Papers by Bruno Crevato-Selvaggi
Saggio introduttivo al volume Carissimo Signor padre... Figlio carissimo...
L’epistolario 1802-1... more Saggio introduttivo al volume Carissimo Signor padre... Figlio carissimo...
L’epistolario 1802-1817 tra lo scultore Donato Andrea Fantoni e il figlio Luigi nel periodo della formazione, a cura di Lidia Rigon, Rovetta BG, Fondazione Fantoni, 2024. Il volume completo è richiedibile a [email protected]
Dopo un inquadramento cronologico, lo scritto elenca e descrive i Reggimenti nelle isole Ionie, c... more Dopo un inquadramento cronologico, lo scritto elenca e descrive i Reggimenti nelle isole Ionie, con i dati politici, amministrativi e archivistici, e qualche elenco di Rettori.
In Tra Cefalonia e Venezia scritti di amici per Despina Vlassi / Μεταξύ Κεφαλονιάς και Βενετίας. Κείμενα των φίλων της Δέσποινας Βλάσση a cura di / Επιμέλεια Bruno Crevato-Selvaggi, Κατερίνα Κωνσταντινίδου
in Atti e memorie della Società Dalmata di Storia Patria n. 12, 2024.

Nel Levante ottomano, dove si stavano consolidando diverse comunità europee, comunicazioni postal... more Nel Levante ottomano, dove si stavano consolidando diverse comunità europee, comunicazioni postali regolari dall’Europa occidentale iniziarono con l’introduzione generalizzata della navigazione a vapore (1837). Per gestire le comunicazioni tramite queste linee di navigazione, diverse Potenze europee aprirono propri uffici postali in quei territori: Costantinopoli, poi le altre principali città. Si trattò di Francia, Austria, poi Gran Bretagna, Russia, Germania. Anche l’Italia aprì propri uffici, ma in zone periferiche. Il governo vide con favore queste istituzioni poi, dopo l’organizzazione di un proprio servizio postale marittimo (anni Sessanta) ne chiese le soppressioni, senza ottenerle. Dal punto di vista europeo, i bisogni tecnici ormai si sommavano a questioni di prestigio, penetrazione commerciale, influenza politica; si sviluppò un grande scontro politico sul tema. Il tema era molto sentito, perché la posta godeva di grande centralità sociale, formava le abitudini e le relazioni dei cittadini, influenzava le attività economiche, modificava gli spazi urbani.
Nel 1908 l’Italia cambiò politica e decise l’apertura di propri uffici anche nelle città maggiori: Costantinopoli, Smirne, Salonicco e altre. Ottenuto un rifiuto dal governo ottomano, fu necessaria una dimostrazione navale con la Porta, ma l’istituzione avvenne. Il saggio descrive questa situazione e l’istituzione e la gestione dell’ufficio postale italiano di Smirne; i suoi conflittuali rapporti politici con la Francia, lo scontro politico e la guerra tariffaria che ne seguì; l’accoglienza nella comunità nazionale; la posizione dell’edificio in città. Segue un’appendice sulla riapertura postbellica dell’ufficio a cura delle forze militari d’occupazione, sino all’incendio del 1922 che distrusse la città.
Atti e Memorie della Società Istriana di Archeologia e Storia Patria, 2022
Dopo un breve accenno alla nascita delle poste in senso moderno in Europa, il testo presenta la s... more Dopo un breve accenno alla nascita delle poste in senso moderno in Europa, il testo presenta la situazione a Venezia e, specificatamente, i rapporti postali di questa con l’Istria: l’unico servizio ufficiale era quello con Capodistria, ma esisteva anche una larga messe di altri servizi via acqua e terrestri con Venezia e all’interno dell’Istria. La prima dominazione austriaca non alterò quasi questa situazione, mentre la presenza francese scardinò situazioni secolari e propose un modello del tutto nuovo, poi raccolto dall’Austria. La posta divenne una delle reti principali per la territorializzazione e la presa di possesso del territorio.
