Papers by Gerardo Iandoli
Padova University Press, 2024
L'articolo è apparso in Simone Carati, Marco Malvestio, Luigi Marfè, Alessandro Metlica, Valentin... more L'articolo è apparso in Simone Carati, Marco Malvestio, Luigi Marfè, Alessandro Metlica, Valentina Vignotto (a cura di), I poteri della lettura, Padova, Padova University Press, vol. I, pp. 401-413.
L’articolo analizza La nuova violenza illustrata di Nanni Balestrini e L’invisibile ovunque di Wu Ming. Si intende mostrare come in queste opere siano presenti degli stratagemmi retorici che hanno il compito di invogliare il lettore a trasformare i testi in ipertesti, attraverso delle ricerche su internet, per ricavare informazioni ulteriori intorno ai fatti narrati. Il fine dell’articolo, quindi, è quello di studiare questi testi come narrazioni che entrano in costante dialogo con l’esterno, facendo affidamento a un lettore iperconnesso.

Diacritica, 2024
The article analyzes Nanni Balestrini's La nuova violenza illustrata, a posthumously published te... more The article analyzes Nanni Balestrini's La nuova violenza illustrata, a posthumously published text that reworks the previous La violenza illustrata of 1976 through considerable additions and a new structural layout. This article aims to show this text can be considered as a synthesis of Balestrini's legacy: in La nuova violenza illustrata, the author seems to claim, once again, the importance of the 1970s, which were able to develop instruments of social analysis and struggle capable, even after almost fifty years of understanding the distortions of the present. From a methodological point of view, the narrative structures of the text will be studied, showing how they are constructed from Marxist and, more specifically, workerist thoughts.
L’articolo analizza La nuova violenza illustrata di Nanni Balestrini, testo pubblicato postumo che rielabora il precedente La violenza illustrata del 1976 attraverso considerevoli aggiunte e un nuovo impianto strutturale. L’obiettivo è mostrare che tale testo può essere considerato come una sintesi dell’eredità balestriniana: in esso, infatti, l’autore sembra rivendicare, ancora una volta, l’importanza degli anni Settanta, i quali sono stati in grado di sviluppare strumenti di analisi sociale e di lotta capaci, anche dopo quasi cinquant’anni, di comprendere le storture del presente. Da un punto di vista metodologico, si studieranno le strutture narrative del testo, mostrando come esse siano costruite a partire dal pensiero marxista e, più nello specifico, quello operaista.
Femmes et BD, 2023
Il testo è apparso nel volume curato da Sophie Saffi, Femmes et BD, nell'ambito del progetto "Com... more Il testo è apparso nel volume curato da Sophie Saffi, Femmes et BD, nell'ambito del progetto "Comics and Digital".
Il testo analizza le figure materne presenti nella serie a fumetti Orfani, ideata da Roberto Recchioni e pubblicata da Sergio Bonelli Editore. L'obiettivo è quello di mostrare come Orfani proponga una visione postumana della maternità: a contare, infatti, non è la connessione biologica, ma il rapporto di cura che si instaura tra adulto e infante.

Honoré Champion, 2023
L'article a été publié en Joanny Moulin et Yannick Gouchan (ed.), Au-delà du biopic. Le film biog... more L'article a été publié en Joanny Moulin et Yannick Gouchan (ed.), Au-delà du biopic. Le film biographique en question, Paris, Honoré Champion, 2023, p. 343-358.
Kings of crime est une série de la chaîne télévisée italienne Nove. Dans chaque épisode, l’écrivain italien Roberto Saviano, devenu une célébrité après le succès de son premier livre Gomorra, raconte la vie d’un boss du crime organisé ou d’un héros de la lutte contre la mafia. Jusqu’à présent, deux saisons ont été produites, la première (quatre épisodes) sortie en 2017 et la seconde (trois épisodes) sortie en 2018. Dans cette étude, on se focalisera sur deux épisodes, un épisode de la première saison, Autoritratto di un boss [Autoportrait d’un boss], sorti le 4 octobre 2017 et un épisode de la seconde, Felice Maniero, sorti le 14 novembre 2018. On a choisi ces épisodes pour leur structure, car ce sont des interviews dans lesquelles Saviano parle avec le boss de la camorra napolitaine Maurizio Prestieri et le chef de la mala del Brenta6 Felice Maniero. Ces rencontres ont été possibles parce que les deux criminels sont devenus des collaborateurs de justice, en travaillant avec l’État pour démanteler l’organisation criminelle qu’ils ont contribué à construire. On étudiera alors comment l’entretien télévisé peut être considéré comme un outil privilégié pour analyser l’identité criminelle, à travers un récit de type biographique à l’écran.

Cahiers d'études romanes, 2023
L’articolo studia le varie immagini di Napoli che emergono dall’opera di
Ermanno Rea. Restando ne... more L’articolo studia le varie immagini di Napoli che emergono dall’opera di
Ermanno Rea. Restando nei confini dei testi, si intende analizzare il racconto che Rea fa del suo rapporto conflittuale con la propria città natale. L’intento dell’articolo è quello di mostrare come Rea riflette sui problemi di Napoli a partire dal legame tra un personaggio femminile e un luogo specifico della città. Il presente saggio, suddiviso in tre parti, si concentrerà sul rapporto tra Francesca Spada e il porto in Mistero napoletano, tra Marcella e l’ILVA di Bagnoli in La dismissione e, infine, tra Adele e le catacombe del rione Sanità in Nostalgia. In conclusione, si cercherà di fare emergere come Rea affidi al suo romanzo postumo l’obiettivo di visualizzare una possibilità positiva per Napoli, dopo il racconto della decadenza della città compiuto nelle sue opere precedenti.
Cahiers d'études romanes, 2022
L’articolo analizza Sandokan. Storia di camorra di Nanni Balestrini. Il testo rappresenta il clan... more L’articolo analizza Sandokan. Storia di camorra di Nanni Balestrini. Il testo rappresenta il clan di camorra dei casalesi dal punto di vista di un membro della classe lavoratrice. Si metteranno prima di tutto in evidenza le strutture compositive usate per costruire questo punto di vista, in secondo luogo la corrente di pensiero che lo ha ispirato: l’operaismo italiano, che si diffuse tra i movimenti di protesta degli anni Sessanta e Settanta, ai quali Balestrini partecipò attivamente. Infine, si mostrerà la struttura di potere che emerge da tale punto di vista operaio: la camorra come forza capitalistica e disgregatrice di comunità, capace di annichilire non solo l’identità del territorio, ma anche dei suoi stessi membri.

Ledizioni, 2022
L'articolo è presente in Giuseppe Carrara, Laura Neri (a cura di), Con i buoni sentimenti si fann... more L'articolo è presente in Giuseppe Carrara, Laura Neri (a cura di), Con i buoni sentimenti si fanno brutti libri? Etiche, estetiche e problemi della rappresentazione, Milano, Ledizioni, 2022, pp. 467-480.
L'articolo analizza le raccolta di racconti di Valeria Parrella "Mosca più balena" (2003) e "Per grazia ricevuta" (2005). Si intende mostrare come Parrella cerchi, raccontando le vite dei propri personaggi, di far emergere una «forma di vita» alternativa a quella egemone della società postindustriale dei primi anni Duemila. Per compiere tale analisi, l'articolo sarà suddiviso in tre parti: nella prima, si ricostruirà il contesto sociale in cui le raccolte sono state pubblicate; successivamente, nella seconda parte si approfondirà l'elemento che accomuna tutti questi racconti: una forte diffidenza nei confronti dell’idea che a un impegno nello studio debba corrispondere una migliore aspettativa di vita; infine, nella terza parte, si mostrerà come nel finale ogni racconto cerchi di aprire il protagonista a una nuova idea di vita, in contrasto a ogni logica economica, ripristinando il valore dell’amore e dell’affetto in generale.

Peter Lang, 2022
Monica Biasiolo, Chloé Lamaire (Hrsg.), Utopie Europe. Studien zu literarischen Konstruktionen, P... more Monica Biasiolo, Chloé Lamaire (Hrsg.), Utopie Europe. Studien zu literarischen Konstruktionen, Perspektiven und Herausforderungen, Bern, Peter Lang, 2022.
L’article analyse le roman "La macchina del vento" de Wu Ming 1. L’intrigue se déroule pendant la Deuxième Guerre Mondiale, sur l’île de Ventotene en Italie, où la dictature fasciste avait confiné ses ennemis politiques. On définit ce roman comme « méta-utopique », puisque le texte montre les conditions dans lesquelles les êtres humains sont poussés à imaginer une société nouvelle. Plus précisément, l’article analyse l’échange d’idées entre Squarzanti, un personnage imaginaire, et Spinelli, un personnage historique, à propos du futur de l’Europe. Le but de l’article est de montrer comment le mélange de différents genres littéraires permet au texte de développer une critique de la politique européenne contemporaine, en décrivant un moment historique où l’Union Européenne n’était qu’un songe.
Rubbettino, 2021
Il saggio è apparso in Manuela Bertone, Céline Masoni (a cura di), Mafie transmediali, Soveria Ma... more Il saggio è apparso in Manuela Bertone, Céline Masoni (a cura di), Mafie transmediali, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2021, pp. 127-139.
