Conference Proceedings by Anna Bertelli
Archaiologiko Ergo Kritis 4, 2020
Προϊστορική έως και ρωμαϊκή περίοδος-Prehistoric to Roman Era Αυγή Έ. τζΑκου Αρχαιολογικό Μουσείο... more Προϊστορική έως και ρωμαϊκή περίοδος-Prehistoric to Roman Era Αυγή Έ. τζΑκου Αρχαιολογικό Μουσείο Ηρακλείου-Μουσειογραφικές προσεγγίσεις 3 The Heraklion Archaeological Museum-A Museographical approach 15 ιωΑννΑ ςΈρπΈτςιδΑκή, κΑτιΑ μΑντΈλή & χριςτινΑ πΑπΑδΑκή Νεολιθική κεραμεική από το οικόπεδο Αγγελιδάκη στον Μέσα Κατσαμπά 17 Neolithic pottery from the Angelidakis plot at Mesa Katsambas, Heraklion 33 ΑνΑγνωςτής ΑγΈλΑρΑκής & ΑθΑνΑςιΑ κΑντΑ Το νεολιθικό νεκροταφείο Αποσελέμη 35 The Neolithic cemetery of Aposelemis 58 ιωΑννΑ ΈυςτΑθιου, ΑθΑνΑςιΑ κΑντΑ & δΑνΑή ζ. κοντοποδή Σπήλαια της Περιφερειακής Ενότητας Ηρακλείου 59 Caves of the Heraklion region 70 Αντωνής ΒΑςιλΑκής, τOmAs ALusIK & Έιρήνή κρήτικοπουλου
Papers by Anna Bertelli
Bonetto J., Bertelli A. 2012, Il saggio PS2. Campagne di scavo 2010-2011, in «Quaderni Norensi», ... more Bonetto J., Bertelli A. 2012, Il saggio PS2. Campagne di scavo 2010-2011, in «Quaderni Norensi», 4, Padova, pp. 221-227.
Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle missioni italiane in Oriente, 2021
This contribution aims to provide an update on the latest research activities carried out in 2016... more This contribution aims to provide an update on the latest research activities carried out in 2016 and 2019 by the
University of Padova and the IASA at the Sanctuary of Apollo Pythios in Gortyn, Crete. The investigations, conducted through the opening of four new excavation trenches, have been focused not only inside the naos of the Temple, but also on the exterior and, specifically, on the altar, on the space immediately E of it and on a small sector near the so-called Edificio C. It has been possible to investigate stratigraphic basins untouched by previous activities and, in this way, to acquire new important information on both the most ancient phases of use of the sanctuary and on the subsequent structural arrangements of the area. Namely, ceramic material pertaining to the first centuries of the first millennium BC has been retrieved. These findings, currently under study, could indicate a frequentation of the sacred area between the Protogeometric and the Geometric period. In addition, the discovery of a foundation deposit inside the naos, containing part of a black glazed one-handled cup, have made it possible to place the construction of the first cult enclosure around the middle of the 7th century BC.
Monetary and social aspects of Hellenistic Crete, 2020
J. Bonetto, A. Bertelli, E. Brombin, “The transformation of the sanctuary of Apollo Pythios at Go... more J. Bonetto, A. Bertelli, E. Brombin, “The transformation of the sanctuary of Apollo Pythios at Gortyna in the Hellenistic period”, in R. Cantilena, F. Carbone (a cura di), Monetary and social aspects of Hellenistic Crete, 13–14th June 2018, Atene, Suppl. SAIA 2020, 77–86
The Sanctuary of Apollo Pythios, first excavated in 1885 by F. Halbherr, is the object of a new research project started in 2012 the University of Padova and the Italian Archaeological School at Athens. The trial excavations recently carried out could not only confirm the construction phase of the Hellenistic period, but the intact stratigraphy and undisturbed deposits allowed a precise chronological definition. The remarkable changes of the Sanctuary, now with a Temple pronaos, on which international treaties where exposed, and the reconstruction of the heroon by the local kosmoi are fundamental not only for the sanctuary itself. In fact, the transformed sanctuary acted as a pivot in the urban transformations of this part of the city, that, after an apparently silent phase extended from the Late Archaic to the Late Classical period, in the height of the Hellenistic era it now seems to regain importance, perhaps in relation to the koinon ton Kretaieon. Data from the archaeological fieldwork will be presented in relation to the synchronic topographical situation of the neighbouring constructions and an attempt to link these results with the historical and social background will be made.
Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente, vol. XCIV, serie III, 16, 2017
Tutti gli articoli della Rivista sono sottoposti a revisione da parte del comitato di redazione e... more Tutti gli articoli della Rivista sono sottoposti a revisione da parte del comitato di redazione e di referees anonimi, di cui si pubblica qui di seguito l'elenco completo:
L’Africa romana. Momenti di continuità e rottura: bilancio di trent’anni di convegni L’Africa romana, Atti del XX Convegno internazionale di studi (Alghero - Porto Conte Ricerche, 26-29 settembre 2013), a cura di Paola Ruggeri, Roma 2015, pp. 1841-1860. (978-88-430-7400-6)
Il contributo illustra in maniera sintetica l’origine e le prime fasi di svolgimento di un ampio ... more Il contributo illustra in maniera sintetica l’origine e le prime fasi di svolgimento di un ampio progetto di ricerca incentrato sullo studio della relazioni tra la città antica di Nora e lo spazio marittimo ad essa circostante. Dopo l’illustrazione degli obiettivi dello studio dallo spiccato carattere geoarcheologico vengono presentati i primi risultati raggiunti tra il 2011 e il 2013. In questo periodo sono stati identificati nello spazio prossimo alla battigia o appena sommerso alcuni edifici prima del tutto sconosciuti e utili a ricostruire l’assetto e l’estensione reale della città nell’età antica.
Il contributo illustra in maniera sintetica l’origine e le prime fasi di svolgimento di un ampio ... more Il contributo illustra in maniera sintetica l’origine e le prime fasi di svolgimento di un ampio progetto di ricerca incentrato sullo studio della relazioni tra la città antica di Nora e lo spazio marittimo ad essa circostante. Dopo l’illustrazione degli obiettivi dello studio dallo spiccato carattere geoarcheologico vengono presentati i primi risultati raggiunti tra il 2011 e il 2013. In questo periodo sono stati identificati nello spazio prossimo alla battigia o appena sommerso alcuni edifici prima del tutto sconosciuti e utili a ricostruire l’assetto e l’estensione reale della città nell’età antica.
Bonetto J., Bertelli A., Ebner D., Falezza G. 2012, Nora e il mare. Il Progetto Noramar. Attività... more Bonetto J., Bertelli A., Ebner D., Falezza G. 2012, Nora e il mare. Il Progetto Noramar. Attività 2011, in «Quaderni Norensi», 4, Padova, pp. 327-336.
Bonetto J., Bertelli A. 2012, Il saggio PS2. Campagne di scavo 2010-2011, in «Quaderni Norensi», ... more Bonetto J., Bertelli A. 2012, Il saggio PS2. Campagne di scavo 2010-2011, in «Quaderni Norensi», 4, Padova, pp. 221-227.
Conference Presentations by Anna Bertelli
Posters by Anna Bertelli
A partire dal 2012 il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha concesso agl... more A partire dal 2012 il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha concesso agli Atenei operanti a Nora l'opportunità di avviare nuove ricerche nell'ampia area dismessa dalla Marina militare e posta a settentriona del nucleo urbano di Nora, lungo l'istmo che unisce la punta della penisola alla terraferma. Così, nel corso delle campagne di scavo condotte nel settembre 2012 e 2013, sono stati dedicati alcuni giorni al rilievo geofisico all'interno di questo vasta areale per sondare le potenzilità di ricerca e soprattutto per indirizzare i primi interventi di scavo nell'ottica di una migliore comprensione delle periferie urbane e dell'ampliamento del Parco archeologico. Lo spazio di circa 3 ettari dell'ex base militare costituita nel 1936 ha catturato fin dal 1870 l'interesse di ricercatori (A. Roych e M. Satto) che per primi recuperarono pregiate ceramiche greche a figure nere in una zona probabilmente riconducibile alla costa occidentale dell'istmo. Nel biennio 1891-1892, poi, F. Nissardi effettuò lo scavo sistematico di 40 tombe ad ipogeo afferenti alla tipologia prevalente nella Sardegna punica, con pozzo di discesa e camera entrambi rettangolari. Nel 1901 G. Patroni proseguì la ricerca di ipogei tramite nuove trincee e pozzi d'assaggio e, grazie alla buona documentazione lasciata da F. Nissardi, portò a termine la pubblicazione, in forma riassuntiva, degli scavi (poi ampliata nella celebre pubblicazione del 1904 in Monumenti Antichi). Eccezion fatta per alcuni limitati sondaggi compiuti da G. Tore nel 1990, dal 1901 l'area non fu più oggetto di ricerche archeologiche e ha potuto quindi conservare il suo record archeologico fino al recente avvio delle nuove indagini. L'area dedicata alle ricerche ha necessitato di una pulizia preliminare dai numerosi rifiuti metallici accumulatisi nel tempo e dalla vegetazione incolta, per