Papers by Laura Maniscalco
In "Abitare sulle alture. Dalla preistoria al medioevo, 2023
Impatto e coscienza del paesaggio nella scelta degli insediamenti
LA CERAMICA IN SICILIA dalla Preistoria all’Età Contemporanea, 2023
Pottery represents one of the main sources of information for archaeologists because, when compar... more Pottery represents one of the main sources of information for archaeologists because, when compared to metals or or- ganic substances, because it has a greater capacity to resist chemical and physical aggressions from the soil that allows it to be kept even for very long periods. In this paper, the ribbed basins on a hollow and fenestrated foot which were found in the pits identified in front of the cave (holes 1386 and 1430) will be taken into consideration, to understand whether the forming shaping technique used to make them can help to shed a new light on their function.

Modelling Archaeological Landscapes, ed. Diamantis Panagiotopulos and Pietro M.MIlitello, 2023
The impact that geographical and topographical conditions have had on settlement choice has alway... more The impact that geographical and topographical conditions have had on settlement choice has always been a matter of discussion, especially for the way that different environmental situations have influenced the structure of settlements, their economy, and their network of contacts. The concept of landscape and its very definition are not simple or unequivocal, and the term is open to a wide range of possible meanings. Italian law gives a good definition of landscape: "The term landscape applies to a homogeneous territory, whose characteristics are derived from nature, from human history, and their reciprocal relations".1 A legal definition has been necessary in order to produce a series of laws and regulations, so that the territory is adequately known, safeguarded, and managed according to the values inherent in the different contexts that affect it.2 Landscape not only exists as a physical entity-as a stone that can become a wall, soil that can become a vase, or vegetation that can become food-but also it exists as a creation in our minds. This is especially important in antiquity, when the physical world was, sometime, imbued with a spiritual meaning and a spring, a river, or a forest could assume a particular significance.
La ceramica in Sicilia dalla Preistoria all'età contemporanea, 2022
La Collina basaltica di Paternò viene scelta già all’inizio della conquista normanna come
sede d... more La Collina basaltica di Paternò viene scelta già all’inizio della conquista normanna come
sede di una possente torre e diventa un centro non solo di autorità politiche
e militari ma anche ecclesiastiche. Le scelte di età normanna furono probabilmente
anche conseguenti al ruolo che il centro aveva già in età islamica. I saggi di scavo effettuati in più punti della Collina hanno permesso di avere una più chiara conoscenza
di alcune delle sue fasi di vita.

Preistoria del cibo. L'alimentazione nella preistoria e nella protostoria - Studi di preistoria e protostoria, 2021
L’alimentazione nella preistoria tra l’Etna e la Piana di Catania – In questa comunicazione prese... more L’alimentazione nella preistoria tra l’Etna e la Piana di Catania – In questa comunicazione presentiamo i dati pertinenti alle attività di produzione e consumo del cibo forniti dalle ricerche degli ultimi due decenni in numerosi siti del territorio di Catania e, a sud di esso, fino ai margini meridionali della Piana, per un periodo di tempo che va dal Neolitico all’età del Bronzo. In modo più specifico, i territori presi in considerazione corrispondono all’area urbana di Catania, alle pendici sud-orientali dell’Etna (i numerosi siti presenti nei territori di Belpasso, Paternò, Biancavilla, Adrano) fino ai margini della Piana di Catania (Ramacca, Mineo, Palagonia e Militello). Si è cercato di definire le attività legate alla sussistenza dei gruppi umani che agirono in ambienti diversi. La documentazione è costituita, oltre che dai reperti faunistici e botanici, anche dagli strumenti ceramici e litici specializzati per la trasformazione dei prodotti alimentari e dalle analisi paleo-nutrizionali effettuate su alcuni inumati. Sulla base dei dati disponibili si è potuto ricostruire un quadro, se non ancora completo, piuttosto articolato e differenziato della natura delle specie (vegetali ed animali) utilizzate dai gruppi umani che vivevano nei diversi ambienti ecologici considerati in un ampio arco cronologico.
Prehistoric food supply between the the Etna region and the plain of Catania – This article presents the findings of two decades of research into the activities of food production and consumption carried out in and around Catania in a period stretching from the Neolithic to the Bronze Age. More specifically, the areas covered by the present research include the city itself, the south-eastern slopes of Mount Etna (territories of Belpasso, Paternò, Biancavilla, Adrano) and the territories bordering the Plain of Catania (in particular Ramacca, Mineo, Palagonia e Militello). Aim of the research was to identify the subsistence activities of groups living in different environments, from the plain to the mountain slopes of Mount Etna. The evidence consists of fauna and flora finds, as well as of tools in ceramics or stone specifically made for the transformation of food products. From the data available, a detailed though not complete picture was drawn of the plants and animals on which people fed in different environments throughout the wide time-span considered.