Nel presente articolo si analizzerà la serie televisiva RAI "I topi", scritta, diretta e interpretata da Antonio Albanese. L’obiettivo è di mostrare come attraverso la rappresentazione di una famiglia mafiosa la serie tenti di ironizzare anche sull’immaginario maschilista. Per farlo, si farà un lavoro comparato tra gli studi sull’atteggiamento mafioso e quelli sul comportamento maschilista. Infine, si metterà a confronto I topi con le altre produzioni seriali sul mondo della mafia che circolano nel mondo contemporaneo, per mostrare come le strutture del genere sitcom, al quale la serie appartiene, siano particolarmente adatte per sfatare alcuni miti legati alla forza delle organizzazioni criminali.

Altre Modernità, 2021
L’articolo analizza Il Duca di Mantova di Franco Cordelli e Un personnage de roman di Philippe Be... more L’articolo analizza Il Duca di Mantova di Franco Cordelli e Un personnage de roman di Philippe Besson. In questi testi, gli autori si confrontano rispettivamente con la figura di Silvio Berlusconi ed Emmanuel Macron. Attraverso la categoria di ‘ipermoderno’, l’articolo intende studiare alcuni tratti del potere contemporaneo: in una prima parte, si analizzerà lo statuto ontologico dei testi e le modalità usate per mescolare elementi di finzione a dati reali; successivamente, si mostrerà quali immagini del potere emergono dai due politici rappresentati; in conclusione, andando oltre i testi, si cercherà di definire il concetto di ‘Leviatano-ologramma’, al fine di fornire nuovi strumenti concettuali per decostruire l’immaginario politico contemporaneo.
The article analyses Franco Cordelli's Il Duca di Mantova and Philippe Besson's Un personnage de roman. In these texts, the authors compare themselves with the figure of Silvio Berlusconi and Emmanuel Macron respectively. Through the category of 'hypermodern', the article intends to study some traits of contemporary power: first of all, it will analyse the ontological status of the texts and the ways used to mix fictional elements with real data; then, it will show which images of power emerge from the two represented politicians; in conclusion, going beyond the texts, it will try to define the concept of 'Leviathan-hologram', in order to provide new conceptual tools to deconstruct the contemporary political imaginary.
Peter Lang, 2020
Il futuro della fine. Rappresentazioni dell’apocalisse nella letteratura italiana dal Novecento a... more Il futuro della fine. Rappresentazioni dell’apocalisse nella letteratura italiana dal Novecento a oggi
Edited By Alessandro Baldacci, Anna Małgorzata Brysiak and Tomasz Skocki
Abstract: The article analyzes three Italian post-apocalyptic novels: Sirene by Laura Pugno, La seconda mezzanotte by Antonio Scurati and Fuoco su Napoli by Ruggero Cappuccio. The purpose is to show which conception of time structures the plot of these three novels. By means of a narratological approach and the myth of Apocalypse described in Saint Paul’s Second Epistle to the Thessalonians, the article wants to show the katechontic power of literature, namely the power of restraining the end.
Franco Cesati Editore, 2020
Il saggio si trova in Carlo Baghetti, Alessandro Ceteroni, Gerardo Iandoli, Romano Summa, Il lavo... more Il saggio si trova in Carlo Baghetti, Alessandro Ceteroni, Gerardo Iandoli, Romano Summa, Il lavoro raccontato. Studi su letteratura e cinema italiani dal postmodernismo all'ipermodernismo, Firenze, Franco Cesati Editore, 2020.
L'articolo analizza da una prospettiva narratologica come il tema del lavoro, nella narrativa criminale pubblicata nel nuovo millennio, produca effetti di dis-piacere. Infatti, l'attività abitudinaria del lavoro onesto collide con l'iperattività criminale: la seconda, producendo trama per via dei suoi effetti di perturbazione della quiete, viene rallentata dalla prima, la quale viene subito negata affinché la trama possa continuare.

Italies, 2020
Résumé : L’article analyse le roman "La macchina del tempo" de Wu Ming 1. Le texte est une hybrid... more Résumé : L’article analyse le roman "La macchina del tempo" de Wu Ming 1. Le texte est une hybridation de trois genres narratifs : le roman historique, le roman de sciencefiction et l’épos classique. Le but est d’étudier l’interaction entre ces genres à travers les théories de la focalisation de Manfred Jahn. Il en résulte que le roman historique représente le monde où les événements se déroulent, l’épos la façon de percevoir ce monde et la science-fiction les événements eux-mêmes. En outre, en considérant que l’élément science-fictionnel fait partie du sous-genre des « voyages dans le temps », l’article essaie de reconstruire les différentes conceptions du temps dans le texte. Enfin, à travers le conflit né entre ces différentes conceptions, il est possible de reconnaître la valeur politique du roman, qui fait interagir plusieurs imaginaires entre eux.
Riassunto: L’articolo analizza il romanzo "La macchina del vento" di Wu Ming 1. Il testo risulta essere un ibrido di tre generi narrativi: romanzo storico, romanzo di fantascienza ed epica classica. La proposta è di studiare l’interazione di questi generi attraverso le teorie della focalizzazione di Manfred Jahn: ne risulta che il romanzo storico rappresenta il mondo in cui le vicende sono immerse, l’epica classica il modo di percepire tale mondo e il romanzo fantascientifico le vicende stesse. Inoltre, visto che l’elemento fantascientifico appartiene al sottogenere “viaggi nel tempo”, l’articolo intende ricostruire le varie concezioni del tempo presenti nel testo. Infine, dal conflitto che nasce tra queste differenti concezioni, è possibile riconoscere la valenza politica di questo romanzo che fa interagire differenti immaginari tra di loro.

Griseldaonline, 2020
L’articolo analizza il romanzo Carnaio (2018) di Giulio Cavalli. Il testo rielabora la realtà che... more L’articolo analizza il romanzo Carnaio (2018) di Giulio Cavalli. Il testo rielabora la realtà che emerge dal discorso populista e razzista contemporaneo, al fine di immaginare un suo possibile sviluppo di tipo distopico. La società che ne deriva è governata da ciò che qui si definisce come zombiepolitica. Si tratta di una metafora per indicare un dispositivo di governo ideato per gestire tutte quelle categorie umane considerate dalla comunità come un eccesso, un altro da espellere al fine di preservare la quiete. L’obiettivo è quello di mostrare come il genere distopico sia utile per riflettere sui discorsi ideologici, attraverso la costruzione di mondi possibili che visualizzano quanto espresso dalla percezione del reale dell’ideologia stessa.
The article analyses the novel Carnaio by Giulio Cavalli, published in 2018. It re-elaborates the reality descripted by the contemporary racist and populist discourse, to imagine a possible dystopic development of that reality. The society created by this novel is governed by a zombiepolitics. The zombiepolitics is a metaphor to indicate a government device to manage all human categories considered by the society as an excess, as a stranger to be expelled in order to preserve peace. The aim is to show how the dystopian genre is useful for reflecting on ideological discourses, throw the construction of possible worlds that visualize the worlds of ideological perception of reality.

Italies , 2019
L’article analyse Gladiatori d’Antonio Franchini, non-fiction publiée en 2005 où l’auteur explore... more L’article analyse Gladiatori d’Antonio Franchini, non-fiction publiée en 2005 où l’auteur explore le monde de la lutte (pugilat, lutte libre, catch, etc.). Le but est de montrer comment le texte se fonde sur une rhétorique de la désillusion, laquelle produit une anti-epos qui a la tâche de démystifier la narration dominante du sport. En effet, le texte essaie, à travers la mise en scène du corps, de faire jaillir la caducité de l’existence humaine, malgré les promesses d’immortalité de la mythologie sportive contemporaine.
L’articolo analizza Gladiatori di Antonio Franchini, non-fiction pubblicata nel 2005 in cui l’autore viaggia nel mondo dei combattimenti (pugilato, lotta libera, wrestling, ecc.). L’obiettivo è quello di mostrare come l’intero testo si regga su di una retorica della disillusione, che produce un’anti-epica che ha il compito di demistificare la narrazione dominante sullo sport. Infatti, il testo cerca, attraverso la messa in scena del corpo, di mettere in evidenza il carattere caduco dell’esistenza umana, nonostante le promesse di immortalità della mitologia sportiva contemporanea.

Between, 2019
The article analyses two novels that, through fiction, try to explore a crime story, the Fritzl c... more The article analyses two novels that, through fiction, try to explore a crime story, the Fritzl case: Elisabeth by Paolo Sortino and Claustria by Régis Jauffret. The aim of the article is to show how the fictional narrative structure can help to reflect on actions that go far beyond the common norm. Through the "counterpart theory" of David Lewis, the article shows how these fictions create alternative worlds to the current one, adapting the factual data to their own narrative needs. From these "similar" worlds, but not "identical" to ours, the reader can draw a judgment not on the case itself, which remains inaccessible in its monstrosity, but on the relationship that everyone establishes with human action. The exceptional case, then, becomes a point from which to look at the possibilities of the human being in general, in order to develop a greater awareness of his own means. From all these considerations it turns out that literature can be a privileged tool for the individual's ethical maturation.
