I'm full professor at University of Pise (Italy). I have two main scientific fields of interest: Gender history and Cultural and Social History of Psychiatry
La Rivoluzione francese definisce la moderna cittadinanza, ma ne esclude categoricamente le donne... more La Rivoluzione francese definisce la moderna cittadinanza, ma ne esclude categoricamente le donne. Nel 1848 viene introdotto il suffragio universale per i soli uomini, mentre le donne dovranno attendere la fine del secondo conflitto mondiale. Quali sono le ragioni di un divario tanto lungo e profondo?
Per rispondere a questo interrogativo, l’autrice accosta le riflessioni dei movimenti femministi alle teorie di filosofi, politici e scienziati che hanno immaginato i diritti politici come squisitamente maschili, soffermandosi su alcuni momenti cruciali e su alcune fra le protagoniste più originali del lungo Ottocento.
Il volume si sviluppa attorno ad alcuni nuclei tematici: il governo della famiglia e quello della città, i rapporti tra diritti civili e diritti politici, il concetto di nature féminine, gli interventi biopolitici di impronta pronatalista.
Introduzione* «[...] più che una sostanza è l'idea stessa della sua infinita trasformazione, è, c... more Introduzione* «[...] più che una sostanza è l'idea stessa della sua infinita trasformazione, è, come dice il suo nome volgare, l'ubiquità resa visibile; e proprio in questo, d'altra parte, essa è una materia miracolosa: il miracolo è sempre una conversione brusca della natura. La plastica resta tutta impregnata in questa scossa: più che un oggetto essa è traccia di un movimento». 1 La citazione, forse, è nota; così infatti Roland Barthes definiva la plastica, non solo inserendola tra i miti della modernità, ma cogliendo soprattutto il suo carattere alchemico, essenzialmente capace di trasformare la materia in oggetto perfetto, quasi umano. Materiale adattabile e versatile, impiegata in insiemi di oggetti sempre più vasti e ottenuta con tecniche via via più raffinate, la plastica ha contraddistinto e incarnato i valori e i simboli della modernità: ha contribuito ad annullare le distanze tra il naturale e l'artificiale, ha soddisfatto il bisogno di modificare il reale, ha enormemente aumentato la riproducibilità seriale degli oggetti.
Although there is a wide-ranging historiography dealing with psychoneurosis, various manifestatio... more Although there is a wide-ranging historiography dealing with psychoneurosis, various manifestations of psychic suffering widespread among traumatised soldiers during the Great War have received less attention. This essay, based on an analysis of soldiers' clinical files in Italian psychiatric hospitals, draws out these phenomena. The main forms assumed by this kind of trauma are three: soldiers who strip off their uniform and wander around naked; a sort of regression to childhood; and a particular type of hysteria. The essay stresses how existingstereotypes about women were adapted to form a new way of describing masculinity in crisis, and the new political subject: the masses. Too many emotions, too many nerves, define the affected men: they are subjects deprived of personality, and their predicament highlights the transition from soldier-hero to mass-soldier.
La Rivoluzione francese definisce la moderna cittadinanza, ma ne esclude categoricamente le donne... more La Rivoluzione francese definisce la moderna cittadinanza, ma ne esclude categoricamente le donne. Nel 1848 viene introdotto il suffragio universale per i soli uomini, mentre le donne dovranno attendere la fine del secondo conflitto mondiale. Quali sono le ragioni di un divario tanto lungo e profondo?
Per rispondere a questo interrogativo, l’autrice accosta le riflessioni dei movimenti femministi alle teorie di filosofi, politici e scienziati che hanno immaginato i diritti politici come squisitamente maschili, soffermandosi su alcuni momenti cruciali e su alcune fra le protagoniste più originali del lungo Ottocento.
Il volume si sviluppa attorno ad alcuni nuclei tematici: il governo della famiglia e quello della città, i rapporti tra diritti civili e diritti politici, il concetto di nature féminine, gli interventi biopolitici di impronta pronatalista.
Introduzione* «[...] più che una sostanza è l'idea stessa della sua infinita trasformazione, è, c... more Introduzione* «[...] più che una sostanza è l'idea stessa della sua infinita trasformazione, è, come dice il suo nome volgare, l'ubiquità resa visibile; e proprio in questo, d'altra parte, essa è una materia miracolosa: il miracolo è sempre una conversione brusca della natura. La plastica resta tutta impregnata in questa scossa: più che un oggetto essa è traccia di un movimento». 1 La citazione, forse, è nota; così infatti Roland Barthes definiva la plastica, non solo inserendola tra i miti della modernità, ma cogliendo soprattutto il suo carattere alchemico, essenzialmente capace di trasformare la materia in oggetto perfetto, quasi umano. Materiale adattabile e versatile, impiegata in insiemi di oggetti sempre più vasti e ottenuta con tecniche via via più raffinate, la plastica ha contraddistinto e incarnato i valori e i simboli della modernità: ha contribuito ad annullare le distanze tra il naturale e l'artificiale, ha soddisfatto il bisogno di modificare il reale, ha enormemente aumentato la riproducibilità seriale degli oggetti.
