Journal articles by Elena Elgani
in A. Meroni, A. M. Ospina Medina, B. Villari, ServDes2018. Service Design Proof of Concept, Proc... more in A. Meroni, A. M. Ospina Medina, B. Villari, ServDes2018. Service Design Proof of Concept, Proceedings of the ServDes.2018 Conference, 18-20 June, Milano, Italy, Linköping University Electronic Press, Linköpings universitet, Linköping, 2018. ISBN: 978-91-7685-237-8.
Research Groups by Elena Elgani

* Research Group: Luca Basso Peressut (coordinator), Anna Barbara, Jacqueline Ceresoli, Simona Ch... more * Research Group: Luca Basso Peressut (coordinator), Anna Barbara, Jacqueline Ceresoli, Simona Chiodo, Lavinia Dondi, Elena Elgani, Imma Forino, Francesca Lanz, Jacopo Leveratto, Antonio Longo, Chiara Rabbiosi, Pierluigi Salvadeo.
* Research Programme: Farb 2015, DAStU Department, Politecnico di Milano | Funded Program.
* Abstract_ L’identità e la diversità – culturale, etnica, religiosa, politica – attraversano quotidianamente il contesto globale contemporaneo: viviamo in un’epoca segnata dalle migrazioni, dai flussi di popolazioni,dal movimento delle persone, delle informazioni, della conoscenza. Di continente in continente, di nazione in nazione, di città in città, singoli o gruppi di individui superano i confini geografici e le barriere culturali o linguistiche alla ricerca di un maggiore benessere economico o di una diversa prospettiva di crescita per i propri figli, altrimenti si spostano per motivi di studio, per turismo o per maturare esperienze di vita e di rapporti sociali.
I “nuovi nomadi” segnano con tracce invisibili o concrete i luoghi che attraversano e in cui si fermano, generando contaminazioni linguistiche, culturali, di stili di vita. Gli spazi condivisi dell’abitare metropolitano – e in particolare gli spazi aperti urbani, i luoghi della mobilità, del lavoro e della cultura – vivono delle interrelazioni e dello scambio fra le persone, in un processo del tutto innovativo di intensificazione globale. Per questo motivo, la loro definizione oggi richiede un totale ripensamento degli usi e dei significati a essi tradizionalmente associati, in relazione ai cambiamenti socioculturali in atto. Ibridazione e multiculturalità, infatti, sollecitano nuove forme di inclusività sociale negli spazi e nelle architetture a cui, in passato, era demandata soprattutto una sorta di rappresentatività collettiva.
Nell’ipotesi progettuale di costruire un ambiente adattabile, che risponda cioè alla necessità di dialogo interculturale determinata dai flussi migratori transnazionali, la ricerca si propone di tracciare un quadro delle più rilevanti sperimentazioni architettoniche sugli interni collettivi, capaci di mettere in luce le strategie e gli strumenti più innovativi di “progettazione inclusiva” al riguardo. Dapprima definendo gli attori e le pratiche generate dalla condizione del “nomadismo globale” e, in seguito, individuando le architetture e gli spazi che rispondono al cambiamento dell’uso dell’ambiente collettivo, in una società segnata dall’intensificazione della mobilità. La ricerca sarà sviluppata sia attraverso un’analisi interdisciplinare sulla portata e sulle dinamiche di questi flussi, sia attraverso una lettura architettonica sulle potenzialità “accomodanti” delle forme spaziali a esse associate, sia attraverso una riflessione filosofica su un’estetica eteronoma, essenziale nell’orientare la loro costruzione attraverso il vincolo tra la dimensione formale e l’esplicitazione della specificità
identitaria dell’architettura.