L’articolo analizza due romanzi che, attraverso la finzione, cercano di esplorare un fatto di cronaca nera particolarmente disturbante, il caso Fritzl: Elisabeth di Paolo Sortino e Claustria di Régis Jauffret. Lo scopo dell’articolo è quello di mostrare come la struttura narrativa finzionale possa aiutare a riflettere su azioni che vanno ben al di là della norma comune. Attraverso la “teoria delle controparti” di David Lewis, l’articolo mostra come queste finzioni creino dei mondi alternativi a quello attuale, piegando i dati fattuali alle proprie esigenze narrative. Da questi mondi “simili”, ma non “identici” al nostro, il lettore può trarre un giudizio non tanto sul caso in sé, che resta inaccessibile nella sua mostruosità, ma sul rapporto che ogni individuo instaura con l’agire umano. Il caso eccezionale, allora, diventa un punto da cui guardare le possibilità dell’essere umano in generale, al fine di maturare una maggiore consapevolezza sui propri mezzi. Da tutto ciò risulta che la letteratura, anziché usare questi eventi angoscianti solo per scandalizzare o attirare l’attenzione, diventa uno strumento privilegiato per la maturazione etica dell’individuo.

Cahiers d'Etudes Romanes, 2019
L’article analyse Tabloid Inferno de Selene Pascarella. Dans la première partie, il analyse le ge... more L’article analyse Tabloid Inferno de Selene Pascarella. Dans la première partie, il analyse le genre du texte : il s’agit d’une forme particulière de non fiction, c’est-à-dire une autobiographie sous forme d’aveu, ce qui permet à l’autrice de décrire son ancien travail de journaliste : elle couvrait les faits divers dans des revues de piètre qualité. En analysant sa vie, elle observe ainsi les différentes façons de représenter les délits qui sont souvent mystifiés. Ainsi la deuxième partie de cet article a pour objectif de montrer que le texte est aussi un essai de critique textuelle sous forme de narration.
L’articolo analizza Tabloid Inferno di Selene Pascarella. Nella prima parte, l’articolo analizza il genere del testo, il quale è una particolare forma di non fiction, nello specifico un’autobiografia sotto forma di confessione. La forma della confessione è necessaria poiché l’autrice vuole descrivere il suo vecchio lavoro, dove si occupava di scrivere articoli su riviste di cronaca nera di bassa qualità. Analizzando la sua vita, l’autrice analizza anche i metodi di scrittura dei delitti, che spesso vengono mistificati: quindi, nella seconda parte, l’articolo cerca di mostrare che questo testo è anche un saggio di critica testuale sotto forma di narrazione.
Status Quaestionis, 2019
This article analyses Dai cancelli d'acciaio by Gabriele Frasca. The aim of the article is to stu... more This article analyses Dai cancelli d'acciaio by Gabriele Frasca. The aim of the article is to study the economic crisis using fiction. The novel talks about Valentino, a gamer of Glorified Persons, a weird MMORPG. The relation between the boy and the videogame can be considered as an image of the difficulty to act in contemporary world. Moreover, the structure of this game can be considered a representation of the strategy of contemporary power to throw the people into apathy, in order to control them as consumers. The critical approach of the article proposes a dialogue between the theories of desire and economic thought, through the human behavior represented by fiction. Consequently, fiction can turn into a helpful tool to estimate the potential future dangers of contemporary economic world.

Atlante - Revue d'études romanes, 2019
The article analyses Un viaggio che non promettiamo breve by Wu Ming 1. This text speaks about th... more The article analyses Un viaggio che non promettiamo breve by Wu Ming 1. This text speaks about the twenty-five years protest by No Tav movement, composed by the people opposed to construction of Lyon-Turin high speed railway. This book combines fictional write with historical one, so the purpose of this article is to show how this union can help to recognize an history, in the meaning of knowing it for the second time. In fact, the text tries to demystify some commonplaces borned around the movement, in order to explain the positive sides of it. Furthermore, the act of recognize is also a theme of this book and it is present in various forms: such as discovery (to recognize a value to something), such as self-awareness (to recognize oneself), such as development of identity process (to recognize oneself as a community), such as struggle of recognition (to claim its existence in front of the power). Finally, this book use allegory to show the weak points of power and to show new forms of politic life.
L’articolo analizza Un viaggio che non promettiamo breve di Wu Ming 1, testo che ricostruisce la storia di venticinque anni di lotte No Tav, il movimento contrario alla costruzione della tratta ferroviaria ad alta velocità Lione-Torino. L’obiettivo dell’articolo è di mostrare come gli strumenti della scrittura romanzesca, quando si fondono con quelli della scrittura storica, permettano di ri-conoscere una storia, nel senso di conoscerla di nuovo. Infatti, il testo tenta di sfatare alcuni luoghi comuni sorti intorno al movimento, nella speranza di promuovere i lati positivi di tale esperienza. Inoltre, il riconoscere è anche un tema affrontato dal testo, tema che si declina in varie forme: come scoperta (riconoscere un valore a qualcosa), come consapevolezza di sé (riconoscersi), come sviluppo di un processo identitario (riconoscersi in quanto comunità), come lotta per farsi riconoscere (rivendicare la propria esistenza di fronte al potere). Infine, il testo, attraverso immagini allegoriche, cerca di mostrare le criticità del sistema di potere dominante e di proporre nuove figure del vivere politico.

Mimesis, 2019
Il saggio è apparso in Marco Malvestio, Valentina Sturli (a cura di), "Vecchi maestri e nuovi mos... more Il saggio è apparso in Marco Malvestio, Valentina Sturli (a cura di), "Vecchi maestri e nuovi mostri", Milano-Udine, Mimesis, 2019.
Il saggio, attraverso i muschiatini, mostra come nel romanzo "L'armata dei sonnambuli" dei Wu Ming si attui una fusione delle strutture del romanzo storico con quelle del romanzo d'orrore. L'obiettivo è quello di creare un effetto di "urgenza politica": se il romanzo storico, come da tradizione, è un modo per riflettere sul presente osservando situazioni simili nel passato, il genere horror, grazie ai suoi effetti perturbanti, viene sfruttato per coinvolgere ancora di più il lettore nei problemi affrontati nel corso della narrazione.
Riprendendo gli studi di Enrico Testa sul personaggio, si teorizza la categoria di "personaggio soluto". Esso si comporta come un pronome: è un corpo che agisce eseguendo la volontà di un altro personaggio, così come il pronome è una forma il cui senso è racchiuso in un altro elemento del testo. Nel romanzo, è il Cavaliere d'Yvers l'elemento che riempie di senso i muschiatini: la trama, quindi, ruota intorno alla ricerca da parte dei protagonisti di quel "nome" che dà senso ai "pro-nomi" muschiatini, una sorta di zombie controllati dal nobile "necromante".
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Papers by Gerardo Iandoli
L’articolo analizza La nuova violenza illustrata di Nanni Balestrini e L’invisibile ovunque di Wu Ming. Si intende mostrare come in queste opere siano presenti degli stratagemmi retorici che hanno il compito di invogliare il lettore a trasformare i testi in ipertesti, attraverso delle ricerche su internet, per ricavare informazioni ulteriori intorno ai fatti narrati. Il fine dell’articolo, quindi, è quello di studiare questi testi come narrazioni che entrano in costante dialogo con l’esterno, facendo affidamento a un lettore iperconnesso.
L’articolo analizza La nuova violenza illustrata di Nanni Balestrini, testo pubblicato postumo che rielabora il precedente La violenza illustrata del 1976 attraverso considerevoli aggiunte e un nuovo impianto strutturale. L’obiettivo è mostrare che tale testo può essere considerato come una sintesi dell’eredità balestriniana: in esso, infatti, l’autore sembra rivendicare, ancora una volta, l’importanza degli anni Settanta, i quali sono stati in grado di sviluppare strumenti di analisi sociale e di lotta capaci, anche dopo quasi cinquant’anni, di comprendere le storture del presente. Da un punto di vista metodologico, si studieranno le strutture narrative del testo, mostrando come esse siano costruite a partire dal pensiero marxista e, più nello specifico, quello operaista.
Il testo analizza le figure materne presenti nella serie a fumetti Orfani, ideata da Roberto Recchioni e pubblicata da Sergio Bonelli Editore. L'obiettivo è quello di mostrare come Orfani proponga una visione postumana della maternità: a contare, infatti, non è la connessione biologica, ma il rapporto di cura che si instaura tra adulto e infante.
Kings of crime est une série de la chaîne télévisée italienne Nove. Dans chaque épisode, l’écrivain italien Roberto Saviano, devenu une célébrité après le succès de son premier livre Gomorra, raconte la vie d’un boss du crime organisé ou d’un héros de la lutte contre la mafia. Jusqu’à présent, deux saisons ont été produites, la première (quatre épisodes) sortie en 2017 et la seconde (trois épisodes) sortie en 2018. Dans cette étude, on se focalisera sur deux épisodes, un épisode de la première saison, Autoritratto di un boss [Autoportrait d’un boss], sorti le 4 octobre 2017 et un épisode de la seconde, Felice Maniero, sorti le 14 novembre 2018. On a choisi ces épisodes pour leur structure, car ce sont des interviews dans lesquelles Saviano parle avec le boss de la camorra napolitaine Maurizio Prestieri et le chef de la mala del Brenta6 Felice Maniero. Ces rencontres ont été possibles parce que les deux criminels sont devenus des collaborateurs de justice, en travaillant avec l’État pour démanteler l’organisation criminelle qu’ils ont contribué à construire. On étudiera alors comment l’entretien télévisé peut être considéré comme un outil privilégié pour analyser l’identité criminelle, à travers un récit de type biographique à l’écran.