Nell'ambito del progetto MARE - Le Relazioni dei Rettori dello Stato da mar, si presentano le Rel... more Nell'ambito del progetto MARE - Le Relazioni dei Rettori dello Stato da mar, si presentano le Relazioni di Costanzo Loredan 1595 e Marc'Antonio Erizzo, 1597, Provveditori sopra i sali in Istria; Girolamo Bragadin, Inquisitore in Istria 1651; Lorenzo Avanzago, Podestà e capitano in Istria 1630; Nicolò Loredan, 1545 e Marcantonio Trevisan, 1789, Capitani di Raspo; Danierle Domenico Ba.lvi, Provveditore di Pola, XVIII secolo.
in Per Simonetta Pelusi scritti di amici, a cura di Bruno Crevato-Selvaggi, Venezia, La Musa Tali... more in Per Simonetta Pelusi scritti di amici, a cura di Bruno Crevato-Selvaggi, Venezia, La Musa Talia, 2022.
Presentazione critica, sistemazione ed edizione della ricerca svolta dallo studioso Vito De Lapa ... more Presentazione critica, sistemazione ed edizione della ricerca svolta dallo studioso Vito De Lapa negli anni Ottanta, relativa alla posta rurale nella provincia di Venezia; seconda e ultima parte.
Entreprise&Histoire, 2021
Pour le texte intégral: [email protected]. Pourquoi le Proche-Orient ottoman, la cô... more Pour le texte intégral: [email protected]. Pourquoi le Proche-Orient ottoman, la côte méditerranéenne de l’Afrique
et le Maroc furent-ils constellés d’un réseau d’une dizaine de bureaux
postaux européens de 1837 à 1914 ? Comment furent-ils ouverts et
comment fonctionnaient-ils ? Comment furent-ils perçus par l’Empire
ottoman ? Comment ces bureaux contribuèrent-ils au développement
et à la pénétration économique européenne de l’Empire ? Telles sont les
questions posées par cet article, qui examine les liaisons postales européennes au XIXe siècle, dans le contexte de l’expansion commerciale
au Proche-Orient.
In «Archivio per la storia postale. Comunicazioni e società» rivista dell'Istituto di studi stori... more In «Archivio per la storia postale. Comunicazioni e società» rivista dell'Istituto di studi storici postali "Aldo Cecchi" anno xix, n. 14 n.s. (43 v.s.), settembre-dicembre 2021.
Nel 1792 la Francia rivoluzionaria desiderava accreditarsi presso la Sublime Porta e inviò nel tempo alcuni diplomatici, che ebbero il problema di organizzare efficienti servizi di comunicazione fra Costantinopoli e Parigi, perché quelli tradizionali erano pericolosi o vietati. Il primo inviato, Marie Louis Henri Descorches, e il console francese a Sebenico in Dalmazia, Nicolò Bartoletti Zulatti, organizzarono un efficiente servizio: Costantinopoli, Travnik, Sebenico, Venezia, Edolo, Coira, Basilea, Parigi, che durò probabilmente due anni, dal maggio 1795 al maggio 1797. Si tratta di un servizio prima non conosciuto, riscoperto grazie alla documentazione conservata negli Archivi diplomatici francesi.
Pubblicato in Sguardi sulla Dalmazia. Storie di viaggi e viaggiatori tra XVIII e XXI secolo. Atti... more Pubblicato in Sguardi sulla Dalmazia. Storie di viaggi e viaggiatori tra XVIII e XXI secolo. Atti del convegno, Roma, 12 ottobre 2021, a cura di Ester Capuzzo, Roma, Società Dalmata di Storia Patria, 2021.
Teste integrale.
Studio comparativo sugli uffici postali italiani e francesi nell'Impero ottoma... more Teste integrale.
Studio comparativo sugli uffici postali italiani e francesi nell'Impero ottomano tra il 1837 e il 1914. In lingua francese.
Presentazione critica, sistemazione ed edizione della ricerca svolta dallo studioso Vito De Lapa ... more Presentazione critica, sistemazione ed edizione della ricerca svolta dallo studioso Vito De Lapa negli anni Ottanta, relativa alla posta rurale nella provincia di Venezia.
Si presenta e si commenta l’estratto del pellegrinaggio in Terrasanta compiuto dal pellegrino ing... more Si presenta e si commenta l’estratto del pellegrinaggio in Terrasanta compiuto dal pellegrino inglese John Locke nel 1553, come aggiunta alla selezione proposta da Sante Graciotti nella sua opera del 2014, interessante per alcune particolarità.
Atti e memorie della Società Dalmata di Storia Patria, 2018
Discussione sull'origine greca e latina del toponimo Pola; confutazione di un'affermazione errata.