Books by Elena Elgani

Franco Angeli, 2019
The research project titled "Living, working, travelling: Interior design for new scenarios betwe... more The research project titled "Living, working, travelling: Interior design for new scenarios between hospitality and work field", financed by FARB Fondo Ateneo Ricerca di Base of the Design Department-Politecnico di Milano 2015-2016, started from the assumption that in the contemporary society we witness both physical and virtual "mobile lives" (Elliot, Urry, 2010). This attitude involves new concepts related to the design of the spaces that are investigated in the book trough researches and didactic activities in order to define new ways of living, working and travelling, and to identify which kind of spaces are generated by the contemporary transformations. The research explores and describes these new spatial models with the specific approach of the design of interiors, focused on the space but also on the processes and systems of relationships between spaces-furniture-services and communication methods. During the research, developed by the research team, coordinated by prof. Francesco Scullica: Veronese, the focus is mainly on the relationship and the hybridization processes between hospitality spaces (mainly hotels and hostels) and workspa-ces for knowledge worker (offices, smart-office, co-working, hubs) in the field of interior design. Francesco Scullica, Architect, PhD in Interior Architecture, Francesco is Associate Professor in industrial design at the Design department-Politecnico di Milano. He carries out research, teaching and consulting in the field of hospitality and he is the author of many publications and researches. Involved into the interior and the furnishing product design, the relationship with the areas related to management, the corporate image and services in a complex system like the hotel building. Since 2012 he is scientific director of the Master in Interior Design-Polidesign. He contributed in many conferences and events discussing the trends and new design scenarios dedicated to hospitality. Elena Elgani, Architect, PhD in Interior Architecture and Exhibition Design at Politecnico di Milano. She's currently developing her research and professional practice in the field of interior architecture and design focusing on the system of contemporary hospitality (hotel, hostels, urban camping), temporary architecture and exhibitions. She is also interested in trends research for the interior design field and future lifestyles. Since 2010 she collaborates as assistant lecturer in interior architecture and interior design at Politecnico di Mi-lano, being involved in several didactic activities: research projects, lectures, mentoring for thesis, workshops. Since 2016 she has worked as adjunct professor at School of Design, Politecnico di Milano.
Scullica, F., Elgani, M., (2019), LIVING WORKING AND TRAVELLING. New Processes of Hybridization f... more Scullica, F., Elgani, M., (2019), LIVING WORKING AND TRAVELLING. New Processes of Hybridization for the spaces of Hospitality and Work, pp 290, FrancoAngeli, DI Design International, ISBN e-book: 9788891777201

La monografia, in edizione multilingue, presenta una descrizione completa dell’opera dell' archi... more La monografia, in edizione multilingue, presenta una descrizione completa dell’opera dell' architetto, proponendo le ultime realizzazioni nell'ambito dell' interior design e
e del product design.
Una rassegna di opere e prodotti localizzati in diversi paesi del mondo, testimonianza del lavoro svolto all’estero dal progettista dal 2012 al 2016.
Le immagini fotografiche, correlate da schede tecniche e testi descrittivi, offrono la possibilità di scoprire e approfondire i concetti e le idee su cui si fonda la filosofia progettuale dell’“Architectural Hero”.
Simone Micheli ha fondato l’omonimo Studio d’Architettura nel 1990 e nel 2003 la società di progettazione “Simone Micheli Architectural Hero” con sede a Firenze, Milano e Dubai.
È docente presso il Poli.Design e presso la Scuola Politecnica di Design di Milano. La sua attività professionale si articola in plurime direzioni: dall’architettura di interni, dal design al visual design passando per la comunicazione; le sue creazioni, sostenibili e sempre attente all’ambiente, sono
connotate da forte identità e originalità.