Ermanno Rea. Restando nei confini dei testi, si intende analizzare il racconto che Rea fa del suo rapporto conflittuale con la propria città natale. L’intento dell’articolo è quello di mostrare come Rea riflette sui problemi di Napoli a partire dal legame tra un personaggio femminile e un luogo specifico della città. Il presente saggio, suddiviso in tre parti, si concentrerà sul rapporto tra Francesca Spada e il porto in Mistero napoletano, tra Marcella e l’ILVA di Bagnoli in La dismissione e, infine, tra Adele e le catacombe del rione Sanità in Nostalgia. In conclusione, si cercherà di fare emergere come Rea affidi al suo romanzo postumo l’obiettivo di visualizzare una possibilità positiva per Napoli, dopo il racconto della decadenza della città compiuto nelle sue opere precedenti.
L'articolo analizza le raccolta di racconti di Valeria Parrella "Mosca più balena" (2003) e "Per grazia ricevuta" (2005). Si intende mostrare come Parrella cerchi, raccontando le vite dei propri personaggi, di far emergere una «forma di vita» alternativa a quella egemone della società postindustriale dei primi anni Duemila. Per compiere tale analisi, l'articolo sarà suddiviso in tre parti: nella prima, si ricostruirà il contesto sociale in cui le raccolte sono state pubblicate; successivamente, nella seconda parte si approfondirà l'elemento che accomuna tutti questi racconti: una forte diffidenza nei confronti dell’idea che a un impegno nello studio debba corrispondere una migliore aspettativa di vita; infine, nella terza parte, si mostrerà come nel finale ogni racconto cerchi di aprire il protagonista a una nuova idea di vita, in contrasto a ogni logica economica, ripristinando il valore dell’amore e dell’affetto in generale.
L’article analyse le roman "La macchina del vento" de Wu Ming 1. L’intrigue se déroule pendant la Deuxième Guerre Mondiale, sur l’île de Ventotene en Italie, où la dictature fasciste avait confiné ses ennemis politiques. On définit ce roman comme « méta-utopique », puisque le texte montre les conditions dans lesquelles les êtres humains sont poussés à imaginer une société nouvelle. Plus précisément, l’article analyse l’échange d’idées entre Squarzanti, un personnage imaginaire, et Spinelli, un personnage historique, à propos du futur de l’Europe. Le but de l’article est de montrer comment le mélange de différents genres littéraires permet au texte de développer une critique de la politique européenne contemporaine, en décrivant un moment historique où l’Union Européenne n’était qu’un songe.
Nel presente articolo si analizzerà la serie televisiva RAI "I topi", scritta, diretta e interpretata da Antonio Albanese. L’obiettivo è di mostrare come attraverso la rappresentazione di una famiglia mafiosa la serie tenti di ironizzare anche sull’immaginario maschilista. Per farlo, si farà un lavoro comparato tra gli studi sull’atteggiamento mafioso e quelli sul comportamento maschilista. Infine, si metterà a confronto I topi con le altre produzioni seriali sul mondo della mafia che circolano nel mondo contemporaneo, per mostrare come le strutture del genere sitcom, al quale la serie appartiene, siano particolarmente adatte per sfatare alcuni miti legati alla forza delle organizzazioni criminali.
The article analyses Franco Cordelli's Il Duca di Mantova and Philippe Besson's Un personnage de roman. In these texts, the authors compare themselves with the figure of Silvio Berlusconi and Emmanuel Macron respectively. Through the category of 'hypermodern', the article intends to study some traits of contemporary power: first of all, it will analyse the ontological status of the texts and the ways used to mix fictional elements with real data; then, it will show which images of power emerge from the two represented politicians; in conclusion, going beyond the texts, it will try to define the concept of 'Leviathan-hologram', in order to provide new conceptual tools to deconstruct the contemporary political imaginary.
Edited By Alessandro Baldacci, Anna Małgorzata Brysiak and Tomasz Skocki
Abstract: The article analyzes three Italian post-apocalyptic novels: Sirene by Laura Pugno, La seconda mezzanotte by Antonio Scurati and Fuoco su Napoli by Ruggero Cappuccio. The purpose is to show which conception of time structures the plot of these three novels. By means of a narratological approach and the myth of Apocalypse described in Saint Paul’s Second Epistle to the Thessalonians, the article wants to show the katechontic power of literature, namely the power of restraining the end.
L'articolo analizza da una prospettiva narratologica come il tema del lavoro, nella narrativa criminale pubblicata nel nuovo millennio, produca effetti di dis-piacere. Infatti, l'attività abitudinaria del lavoro onesto collide con l'iperattività criminale: la seconda, producendo trama per via dei suoi effetti di perturbazione della quiete, viene rallentata dalla prima, la quale viene subito negata affinché la trama possa continuare.
Riassunto: L’articolo analizza il romanzo "La macchina del vento" di Wu Ming 1. Il testo risulta essere un ibrido di tre generi narrativi: romanzo storico, romanzo di fantascienza ed epica classica. La proposta è di studiare l’interazione di questi generi attraverso le teorie della focalizzazione di Manfred Jahn: ne risulta che il romanzo storico rappresenta il mondo in cui le vicende sono immerse, l’epica classica il modo di percepire tale mondo e il romanzo fantascientifico le vicende stesse. Inoltre, visto che l’elemento fantascientifico appartiene al sottogenere “viaggi nel tempo”, l’articolo intende ricostruire le varie concezioni del tempo presenti nel testo. Infine, dal conflitto che nasce tra queste differenti concezioni, è possibile riconoscere la valenza politica di questo romanzo che fa interagire differenti immaginari tra di loro.
The article analyses the novel Carnaio by Giulio Cavalli, published in 2018. It re-elaborates the reality descripted by the contemporary racist and populist discourse, to imagine a possible dystopic development of that reality. The society created by this novel is governed by a zombiepolitics. The zombiepolitics is a metaphor to indicate a government device to manage all human categories considered by the society as an excess, as a stranger to be expelled in order to preserve peace. The aim is to show how the dystopian genre is useful for reflecting on ideological discourses, throw the construction of possible worlds that visualize the worlds of ideological perception of reality.
L’articolo analizza Gladiatori di Antonio Franchini, non-fiction pubblicata nel 2005 in cui l’autore viaggia nel mondo dei combattimenti (pugilato, lotta libera, wrestling, ecc.). L’obiettivo è quello di mostrare come l’intero testo si regga su di una retorica della disillusione, che produce un’anti-epica che ha il compito di demistificare la narrazione dominante sullo sport. Infatti, il testo cerca, attraverso la messa in scena del corpo, di mettere in evidenza il carattere caduco dell’esistenza umana, nonostante le promesse di immortalità della mitologia sportiva contemporanea.
L’articolo analizza due romanzi che, attraverso la finzione, cercano di esplorare un fatto di cronaca nera particolarmente disturbante, il caso Fritzl: Elisabeth di Paolo Sortino e Claustria di Régis Jauffret. Lo scopo dell’articolo è quello di mostrare come la struttura narrativa finzionale possa aiutare a riflettere su azioni che vanno ben al di là della norma comune. Attraverso la “teoria delle controparti” di David Lewis, l’articolo mostra come queste finzioni creino dei mondi alternativi a quello attuale, piegando i dati fattuali alle proprie esigenze narrative. Da questi mondi “simili”, ma non “identici” al nostro, il lettore può trarre un giudizio non tanto sul caso in sé, che resta inaccessibile nella sua mostruosità, ma sul rapporto che ogni individuo instaura con l’agire umano. Il caso eccezionale, allora, diventa un punto da cui guardare le possibilità dell’essere umano in generale, al fine di maturare una maggiore consapevolezza sui propri mezzi. Da tutto ciò risulta che la letteratura, anziché usare questi eventi angoscianti solo per scandalizzare o attirare l’attenzione, diventa uno strumento privilegiato per la maturazione etica dell’individuo.
L’articolo analizza Tabloid Inferno di Selene Pascarella. Nella prima parte, l’articolo analizza il genere del testo, il quale è una particolare forma di non fiction, nello specifico un’autobiografia sotto forma di confessione. La forma della confessione è necessaria poiché l’autrice vuole descrivere il suo vecchio lavoro, dove si occupava di scrivere articoli su riviste di cronaca nera di bassa qualità. Analizzando la sua vita, l’autrice analizza anche i metodi di scrittura dei delitti, che spesso vengono mistificati: quindi, nella seconda parte, l’articolo cerca di mostrare che questo testo è anche un saggio di critica testuale sotto forma di narrazione.
L’articolo analizza Un viaggio che non promettiamo breve di Wu Ming 1, testo che ricostruisce la storia di venticinque anni di lotte No Tav, il movimento contrario alla costruzione della tratta ferroviaria ad alta velocità Lione-Torino. L’obiettivo dell’articolo è di mostrare come gli strumenti della scrittura romanzesca, quando si fondono con quelli della scrittura storica, permettano di ri-conoscere una storia, nel senso di conoscerla di nuovo. Infatti, il testo tenta di sfatare alcuni luoghi comuni sorti intorno al movimento, nella speranza di promuovere i lati positivi di tale esperienza. Inoltre, il riconoscere è anche un tema affrontato dal testo, tema che si declina in varie forme: come scoperta (riconoscere un valore a qualcosa), come consapevolezza di sé (riconoscersi), come sviluppo di un processo identitario (riconoscersi in quanto comunità), come lotta per farsi riconoscere (rivendicare la propria esistenza di fronte al potere). Infine, il testo, attraverso immagini allegoriche, cerca di mostrare le criticità del sistema di potere dominante e di proporre nuove figure del vivere politico.