Although there is a wide-ranging historiography dealing with psychoneurosis, various manifestatio... more Although there is a wide-ranging historiography dealing with psychoneurosis, various manifestations of psychic suffering widespread among traumatised soldiers during the Great War have received less attention. This essay, based on an analysis of soldiers' clinical files in Italian psychiatric hospitals, draws out these phenomena. The main forms assumed by this kind of trauma are three: soldiers who strip off their uniform and wander around naked; a sort of regression to childhood; and a particular type of hysteria. The essay stresses how existingstereotypes about women were adapted to form a new way of describing masculinity in crisis, and the new political subject: the masses. Too many emotions, too many nerves, define the affected men: they are subjects deprived of personality, and their predicament highlights the transition from soldier-hero to mass-soldier.
La citazione, forse, è nota; così infatti Roland Barthes definiva la plastica, non solo inserendo... more La citazione, forse, è nota; così infatti Roland Barthes definiva la plastica, non solo inserendola tra i miti della modernità, ma cogliendo soprattutto il suo carattere alchemico, essenzialmente capace di trasformare la materia in oggetto perfetto, quasi umano. Materiale adattabile e versatile, impiegata in insiemi di oggetti sempre più vasti e ottenuta con tecniche via via più raffinate, la plastica ha contraddistinto e incarnato i valori e i simboli della modernità: ha contribuito ad annullare le distanze tra il naturale e l’artificiale, ha soddisfatto il bisogno di modificare il reale, ha enormemente aumentato la riproducibilità seriale degli oggetti.
Gli ebrei, un popolo di nevrastenici: una costruzione culturale della psichiatria europea tra Ott... more Gli ebrei, un popolo di nevrastenici: una costruzione culturale della psichiatria europea tra Otto e Novecento Vinzia Fiorino* L'idea che gli ebrei fossero particolarmente soggetti a specifiche patologie nervose, segnatamente la nevrastenia, è oggetto, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, di un ampio dibattito tra i più autorevoli psichiatri europei. "Un tratto nevrastenico passa su tutta la razza" potrebbe rappresentare un passaggio conclusivo e significativo di questo ampio confronto internazionale. Tale codice normativo trova in Charcot, e nella sua scuola, una delle più importanti concettualizzazioni: inserito all'interno del quadro epistemico della nevrosi isterica, la sua lettura è ora capace di spiegare che l'antica immagine dell'ebreo errante, dall'andatura incerta e dal corpo flaccido, lungi dall'essere frutto della maledizione divina, è esito di una predisposizione razziale aggravata dalla pratica dei matrimoni tra consanguinei. Il dibattito si infittisce, diventa un mero fatto statistico, crea certo resistenze e perplessità, ma è fortemente acquisito da molti intellettuali ebrei che però ne smussano le conseguenze più negative. Il saggio ricostruisce la diffusione e le varianti di questo importante codice normativo a lungo riproposto: durante il fascismo, per esempio, per un verso un importante cambiamento di paradigma lo lascerà sotto traccia, per un altro verrà reiterato in maniera sempre più schematica. Nei differenti contesti, esso segna comunque una estraneità del popolo ebraico dalla purezza del corpo della Nazione ponendosi al centro di importati dilemmi riguardanti il modello di civiltà moderna, i canoni estetici, i ruoli di genere. Parole chiave: Antisemitismo, Nevrosi ebraica, Storia della psichiatria, Ebreo errante The Jews, a neurasthenic people: a cultural construction of European psychiatry between the nineteenth and twentieth centuries Since the second half of the 19th century, the idea that Jews were particularly subject to specific nervous pathologies, especially neurasthenia, has been the object of a wide-ranging debate among the most authoritative European psychiatrists. The idea that "A neurasthenic trait passes over the whole race" might represent a conclusive and significant phase in this vast international controversy. This normative code was conceptualized primarily by Charcot and in his school. Included in the epistemic framework of hysterical neurosis, such an interpretation ex-in rete "Italia contemporanea", aprile 2018, n. 286
This research, which is based on a sample of records from the former mental hospitals of Rome and... more This research, which is based on a sample of records from the former mental hospitals of Rome and Volterra, aims at giving an account of both the legal changes and the new perception of the individual. Spurred on by philosophical reflections and significant epistemological changes, around the 1960s there was an irreversible crisis of the traditional psychiatric paradigm based on the total objectification of the patient and on the impersonal and serial management of the "interned" population. This specific context has proved to be crucial because it is at the centre of different and contradictory philosophical reflections on the subject: 1) in the first place, the establishment of phenomenology which highlighted the central importance of the person identified with all the manifestations of his/her existence; 2) secondly, the vital importance of the psychology of the «rational man» and seeing human existence as a «presence in the world»; 3) furthermore the free acceptance of psychoanalysis with its emphasis on the fragmentation or the different manifestations of the ego; 4) finally, «the investigation of the human being», recalling Michel Foucault, a reflection which however would end up stressing devices for controlling the individual.