F. Scullica, E. Elgani, #Simone Micheli, Forma Edizioni, Firenze, 2016.
Parte II. Lo spazio ludico relazionale nel progetto
Francesco Scullica, Elena Elgani, Inquadrame... more Parte II. Lo spazio ludico relazionale nel progetto
Francesco Scullica, Elena Elgani, Inquadramento teorico. Interior Design e spazi del gioco (Dalla casa ai luoghi extradomestici; La frammentazione dell'abitare; Interior Design e spazi contract; Design esperienziale e interni ludici; Nuovi interni ludici tra esperienza e progetto)
in Zamporri, R., Scullica, F., Bertolo, M., (2016) Bordgame Interior Design.Ricerca, progetto e comunicazione per lo spazio del gioco nella contemporaneità, Milano: Franco Angeli edizioni,
Book Reviews by Elena Elgani
Bibliography review
Scullica, F., Del Zanna, G., Co, R., (2015) Curarsi lontano da casa, esperie... more Bibliography review
Scullica, F., Del Zanna, G., Co, R., (2015) Curarsi lontano da casa, esperienze di case di accoglienza e proposte di interior design, Milano: Franco Angeli Editore
Conference Presentations by Elena Elgani
Ri-pensare gli spazi , 2020
Quale futuro per gli spazi collettivi del lavoro e dello svago?
Il tema è stato affrontato mercol... more Quale futuro per gli spazi collettivi del lavoro e dello svago?
Il tema è stato affrontato mercoledì 13 maggio 2020 in videoconferenza durante l’evento (RI)PENSARE GLI SPAZI.
Considerazioni per il futuro dell’interior design a partire dal testo F. Scullica, E. Elgani (a cura di) Living, working and travelling. New Processes of Hybridization of the Spaces of Hospitality and Work FrancoAngeli edizioni.
Interventi di: Francesco Antonio Scullica, Elena Elgani, Cinzia Pagni, Alessandro Colombo, Mauro Mordini, Cristina Paini, Enrico Glauco Cleva IDC
FIABCI, The International Real Estate Federation
IWG plc
IL PUNTO Real Estate Advisor / CORFAC International
12 settembre 2016 at L’Oreal Luxe – Paris.
10 giugno 2016 for the Master en Management du Luxe, ... more 12 settembre 2016 at L’Oreal Luxe – Paris.
10 giugno 2016 for the Master en Management du Luxe, Haute Ecole de Gestion – Genève, Poli.design.
Scullica,F., Elgani, E.,(2015) New Generation of Hospitality Spaces in Future in our Hands. Coun... more Scullica,F., Elgani, E.,(2015) New Generation of Hospitality Spaces in Future in our Hands. Council for Hospitality Management Education CHME- 2015 Annual Research Conference Proceedings, 20-22 May 2015, Manchester Metropolitan University
Papers by Elena Elgani
Mind and Places. A Multidisciplinary Approach to the Design of Contemporary City, 2020
Chapters “Time. The City as an Event of Time and Space” and “Time. Hybrid
Spaces for Users-Bodies... more Chapters “Time. The City as an Event of Time and Space” and “Time. Hybrid
Spaces for Users-Bodies between Work and Hospitality” confront with time from a philosophic and a design approach...
Scullica and Elgani discuss about hybrid spaces for bodies-users between work and hospitality, highlighting that time turns out to be a fundamental factor in their spatial, finishing and service identities and characterizations. In fact, the way of travelling and the consequent stay in accommodation structures appear to be increasingly influenced by time: not only are the journeys faster, but often the stay in some contexts/destinations is concentrated in a lower number of days than in the past. Therefore, time assumes an important role in defining the new identities of both hospitality places and workspaces.
Scullica, F., Elgani, E.,(2015) Hotels Interior Spaces: An Example of Cross Fertilization, in Col... more Scullica, F., Elgani, E.,(2015) Hotels Interior Spaces: An Example of Cross Fertilization, in Collina, L., Galluzzo, L., Meroni, A., (a cura di), The Virtuous Circle. Design Culture and Experimentation, Prooceedings of the Cumulus Conference, - Milan, 3-7 june 2015, Milano: McGraw-Hill Education (Italy)
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Journal articles by Elena Elgani
Research Groups by Elena Elgani
* Research Programme: Farb 2015, DAStU Department, Politecnico di Milano | Funded Program.