Il saggio, attraverso i muschiatini, mostra come nel romanzo "L'armata dei sonnambuli" dei Wu Ming si attui una fusione delle strutture del romanzo storico con quelle del romanzo d'orrore. L'obiettivo è quello di creare un effetto di "urgenza politica": se il romanzo storico, come da tradizione, è un modo per riflettere sul presente osservando situazioni simili nel passato, il genere horror, grazie ai suoi effetti perturbanti, viene sfruttato per coinvolgere ancora di più il lettore nei problemi affrontati nel corso della narrazione.
Riprendendo gli studi di Enrico Testa sul personaggio, si teorizza la categoria di "personaggio soluto". Esso si comporta come un pronome: è un corpo che agisce eseguendo la volontà di un altro personaggio, così come il pronome è una forma il cui senso è racchiuso in un altro elemento del testo. Nel romanzo, è il Cavaliere d'Yvers l'elemento che riempie di senso i muschiatini: la trama, quindi, ruota intorno alla ricerca da parte dei protagonisti di quel "nome" che dà senso ai "pro-nomi" muschiatini, una sorta di zombie controllati dal nobile "necromante".
L’articolo analizza La nuova violenza illustrata di Nanni Balestrini e L’invisibile ovunque di Wu Ming. Si intende mostrare come in queste opere siano presenti degli stratagemmi retorici che hanno il compito di invogliare il lettore a trasformare i testi in ipertesti, attraverso delle ricerche su internet, per ricavare informazioni ulteriori intorno ai fatti narrati. Il fine dell’articolo, quindi, è quello di studiare questi testi come narrazioni che entrano in costante dialogo con l’esterno, facendo affidamento a un lettore iperconnesso.
L’articolo analizza La nuova violenza illustrata di Nanni Balestrini, testo pubblicato postumo che rielabora il precedente La violenza illustrata del 1976 attraverso considerevoli aggiunte e un nuovo impianto strutturale. L’obiettivo è mostrare che tale testo può essere considerato come una sintesi dell’eredità balestriniana: in esso, infatti, l’autore sembra rivendicare, ancora una volta, l’importanza degli anni Settanta, i quali sono stati in grado di sviluppare strumenti di analisi sociale e di lotta capaci, anche dopo quasi cinquant’anni, di comprendere le storture del presente. Da un punto di vista metodologico, si studieranno le strutture narrative del testo, mostrando come esse siano costruite a partire dal pensiero marxista e, più nello specifico, quello operaista.
Il testo analizza le figure materne presenti nella serie a fumetti Orfani, ideata da Roberto Recchioni e pubblicata da Sergio Bonelli Editore. L'obiettivo è quello di mostrare come Orfani proponga una visione postumana della maternità: a contare, infatti, non è la connessione biologica, ma il rapporto di cura che si instaura tra adulto e infante.
Kings of crime est une série de la chaîne télévisée italienne Nove. Dans chaque épisode, l’écrivain italien Roberto Saviano, devenu une célébrité après le succès de son premier livre Gomorra, raconte la vie d’un boss du crime organisé ou d’un héros de la lutte contre la mafia. Jusqu’à présent, deux saisons ont été produites, la première (quatre épisodes) sortie en 2017 et la seconde (trois épisodes) sortie en 2018. Dans cette étude, on se focalisera sur deux épisodes, un épisode de la première saison, Autoritratto di un boss [Autoportrait d’un boss], sorti le 4 octobre 2017 et un épisode de la seconde, Felice Maniero, sorti le 14 novembre 2018. On a choisi ces épisodes pour leur structure, car ce sont des interviews dans lesquelles Saviano parle avec le boss de la camorra napolitaine Maurizio Prestieri et le chef de la mala del Brenta6 Felice Maniero. Ces rencontres ont été possibles parce que les deux criminels sont devenus des collaborateurs de justice, en travaillant avec l’État pour démanteler l’organisation criminelle qu’ils ont contribué à construire. On étudiera alors comment l’entretien télévisé peut être considéré comme un outil privilégié pour analyser l’identité criminelle, à travers un récit de type biographique à l’écran.
Ermanno Rea. Restando nei confini dei testi, si intende analizzare il racconto che Rea fa del suo rapporto conflittuale con la propria città natale. L’intento dell’articolo è quello di mostrare come Rea riflette sui problemi di Napoli a partire dal legame tra un personaggio femminile e un luogo specifico della città. Il presente saggio, suddiviso in tre parti, si concentrerà sul rapporto tra Francesca Spada e il porto in Mistero napoletano, tra Marcella e l’ILVA di Bagnoli in La dismissione e, infine, tra Adele e le catacombe del rione Sanità in Nostalgia. In conclusione, si cercherà di fare emergere come Rea affidi al suo romanzo postumo l’obiettivo di visualizzare una possibilità positiva per Napoli, dopo il racconto della decadenza della città compiuto nelle sue opere precedenti.
L'articolo analizza le raccolta di racconti di Valeria Parrella "Mosca più balena" (2003) e "Per grazia ricevuta" (2005). Si intende mostrare come Parrella cerchi, raccontando le vite dei propri personaggi, di far emergere una «forma di vita» alternativa a quella egemone della società postindustriale dei primi anni Duemila. Per compiere tale analisi, l'articolo sarà suddiviso in tre parti: nella prima, si ricostruirà il contesto sociale in cui le raccolte sono state pubblicate; successivamente, nella seconda parte si approfondirà l'elemento che accomuna tutti questi racconti: una forte diffidenza nei confronti dell’idea che a un impegno nello studio debba corrispondere una migliore aspettativa di vita; infine, nella terza parte, si mostrerà come nel finale ogni racconto cerchi di aprire il protagonista a una nuova idea di vita, in contrasto a ogni logica economica, ripristinando il valore dell’amore e dell’affetto in generale.
L’article analyse le roman "La macchina del vento" de Wu Ming 1. L’intrigue se déroule pendant la Deuxième Guerre Mondiale, sur l’île de Ventotene en Italie, où la dictature fasciste avait confiné ses ennemis politiques. On définit ce roman comme « méta-utopique », puisque le texte montre les conditions dans lesquelles les êtres humains sont poussés à imaginer une société nouvelle. Plus précisément, l’article analyse l’échange d’idées entre Squarzanti, un personnage imaginaire, et Spinelli, un personnage historique, à propos du futur de l’Europe. Le but de l’article est de montrer comment le mélange de différents genres littéraires permet au texte de développer une critique de la politique européenne contemporaine, en décrivant un moment historique où l’Union Européenne n’était qu’un songe.
Nel presente articolo si analizzerà la serie televisiva RAI "I topi", scritta, diretta e interpretata da Antonio Albanese. L’obiettivo è di mostrare come attraverso la rappresentazione di una famiglia mafiosa la serie tenti di ironizzare anche sull’immaginario maschilista. Per farlo, si farà un lavoro comparato tra gli studi sull’atteggiamento mafioso e quelli sul comportamento maschilista. Infine, si metterà a confronto I topi con le altre produzioni seriali sul mondo della mafia che circolano nel mondo contemporaneo, per mostrare come le strutture del genere sitcom, al quale la serie appartiene, siano particolarmente adatte per sfatare alcuni miti legati alla forza delle organizzazioni criminali.
The article analyses Franco Cordelli's Il Duca di Mantova and Philippe Besson's Un personnage de roman. In these texts, the authors compare themselves with the figure of Silvio Berlusconi and Emmanuel Macron respectively. Through the category of 'hypermodern', the article intends to study some traits of contemporary power: first of all, it will analyse the ontological status of the texts and the ways used to mix fictional elements with real data; then, it will show which images of power emerge from the two represented politicians; in conclusion, going beyond the texts, it will try to define the concept of 'Leviathan-hologram', in order to provide new conceptual tools to deconstruct the contemporary political imaginary.
Edited By Alessandro Baldacci, Anna Małgorzata Brysiak and Tomasz Skocki
Abstract: The article analyzes three Italian post-apocalyptic novels: Sirene by Laura Pugno, La seconda mezzanotte by Antonio Scurati and Fuoco su Napoli by Ruggero Cappuccio. The purpose is to show which conception of time structures the plot of these three novels. By means of a narratological approach and the myth of Apocalypse described in Saint Paul’s Second Epistle to the Thessalonians, the article wants to show the katechontic power of literature, namely the power of restraining the end.
L'articolo analizza da una prospettiva narratologica come il tema del lavoro, nella narrativa criminale pubblicata nel nuovo millennio, produca effetti di dis-piacere. Infatti, l'attività abitudinaria del lavoro onesto collide con l'iperattività criminale: la seconda, producendo trama per via dei suoi effetti di perturbazione della quiete, viene rallentata dalla prima, la quale viene subito negata affinché la trama possa continuare.