Il contributo discute il tema del nazionalismo, di cui lo storico Alberto Mario Banti ha individu... more Il contributo discute il tema del nazionalismo, di cui lo storico Alberto Mario Banti ha individuato i tratti culturali di fondo che l’hanno strutturato: la comunita nazionale come una grande famiglia, i simboli legati alla condivisione dello stesso sangue, i temi del sacrificio e della bella morte. In modo particolare, l’articolo focalizza il problema della continuita tra cultura nazionalista dell’Italia liberale e cultura fascista e la natura gendered del nazionalismo. Alle donne, infatti e assegnato un nuovo compito: educare i nuovi cittadini al culto della nazione e officiare nella liturgia del dolore per i caduti per la patria.
This research, which is based on a sample of records from the former mental hospitals of Rome and... more This research, which is based on a sample of records from the former mental hospitals of Rome and Volterra, aims at giving an account of both the legal changes and the new perception of the individual. Spurred on by philosophical reflections and significant epistemological changes, around the 1960s there was an irreversible crisis of the traditional psychiatric paradigm based on the total objectification of the patient and on the impersonal and serial management of the "interned" population. This specific context has proved to be crucial because it is at the centre of different and contradictory philosophical reflections on the subject: 1) in the first place, the establishment of phenomenology which highlighted the central importance of the person identified with all the manifestations of his/her existence; 2) secondly, the vital importance of the psychology of the «rational man» and seeing human existence as a «presence in the world»; 3) furthermore the free acceptance of psychoanalysis with its emphasis on the fragmentation or the different manifestations of the ego; 4) finally, «the investigation of the human being», recalling Michel Foucault, a reflection which however would end up stressing devices for controlling the individual.
Masculinity in Victorian America, Chicago, The University Press, 1990, in particolare pp. 205-06.... more Masculinity in Victorian America, Chicago, The University Press, 1990, in particolare pp. 205-06. 2 Cfr. G. Pomata, Histoire des femmes et «gender history»,«Annales ESC», 1993, 4, pp. 1019-26. 3 Per una panoramica degli studi sull'omosessualità, cfr. M. De Leo, ...
Naked men on the run, regression to childhood: cultural figures of the trauma , 2023
Although there is a wide-ranging historiography dealing with psychoneurosis, various manifestatio... more Although there is a wide-ranging historiography dealing with psychoneurosis, various manifestations of psychic suffering widespread among traumatised soldiers during the Great War have received less attention. This essay, based on an analysis of soldiers' clinical files in Italian psychiatric hospitals, draws out these phenomena. The main forms assumed by this kind of trauma are three: soldiers who strip off their uniform and wander around naked; a sort of regression to childhood; and a particular type of hysteria. The essay stresses how existingstereotypes about women were adapted to form a new way of describing masculinity in crisis, and the new political subject: the masses. Too many emotions, too many nerves, define the affected men: they are subjects deprived of personality, and their predicament highlights the transition from soldier-hero to mass-soldier.
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Books by Vinzia Fiorino
Per rispondere a questo interrogativo, l’autrice accosta le riflessioni dei movimenti femministi alle teorie di filosofi, politici e scienziati che hanno immaginato i diritti politici come squisitamente maschili, soffermandosi su alcuni momenti cruciali e su alcune fra le protagoniste più originali del lungo Ottocento.
Il volume si sviluppa attorno ad alcuni nuclei tematici: il governo della famiglia e quello della città, i rapporti tra diritti civili e diritti politici, il concetto di nature féminine, gli interventi biopolitici di impronta pronatalista.
Papers by Vinzia Fiorino
Per rispondere a questo interrogativo, l’autrice accosta le riflessioni dei movimenti femministi alle teorie di filosofi, politici e scienziati che hanno immaginato i diritti politici come squisitamente maschili, soffermandosi su alcuni momenti cruciali e su alcune fra le protagoniste più originali del lungo Ottocento.
Il volume si sviluppa attorno ad alcuni nuclei tematici: il governo della famiglia e quello della città, i rapporti tra diritti civili e diritti politici, il concetto di nature féminine, gli interventi biopolitici di impronta pronatalista.