Archeologia dell'abitare. Insediamenti e organizzazione sociale prima della città. Ricerche e scavi. Atti del XIV Incontro di studi di Preistoria e Protostoria in Etruria, volume I, Centro Studi di Preistoria e Archeologia, Milano, 2020
Nel contributo sono presentati i dati relativi all’organizzazione territoriale e insediativa, in ... more Nel contributo sono presentati i dati relativi all’organizzazione territoriale e insediativa, in rapporto alle caratteristiche fisiche del territorio e alle possibilità di sussistenza dell’area compresa tra le pendici meridionali dell’Etna e la piana di Catania. Sono presi in considerazione l’organizzazione dei villaggi, sia a livello territoriale che interna, le caratteristiche architettoniche delle strutture abitative e gli aspetti funzionali legati alle attività insediative, cercando di dare un quadro dello sviluppo dell’area nel periodo compreso tra l’età del rame e l’antica età del bronzo.
In this paper, we will discuss the data relating to the territorial and settlement organization, taking into account the physical characteristics of the territory and the subsistence possibilities of the area between the southern slopes of Mount Etna and the Catania Plain. The organization of the villages, both at a territorial and internal level, the architectural characteristics of the housing structures and the functional aspects linked to the settlement activities are taken into consideration, trying to give a picture of the development of the area in the period between the Copper Age and the Early Bronze Age.
Etna 1669. Storie di lava a 350 anni dalla grande eruzione., 2020
Beni Culturali. Dai depositi alla valorizzazione. Modi, forme, esperienze, norme, 2020

FACEM, 2020
Studi di provenienza su anfore da trasporto da alcuni siti indigeni della provincia di Catania (V... more Studi di provenienza su anfore da trasporto da alcuni siti indigeni della provincia di Catania (VI-IV sec. a.C.): primi dati Introduzione Questo contributo non costituisce l'esito di uno studio sistematico, ma vuol essere piuttosto stimolo ed incentivo per un filone di ricerca da sviluppare in futuro. L'articolo si inserisce nella problematica più ampia dell'identificazione di provenienza delle anfore greco-occidentali 1 attestate in Sicilia, che costituisce l'argomento principale dell'ottava edizione di FACEM. Il seguente lavoro congiunto fra l'Università di Vienna e la Soprintendenza di Catania è basato sull'esame di alcune piccole selezioni di anfore rinvenute in diversi insediamenti indigeni della provincia di Catania, e cioè nei siti di Edera di Bronte, Poggio Cocalo e l'Acropoli di Paternò, il Santuario dei Palici-Rocchicella, Monte Catalfaro, Treportelle nel territorio di Mineo, Monte Iudica e Monte Turcisi nel territorio di Castel di Judica (fig. 1). In questa prima fase, l'obiettivo principale è stato quello di distinguere, con metodi archeologici (vedi cap. 1), delle produzioni supra-regionali, intese come provenienti da regioni localizzate fuori dalla Sicilia orientale, dai manufatti di ipotetica origine regionale per fornire primi dati sulle provenienze di contenitori da trasporto documentati nell'entroterra di Catania e Leontinoi fra il VI-IV sec. a.C. B.B. 1. Metodologia e strategia di campionamento Il metodo archeologico scelto per questo studio segue i parametri standardizzati del fabric study implementati per FACEM 2 che prevedono l'analisi di campioni ceramici al microscopio binoculare, la loro fotografia in frattura fresca in triplice ingrandimento (x8, x16, x25) ed il confronto con il materiale edito ed inedito della stessa banca dati custodito nei locali dell'Università di Vienna. In questa fase della ricerca non sono state eseguite delle analisi archeometriche che rappresentano, invece, la conditio sine qua non per la pubblicazione su FACEM di un fabric riferito ad un sito, oppure ad una regione di produzione. La strategia di campionamento di questo studio ha interessato soprattutto la classe delle anfore da trasporto (vedi introduzione). In più, è stata campionata una piccola selezione di ceramiche comuni in quanto ritenute nella maggior parte dei casi di produzione regionale e quindi potenzialmente utili per un inquadramento preliminare delle caratteristiche macroscopiche di alcuni impasti fabbricati nell'ambito della Sicilia orientale 3. Complessivamente, sono stati prelevati 93 campioni di anfore, ceramiche comuni e tegole provenienti dagli insediamenti indigeni di Edera * Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali-Catania, via L. Sturzo, 62, 95131 Catania. 1 Questa ricerca è stata finanziata dall'Austrian Science Fund nell'ambito del progetto "Trade of western Greek amphorae from Himera's perspective" (FWF: P 30030-G25) diretto da B. Bechtold e comprende lo studio delle 560 anfore greco-occidentali rinvenute nelle necropoli di Himera. Ad integrazione dei dati imeresi, la campionatura è stata estesa ad altri siti siciliani e di area cartaginese, arrivando attualmente ad un totale di ca. 950 anfore greco-occidentali. Per la classe delle anfore greco occidentali si vedano: Gassner, tutti con ampia bibliografia. Per il presente lavoro abbiamo privilegiato la classificazione di V. Gassner basata principalmente sullo studio dei soli orli che meglio si adattava al materiale frammentario qui preso in esame. 2 Cfr. http://facem.at/project/about.php#photography. 3 In questa sede ci limitiamo, tuttavia, a discutere la selezione di anfore da trasporto.