Riassunto: L’articolo analizza il romanzo "La macchina del vento" di Wu Ming 1. Il testo risulta essere un ibrido di tre generi narrativi: romanzo storico, romanzo di fantascienza ed epica classica. La proposta è di studiare l’interazione di questi generi attraverso le teorie della focalizzazione di Manfred Jahn: ne risulta che il romanzo storico rappresenta il mondo in cui le vicende sono immerse, l’epica classica il modo di percepire tale mondo e il romanzo fantascientifico le vicende stesse. Inoltre, visto che l’elemento fantascientifico appartiene al sottogenere “viaggi nel tempo”, l’articolo intende ricostruire le varie concezioni del tempo presenti nel testo. Infine, dal conflitto che nasce tra queste differenti concezioni, è possibile riconoscere la valenza politica di questo romanzo che fa interagire differenti immaginari tra di loro.
The article analyses the novel Carnaio by Giulio Cavalli, published in 2018. It re-elaborates the reality descripted by the contemporary racist and populist discourse, to imagine a possible dystopic development of that reality. The society created by this novel is governed by a zombiepolitics. The zombiepolitics is a metaphor to indicate a government device to manage all human categories considered by the society as an excess, as a stranger to be expelled in order to preserve peace. The aim is to show how the dystopian genre is useful for reflecting on ideological discourses, throw the construction of possible worlds that visualize the worlds of ideological perception of reality.
L’articolo analizza Gladiatori di Antonio Franchini, non-fiction pubblicata nel 2005 in cui l’autore viaggia nel mondo dei combattimenti (pugilato, lotta libera, wrestling, ecc.). L’obiettivo è quello di mostrare come l’intero testo si regga su di una retorica della disillusione, che produce un’anti-epica che ha il compito di demistificare la narrazione dominante sullo sport. Infatti, il testo cerca, attraverso la messa in scena del corpo, di mettere in evidenza il carattere caduco dell’esistenza umana, nonostante le promesse di immortalità della mitologia sportiva contemporanea.
L’articolo analizza due romanzi che, attraverso la finzione, cercano di esplorare un fatto di cronaca nera particolarmente disturbante, il caso Fritzl: Elisabeth di Paolo Sortino e Claustria di Régis Jauffret. Lo scopo dell’articolo è quello di mostrare come la struttura narrativa finzionale possa aiutare a riflettere su azioni che vanno ben al di là della norma comune. Attraverso la “teoria delle controparti” di David Lewis, l’articolo mostra come queste finzioni creino dei mondi alternativi a quello attuale, piegando i dati fattuali alle proprie esigenze narrative. Da questi mondi “simili”, ma non “identici” al nostro, il lettore può trarre un giudizio non tanto sul caso in sé, che resta inaccessibile nella sua mostruosità, ma sul rapporto che ogni individuo instaura con l’agire umano. Il caso eccezionale, allora, diventa un punto da cui guardare le possibilità dell’essere umano in generale, al fine di maturare una maggiore consapevolezza sui propri mezzi. Da tutto ciò risulta che la letteratura, anziché usare questi eventi angoscianti solo per scandalizzare o attirare l’attenzione, diventa uno strumento privilegiato per la maturazione etica dell’individuo.
L’articolo analizza Tabloid Inferno di Selene Pascarella. Nella prima parte, l’articolo analizza il genere del testo, il quale è una particolare forma di non fiction, nello specifico un’autobiografia sotto forma di confessione. La forma della confessione è necessaria poiché l’autrice vuole descrivere il suo vecchio lavoro, dove si occupava di scrivere articoli su riviste di cronaca nera di bassa qualità. Analizzando la sua vita, l’autrice analizza anche i metodi di scrittura dei delitti, che spesso vengono mistificati: quindi, nella seconda parte, l’articolo cerca di mostrare che questo testo è anche un saggio di critica testuale sotto forma di narrazione.
L’articolo analizza Un viaggio che non promettiamo breve di Wu Ming 1, testo che ricostruisce la storia di venticinque anni di lotte No Tav, il movimento contrario alla costruzione della tratta ferroviaria ad alta velocità Lione-Torino. L’obiettivo dell’articolo è di mostrare come gli strumenti della scrittura romanzesca, quando si fondono con quelli della scrittura storica, permettano di ri-conoscere una storia, nel senso di conoscerla di nuovo. Infatti, il testo tenta di sfatare alcuni luoghi comuni sorti intorno al movimento, nella speranza di promuovere i lati positivi di tale esperienza. Inoltre, il riconoscere è anche un tema affrontato dal testo, tema che si declina in varie forme: come scoperta (riconoscere un valore a qualcosa), come consapevolezza di sé (riconoscersi), come sviluppo di un processo identitario (riconoscersi in quanto comunità), come lotta per farsi riconoscere (rivendicare la propria esistenza di fronte al potere). Infine, il testo, attraverso immagini allegoriche, cerca di mostrare le criticità del sistema di potere dominante e di proporre nuove figure del vivere politico.
Il saggio, attraverso i muschiatini, mostra come nel romanzo "L'armata dei sonnambuli" dei Wu Ming si attui una fusione delle strutture del romanzo storico con quelle del romanzo d'orrore. L'obiettivo è quello di creare un effetto di "urgenza politica": se il romanzo storico, come da tradizione, è un modo per riflettere sul presente osservando situazioni simili nel passato, il genere horror, grazie ai suoi effetti perturbanti, viene sfruttato per coinvolgere ancora di più il lettore nei problemi affrontati nel corso della narrazione.
Riprendendo gli studi di Enrico Testa sul personaggio, si teorizza la categoria di "personaggio soluto". Esso si comporta come un pronome: è un corpo che agisce eseguendo la volontà di un altro personaggio, così come il pronome è una forma il cui senso è racchiuso in un altro elemento del testo. Nel romanzo, è il Cavaliere d'Yvers l'elemento che riempie di senso i muschiatini: la trama, quindi, ruota intorno alla ricerca da parte dei protagonisti di quel "nome" che dà senso ai "pro-nomi" muschiatini, una sorta di zombie controllati dal nobile "necromante".
A cura di Anne-Sophie Canto, Gerardo Iandoli, Claudio Milanesi (Aix Marseille Université, CAER)
Le proposte di contributo, in francese, italiano, spagnolo o portoghese (1500 caratteri spazi inclusi) devono essere inviate prima del 15 settembre 2021 a Gerardo Iandoli ([email protected]) e Anne-Sophie Canto-Tringali ([email protected]), insieme a un breve profilo biobibliografico del candidato.
- Si riceverà risposta dell’accettazione della propria proposta il 15 ottobre 2021.
- Gli articoli dovranno essere inviati entro il 30 gennaio 2022.
- La pubblicazione, dopo la revisione del comitato di lettura, è prevista per il numero 45 della rivista Cahiers d’Études Romanes (2022).
(XIXe / XXIe)
Cahiers d’Études Romanes, 45 (2022)
Sous la direction d’Anne-Sophie Canto, Gerardo Iandoli, Claudio Milanesi (Aix Marseille Université, CAER)
Les propositions de contribution, en français, en italien, en espagnol ou en portugais (1500 caractères, espaces compris) sont à envoyer avant le 15 septembre 2021 à Gerardo Iandoli (gerardo.iandoli90[at]gmail.com) et à Anne-Sophie Canto-Tringali (ascanto[at]live.fr), accompagnées d’un bref paragraphe indiquant le statut et le rattachement de l’auteur de la proposition.
- Les réponses de la rédaction seront envoyées avant le 15 octobre 2021.
- Les contributions seront à faire parvenir avant le 30 janvier 2022.
- La publication, sous réserve d’expertise des articles par le comité de lecture, est prévue dans le numéro 45 de la revue Cahiers d’Études Romanes (2022).
Maria Pia Quintavalla è nata a Parma, e vive a Milano.
Ha pubblicato: Cantare semplice (Tam Tam Geiger 1984, nota Livia Candiani), Lettere giovani (Campanotto, 1990, nota Maurizio Cucchi), Il Cantare (Campanotto 1991, nota Nadia Campana), Le Moradas (Empiria, 1996, nota Giancarlo Majorino), Estranea (canzone) (Piero Manni, 2000, nota di Andrea Zanzotto), Corpus solum (Archivi del 900, 2002 nota Giampiero Neri), Album feriale ( Archinto, 2005 nota Franco Loi), Selected poems, (Gradiva, nota Andrea Zanzotto), China ( Effigie, 2011), I Compianti ( Effigie 2013 /2015, nota di Bianca Garavelli), Vitae ( La vita felice, 2017, nota di Giueseppe Marchetti) Quinta vez (Stampa 2009) 2018, nota di Maurizio Cucchi).
Giuseppe Grattacaso è nato nel 1957 a Salerno, vive in Toscana.
Ha pubblicato i libri di poesia Devozioni (1982, pref. Renzo Paris), Se fosse pronto un cielo (1991, pref. Alessandro Parronchi), L’attimo dopo, con fotografie di Elisabetta Scarpini (2003), Confidenze da un luogo familiare (2010), La vita dei bicchieri e delle stelle (2013, Premio Pontedilegno Poesia), Il mondo che farà (Elliot, 2019, premio Prestigiacomo, premio Pisa, premio Il Ceppo, finalista premio Frascati).
Suoi testi sono apparsi in francese su Nota bene. Revue de littérature internationale (traduzione di Françoise Lesueur), e in sloveno su Revija SRP (trad. Jolka Milic). È in corso di pubblicazione per Gradiva Publications, New York, The Will-Be World. Selected Poems (trad. Simone Turco).
