Svolgo l'attività professionale esclusivamente nel campo civilistico dal 1980. Mi occupo intensam... more Svolgo l'attività professionale esclusivamente nel campo civilistico dal 1980. Mi occupo intensamente di formazione forense, e presso l'Università di Pisa sono il titolare del Corso "Italiano per il diritto", nonchè di altri incarichi.
Perché non esiste un premio Nobel per il diritto? Dai fisici, dai chimici, dai medici, dagli eco... more Perché non esiste un premio Nobel per il diritto? Dai fisici, dai chimici, dai medici, dagli economisti ci si attendono nuove scoperte, nuove invenzioni, nuove idee in grado di accrescere il benessere dell’umanità. Nel campo del diritto, invece, l’inno- vazione viene vista con sospetto. Dai giuristi non ci si aspetta che siano forniti di una dose piccola o grande di creatività. Piero Calamandrei diceva che i giuristi non possono permettersi il lusso della fantasia. A ben vedere, però, il cambiamento è una delle caratteristiche del diritto nell’espe- rienza giuridica occidentale. La storia è piena di esempi di innovazioni giuridiche dovute all’opera del legislatore, della giurisprudenza, della prassi, della dottrina. Dietro queste innovazioni c’è l’opera sapiente del giurista. Il libro non si occupa delle tecniche giuridiche del cambiamento (ad esempio: le riforme legislative). Si propone, invece, di capire se esistono delle tecniche cogni- tive dell’innovazione. Partendo da alcuni dei cambiamenti più rilevanti intervenuti nell’ordinamento negli ultimi decenni, nel volume si è cercato di stilare un primo inventario delle tecniche cognitive a cui il giurista ricorre quando deve fornire nuo- ve risposte a vecchi e nuovi problemi. Esistono skills della creatività in ambito giuridico, ovvero strategie per favorire l’e- mersione di nuove idee che andrebbero insegnate ed apprese: anche per far comprendere che il giurista non può omettere mai di interrogarsi sulle conseguen- ze delle soluzioni giuridiche che propone. Quando alla creatività del giurista sarà riconosciuta l’importanza fondamentale che già riveste nei fatti, verrà naturale immaginare di poter assegnare anche un premio Nobel per il diritto.
Perché non esiste un premio Nobel per il diritto? Dai fisici, dai chimici, dai medici, dagli eco... more Perché non esiste un premio Nobel per il diritto? Dai fisici, dai chimici, dai medici, dagli economisti ci si attendono nuove scoperte, nuove invenzioni, nuove idee in grado di accrescere il benessere dell’umanità. Nel campo del diritto, invece, l’inno- vazione viene vista con sospetto. Dai giuristi non ci si aspetta che siano forniti di una dose piccola o grande di creatività. Piero Calamandrei diceva che i giuristi non possono permettersi il lusso della fantasia. A ben vedere, però, il cambiamento è una delle caratteristiche del diritto nell’espe- rienza giuridica occidentale. La storia è piena di esempi di innovazioni giuridiche dovute all’opera del legislatore, della giurisprudenza, della prassi, della dottrina. Dietro queste innovazioni c’è l’opera sapiente del giurista. Il libro non si occupa delle tecniche giuridiche del cambiamento (ad esempio: le riforme legislative). Si propone, invece, di capire se esistono delle tecniche cogni- tive dell’innovazione. Partendo da alcuni dei cambiamenti più rilevanti intervenuti nell’ordinamento negli ultimi decenni, nel volume si è cercato di stilare un primo inventario delle tecniche cognitive a cui il giurista ricorre quando deve fornire nuo- ve risposte a vecchi e nuovi problemi. Esistono skills della creatività in ambito giuridico, ovvero strategie per favorire l’e- mersione di nuove idee che andrebbero insegnate ed apprese: anche per far comprendere che il giurista non può omettere mai di interrogarsi sulle conseguen- ze delle soluzioni giuridiche che propone. Quando alla creatività del giurista sarà riconosciuta l’importanza fondamentale che già riveste nei fatti, verrà naturale immaginare di poter assegnare anche un premio Nobel per il diritto.
Il Protocollo C.S.M. – C.N.F. del 19 luglio 2018 su chiarezza e sinteticità nella redazione degli... more Il Protocollo C.S.M. – C.N.F. del 19 luglio 2018 su chiarezza e sinteticità nella redazione degli atti e provvedimenti in appello
Svolgo l'attività professionale esclusivamente nel campo civilistico dal 1980. Mi occupo intensam... more Svolgo l'attività professionale esclusivamente nel campo civilistico dal 1980. Mi occupo intensamente di formazione forense, e presso l'Università di Pisa sono il titolare del Corso "Italiano per il diritto", nonchè di altri incarichi.