* Abstract_ L’identità e la diversità – culturale, etnica, religiosa, politica – attraversano quotidianamente il contesto globale contemporaneo: viviamo in un’epoca segnata dalle migrazioni, dai flussi di popolazioni,dal movimento delle persone, delle informazioni, della conoscenza. Di continente in continente, di nazione in nazione, di città in città, singoli o gruppi di individui superano i confini geografici e le barriere culturali o linguistiche alla ricerca di un maggiore benessere economico o di una diversa prospettiva di crescita per i propri figli, altrimenti si spostano per motivi di studio, per turismo o per maturare esperienze di vita e di rapporti sociali.
I “nuovi nomadi” segnano con tracce invisibili o concrete i luoghi che attraversano e in cui si fermano, generando contaminazioni linguistiche, culturali, di stili di vita. Gli spazi condivisi dell’abitare metropolitano – e in particolare gli spazi aperti urbani, i luoghi della mobilità, del lavoro e della cultura – vivono delle interrelazioni e dello scambio fra le persone, in un processo del tutto innovativo di intensificazione globale. Per questo motivo, la loro definizione oggi richiede un totale ripensamento degli usi e dei significati a essi tradizionalmente associati, in relazione ai cambiamenti socioculturali in atto. Ibridazione e multiculturalità, infatti, sollecitano nuove forme di inclusività sociale negli spazi e nelle architetture a cui, in passato, era demandata soprattutto una sorta di rappresentatività collettiva.
Nell’ipotesi progettuale di costruire un ambiente adattabile, che risponda cioè alla necessità di dialogo interculturale determinata dai flussi migratori transnazionali, la ricerca si propone di tracciare un quadro delle più rilevanti sperimentazioni architettoniche sugli interni collettivi, capaci di mettere in luce le strategie e gli strumenti più innovativi di “progettazione inclusiva” al riguardo. Dapprima definendo gli attori e le pratiche generate dalla condizione del “nomadismo globale” e, in seguito, individuando le architetture e gli spazi che rispondono al cambiamento dell’uso dell’ambiente collettivo, in una società segnata dall’intensificazione della mobilità. La ricerca sarà sviluppata sia attraverso un’analisi interdisciplinare sulla portata e sulle dinamiche di questi flussi, sia attraverso una lettura architettonica sulle potenzialità “accomodanti” delle forme spaziali a esse associate, sia attraverso una riflessione filosofica su un’estetica eteronoma, essenziale nell’orientare la loro costruzione attraverso il vincolo tra la dimensione formale e l’esplicitazione della specificità
identitaria dell’architettura.
Books by Elena Elgani
e del product design.
Una rassegna di opere e prodotti localizzati in diversi paesi del mondo, testimonianza del lavoro svolto all’estero dal progettista dal 2012 al 2016.
Le immagini fotografiche, correlate da schede tecniche e testi descrittivi, offrono la possibilità di scoprire e approfondire i concetti e le idee su cui si fonda la filosofia progettuale dell’“Architectural Hero”.
Simone Micheli ha fondato l’omonimo Studio d’Architettura nel 1990 e nel 2003 la società di progettazione “Simone Micheli Architectural Hero” con sede a Firenze, Milano e Dubai.
È docente presso il Poli.Design e presso la Scuola Politecnica di Design di Milano. La sua attività professionale si articola in plurime direzioni: dall’architettura di interni, dal design al visual design passando per la comunicazione; le sue creazioni, sostenibili e sempre attente all’ambiente, sono
connotate da forte identità e originalità.