rendere maggiormente speditiva e proficua l'acquisizione dei dati. Si è poi proceduto alla suddivisione degli spazi destinati ad essere indagati in due differenti aree di minor estensione (Area I e Area II) ( ), all'interno delle quali le indagini multisistema hanno visto l'utilizzo di metodologie GPR ed ERT. Per quanto riguarda il GPR, è stato utilizzato un sistema RIS Hi-Mod della IDS con antenna dual frequency da 200-600 MHz, montata su carrello dotato di encoder magnetico, in modalità monostatica, con linee di acquisizione posizionate ogni 0,25 m. Sulla base delle anomalie individuate preliminarmente con il GPR, si è quindi acquisito tramite ERT, con un sistema Syscal Pro 72 della Iris Instruments che, collegato a 48 elettrodi con equispaziati 0,50 m., ha permesso di aumentare il grado di risoluzione dei target sepolti, facilitandone la definizione e delimitazione spaziale ( ). Questo processo ha consentito di mettere in evidenza il complicato palinsesto stratigrafico venutosi a creare a seguito degli scavi ottocenteschi e novecenteschi, e dell'installazione della base militare che, comprendendo sottoservizi quali cisterne, tubazioni, cablaggi e piastre in cemento armato, ha notevolmente complicato l'interpretazione dei dati ( ). Con l'indagine geofisica si sono potuti così indagare circa 2.320 m2 di suolo con metodo GPR e circa 282 m2 con il metodo ERT. Sulla base di alcune anomalie significative è stata quindi impostata la prima campagna di scavo svoltasi a giugno 2014, la quale, attraverso saggi mirati è stata finalizzata ad accertare la natura dei target stessi. In particolare il saggio denominato TR1 ha consentito di portare alla luce diverse strutture tra cui resti di murature e probabili livelli di preparazioni pavimentali così come indicato dal GPR ( . Per quanto riguarda il saggio denominato TR2, sulla base di una forte anomalia individuata già nelle sezioni bidimensionali GPR e sulla base di allineamenti ad essa adiacenti di probabile natura antropica ed emersi nelle mappe ottenute dall'interpolazione delle sezioni 2D, lo stesso ha consentito di portare alla luce un blocco arenitico lavorato e, immediatamente adiacente ad esso, quella che effettivamente si è rivelata essere un'antica strada romana, composta di lastre di andesite di 2,20 m. di lunghezza, 0,75 m. di larghezza e 0,3 m di spessore, in ottimo stato di conservazione e con solchi carrai ancora visibili ( ). Riferimenti bibliografici G. Patroni, Nora. Colonia fenicia in Sardegna, in Monumenti antichi dei Lincei, 14, 1904, pp. 109-268. P. Bartoloni, C. Tronchetti, La necropoli di Nora, Roma 1981. J. Bonetto, A. Bertelli, R. Deiana, A. Mazzariol, Rilievo topografico e geofisico presso i quartieri settentrionali (ex area Marina militare): prime indagini, in Quaderni Norensi, V, pp. 201-209.
Bonetto J., Bertelli A., Colla M. 2015, New research at the Sanctuary of Apollo Pythios at Gortyn... more Bonetto J., Bertelli A., Colla M. 2015, New research at the Sanctuary of Apollo Pythios at Gortyn, Poster at the 3rd Meeting for the Archaeological Work in Crete (Rethymno, 5-8 dicembre 2013)
The University of Padua has been working since 2001 with the Italian Archaeological School of Athens at Gortyn, Crete. Researches has focused on the site of the Sanctuary of Apollo Pythios, located in the plains at the center of the city. There, the excavations have uncovered between 2002 and 2013 a small theater. After the completion of the work at the theatre, the efforts of University of Padua had been concentrated around the nearby Temple of Apollo.
Bonetto J., Bertelli A., R. Deiana, Nuove ricerche nell’area delle necropoli fenicia e punica di ... more Bonetto J., Bertelli A., R. Deiana, Nuove ricerche nell’area delle necropoli fenicia e punica di Nora, in P. Bartoloni (a cura di), Atti del viii Congresso Internazionale di Studi Fenici e Punici (S. Antioco 2013), Carbonia.
Book Chapters by Anna Bertelli
Bertelli A., Le ricognizioni subacquee di Michel Cassien: tecniche di immersione e metodologia di... more Bertelli A., Le ricognizioni subacquee di Michel Cassien: tecniche di immersione e metodologia di scavo, in Nora e il mare I. Le ricerche di M. Cassien a Nora (1978-1984), a cura di J. Bonetto, Scavi di Nora IV, Padova 2014, pp. 459-471.
Bertelli A., I materiali rinvenuti nelle indagini subacquee di Michel Cassien, in Nora e il mare ... more Bertelli A., I materiali rinvenuti nelle indagini subacquee di Michel Cassien, in Nora e il mare I. Le ricerche di M. Cassien a Nora (1978-1984), a cura di J. Bonetto, Scavi di Nora IV, Padova 2014, pp. 473-513.