Nel 2015 ha pubblicato il libro di racconti Parlavano di me (Effigi), da cui è tratto l’omonimo testo teatrale, rappresentato a Roma e a Pistoia. Nel 2020 Foto di classe. La scuola della ripartenza raccontata dall’Ultimo Banco (Castelvecchi). Ha scritto testi di canzoni presenti nel cd heart/strings di Lucia Minetti (2019).
Svolge un’intensa attività critica per riviste culturali, poi raccolta nel blog i bicchieri e le stelle (giuseppegrattacaso.it)
Antonio Francesco Perozzi è nato nel 1994 e vive a Vicovaro. Si è laureato all’Università di Roma La Sapienza nel 2018 con una tesi su Sanguineti e il decostruzionismo. Attualmente insegna nella scuola secondaria.
Il suo nuovo libro di poesie, Lo spettro visibile, è in uscita per Arcipelago Itaca. Precedentemente ha pubblicato il romanzo Il suono della clorofilla (L’Erudita, 2017) e la silloge Essere e significare (Oèdipus, 2019, prefazione di Francesco Muzzioli). Ha scritto inoltre la prefazione aAntagonist Poems di Luc Fierens (Luna Bisonte Prods, 2021) e la postfazione a Taccuino della cura di Sonia Caporossi (Terra d’Ulivi, 2021).
Suoi racconti, articoli, poesie, lavori visivi e sonori, poi, sono apparsi in riviste, giornali e blog, come Nazione Indiana, Poetarum Silva, slowforward, Avanguardia, Malgrado le mosche, Poesia del nostro tempo, Neutopia, Repubblica e molti altri. Il suo racconto Il dazio, inoltre, è stato incluso nell’antologia Le circostanze non sono favorevoli (Transeuropa, 2020) e un suo articolo compare in Noi siamo l’opposizione che non si sente (Transeuropa, 2021). Alcuni suoi testi sono stati tradotti in catalano, francese e slovacco.
Infine, si occupa di critica per Grado Zero e lay0ut magazine, cura la rubrica “Patch panel” su utsanga ed è tra i fondatori del gruppo artistico Liminalismo. Gestisce a sua volta un blog di scritture, La morte per acqua, e conduce il podcast a cadenza bisettimanale Spara Jurij.
Se negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta la saggistica si offre a narratori e poeti come il veicolo più immediato per un discorso sul potere e contro di esso, molto spesso in ottemperanza a un’etica ed estetica dell’impegno variamente declinata (dal «Politecnico» alla Neoavanguardia, da «Officina» ai pamphlet sciasciani, per limitarsi ad alcuni esempi), dagli anni Ottanta in poi l’attitudine di romanzieri e poeti al saggismo appare meno diretta, più obliqua, collegata alle ambiguità strutturali della temperie postmoderna.
Il panel accoglie interventi che indagano le modalità in cui gli scrittori del secondo Novecento italiano hanno interagito con i poteri politici, economici e culturali attraverso la forma saggio, nella sua versione pura o ibridata (romanzo-saggio, poesia saggistica).
Maria Borio, poeta e saggista, ha pubblicato le raccolte di poesia Vite unite (XII Quaderno di poesia italiana contemporanea, Marcos y Marcos 2015), L’altro limite (pordenonelegge-lietocolle 2017- tradotto in Argentina), Trasparenza (« Lyra giovani », a cura di Franco Buffoni, Interlinea 2019 – in traduzione negli USA, in Brasile e in Ungheria) e le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra 2013) e Poetiche e individui (Marsilio 2018). Dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea, cura la sezione poesia di « Nuovi Argomenti » ed è redattrice del sito « le parole e le cose ». Fa parte delle giurie del premio Nuovi Argomenti, del premio Italian Poetry Today Poetry Prize dell’Università di Oxford, del Premio Internazionale Franco Fortini. Collabora con l’Università di Perugia e con Radio 3 Rai. Docente per vari corsi di scrittura creativa, è fondatrice di Spazio Humanities APS e del festival Poesiæuropa.
Francesco Ottonello (1993) è dottorando di ricerca in Studi Umanistici Transculturali presso l’Università degli Studi di Bergamo. Si è laureato in Lettere con una tesi triennale in Letteratura Greca presso l’Università degli Studi di Cagliari e in Letteratura Latina presso l’Università degli Studi di Milano, svolgendo un periodo di ricerca presso l’Albert-Ludwigs-Universität Freiburg. I suoi interessi di ricerca sono inerenti ai Classical Reception Studies (riusi latini e greci), alla poesia italiana, ai Gender e Translation Studies. Ha pubblicato la monografia Pasolini traduttore di Eschilo. L’Orestiade (Grin 2018), saggi, articoli, recensioni per riviste come «ACME» (UniMi), «Romaneske» (UniLeuven), «L’Ulisse», «l’immaginazione», «OBLIO», «Atelier» e siti come «Le parole e le cose», «Nazione indiana».
Come poeta ha pubblicato il libro Isola Aperta (Interno Poesia 2020) con una prefazione di Tommaso Di Dio, è presente nell’antologia I poeti nati negli anni Ottanta e Novanta a cura di Giulia Martini (Interno Poesia 2019-2020) e in La radice dell’inchiostro a cura di Giorgiomaria Cornelio (Argolibri 2021). Il suo secondo libro di poesia, Futuro remoto, è in uscita nel XV dei Quaderni italiani di poesia contemporanea (Marcos y Marcos 2021).
Ha fondato e dirige il progetto MediumPoesia (www.mediumpoesia.com). È stato organizzatore, moderatore, relatore di vari festival, rassegne e eventi culturali, curando e introducendo i due volumi Poesia e Contemporaneo. A dialogo con i poeti contemporanei (Lampioni Aerei, 2019-2020).
Il ciclo di seminari on line « I poeti-critici. Creazione e impegno nella poesia italiana contemporanea (XXI secolo) » propone interviste a giovani poeti attivi anche nel campo critico. L’obiettivo è la mappatura delle produzioni poetiche contemporanee attraverso lo sguardo dei suoi giovani protagonisti, soprattutto per analizzare la fioritura di nuove realtà poetiche sorte nel cyberspazio dei social network.
Tommaso Di Dio (1982) vive e lavora a Milano. È autore della raccolta di poesie Favole, Transeuropa, 2009, con la prefazione di Mario Benedetti. È giurato, per la sezione under 40, del premio letterario Premio Castello di Villalta Poesia. Nel 2014 ha pubblicato il saggio Omologia e totalità, Un percorso sulla nozione di differenza tra la biologia e l’arte di Barnett Newman nella raccolta Prospettive della differenza, Lubrina editore, a cura di Carlo Sini, insieme al quale, dal 2015, è membro del comitato scientifico della laboratorio di filosofia e cultura Mechrì. Nel 2014, esce il suo libro di poesie Tua e di tutti, Lietocolle, in collaborazione con Pordenonelegge, tradotto in francese da Joëlle Gardes per Recours au poème éditeurs. Nel 2015 pubblica la plaquette Per il lavoro del principio, nata all’interno del progetto Le parole necessarie, in collaborazione con Il Centro di Poesia Contemporanea di Bologna e l’Ospedale Sant’Orsola. Nel 2017 è stata pubblicata in tiratura limitata la breve raccolta Alla fine delle favole, Origini edizioni, Livorno. Nello stesso anno, pubblica il saggio Nel labirinto del ritorno. La parola poetica e il ritmo, nella rivista «Il Pensiero» a cura di Massimo Donà. È di prossima pubblicazione, per Ibis Edizioni, la sua traduzione di La primavera e tutto il resto del poeta americano W.C. Williams. Nel 2018 è tra i fondatori della rivista di poesia e arte Ultima, in cui ha pubblicato la plaquette World Wide Whatsapp crash. Nell’autunno del 2019 ha scritto una Prefazione alla riedizione del libro di Vittorio Sereni, Il musicante di Saint-Merry, edita da il Saggiatore. Nel 2020 è stato pubblicato il suo nuovo libro di poesie per l’editore Interlinea: Verso le stelle glaciali.
Il ciclo di seminari on line « I poeti-critici. Creazione e impegno nella poesia italiana contemporanea (XXI secolo) » propone interviste a giovani poeti attivi anche nel campo critico. L’obiettivo è la mappatura delle produzioni poetiche contemporanee attraverso lo sguardo dei suoi giovani protagonisti, soprattutto per analizzare la fioritura di nuove realtà poetiche sorte nel cyberspazio dei social network.
Giulia Martini si è laureata in Letteratura italiana contemporanea con una tesi su Pigre divinità e pigra sorte di Patrizia Cavalli. È attualmente dottoranda in Filologia e Critica all’Università degli Studi di Siena, con un progetto di ricerca dedicato alle forme del dialogo in poesia. Nel 2018 ha pubblicato, per i tipi di Interno Poesia, la raccolta Coppie minime. Sempre per Interno Poesia è curatrice dell’antologia Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90 (I vol. 2019, II vol. 2020). Sta dedicandosi ad una seconda raccolta, dal titolo Tresor.
Il ciclo di seminari on line « I poeti-critici. Creazione e impegno nella poesia italiana contemporanea (XXI secolo) » propone interviste a giovani poeti attivi anche nel campo critico. L’obiettivo è la mappatura delle produzioni poetiche contemporanee attraverso lo sguardo dei suoi giovani protagonisti, soprattutto per analizzare la fioritura di nuove realtà poetiche sorte nel cyberspazio dei social network.