Archivio per la storia postale, 2018
Presentazione del memoriale di Nunzio Lanza, funzionario postale nella Libia italiana dal 1919 al... more Presentazione del memoriale di Nunzio Lanza, funzionario postale nella Libia italiana dal 1919 al 1943, che operò in diversi uffici e rivestì ruoli dirigenziali. Particolare attenzione è data alle vicende relative alla guerra in Cirenaica dal 1941 al 1942, che vide tre ripiegamenti delle truppe italiane e dell’amministrazione civile e due riconquiste.
Presentation of Nunzio Lanza’s memoirs. Lanza was a post officer in Italian Lybia between 1919 and 1943, and worked in various offices as a chief officer. This paper focuses on the war in Cyrenaica from 1941 to 1942, when Italian troops and civil administrations experienced three withdrawals and two recaptures.

Storia del busto di Dante ora sulla facciata dell’Arsenale a Venezia. Collocato in Pola austriaca... more Storia del busto di Dante ora sulla facciata dell’Arsenale a Venezia. Collocato in Pola austriaca nel 1901, distrutto nel 1915, ricollocato nel 1920 a Pola italiana, portato a Venezia con l’esodo del 1946-1947 e collocato nel 1967, alla presenza anche dell’autore. La vicenda interseca il movimento irredentista attivo nell’Istria allora austriaca nonché l’esodo degli italiani dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia. Considerazioni in chiusura riguardano il ruolo simbolico dell’Arsenale tra marittimismo e irredentismo nella Venezia a cavallo fra XIX e XX secolo, visto come punto di partenza per un auspicato rilancio della città.
History of the bust of Dante, now placed on the façade of the Venetian Arsenal. Firstly placed in Austrian Pola in 1901, destroyed in 1915, put back in Italian Pola in 1920, then brought to Venice during the 1946-1947 exodus and placed on site in 1967, with the author of this paper present. Such history intertwines with the irredentist movement in the then Austrian Istria and also with the Italian exodus from Julian Venetia and Dalmatia. Latter considerations regard the symbolic role of the Arsenal between maritimism and irredentism in Venice at the turn of the 20th century, as a starting point to a hoped-for revival of the city.
Pagine introduttive al volume degli Atti del convegno "Venezia e il suo Stato da mar / Venice and... more Pagine introduttive al volume degli Atti del convegno "Venezia e il suo Stato da mar / Venice and its Stato da mar, Venezia, 9-11 marzo 2017", a cura di Rita Tolomeo e Bruno Crevato-Selvaggi, pp. 9-11.
In: Accademia nazionale delle Scienze detta dei XL, Atti del convegno
Le Scienze e la Grande Guer... more In: Accademia nazionale delle Scienze detta dei XL, Atti del convegno
Le Scienze e la Grande Guerra. Le comunicazioni: nuove tecnologie e nuova organizzazione, Modena 22 settembre 2017, Roma 2018, pp. 45-75.
Il saggio descrive i primi esperimenti e utilizzi dell’aeroplano come mezzo per trasportare la posta durante la prima guerra mondiale e l’immediato dopoguerra.
The essay describes the first experiments with airplanes as vehicle for transporting mail during the First World War and the immediate post-war period.
Introduzione a: Júlia Benavent -Miriam Bucuré, Epistolario inédito entre Ruggero de Tassis y el C... more Introduzione a: Júlia Benavent -Miriam Bucuré, Epistolario inédito entre Ruggero de Tassis y el Cardenal Granvelle (1536-1565), Prato, Istituto di studi storici postali "Aldo Cecchi", Quaderni di storia postale n. 34, 2017.
Uploads
Papers by Bruno Crevato-Selvaggi
L’epistolario 1802-1817 tra lo scultore Donato Andrea Fantoni e il figlio Luigi nel periodo della formazione, a cura di Lidia Rigon, Rovetta BG, Fondazione Fantoni, 2024. Il volume completo è richiedibile a [email protected]
In Tra Cefalonia e Venezia scritti di amici per Despina Vlassi / Μεταξύ Κεφαλονιάς και Βενετίας. Κείμενα των φίλων της Δέσποινας Βλάσση a cura di / Επιμέλεια Bruno Crevato-Selvaggi, Κατερίνα Κωνσταντινίδου
Nel 1908 l’Italia cambiò politica e decise l’apertura di propri uffici anche nelle città maggiori: Costantinopoli, Smirne, Salonicco e altre. Ottenuto un rifiuto dal governo ottomano, fu necessaria una dimostrazione navale con la Porta, ma l’istituzione avvenne. Il saggio descrive questa situazione e l’istituzione e la gestione dell’ufficio postale italiano di Smirne; i suoi conflittuali rapporti politici con la Francia, lo scontro politico e la guerra tariffaria che ne seguì; l’accoglienza nella comunità nazionale; la posizione dell’edificio in città. Segue un’appendice sulla riapertura postbellica dell’ufficio a cura delle forze militari d’occupazione, sino all’incendio del 1922 che distrusse la città.