Talks by Anna Bertelli
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Conference Proceedings by Anna Bertelli
Papers by Anna Bertelli
University of Padova and the IASA at the Sanctuary of Apollo Pythios in Gortyn, Crete. The investigations, conducted through the opening of four new excavation trenches, have been focused not only inside the naos of the Temple, but also on the exterior and, specifically, on the altar, on the space immediately E of it and on a small sector near the so-called Edificio C. It has been possible to investigate stratigraphic basins untouched by previous activities and, in this way, to acquire new important information on both the most ancient phases of use of the sanctuary and on the subsequent structural arrangements of the area. Namely, ceramic material pertaining to the first centuries of the first millennium BC has been retrieved. These findings, currently under study, could indicate a frequentation of the sacred area between the Protogeometric and the Geometric period. In addition, the discovery of a foundation deposit inside the naos, containing part of a black glazed one-handled cup, have made it possible to place the construction of the first cult enclosure around the middle of the 7th century BC.
The Sanctuary of Apollo Pythios, first excavated in 1885 by F. Halbherr, is the object of a new research project started in 2012 the University of Padova and the Italian Archaeological School at Athens. The trial excavations recently carried out could not only confirm the construction phase of the Hellenistic period, but the intact stratigraphy and undisturbed deposits allowed a precise chronological definition. The remarkable changes of the Sanctuary, now with a Temple pronaos, on which international treaties where exposed, and the reconstruction of the heroon by the local kosmoi are fundamental not only for the sanctuary itself. In fact, the transformed sanctuary acted as a pivot in the urban transformations of this part of the city, that, after an apparently silent phase extended from the Late Archaic to the Late Classical period, in the height of the Hellenistic era it now seems to regain importance, perhaps in relation to the koinon ton Kretaieon. Data from the archaeological fieldwork will be presented in relation to the synchronic topographical situation of the neighbouring constructions and an attempt to link these results with the historical and social background will be made.
Conference Presentations by Anna Bertelli
Posters by Anna Bertelli
The University of Padua has been working since 2001 with the Italian Archaeological School of Athens at Gortyn, Crete. Researches has focused on the site of the Sanctuary of Apollo Pythios, located in the plains at the center of the city. There, the excavations have uncovered between 2002 and 2013 a small theater. After the completion of the work at the theatre, the efforts of University of Padua had been concentrated around the nearby Temple of Apollo.
Book Chapters by Anna Bertelli
Talks by Anna Bertelli
University of Padova and the IASA at the Sanctuary of Apollo Pythios in Gortyn, Crete. The investigations, conducted through the opening of four new excavation trenches, have been focused not only inside the naos of the Temple, but also on the exterior and, specifically, on the altar, on the space immediately E of it and on a small sector near the so-called Edificio C. It has been possible to investigate stratigraphic basins untouched by previous activities and, in this way, to acquire new important information on both the most ancient phases of use of the sanctuary and on the subsequent structural arrangements of the area. Namely, ceramic material pertaining to the first centuries of the first millennium BC has been retrieved. These findings, currently under study, could indicate a frequentation of the sacred area between the Protogeometric and the Geometric period. In addition, the discovery of a foundation deposit inside the naos, containing part of a black glazed one-handled cup, have made it possible to place the construction of the first cult enclosure around the middle of the 7th century BC.
The Sanctuary of Apollo Pythios, first excavated in 1885 by F. Halbherr, is the object of a new research project started in 2012 the University of Padova and the Italian Archaeological School at Athens. The trial excavations recently carried out could not only confirm the construction phase of the Hellenistic period, but the intact stratigraphy and undisturbed deposits allowed a precise chronological definition. The remarkable changes of the Sanctuary, now with a Temple pronaos, on which international treaties where exposed, and the reconstruction of the heroon by the local kosmoi are fundamental not only for the sanctuary itself. In fact, the transformed sanctuary acted as a pivot in the urban transformations of this part of the city, that, after an apparently silent phase extended from the Late Archaic to the Late Classical period, in the height of the Hellenistic era it now seems to regain importance, perhaps in relation to the koinon ton Kretaieon. Data from the archaeological fieldwork will be presented in relation to the synchronic topographical situation of the neighbouring constructions and an attempt to link these results with the historical and social background will be made.
The University of Padua has been working since 2001 with the Italian Archaeological School of Athens at Gortyn, Crete. Researches has focused on the site of the Sanctuary of Apollo Pythios, located in the plains at the center of the city. There, the excavations have uncovered between 2002 and 2013 a small theater. After the completion of the work at the theatre, the efforts of University of Padua had been concentrated around the nearby Temple of Apollo.