Papers by Gabriella Farina
L'articolo è comparso in "Sartre", sous la direction de Mauricette Berne, Bibliothèque nationale ... more L'articolo è comparso in "Sartre", sous la direction de Mauricette Berne, Bibliothèque nationale de France/Gallimard, pp. 164-169
Book Reviews by Gabriella Farina
CALL FOR PAPERS by Gabriella Farina

Sartre ha dedicato una parte consistente della propria esperienza filosofica alla scrittura biogr... more Sartre ha dedicato una parte consistente della propria esperienza filosofica alla scrittura biografica. Dalla prima applicazione dei principi della psicanalisi esistenziale, enunciati ne L'essere il nulla, a Charles Baudelaire nel 1947, passando per il "caso" Jean Genet, con la prefazione alle sue opere complete datata 1952, si arriva al monumentale capolavoro consacrato a Gustave Flaubert, edito in tre volumi tra il 1971 e il 1972 (un quarto volume, scritto nel 1974, non ha mai visto la luce). Esistono, poi, altri lavori biografici, meno noti, ma non meno importanti, pubblicati postumi e dedicati a Mallarmé e Tintoretto, i quali meriterebbero maggiore attenzione da parte della critica, affinché sia possibile riscoprire i loro contenuti, nonché ripensare, con un taglio differente, lo stile e i temi delle biografie sartriane. Benché questi studi siano stati tralasciati da Sartre mentre era in vita, la loro presenza certifica la sua esigenza di mettere a punto un metodo che fosse in grado di svelare l'uomo, dietro l'artista, di comprendere un soggetto che, a partire da una condizione alienante, trova il modo di esercitare liberamente la sua praxis. In questo senso, risulta fondamentale anche la sceneggiatura su Freud, composta per il regista John Huston tra il 1958 e il 1960, nella quale Sartre intende mostrare la parabola umana, prima che intellettuale, che ha condotto il padre della psicanalisi a formulare le proprie teorie. È con questo sguardo retrospettivo che Sartre si rivolge anche alla propria infanzia, regalandoci, nel 1964, la sua autobiografia, Le parole, nella quale intende render conto puntualmente del proprio progetto di diventare scrittore, per comprendersi in quanto uomo che ha compiuto una scelta determinata a partire dal proprio ambiente familiare e socio-culturale. Il nuovo numero di «Studi Sartriani» si pone quindi l'obiettivo di gettare una nuova luce su questi testi, non sempre adeguatamente valorizzati dalla critica. La loro centralità nell'evoluzione della riflessione sartriana sull'uomo come soggetto progettante è infatti indiscutibile. Sartre stesso, in
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