et le Maroc furent-ils constellés d’un réseau d’une dizaine de bureaux
postaux européens de 1837 à 1914 ? Comment furent-ils ouverts et
comment fonctionnaient-ils ? Comment furent-ils perçus par l’Empire
ottoman ? Comment ces bureaux contribuèrent-ils au développement
et à la pénétration économique européenne de l’Empire ? Telles sont les
questions posées par cet article, qui examine les liaisons postales européennes au XIXe siècle, dans le contexte de l’expansion commerciale
au Proche-Orient.
Nel 1792 la Francia rivoluzionaria desiderava accreditarsi presso la Sublime Porta e inviò nel tempo alcuni diplomatici, che ebbero il problema di organizzare efficienti servizi di comunicazione fra Costantinopoli e Parigi, perché quelli tradizionali erano pericolosi o vietati. Il primo inviato, Marie Louis Henri Descorches, e il console francese a Sebenico in Dalmazia, Nicolò Bartoletti Zulatti, organizzarono un efficiente servizio: Costantinopoli, Travnik, Sebenico, Venezia, Edolo, Coira, Basilea, Parigi, che durò probabilmente due anni, dal maggio 1795 al maggio 1797. Si tratta di un servizio prima non conosciuto, riscoperto grazie alla documentazione conservata negli Archivi diplomatici francesi.
Studio comparativo sugli uffici postali italiani e francesi nell'Impero ottomano tra il 1837 e il 1914. In lingua francese.
Presentation of Nunzio Lanza’s memoirs. Lanza was a post officer in Italian Lybia between 1919 and 1943, and worked in various offices as a chief officer. This paper focuses on the war in Cyrenaica from 1941 to 1942, when Italian troops and civil administrations experienced three withdrawals and two recaptures.
History of the bust of Dante, now placed on the façade of the Venetian Arsenal. Firstly placed in Austrian Pola in 1901, destroyed in 1915, put back in Italian Pola in 1920, then brought to Venice during the 1946-1947 exodus and placed on site in 1967, with the author of this paper present. Such history intertwines with the irredentist movement in the then Austrian Istria and also with the Italian exodus from Julian Venetia and Dalmatia. Latter considerations regard the symbolic role of the Arsenal between maritimism and irredentism in Venice at the turn of the 20th century, as a starting point to a hoped-for revival of the city.
Le Scienze e la Grande Guerra. Le comunicazioni: nuove tecnologie e nuova organizzazione, Modena 22 settembre 2017, Roma 2018, pp. 45-75.
Il saggio descrive i primi esperimenti e utilizzi dell’aeroplano come mezzo per trasportare la posta durante la prima guerra mondiale e l’immediato dopoguerra.
The essay describes the first experiments with airplanes as vehicle for transporting mail during the First World War and the immediate post-war period.
L’epistolario 1802-1817 tra lo scultore Donato Andrea Fantoni e il figlio Luigi nel periodo della formazione, a cura di Lidia Rigon, Rovetta BG, Fondazione Fantoni, 2024. Il volume completo è richiedibile a [email protected]
In Tra Cefalonia e Venezia scritti di amici per Despina Vlassi / Μεταξύ Κεφαλονιάς και Βενετίας. Κείμενα των φίλων της Δέσποινας Βλάσση a cura di / Επιμέλεια Bruno Crevato-Selvaggi, Κατερίνα Κωνσταντινίδου
Nel 1908 l’Italia cambiò politica e decise l’apertura di propri uffici anche nelle città maggiori: Costantinopoli, Smirne, Salonicco e altre. Ottenuto un rifiuto dal governo ottomano, fu necessaria una dimostrazione navale con la Porta, ma l’istituzione avvenne. Il saggio descrive questa situazione e l’istituzione e la gestione dell’ufficio postale italiano di Smirne; i suoi conflittuali rapporti politici con la Francia, lo scontro politico e la guerra tariffaria che ne seguì; l’accoglienza nella comunità nazionale; la posizione dell’edificio in città. Segue un’appendice sulla riapertura postbellica dell’ufficio a cura delle forze militari d’occupazione, sino all’incendio del 1922 che distrusse la città.
