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Le cause del risveglio del bambino di notte possono essere molto varie, ed è molto importante cercare di prevenire i problemi legati al sonno del bambino, invece di affrontarli quando sono già sorti.
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Le cause che fanno sì che il bebè non dorma di notte o si svegli sono facili da notare e prevenire. Le più comuni sono:
Come è risaputo, l'OMS consiglia l'allattamento materno esclusivo e su richiesta fino ai sei mesi come minimo. Questo comporta che il bambino mangi frequentemente, sia di giorno che di notte, sia se viene alimentato mediante l’allattamento al seno o con il biberon con latte di formula.
Inoltre, quanto più piccolo è, tanto più frequenti sono i risvegli del neonato. I più piccoli hanno bisogno di adattarsi gradualmente ai ritmi del sonno e della veglia dei grandi, oltre a doversi nutrire, soprattutto i lattanti.
Si tratta della cosiddetta "angoscia di separazione", che si manifesta soprattutto tra i sei mesi e i due anni. Questa angoscia appare quando il bambino non vede la madre o inizia a stare con i nonni o la babysitter e si accentua al momento del sonno.
Il bambino ha bisogno di sentire che i suoi genitori sono lì durante i suoi momenti di angoscia. È necessario essere pazienti e rassicurare il bambino con la voce, le parole di conforto e l'abbraccio della mamma e del papà.
In questo modo, capirà che non ha nulla da temere e si sentirà compreso e accolto. A poco a poco, questa angoscia diminuirà, fino a scomparire.
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Ovviamente, quando un neonato o un bambino (o un adulto) sono malati o hanno la febbre, si svegliano a causa dei sintomi e del disagio. Non c'è altra scelta che accudirlo e assicurarsi che il piccolo stia il meglio possibile, controllando la sua temperatura e seguendo le istruzioni del pediatra.
Un'altra possibile causa di disagio sono le coliche del neonato, che di solito colpiscono alcuni bebè di 2-3 mesi, soprattutto nel tardo pomeriggio, ma si possono anche prolungare fino alle prime ore della notte.
Bisogna rispettare le pause del sonno diurno dei bambini piccoli, che di solito si verificano dopo le poppate. Tuttavia, a poco a poco, il bambino si abituerà a fare meno "pisolini" durante il giorno e dormirà più ore di fila di notte.
L'importante è che il bebè distingua le ore del giorno da quelle della notte. Pertanto, sì a lasciarlo dormire, ma non in totale silenzio e nella penombra o con le tapparelle abbassate. Durante il giorno, è preferibile rispettare i suoni della casa al naturale (senza rumori troppo molesti, ovviamente). Durante la notte, c'è silenzio e calma. Durante il giorno, la famiglia è attiva.
Il bambino si abitua a piangere ogni volta che si sente bagnato e, quindi, si sveglia di notte. È importante cambiare il pannolino se piange e protesta, poiché averlo molto bagnato li fa sentire molto a disagio. Tuttavia, non devi alzarti per cambiarlo espressamente se non si sveglia dimostrando di essere scomodo.
Se il piccolo è abituato a essere intrattenuto e calmato dai genitori quando piange e protesta, potrebbe assumere questa situazione come normale e desiderabile in qualsiasi momento del giorno e della notte. Il bebè deve capire che ci sono delle ore per giocare e altre per dormire. Quindi, di notte, va nutrito, confortato e gli va cambiato il pannolino a voce bassa e velocemente, senza intrattenerlo troppo.
Se il fatto che il bambino si sveglia molto di notte genera una situazione di disagio nei genitori, soprattutto a causa della fatica e della mancanza di un sonno ristoratore durante un periodo di tempo prolungato, è meglio mettere in pratica alcuni suggerimenti che ti offriamo di seguito.
Bisogna tenere presente che ogni bambino è un mondo. La mamma e il papà sono quelli che conoscono meglio il loro figlio, quindi i consigli si possono adattare a ogni caso, a seconda delle caratteristiche e di situazioni familiari determinate.
In caso di dubbio, o se nulla sembra funzionare, devi andare dal pediatra del tuo bambino, con lo scopo di eseguire una visita, per essere più tranquilli ed escludere possibili cause fisiche.
I bebè adorano le routine. I "rituali" prima di dormire sono di solito molto confortanti e gli permettono di stabilire modelli che inducono il sonno.