F. Scullica, E. Elgani, #Simone Micheli, Forma Edizioni, Firenze, 2016.
Francesco Scullica, Elena Elgani, Inquadramento teorico. Interior Design e spazi del gioco (Dalla casa ai luoghi extradomestici; La frammentazione dell'abitare; Interior Design e spazi contract; Design esperienziale e interni ludici; Nuovi interni ludici tra esperienza e progetto)
in Zamporri, R., Scullica, F., Bertolo, M., (2016) Bordgame Interior Design.Ricerca, progetto e comunicazione per lo spazio del gioco nella contemporaneità, Milano: Franco Angeli edizioni,
Book Reviews by Elena Elgani
Scullica, F., Del Zanna, G., Co, R., (2015) Curarsi lontano da casa, esperienze di case di accoglienza e proposte di interior design, Milano: Franco Angeli Editore
Conference Presentations by Elena Elgani
Il tema è stato affrontato mercoledì 13 maggio 2020 in videoconferenza durante l’evento (RI)PENSARE GLI SPAZI.
Considerazioni per il futuro dell’interior design a partire dal testo F. Scullica, E. Elgani (a cura di) Living, working and travelling. New Processes of Hybridization of the Spaces of Hospitality and Work FrancoAngeli edizioni.
Interventi di: Francesco Antonio Scullica, Elena Elgani, Cinzia Pagni, Alessandro Colombo, Mauro Mordini, Cristina Paini, Enrico Glauco Cleva IDC
FIABCI, The International Real Estate Federation
IWG plc
IL PUNTO Real Estate Advisor / CORFAC International
10 giugno 2016 for the Master en Management du Luxe, Haute Ecole de Gestion – Genève, Poli.design.
Papers by Elena Elgani
Spaces for Users-Bodies between Work and Hospitality” confront with time from a philosophic and a design approach...
Scullica and Elgani discuss about hybrid spaces for bodies-users between work and hospitality, highlighting that time turns out to be a fundamental factor in their spatial, finishing and service identities and characterizations. In fact, the way of travelling and the consequent stay in accommodation structures appear to be increasingly influenced by time: not only are the journeys faster, but often the stay in some contexts/destinations is concentrated in a lower number of days than in the past. Therefore, time assumes an important role in defining the new identities of both hospitality places and workspaces.
* Research Programme: Farb 2015, DAStU Department, Politecnico di Milano | Funded Program.
* Abstract_ L’identità e la diversità – culturale, etnica, religiosa, politica – attraversano quotidianamente il contesto globale contemporaneo: viviamo in un’epoca segnata dalle migrazioni, dai flussi di popolazioni,dal movimento delle persone, delle informazioni, della conoscenza. Di continente in continente, di nazione in nazione, di città in città, singoli o gruppi di individui superano i confini geografici e le barriere culturali o linguistiche alla ricerca di un maggiore benessere economico o di una diversa prospettiva di crescita per i propri figli, altrimenti si spostano per motivi di studio, per turismo o per maturare esperienze di vita e di rapporti sociali.
I “nuovi nomadi” segnano con tracce invisibili o concrete i luoghi che attraversano e in cui si fermano, generando contaminazioni linguistiche, culturali, di stili di vita. Gli spazi condivisi dell’abitare metropolitano – e in particolare gli spazi aperti urbani, i luoghi della mobilità, del lavoro e della cultura – vivono delle interrelazioni e dello scambio fra le persone, in un processo del tutto innovativo di intensificazione globale. Per questo motivo, la loro definizione oggi richiede un totale ripensamento degli usi e dei significati a essi tradizionalmente associati, in relazione ai cambiamenti socioculturali in atto. Ibridazione e multiculturalità, infatti, sollecitano nuove forme di inclusività sociale negli spazi e nelle architetture a cui, in passato, era demandata soprattutto una sorta di rappresentatività collettiva.
Nell’ipotesi progettuale di costruire un ambiente adattabile, che risponda cioè alla necessità di dialogo interculturale determinata dai flussi migratori transnazionali, la ricerca si propone di tracciare un quadro delle più rilevanti sperimentazioni architettoniche sugli interni collettivi, capaci di mettere in luce le strategie e gli strumenti più innovativi di “progettazione inclusiva” al riguardo. Dapprima definendo gli attori e le pratiche generate dalla condizione del “nomadismo globale” e, in seguito, individuando le architetture e gli spazi che rispondono al cambiamento dell’uso dell’ambiente collettivo, in una società segnata dall’intensificazione della mobilità. La ricerca sarà sviluppata sia attraverso un’analisi interdisciplinare sulla portata e sulle dinamiche di questi flussi, sia attraverso una lettura architettonica sulle potenzialità “accomodanti” delle forme spaziali a esse associate, sia attraverso una riflessione filosofica su un’estetica eteronoma, essenziale nell’orientare la loro costruzione attraverso il vincolo tra la dimensione formale e l’esplicitazione della specificità
identitaria dell’architettura.
e del product design.