et le Maroc furent-ils constellés d’un réseau d’une dizaine de bureaux
postaux européens de 1837 à 1914 ? Comment furent-ils ouverts et
comment fonctionnaient-ils ? Comment furent-ils perçus par l’Empire
ottoman ? Comment ces bureaux contribuèrent-ils au développement
et à la pénétration économique européenne de l’Empire ? Telles sont les
questions posées par cet article, qui examine les liaisons postales européennes au XIXe siècle, dans le contexte de l’expansion commerciale
au Proche-Orient.
Nel 1792 la Francia rivoluzionaria desiderava accreditarsi presso la Sublime Porta e inviò nel tempo alcuni diplomatici, che ebbero il problema di organizzare efficienti servizi di comunicazione fra Costantinopoli e Parigi, perché quelli tradizionali erano pericolosi o vietati. Il primo inviato, Marie Louis Henri Descorches, e il console francese a Sebenico in Dalmazia, Nicolò Bartoletti Zulatti, organizzarono un efficiente servizio: Costantinopoli, Travnik, Sebenico, Venezia, Edolo, Coira, Basilea, Parigi, che durò probabilmente due anni, dal maggio 1795 al maggio 1797. Si tratta di un servizio prima non conosciuto, riscoperto grazie alla documentazione conservata negli Archivi diplomatici francesi.
Studio comparativo sugli uffici postali italiani e francesi nell'Impero ottomano tra il 1837 e il 1914. In lingua francese.
Presentation of Nunzio Lanza’s memoirs. Lanza was a post officer in Italian Lybia between 1919 and 1943, and worked in various offices as a chief officer. This paper focuses on the war in Cyrenaica from 1941 to 1942, when Italian troops and civil administrations experienced three withdrawals and two recaptures.
History of the bust of Dante, now placed on the façade of the Venetian Arsenal. Firstly placed in Austrian Pola in 1901, destroyed in 1915, put back in Italian Pola in 1920, then brought to Venice during the 1946-1947 exodus and placed on site in 1967, with the author of this paper present. Such history intertwines with the irredentist movement in the then Austrian Istria and also with the Italian exodus from Julian Venetia and Dalmatia. Latter considerations regard the symbolic role of the Arsenal between maritimism and irredentism in Venice at the turn of the 20th century, as a starting point to a hoped-for revival of the city.
Le Scienze e la Grande Guerra. Le comunicazioni: nuove tecnologie e nuova organizzazione, Modena 22 settembre 2017, Roma 2018, pp. 45-75.
Il saggio descrive i primi esperimenti e utilizzi dell’aeroplano come mezzo per trasportare la posta durante la prima guerra mondiale e l’immediato dopoguerra.
The essay describes the first experiments with airplanes as vehicle for transporting mail during the First World War and the immediate post-war period.
L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e l’Archivio di Stato di Venezia, con il supporto dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest e il patrocinio dell’Accademia Romena delle Scienze di Bucarest, organizzano il Convegno internazionale di studi «Venezia e l’Europa Orientale tra il tardo Medioevo e l’Età moderna», che si svolgerà nella città lagunare dal 27 al 29 aprile 2023. I lavori si svolgeranno in sezioni successive nella Sala Conferenze dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e nell’Aula di paleografia «Paolo Selmi» dell’Archivio di Stato di Venezia.
