papers by luca baldissara
E-Review. Rivista degli Istituti Storici dell'Emilia-Romagna in Rete, Feb 19, 2020
I molti territori della Repubblica fascista. Amministrazione e società nella RSI a cura di Robert... more I molti territori della Repubblica fascista. Amministrazione e società nella RSI a cura di Roberto Parisini,

In the first thirty years of Republican Italy’s history, historians were at the same time researc... more In the first thirty years of Republican Italy’s history, historians were at the same time researchers of the past, teachers of history, but also hommes de lettres. They studied the past but did not disdain political commitment in the present issues. They were intellectuals that reconstructed the events of the recent past and participated in the process of cultural formation of the young people, combining academic diligence with political engagement. Many would have devoted their job of historians to understand what it was, in the history of Italy, which gave rise to war and Fascism. In the postwar period Italian historians elaborated therefore a global reading of the history of their country to explain Fascism and the war. In the general histories of Italy published among the mid-Forties and the mid-Seventies it is particularly evident than the reflection on the past was developed taking into consideration its results. To reread those histories today can contribute to the elaboration of a collective profile of the Italian historians, with special reference to their public role in the long postwar period. The locution indicates a homogeneous historical phase, characterized by the deep transformation of Italy from rural to industrial and urbanized country, where politics and culture were tightly interwoven. The deep Seventies’ crisis - crisis of the idea of boundless growth, fiscal crisis of the state, crisis of mass political parties, crisis of a model of relationship between politics and culture - will eventually put an end to this historiography and to the specific way to be "intellectual" of the historians.
La «guerra dei trent 'anni» (1914-45) è la più recente e traumatica esperienza unificante degli e... more La «guerra dei trent 'anni» (1914-45) è la più recente e traumatica esperienza unificante degli europei. Non v'è dubbio che i grandi sconvolgimenti di questo trentennio attraversano l'intero continente, in un processo ambivalente, di europeizzazione della guerra, da una parte, e, dall'altra, di mondializzazione delle guerre europee, come già era accaduto al tempo delle guerre napoleoniche. I drammi e le tragedie della guerra hanno accomunato gran parte dei cittadini europei, così come le profonde fratture ideologiche tra fascismo e antifascismo, tra comunismo e anticomunismo.

Storicamente, 2013
L'oggetto dello studio di Sergio Luzzatto si annuncia difficile ma cruciale, delicato ma appassio... more L'oggetto dello studio di Sergio Luzzatto si annuncia difficile ma cruciale, delicato ma appassionante: indagare un avvenimento relativamente marginale agli albori della guerriglia partigiana nel tardo 1943 -l'uccisione di due giovani "ribelli" per mano dei compagni in una banda infiltrata da ben tre spie fasciste, la cui presenza consente un rastrellamento che conduce alla dissoluzione della piccola formazione -per rintracciare le matrici e i caratteri originari della Resistenza italiana, spingendosi oltre i limiti cronologici del 25 aprile per coglierne gli sviluppi e le eredità nel dopoguerra. Un metodo di lavoro collaudato, tipico dell'approccio microstorico, e allo stesso momento difficile da praticare: individuare un fatto specifico, significativo e rilevante, ricostruirne minuziosamente i dettagli, quindi svilupparne i nessi con il contesto complessivo e trarne elementi di comprensione sul piano generale, relativamente a un'epoca storica nel suo insieme. Del resto, l'intenzione dichiarata di Luzzatto è di estrarre da una storia della Resistenza gli elementi per la storia della Resistenza. Che la "piccola" storia ricostruita da Luzzatto sia quella della banda in cui militò Primo Levi, e che anzi lo spunto dell'indagine sia tratto proprio dalle poche pagine dedicate dallo stesso Levi a riassumere la breve esperienza partigiana (nel capitolo Oro del Sistema periodico, del 1975), accresce l'interesse di Partigia. Perché lo sforzo di contribuire a una riscrittura della "grande" storia della Resistenza si somma in Luzzatto all'intrigante tentativo di praticare un'archeologia della riflessione sulla violenza di Primo Levi,
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