Una rassegna di opere e prodotti localizzati in diversi paesi del mondo, testimonianza del lavoro svolto all’estero dal progettista dal 2012 al 2016.
Le immagini fotografiche, correlate da schede tecniche e testi descrittivi, offrono la possibilità di scoprire e approfondire i concetti e le idee su cui si fonda la filosofia progettuale dell’“Architectural Hero”.
Simone Micheli ha fondato l’omonimo Studio d’Architettura nel 1990 e nel 2003 la società di progettazione “Simone Micheli Architectural Hero” con sede a Firenze, Milano e Dubai.
È docente presso il Poli.Design e presso la Scuola Politecnica di Design di Milano. La sua attività professionale si articola in plurime direzioni: dall’architettura di interni, dal design al visual design passando per la comunicazione; le sue creazioni, sostenibili e sempre attente all’ambiente, sono
connotate da forte identità e originalità.
F. Scullica, E. Elgani, #Simone Micheli, Forma Edizioni, Firenze, 2016.
Francesco Scullica, Elena Elgani, Inquadramento teorico. Interior Design e spazi del gioco (Dalla casa ai luoghi extradomestici; La frammentazione dell'abitare; Interior Design e spazi contract; Design esperienziale e interni ludici; Nuovi interni ludici tra esperienza e progetto)
in Zamporri, R., Scullica, F., Bertolo, M., (2016) Bordgame Interior Design.Ricerca, progetto e comunicazione per lo spazio del gioco nella contemporaneità, Milano: Franco Angeli edizioni,
Scullica, F., Del Zanna, G., Co, R., (2015) Curarsi lontano da casa, esperienze di case di accoglienza e proposte di interior design, Milano: Franco Angeli Editore
Il tema è stato affrontato mercoledì 13 maggio 2020 in videoconferenza durante l’evento (RI)PENSARE GLI SPAZI.
Considerazioni per il futuro dell’interior design a partire dal testo F. Scullica, E. Elgani (a cura di) Living, working and travelling. New Processes of Hybridization of the Spaces of Hospitality and Work FrancoAngeli edizioni.
Interventi di: Francesco Antonio Scullica, Elena Elgani, Cinzia Pagni, Alessandro Colombo, Mauro Mordini, Cristina Paini, Enrico Glauco Cleva IDC
FIABCI, The International Real Estate Federation
IWG plc
IL PUNTO Real Estate Advisor / CORFAC International
10 giugno 2016 for the Master en Management du Luxe, Haute Ecole de Gestion – Genève, Poli.design.
Spaces for Users-Bodies between Work and Hospitality” confront with time from a philosophic and a design approach...
Scullica and Elgani discuss about hybrid spaces for bodies-users between work and hospitality, highlighting that time turns out to be a fundamental factor in their spatial, finishing and service identities and characterizations. In fact, the way of travelling and the consequent stay in accommodation structures appear to be increasingly influenced by time: not only are the journeys faster, but often the stay in some contexts/destinations is concentrated in a lower number of days than in the past. Therefore, time assumes an important role in defining the new identities of both hospitality places and workspaces.