Un bagno rilassante, una luce soffusa e un'atmosfera rilassata e piacevole; un pannolino pulito, un massaggio, un pigiama morbido, una cena buona, se possibile con un allattamento al seno, un racconto o una canzone e ... Sogni d'oro!
Il bagno nel tardo pomeriggio, piuttosto che semplicemente per l'igiene, serve al bambino per vivere un momento di piacevole relax. L’acqua tiepida, l’aroma delicato e buono del sapone, il fatto di sguazzare ... Sai come fare il bagno al tuo bambino? Ecco come fare passo dopo passo.
Un buon massaggio è essenziale per il relax che viene fornito. Lo adoriamo tutti e i bambini non fanno eccezione. Qui ti spieghiamo come fare un buon massaggio rilassante al tuo bambino.
Un poppata o un biberon prima di coricarsi è perfetto per indicare al bambino che si sta preparando ad andare a dormire. Inoltre, se lo allatti al seno, il contatto con la tua pelle e il tuo calore calmeranno e conforteranno il piccolo e lo aiuteranno ad addormentarsi.
Molti bambini non riescono ad addormentarsi senza il loro caro ciuccio. Da quando glielo puoi offrire se viene allattato al seno? Può interferire con il linguaggio o la dentizione? Quando bisogna cominciare a toglierglielo? Risolvi qui tutti i tuoi dubbi sul ciuccio.
Leggere al bebè un racconto prima di dormire è una buona abitudine e lo aiuta ad addormentarsi. Sebbene i più piccoli non capiranno le parole ne potranno seguire la storia, il ritmo, la cadenza e la morbidezza della voce di mamma o papà faranno sì che gli piacciano. Qui trovi bellissimi racconti per prima di dormire.
Le ninne nanne sono un balsamo per i piccoli che hanno difficoltà ad addormentarsi o si svegliano durante la notte. Qui ti spieghiamo come cantare una buona ninna nanna affinché il tuo bambino si rilassi e dorma come un angioletto.
I neonati dormono per gran parte del giorno e della notte e non distinguono le ore diurne da quelle notturne quando nascono. Inoltre, come abbiamo detto, si svegliano spesso per mangiare, come è normale, il che non dovrebbe preoccupare.
Man mano che il bambino cresce, dorme sempre più tempo senza interruzioni, ma è importante che i genitori seguano una serie di linee guida affinché il bambino possa distinguere quando è giorno e quando è notte.
Durante il giorno, è importante che l'attività della famiglia sia la solita, anche se il bambino potrebbe dormire. Convenie che ci siano luce e i soliti suoni della casa per fare sì che il bambino si adatti gradualmente al ritmo circadiano del resto della famiglia, e quindi permettere di armonizzare il riposo di tutti.
Durante la notte, niente luci né stimoli. Dobbiamo parlare con una voce molto bassa ed il giusto, tentando che il bambino non si svegli troppo con la poppata e il cambio del pannolino.
A poco a poco, il bambino sarà in grado di distinguere perfettamente il giorno dalla notte, dormirà più di seguito di notte e non tanto di giorno. Non disperare!
Ecco un’utile guida sui principali disturbi che possono rendere difficile la nanna dei più piccoli, con i consigli per risolverli al meglio.
Nel corso della giornata, poi, è assonnato e apatico oppure nervoso e irritabile e respira spesso con la bocca.
Durante il sonno, è agitato e, di giorno e di notte, piange spesso senza una causa apparente. Mentre succhia il latte, si stacca di frequente, inarcandosi, o si rifiuta di poppare. Dopo il pasto, rigurgita spesso. A volte trattiene il fiato oppure ha una tosse secca e stizzosa.
Il bambino si siede improvvisamente sul letto, ha gli occhi sbarrati, grida e piange disperatamente. Se tenti di consolarlo, si agita ancora di più. Dopo l’attacco, si calma, riaddormentandosi, e la mattina successiva non ricorda nulla.
Si agita nel sonno, è sudato e pronuncia frammenti di parole. Spesso si sveglia di colpo, spaventato, e racconta di aver fatto un brutto sogno.
Il sonno è frammentato da brevi interruzioni, durante le quali il bimbo è irrequieto, emette vocalizzi o piange.
Anche se è grandicello, fa ancora la pipì a letto. Oppure è tornato a bagnarlo, dopo un periodo in cui aveva imparato a controllare lo stimolo.
Digrigna ciclicamente i denti, ma continua a dormire tranquillo.