Sikelikà- Hierà approcci multidisciplinari allo studio del sacro nella Sicilia greca, a cura di Lorenza Grasso, Fabio Caruso, Rossella Gigli Patanè, CNR-Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale- sede di Catania, 2020
Fortificazioni e società nel Mediterraneo occidentale, 2020
Il contenuto risponde alle norme della legislazione italiana in materia di proprietà intellettual... more Il contenuto risponde alle norme della legislazione italiana in materia di proprietà intellettuale ed è di proprietà esclusiva dell'Editore ed è soggetta a copyright. Le opere che figurano nel sito possono essere consultate e riprodotte su supporto cartaceo o elettronico con la riserva che l'uso sia strettamente personale, sia scientifico che didattico, escludendo qualsiasi uso di tipo commerciale. La riproduzione e la citazione dovranno obbligatoriamente menzionare l'editore, il nome della rivista, l'autore e il riferimento al documento. Qualsiasi altro tipo di riproduzione è vietato, salvo accordi preliminari con l'Editore.
SICILIA ANTIQVA An International Journal of Archaeology, 2019
Aspects of the late Bronze Age in the territory of Paternò · The findings
datable to Excavation ... more Aspects of the late Bronze Age in the territory of Paternò · The findings
datable to Excavation in the territory of Paternò help a better intepretation
of the Late Bronze Age in this territory already under investigation, in the
Fifties and Sixties of the twentieth century, by Giovanni Rizza. The funerary
area of the San Marco hill, including a tomb built with basalt slabs and similar
structures, gives clue on ritual activities connected with the burial.
Deliciae Fictiles V, 2019
19th International Congress of Calssical Archaeology, 2018
Economic activities at the Sanctuary of the Divine Palikoi
Attività aconomiche presso il Santuari... more Economic activities at the Sanctuary of the Divine Palikoi
Attività aconomiche presso il Santuario dei Palici
ARCHEOLOGIA QUO VADIS? Riflessioni metodologiche sul futuro di una disciplina Atti del Workshop Internazionale Catania, 18-19 Gennaio 2018 a cura di Daniele Malfitana CATANIA, 2018
Kairos. Periodico degli ex alunni del liceo Statale M. Cutelli di Catania , 2018
Il ricordo di un viaggio in Croazia, la rivista del liceo Cutelli e Lisippo.
Les Carnet de L’Acost, 17,, 2018

Journal of Electronic Imaging 26(1), 011015 (Jan∕Feb 2017), 2017
, " Integrated three-dimensional models for noninvasive monitoring and valorization of the Morgan... more , " Integrated three-dimensional models for noninvasive monitoring and valorization of the Morgantina silver treasure (Sicily), " Abstract. The Morgantina silver treasure belonging to the Archaeological Museum of Aidone (Sicily) was involved in a three-dimensional (3-D) survey and diagnostics campaign for monitoring the collection over time in anticipation of their temporary transfer to the Metropolitan Museum of Art in New York for a period of 4 years. Using a multidisciplinary approach, a scientific and methodological protocol based on noninvasive techniques to achieve a complete and integrated knowledge of the precious items and their conservation state, as well as to increase their valorization, has been developed. All acquired data, i.e., 3-D models, ultraviolet fluorescence, x-ray images, and chemical information, will be made available, in an integrated way, within a web-oriented platform, which will present an in-progress tool to deepen existing archaeological knowledge and production technologies and to obtain referenced information of the conservation state before and after moving of the collection from its exposure site.