Nato e cresciuto in provincia di Bologna, vive a Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna. Nel 2008 ha pubblicato Kobarid, opera poetica con cui ha vinto il Premio Letterario Camaiore, nella sezione giovani. Nel 2017 ha poi pubblicato La stazione di Bologna, per la casa editrice Feltrinelli, Premio Matteotti della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Già direttore della collana di poesia contemporanea della Ladolfi Editore, ha diretto la rivista Atelier.
Ha curato La linea del Sillaro, La generazione entrante e, assieme a Isabella Leardini, Post ’900. Lirici e narrativi. Dopo avere scritto su l’Unità scrive oggi per Strisciarossa coordinando UniversoPoesia.
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Il ciclo di seminari on line « I poeti-critici. Creazione e impegno nella poesia italiana contemporanea (XXI secolo) » propone interviste a giovani poeti attivi anche nel campo critico. L’obiettivo è la mappatura delle produzioni poetiche contemporanee attraverso lo sguardo dei suoi giovani protagonisti, soprattutto per analizzare la fioritura di nuove realtà poetiche sorte nel cyberspazio dei social network.
Davide Castiglione è Lettore d’inglese presso l’Università di Vilnius. Si è laureato all’Università di Pavia e dottorato all’Università di Nottingham, specializzandosi nel campo della stilistica. I suoi studi si focalizzano sullo studio del concetto di « difficoltà » nella poesia modernista e postmodernista, da un punto di vista linguistico e cognitivo. Cura la rubrica « Botta&Risposta » sulla rivista online La Balena Bianca, dove recensisce le ultime pubblicazioni poetiche in Italia. Ha pubblicato due raccolte di poesia: Per ogni frazione (Campanotto 2010) e Non di fortuna (Italic & Pequod 2017).
20 novembre 2020 – Davide Castiglione
17 dicembre 2020 – Matteo Fantuzzi
22 gennaio 2021 – Giulia Martini
I seminari inizieranno alle ore 16.00.
25 Novembre 2019 – 9h00
Salle 2.44 - Maison de la Recherche
The thesis analyses the most important characters of the novels through a method that mixes classical Greimasian narratology and Carl Schmitt’s political philosophy. The aim is to develop critical tools capable of analysing the narrative structure of the conflict between the characters, with reference to the social context in which the novels were published.
The thesis is made up of three parts. The first part studies “friendly" characters, that is, characters who act without crossing a certain limit, whether chosen or imposed. The second part analyses “enemy” characters, i.e. those who do not set any limits to their actions. In the last part, the thesis focuses on the characters who play a central role in the conclusions of the novels: in these characters, sometimes even very marginal ones, we can recognise the judgement of the narrator’s voice on the events that involved the friend and enemy characters.
In conclusion, is shown how the violence in these novels turns out to be the representation of an extreme version of the neoliberal logics that govern contemporary society, in which competition has taken an increasingly central role.
Cette thèse analyse les représentations de la violence dans le roman italien des années 2000. Pour ce faire, elle s’est concentrée sur un corpus de onze romans publiés entre 2008 et 2017, qui traitent de thématiques liées à la violence sociale (crime organisé, corruption, terrorisme et violence sexuelle) : Il tempo materiale de Giorgio Vasta (2008), Dai cancelli d’acciaio de Gabriele Frasca (2011), La ferocia de Nicola Lagioia (2014), La scuola cattolica d’Edoardo Albinati (2016), Tabloid Inferno de Selene Pascarella (2016), Nostalgia d’Ermanno Rea (2016), Un viaggio che non promettiamo breve (2016) de Wu Ming 1, la dilogie composée de La paranza dei bambini (2016) et Bacio feroce (2017) de Roberto Saviano, Nella perfida terra di Dio (2017) d’Omar di Monopoli et Bruciare tutto (2017) de Walter Siti.
La thèse analyse les personnages les plus importants des romans à travers une méthode qui mélange la narratologie classique gréimasienne et la philosophie politique de Carl Schmitt. Le but est celui de développer des outils critiques capables d’analyser la structure narrative du conflit entre les personnages, en faisant référence au contexte social dans lequel les romans ont été publiés.
La thèse est composée de trois parties. La première partie étudie les personnages « amis », c’est-à-dire les personnages qui agissent sans franchir une certaine limite, qu’elle soit choisie ou imposée. Dans la deuxième partie, on analyse les personnages « ennemis », c’est-à-dire ceux qui ne fixent aucune limite à leurs actions. Dans la dernière partie, la thèse se concentre sur les personnages qui jouent un rôle central dans les conclusions des romans : dans ces personnages, parfois même très marginaux, on peut reconnaître le jugement de la voix narratrice sur les événements qui ont impliqué les personnages amis et ennemis.
En conclusion, nous montrons comment la violence dans ces romans s’avère être la représentation d’une version extrême des logiques néolibérales qui régissent la société contemporaine, dans laquelle la concurrence a pris un rôle de plus en plus central.
L'intervento può essere visto al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=OFDCWKViWcU
Nell'intervento si riflette sul concetto di autore nell’ambito della produzione fumettistica seriale che ruota intorno alla figura dell’eroe. In maniera più specifica, si studia un caso italiano, Dylan Dog, fumetto entrato a far parte della cultura popolare del nostro paese.
Dans ma communication je me concentrerai sur le roman Dream Box de Nicoletta Vallorani, publié en 1997. Il s’agit d’un roman qui intègre des thématiques de la science-fiction dans une structure narrative de type noir. Pour cette raison, ma communication sera divisée en trois partie : dans la première, on analysera le côté noir de Dream Box, alors que dans la deuxième on s’intéressera au côté science-fictionnel. Enfin, on essayera de montrer que l’hybridation de ces deux genres littéraires a été nécessaire pour définir une critique de la société italienne des années Quatre-Vingt-Dix.
Nel mio intervento analizzerò le raccolte di racconti che hanno dato avvio alla carriera da scrittrice di Valeria Parrella: Mosca più balena, pubblicata nel 2003, e Per grazia ricevuta, del 2005. La comunicazione sarà suddivisa in tre parti: nella prima, si ricostruirà il contesto sociale in cui le raccolte sono state pubblicate; successivamente, nella seconda parte si approfondirà l'elemento che accomuna tutti questi racconti: una profonda sfiducia nei confronti dell'istruzione come metodo di ascesa sociale e riconoscimento lavorativo; infine, nella terza parte, si mostrerà come nel finale ogni racconto cerchi di aprire il protagonista a una nuova idea di vita, in contrasto a ogni logica economica, ripristinando il valore dell'amore e dell'affetto in generale.
Panel: Il saggismo degli scrittori: forme letterarie dell'intervento storico in Italia, 1945-2000
Panel: Fantascienza femminista: immaginare il genere
La comunicazione si è concentrata sull'analisi della sitcom RAI I topi, diretta, scritta e interpretata da Antonio Albanese.
Il mio intervento confronta "Il Duca di Mantova" (2004) di Franco Cordelli e "Un personnage de roman" (2017) di Philippe Besson. Due opere di finzione incentrate su due presidenti, Silvio Berlusconi ed Emmanuel Macron. Lo scopo è quello di mostrare come il romanzo possa essere uno strumento efficace per individuare nuove figure per rappresentare e per riflettere sul potere. Infatti, da questi testi si può far emergere una nuova figura, da me definita "Leviatano Ologramma", in cui riconoscere l'evoluzione della nota rappresentazione dello Stato di Thomas Hobbes.
Au-delà du Biopic hollywoodien, nouvelles approches des vies filmées
Troisième colloque international de la Biography Society
Aix-Marseille Université, Aix-en-Provence, France
17-18-19 octobre 2019
La communication analyse la série docu-fiction et plus précisément les deux épisodes dans lesquels Saviano interviewe des anciens boss, Maurizio Prestieri e Felice Maniero, maintenant collaborateurs de justice. On essaie de réfléchir sur les caractéristiques de l’identité du « repenti » et de montrer que cette série, dans laquelle Saviano raconte la vie des autres, est en réalité aussi une autre pièce de l’« automythobiographie » du personnage Saviano.
Nell'intervento si è proposta una nuova metodologia di analisi dei testi contemporanei incentrati sulla violenza. Partendo dagli studi strutturalisi di Greimas e la dicotomia amico/nemico alla base del discorso politico-giuridico secondo Carl Schmitt, si è cercato di mostrare come i personaggi dei romanzi possano essere suddivisi in due gruppi: a) gli "amici", i quali si avvicinano al senso del limite del lettore medio; i "nemici" che, al contrario, cercano di travalicare ogni limite. Con questo, si cerca di andare oltre l'assolutizzazione dei concetti di Bene e Male, mostrando come ogni senso etico possa essere compreso soltanto calando il testo nella sua epoca di produzione.
Il caso specifico analizzato propone un'analisi di due figure femminili del romanzo "Nella perfida terra di Dio" di Omar Di Monopoli: entrambe vittime di stupro, il testo mostra come questo evento possa condurre la donna all'apertura verso l'altro (Antonia) o alla chiusura egoistica (Narcissa).
Cette communication a été présenté au Interdisziplinäres Kolloquium - Utopie Europa chez l’Université d’Augsburg (Allemagne), le 10-11 Mai 2019.
Pubblicato per la casa editrice Oèdipus, Marzo 2019.
ISBN: 9788873411857
Recensioni:
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