del
testimoniare comportasse, in qualche misura, il mettere in gioco la vita.
Il volume offre un’ampia e ricca riflessione critica e interdisciplinare,
con l’obiettivo di evidenziare la plurivocità dei concetti di martirio e
testimonianza. Dai saggi emergono differenti prospettive di analisi che
spaziano dalla rappresentazione simbolica e artistica della morte subìta,
alla sua relazione con il potere e con la violenza; dalla questione, cruciale,
della sovranità politica e dei suoi limiti, alla sua contestazione attraverso la
testimonianza.
Mit Beiträgen von
Bianca Maria Esposito | Hjalmar Falk | Leon Hartmann | Felix Herkert | Sebastian Jan Kaufmann | Jan Kerkmann | Carl Antonius Lemke Duque | Reinhard Mehring | Jacob Schultz | Eva Stubenrauch | Péter Techet | Milan Wenner | Markus Winkler
1-2 marzo 2023, ore 10-12
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Comitato scientifico:
Roberto Esposito
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Laura Cremonesi
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soggetto pronto a sacrificarsi in nome della fede o di una causa, la figura del
martire è sempre più al centro della riflessione filosofica, politica e religiosa.
L’unicità della vita e la capacità di metterla in gioco costituiscono il nucleo
del martirio, anche quando inteso come testimonianza. Quasi che l’atto del
testimoniare comportasse, in qualche misura, il mettere in gioco la vita.
Il volume offre un’ampia e ricca riflessione critica e interdisciplinare,
con l’obiettivo di evidenziare la plurivocità dei concetti di martirio e
testimonianza. Dai saggi emergono differenti prospettive di analisi che
spaziano dalla rappresentazione simbolica e artistica della morte subìta,
alla sua relazione con il potere e con la violenza; dalla questione, cruciale,
della sovranità politica e dei suoi limiti, alla sua contestazione attraverso la
testimonianza
soggetto pronto a sacrificarsi in nome della fede o di una causa, la figura del
martire è sempre più al centro della riflessione filosofica, politica e religiosa.
L’unicità della vita e la capacità di metterla in gioco costituiscono il nucleo
del martirio, anche quando inteso come testimonianza. Quasi che l’atto del
testimoniare comportasse, in qualche misura, il mettere in gioco la vita.
Il volume offre un’ampia e ricca riflessione critica e interdisciplinare,
con l’obiettivo di evidenziare la plurivocità dei concetti di martirio e
testimonianza. Dai saggi emergono differenti prospettive di analisi che
spaziano dalla rappresentazione simbolica e artistica della morte subìta,
alla sua relazione con il potere e con la violenza; dalla questione, cruciale,
della sovranità politica e dei suoi limiti, alla sua contestazione attraverso la
testimonianza.
una riflessione filosofico-politica sul processo istituente e sulle istituzioni,
concepiti come movimento di strutturazione politica dei conflitti. Da un lato si prendono le distanze dalle categorie della teologia politica, confrontando il pensiero con la storia e con la struttura conflittuale della società. Dall’altro, si registra l’impasse delle teorie che hanno sostenuto l’autonomia del sociale e la sua potenza di trasformare e inventare incessantemente la realtà.
Il quarto volume è dedicato alla categoria di evento, indagata da tre principali prospettive: quella ontologica, che guarda alle manifestazioni evenemenziali dell’essere, dell’alterità e delle forme; quella storica, che si interroga sulla relazione di implicazione e di scarto tra evento e processo; quella biopolitica, che riflette sull’attualità della pandemia. La prima sezione, "La filosofia nel tempo della pandemia", ospita i contributi di R. Esposito, D. Fassin, T. Lemke, V. Lemm, A. Zupančič. La seconda, "Pensare in rapporto all’evento", comprende i saggi di É. Balibar, V. Morfino, E. Renault, C. Resta, allieve e allievi intervenuti al Seminario permanente di Filosofia e Politica presso la Scuola Normale Superiore. La terza sezione propone traduzioni di saggi, inediti in italiano, diversamente connessi al tema dell’evento (R. Schürmann, a cura di A. Martinengo, F. Guercio e I.A. Moore; S. Weil, a cura di R. Fulco).
«—It is so little true that martyrs offer any support to the truth of a cause that I am inclined to deny that any martyr has ever had anything to do with the truth at all […] The martyrs have damaged the truth...» (Nietzsche, 1895). So writes Nietzsche in his 'Antichrist' stating that dying for a cause doesn’t reveal anything about the truth of the cause itself. But what does it mean to be a martyr from a theological and political point of view? And how has this question become really a debate about the possibility of a Political Theology among three political and theological thinkers of the twentieth century? According to several religious traditions and in its etymological sense – from the Greek μαρτυρ, which means “witness” –, a martyr is a witness to the truth and a witness to his faith. But what are the political and epistemological consequences of dying for the truth? And does martyrdom still play a political role in our Post-truth era, more than a hundred years after the Nietzschean pronouncement that “God is dead”?