Progetto grafico pannelli e materiale divulgativo Flavio Ferlito
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Papers by Laura Maniscalco
sede di una possente torre e diventa un centro non solo di autorità politiche
e militari ma anche ecclesiastiche. Le scelte di età normanna furono probabilmente
anche conseguenti al ruolo che il centro aveva già in età islamica. I saggi di scavo effettuati in più punti della Collina hanno permesso di avere una più chiara conoscenza
di alcune delle sue fasi di vita.
Prehistoric food supply between the the Etna region and the plain of Catania – This article presents the findings of two decades of research into the activities of food production and consumption carried out in and around Catania in a period stretching from the Neolithic to the Bronze Age. More specifically, the areas covered by the present research include the city itself, the south-eastern slopes of Mount Etna (territories of Belpasso, Paternò, Biancavilla, Adrano) and the territories bordering the Plain of Catania (in particular Ramacca, Mineo, Palagonia e Militello). Aim of the research was to identify the subsistence activities of groups living in different environments, from the plain to the mountain slopes of Mount Etna. The evidence consists of fauna and flora finds, as well as of tools in ceramics or stone specifically made for the transformation of food products. From the data available, a detailed though not complete picture was drawn of the plants and animals on which people fed in different environments throughout the wide time-span considered.
In this paper, we will discuss the data relating to the territorial and settlement organization, taking into account the physical characteristics of the territory and the subsistence possibilities of the area between the southern slopes of Mount Etna and the Catania Plain. The organization of the villages, both at a territorial and internal level, the architectural characteristics of the housing structures and the functional aspects linked to the settlement activities are taken into consideration, trying to give a picture of the development of the area in the period between the Copper Age and the Early Bronze Age.
datable to Excavation in the territory of Paternò help a better intepretation
of the Late Bronze Age in this territory already under investigation, in the
Fifties and Sixties of the twentieth century, by Giovanni Rizza. The funerary
area of the San Marco hill, including a tomb built with basalt slabs and similar
structures, gives clue on ritual activities connected with the burial.
Attività aconomiche presso il Santuario dei Palici
sede di una possente torre e diventa un centro non solo di autorità politiche
e militari ma anche ecclesiastiche. Le scelte di età normanna furono probabilmente
anche conseguenti al ruolo che il centro aveva già in età islamica. I saggi di scavo effettuati in più punti della Collina hanno permesso di avere una più chiara conoscenza
di alcune delle sue fasi di vita.
Prehistoric food supply between the the Etna region and the plain of Catania – This article presents the findings of two decades of research into the activities of food production and consumption carried out in and around Catania in a period stretching from the Neolithic to the Bronze Age. More specifically, the areas covered by the present research include the city itself, the south-eastern slopes of Mount Etna (territories of Belpasso, Paternò, Biancavilla, Adrano) and the territories bordering the Plain of Catania (in particular Ramacca, Mineo, Palagonia e Militello). Aim of the research was to identify the subsistence activities of groups living in different environments, from the plain to the mountain slopes of Mount Etna. The evidence consists of fauna and flora finds, as well as of tools in ceramics or stone specifically made for the transformation of food products. From the data available, a detailed though not complete picture was drawn of the plants and animals on which people fed in different environments throughout the wide time-span considered.
In this paper, we will discuss the data relating to the territorial and settlement organization, taking into account the physical characteristics of the territory and the subsistence possibilities of the area between the southern slopes of Mount Etna and the Catania Plain. The organization of the villages, both at a territorial and internal level, the architectural characteristics of the housing structures and the functional aspects linked to the settlement activities are taken into consideration, trying to give a picture of the development of the area in the period between the Copper Age and the Early Bronze Age.
datable to Excavation in the territory of Paternò help a better intepretation
of the Late Bronze Age in this territory already under investigation, in the
Fifties and Sixties of the twentieth century, by Giovanni Rizza. The funerary
area of the San Marco hill, including a tomb built with basalt slabs and similar
structures, gives clue on ritual activities connected with the burial.