Il convegno riunirà studiosi che hanno svolto e proseguono ricerche sui molteplici rapporti intercorsi tra Venezia e l’Europa orientale e centro–orientale tra il XIII e il XVIII secolo. Le relazioni, basate sulle fonti primarie, frutto del lavoro svolto in archivi e biblioteche, come anche su analisi che propongono rivalutazioni e metodologie innovative, riguarderanno argomenti di storia politica, diplomatica, militare, economica, culturale compresi nell’arco di tempo che iniziò nel Spätmittelalter e si concluse all’incirca al termine dell’Età dei Lumi. Un periodo lungo e travagliato per il continente europeo, segnato da innumerevoli mutamenti politici, territoriali, economici e culturali, i quali fra l’altro, col passare dei secoli, hanno profondamente modificato i rapporti fra Venezia e gli Stati dell’Europa orientale e centro–orientale. La Repubblica di Venezia, per quasi tutta la sua esistenza, è stata una presenza attiva e duratura nell’Europa orientale e centro–orientale, e ha perseguito soprattutto interessi economici, ma anche politico–diplomatici, militari e culturali. Vi sono, dunque, molteplici aspetti che risultano ancora ignorati o poco noti e che vertono intorno alle iniziative intraprese in queste zone del continente da cittadini e sudditi dello Stato veneto, compresi gli echi che queste iniziative destarono nell’Occidente europeo. I lavori del convegno, poi, avranno come scopo quello di promuovere la cooperazione accademica tra le diverse culture e scuole storiografiche, tramite gli studiosi interessati sia alla storia di Venezia che a quella dell’Europa orientale e centro–orientale e soprattutto ai molteplici rapporti e influssi intercorsi tra queste aree del continente europeo. Il convegno riconferma il compito essenziale dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, il quale si dedica alla costruzione di ponti tra culture, ed è una porta aperta in Italia per tutti coloro che sono interessati ad ogni aspetto della cultura e della storia romena o anche a conoscere meglio i molteplici rapporti intercorsi attraverso i secoli tra gli antichi Stati italiani e l’Europa orientale e centro–orientale.
From the 9th to the 16th of February, 2006, an exhibition of history of mail and of philately has been held in Rome, in the House of Parliament, and named «The Kingdom of Italy in the mail and in philately». I was the curator. It dealt with the historical, postal and philatelic aspects of Italy from unity (1861) to the end of monarchy (1946). The exhibition was developed on 84 frames which, as a whole, formed an organic and consistent discourse on the theme. Each frame contained a historical-philatelic descriptive text, stamps and postal documents illustrating it. This book is the catalogue of the exhibition: it is divided in 84 chapters. The illustrations and their captions are the same as in the exhibition; the text is an expansion and deepening of the one in the frame. So the book is not only the catalogue of the exhibition, but it stands on its own, with a lasting value, telling in a discursive but rigorous way the history of the mail and of the philately of the Kingdom of Italy. The book is divided in two volumes: the first contains chapters 0-41, the second chapters 42-83. Here the chapters 45-48 (second volume).
Mar / Perspectives of Outsiders from the Stato da Mar
e
Culture e identità nello Stato da mar / Cultures and Identities in the Stato da mar
Prato, Toscana / Tuscany, 23-25 giugno 2022 / 23-25 June 2022
A questo scopo il Fascicolo accetta studi scientifici originali (che saranno sottoposti a peer review) e segnalazioni bibliografiche.
Inviare le proposte o i contributi ENTRO IL 30 SETTEMBRE 2021 ai curatori ai seguenti indirizzi mail:
Alberto Giudici, [email protected] e Anna Rinaldin, [email protected]
Le lettere furono scambiate tra il 1541 e il 1564, ovvero quando la nuova grande rivoluzione postale europea ormai si era consolidata, soprattutto grazie agli esponenti della famiglia Tasso: gli echi di ciò si riflettono nei testi, insieme ai diversi aspetti della personalità dei diversi attori, la loro vita e le loro aspirazioni, nonché della politica, diplomazia, storia e cultura dell'epoca. Scritte di mano propria, le lettere dei Tassis costituiscono un corpus linguistico di grande intensità. Sono infatti scritte in un italiano contaminato con altre lingue da persone non colte, che scrivono con incertezza, quasi foneticamente, con un lessico locale e una grafia insicura e oscillante. In italiano con regesti e note filologiche in spagnolo.
A cura di Bruno Crevato-Selvaggi, Raffaella Gerola, eds.
In this paper I analyze the origin of the Spanish American postal reform plan established by Charles III in 1764. This project established postal administrations in key Spanish-American cities. One of the main post offices was in Cartagena de Indias. In this article I study the implementation of the postal reform project in Cartagena de Indias to examine its functioning and development, its internal organization, and the resistances and obstacles that this postal reform plan raised. In this context, the postal administration of Cartagena de Indias, with its own characteristics, constituted an essential node in the imperial postal network and a space of negotiation of the Bourbon policy.
con Società Dante Alighieri - Comitato di Venezia; Società Dalmata di Storia Patria - Roma; Società Dante Alighieri - Comitato di Zara, in collaborazione con Museo civico di Sebenico.