Perché non esiste un premio Nobel per il diritto? Dai fisici, dai chimici, dai medici, dagli eco... more Perché non esiste un premio Nobel per il diritto? Dai fisici, dai chimici, dai medici, dagli economisti ci si attendono nuove scoperte, nuove invenzioni, nuove idee in grado di accrescere il benessere dell’umanità. Nel campo del diritto, invece, l’inno- vazione viene vista con sospetto. Dai giuristi non ci si aspetta che siano forniti di una dose piccola o grande di creatività. Piero Calamandrei diceva che i giuristi non possono permettersi il lusso della fantasia. A ben vedere, però, il cambiamento è una delle caratteristiche del diritto nell’espe- rienza giuridica occidentale. La storia è piena di esempi di innovazioni giuridiche dovute all’opera del legislatore, della giurisprudenza, della prassi, della dottrina. Dietro queste innovazioni c’è l’opera sapiente del giurista. Il libro non si occupa delle tecniche giuridiche del cambiamento (ad esempio: le riforme legislative). Si propone, invece, di capire se esistono delle tecniche cogni- tive dell’innovazione. Partendo da alcuni dei cambiamenti più rilevanti intervenuti nell’ordinamento negli ultimi decenni, nel volume si è cercato di stilare un primo inventario delle tecniche cognitive a cui il giurista ricorre quando deve fornire nuo- ve risposte a vecchi e nuovi problemi. Esistono skills della creatività in ambito giuridico, ovvero strategie per favorire l’e- mersione di nuove idee che andrebbero insegnate ed apprese: anche per far comprendere che il giurista non può omettere mai di interrogarsi sulle conseguen- ze delle soluzioni giuridiche che propone. Quando alla creatività del giurista sarà riconosciuta l’importanza fondamentale che già riveste nei fatti, verrà naturale immaginare di poter assegnare anche un premio Nobel per il diritto.
Perché non esiste un premio Nobel per il diritto? Dai fisici, dai chimici, dai medici, dagli eco... more Perché non esiste un premio Nobel per il diritto? Dai fisici, dai chimici, dai medici, dagli economisti ci si attendono nuove scoperte, nuove invenzioni, nuove idee in grado di accrescere il benessere dell’umanità. Nel campo del diritto, invece, l’inno- vazione viene vista con sospetto. Dai giuristi non ci si aspetta che siano forniti di una dose piccola o grande di creatività. Piero Calamandrei diceva che i giuristi non possono permettersi il lusso della fantasia. A ben vedere, però, il cambiamento è una delle caratteristiche del diritto nell’espe- rienza giuridica occidentale. La storia è piena di esempi di innovazioni giuridiche dovute all’opera del legislatore, della giurisprudenza, della prassi, della dottrina. Dietro queste innovazioni c’è l’opera sapiente del giurista. Il libro non si occupa delle tecniche giuridiche del cambiamento (ad esempio: le riforme legislative). Si propone, invece, di capire se esistono delle tecniche cogni- tive dell’innovazione. Partendo da alcuni dei cambiamenti più rilevanti intervenuti nell’ordinamento negli ultimi decenni, nel volume si è cercato di stilare un primo inventario delle tecniche cognitive a cui il giurista ricorre quando deve fornire nuo- ve risposte a vecchi e nuovi problemi. Esistono skills della creatività in ambito giuridico, ovvero strategie per favorire l’e- mersione di nuove idee che andrebbero insegnate ed apprese: anche per far comprendere che il giurista non può omettere mai di interrogarsi sulle conseguen- ze delle soluzioni giuridiche che propone. Quando alla creatività del giurista sarà riconosciuta l’importanza fondamentale che già riveste nei fatti, verrà naturale immaginare di poter assegnare anche un premio Nobel per il diritto.
Il Protocollo C.S.M. – C.N.F. del 19 luglio 2018 su chiarezza e sinteticità nella redazione degli... more Il Protocollo C.S.M. – C.N.F. del 19 luglio 2018 su chiarezza e sinteticità nella redazione degli atti e provvedimenti in appello
Sommario:
Dispense corsi 2015/2016 Logica e argomentazione giuridica e sociologia del diritto co... more Sommario: Dispense corsi 2015/2016 Logica e argomentazione giuridica e sociologia del diritto con elementi di deontologia professionale e informatica giuridica - Univ. Pisa
Laureato presso l'Università degli Studi di Pisa l'8.3.1979 con il massimo dei voti e lode . Avvo... more Laureato presso l'Università degli Studi di Pisa l'8.3.1979 con il massimo dei voti e lode . Avvocato civilista dal 1980. Docente esterno Università di Pisa, membro 2012/2015 Scuola Superiore Avvocatura, Consiglio Ordine di Pisa 1998/2008, organizzatore e relatore si numerosi convegni, autore di pubblicazioni in materia giuridica.
Uploads
Papers by David Cerri
Dispense corsi 2015/2016 Logica e argomentazione giuridica e sociologia del diritto con elementi di deontologia professionale e informatica giuridica - Univ. Pisa