Attività aconomiche presso il Santuario dei Palici
Lucia Arcifa - Laura Maniscalco
Il perché di Dopo l’Antico
Contributi
Giovanna Buda
Mascali, una chiesa paleocristiana alla “Nunziatella”
Lucia Arcifa
Rocchicella di Mineo: il sito tra età proto bizantina e età tematica
Roberta Longo
Le produzioni ceramiche di Rocchicella in età bizantina
Clorinda Arezzo, Agata Calabrese, Flavio Ferlito, Sebastiano Lisi,
Maria Turco, Mercedes Turco
Nuove riflessioni sulla tomba alto-medievale di Mazzarrone
Maria Turco
Indagini a Contrada Grammena a Valcorrente di Belpasso
Lucia Arcifa - Maria Turco
L’insediamento altomedievale di Contrada Edera di Bronte
Laura Maniscalco
L’Acropoli di Paternò nel medioevo
Michelangelo Messina
La Collina Storica di Paternò: produzioni locali e ceramiche importate
dal X al XVI secolo
Elisa Bonacini - Michela Ursino
Militello in Val di Catania: indagini archeologiche a S. Maria La Vetere
E' possibile scaricare gratuitamente il pdf del volume presso il sito di Arca dei suoni
a questo link.
http://www.arcadeisuoni.org/index.php/download/category/4-pubblicazioni-prodotte-da-altri-istituti-dei-bb-cc-e-is-urali?start=20
Laura Maniscalco, Claudia Cirelli, Orazio La Delfa
Si coglie l’occasione di questa giornata di studi per presentare documentazioni poco note o inedite che possono fornire degli importanti spunti per le problematiche legate al popolamento nelle aree rurali nel territorio della Piana di Catania e delle colline circostanti in età romana. I siti presentati coprono tre aspetti diversi delle aree rurali: la villa signorile con la sua parte funzionale (Favarotta - Rocchicella), la struttura per la conservazione dei cereali (Pietrarossa,) la fattoria isolata con la sua piccola necropoli (Settefeudi).
Nella percezione comune, il terremoto del 1693 ha rappresentato un limite insormontabile alla ricostruzione del passato medievale e della prima età moderna del nostro territorio; ad esso si è spesso soliti attribuire la sostanziale ‘invisibilità’ delle stratificazioni medievali nelle architetture, nell’urbanistica, nella strutturazione dell’insediamento. La ricerca archeologica nell’ultimo decennio ha di contro mostrato l’interesse e la rilevanza scientifica di una serie di siti, le cui problematiche consentono di illuminare in modo ampio le dinamiche territoriali dell’isola tra età bizantina, età islamica, età normanna.
Si tratta di indagini che ci aiutano in particolare a comprendere meglio delle fasi tuttora poco conosciute come quella compresa tra l'VIII e IX sec. che vede il diffondersi anche di una nuova tipologia abitativa identificata proprio a seguito delle indagini effettuate a Rocchicella di Mineo e a C.da Edera a Bronte. Allo stesso periodo appartiene anche la basilichetta a tre navate messa in luce a Grammena di Belpasso mentre più antica è la basilica della Nunziatella di Mascali dotata anche di pregevoli pavimenti musivi.
In particolare di grande significato le indagini di scavo effettuate sulla Collina Storica di Paternò, anche per la comprensione della storia delle chiese e dei conventi ivi ospitate. Il ricchissimo materiale rinvenuto ha permesso anche di approfondire la conoscenza delle produzioni ceramiche di IX-X sec.
Accanto alle fasi più propriamente medievali la scelta espositiva ha voluto valorizzare anche i materiali cinque e seicenteschi provenienti dalle indagini effettuate presso il sito monumentale di S.Maria la Vetere di Militello e presso Occhiolà.
La mostra, dunque, si propone di presentare i contesti e ritrovamenti più significativi dell’area, dando spazio ad un arco cronologico, ingiustamente considerato marginale rispetto al passato, greco e romano, ma che costituisce invece parte integrante della stratificazione culturale complessa dei nostri territori.
La selezione dei materiali esposti, già in gran parte restaurati, non è finora stata presentata al vasto pubblico e contribuisce a documentare l’articolato ventaglio di problematiche scientifiche della ricerca post-classica che -ci auguriamo- ancora negli anni a venire, potrà vedere l’impegno congiunto della Soprintendenza e dell’Università di Catania nella prosecuzione delle indagini e nella pubblicazione e divulgazione dei risultati scientifici.
Recent Fieldswork at Rocchicella di MIneo (SIcily)
Laura Maniscalco, Brian McConnell, Kevin Cole