Coordinator: Prof. Luca Basso Peressut
Advisor: Prof. Francesco Scullica
Politecnico di Milano - Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - Dastu
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The research approaches the subject of temporary hospitality spaces, which are set up and at a later stage, disposed of, for those participating in urban events, phenomena at a national or international level. These events can support tourism flow and stimulate the changes of the urban hospitality system. The observation of contemporary urban events, from great events to arts or music festivals and cultural exhibitions, as well as sports and religious happenings, show that events gradually express and spread themselves and are more and more popular worldwide, thus activating physical and semantic processes of transformation of the spaces where they take place. The analysis of the contemporary urban hospitality system has allowed to identify new social behaviours, which are the expression of the modification of how the experience of travelling and tourism are made. These behaviours outline new forms of inhabiting the cities, more and more temporary, and an increase of requests for new spaces for hospitality in order to satisfy the various needs of the users with different spending power. The urban accommodating system is firmly founded on hospitality structures and hostels, complex architectural objects with their own identity, which is historically established. This system is open to new experimental typologies: temporary and pop-up hotels, urban campsites, small residential units and modules, as well as macro-objects and furniture systems. Temporary installations, though meaningful, they differ in typology and spatial features, but they share the same purpose which is to find affordable solutions (defined low-cost) for a greater category of travellers than in the previous historical periods. These solutions are in part still marginable, compared to the urban hospitality system, but they identify a current field of research for interior architecture and interior design, which can promote the considerations on temporary inhabiting the urban contexts and, in the specific, the research and the project of new hospitality solutions, where the definition of a cozy dimension for the individual is combined with the desire to live a meaningful experience. The essay will examine these new solutions through the analysis of chosen case studies and theoretical contribution. The aim will be to define the different typologies, examining the formal and material qualities starting from the point of view of interior architecture, which does not restrict itself to the definition of spaces, but it explores the adjustments of spaces to the living needs. Lastly, in close relationship with the disciplines of architecture and design, some remarks have been made about the spatial and formal features, in order to outline some possible guidelines for the planning of contemporary hospitality solutions.
Coliving: Labs for future urban living
Re-activate communities: Casa Netural in Matera
Feel at home in a co-living: the experience of Colonies
I Talks sono stati organizzati da
Metadesign Studio - #CoHoL Coliving Hospitality Lab. (Proff. Francesco Antonio Scullica – Elena Elgani) Scuola del Design - Politecnico di Milano con Co-Liv, a global non-profit organization, ecosystem and do-tank whose mission is to empower the coliving phenomenon
HOspitality&Workscape
LIVING, WORKING, TRAVELLING: INTERIOR DESIGN FOR NEW SCENARIOS BETWEEN HOSPITALITY AND WORK FIELD
Vivere, lavorare e viaggiare: l’interior design per la definizione di nuovi scenari tra lavoro e ospitalità
POLITECNICO DI MILANO - DESIGN SCHOOL
FREE-REGISTRATION http://bit.ly/designforhospitality
Issue #4 of IE:Studio explores the range of interpretations that emerge from the investigation of these hidden, invisible and erased spaces. Today digital technologies provide us with pseudo surgical tools through which to record, document, extract and reproduce interiors that are threatened, hidden or concealed, but what tactics and tools can we adopt to take apart, read and interpret the multiple layers of memory and matter that are embedded within the fabric of the interior? What happens when we encounter content and data that poses ethical and political questions? And in the uncovering of such interiors are we aestheticising trauma rather than simply unpicking the truth? Can the increased scrutiny of what lies beneath the surface of the interior give spaces their own agency beyond human inhabitation?
This issue offers a diverse collection of essays and studio briefs that question and expose a range of positions in relation to lost and hidden interiors, and what happens when these spaces are restored to the public gaze, literally and/or metaphorically. The eleven papers included here are organised into three sections: Studio, Research and Practice, and have been curated under five headings: #negated, #forgotten, #concealed, #erased and #lost that identify different typologies of the hidden interior as well as varying strategies of engagement. The three different sections - Studio, Research, Practice – provide a useful framework for how Research and Practice in Interiors informs Studio briefs. The wide range of contributors including academics, researchers, students and practitioners together underline the collaborative nature of interiors as a discipline.