Centre Aixois d’Etudes Romanes

Un certo tipo di canzone si è ormai affermata come vettore di forme e generi tipici della letteratura. Se l’esempio più ovvio è quello della parola poetica e/o impegnata del cantautorato, ne esistono altrettanti legati ad altri generi. Nell’ambito fantascientifico sono numerosi gli esempi di canzoni che immaginano un futuro, altri mondi o forme di vita aliene e, spesso, il contatto con l’altro da sé è utile a evidenziare le criticità del mondo contemporaneo. Attraverso l’analisi della canzone Supermassiccio di Elio e le Storie Tese - che si presenta come una satira cantata -  e un parallelismo con le Cosmicomiche calviniane, si dimostrerà come la canzone risponda pienamente alle caratteristiche tipiche del racconto di fantascienza e come la tematica scelta sia funzionale a operare una dissacrante parodia della società e dei suoi mali.

Mediante un sentiero che attraversa due concept album di Fabrizio De André significativamente pubblicati uno dopo l’altro, Non al denaro non all’amore né al cielo e Storia di un impiegato, individueremo due diverse forme di prigionia che scaturiscono da una medesima fonte: il potere. Nei due album, De André propone due modi diversi di superamento di tali prigionie, i quali riflettono l’evoluzione del proprio pensiero anarchico.

a consagración de la primavera, roman du cubain Alejo Carpentier (1978), éponyme du célèbre ballet de Stravinsky Le Sacre du printemps (1913), nous plonge d'emblée dans une certaine expérience du sacré à travers la danse. Promettant un " sacre ", en relation supposée avec la cérémonie de régénération de la Nature célébrée par la tribu primitive slave des Nartes, ce récit s'ancre, dès les premiers mots, dans l'univers de la danse et évoque, plus avant, la légende slave qui a inspiré le livret des Ballets russes, l'immolation d'une jeune vierge en offrande à Iarilo, dieu du soleil et du printemps. Dès ce lever de rideau narratif, l'héroïne, la danseuse russe Vera, nous livre les clés de la lecture : sa rêverie sur l'exécution des fouettés, une des prouesses techniques de la danse classique, rejoint sa perception du paysage qu'elle traverse en train, si surprenant qu'il semble décor de théâtre, proche de son univers du spectacle. Cette « Haute Présence de Montagnes » 1 , Pyrénées espagnoles sacralisées par ces majuscules, lui rappelle la montagne sacrée de la vieille légende narte, où la Vierge Élue se livre à la fameuse danse sacrale finale du ballet, danse frénétique jusqu'à la mort par épuisement. Averti par ce signe mystérieux, le lecteur ne comprendra qu'à la fin du roman que la sacrifiée, c'est Vera elle-même, brisée d'abord dans sa carrière d'interprète, puis de chorégraphe, lorsque son projet vital d'un nouveau Sacre du printemps interracial est anéanti : c'est le sacrifice sans doute nécessaire à la régénération non de la nature mais de l'Histoire, à l'avènement d'un nouveau printemps politique que représentera symboliquement ici la Révolution Cubaine. La consécration espérée est avortée par la dictature de Batista lorsque la police assassine ses danseurs et détruit son studio des vieux quartiers de la Havane, point culminant des épisodes de barbarie que Vera a connus pendant près d'un demi-siècle de "modernité" marqué par les guerres et les totalitarismes,

Este trabajo cuestiona la permanente circulación entre periodismo y literatura en la obra del periodista y escritor cubano Amir Valle, una hibridez muy característica de su producción literaria y de su visión del mundo. Toda su obra (no ficción, novelas, cuentos...) fue siempre inspirada o provocada por investigaciones periodísticas iniciales. Su emblemático libro de testimonios sobre el mundo de la prostitución en Cuba, Habana Babilonia. La cara oculta de las jineteras (2006, 2ª ed. 2008), que impulsó la fama internacional del escritor y sufrió la censura cubana, se reinvierte y amplía en casi toda su serie policíaca  "Descenso a los infiernos";, escrita y publicada paralelamente de 2001 a 2008, así como en su novela Tatuajes (2007), basada en una de las prostitutas reales entrevistadas durante la investigación. Aquí se analizan las modalidades reflexivas de estas “puestas en abismo”, así como sus efectos.

L’obiettivo della mia tesi è stato quello di analizzare una tendenza editoriale italiana: la pubblicazione dei romanzi storici. Nell’impossibilità di analizzare per intero la vasta produzione, ho scelto un piccolo campione di testi che avessero questi requisiti: 1) fossero stati pubblicati nel 2014; 2) appartenessero ad autori non considerati di genere o provenienti da altre esperienze letterarie; 3) che questi autori godessero di una certa fama e diffusione editoriale. Alla luce di ciò ho selezionato i seguenti testi: Inseguendo un’ombra di Andrea Camilleri, La figlia del papa di Dario Fo, Terre selvagge di Sebastiano Vassalli, L’armata dei sonnambuli dei Wu Ming. Il tema è tanto più interessante se si tiene conto del dibattito che si è sviluppato negli ultimi anni intorno alla categoria del new italian epic, espressione resa famosa dai Wu Ming stessi. Infatti, il mio lavoro è stato il tentativo di approfondire determinate tematiche già toccate dal collettivo e, soprattutto, di mettere ordine all’interno di riflessioni, per stessa ammissione dei Wu Ming, parziali e aperte.

L'articolo analizza il personaggio di Nicolas nel romanzo "La paranza dei bambini" di Roberto Saviano. Analizzando una particolare sequenza narrativa, si cerca di mostrare come il "colpo di scena" sia capace di alterare la percezione del lettore nei confronti del personaggio Nicolas. L'obiettivo è quello di evidenziare le strategie testuali usate dalla narrativa contemporanea per porre dilemmi etici allo spettatore/lettore, invitandolo a riflettere sui valori della società ipermoderna.

Il testo è apparso su E/C - Rivista dell'Associazione Italiana Studi Semiotici, nel monografico "Semio-etica del rough hero".

Locandina del Convegno Internazionale "Il futuro della fine", tenutosi presso il Dipartimento di Italianistica dell'Università di Varsavia (4-6 Dicembre 2017), con annesso Power Point usato per la presentazione. L'intervento si è concentrato sull'analisi della trama di tre romanzi apocalittici degli anni Duemila: "Sirene" di Laura Pugno, "Fuoco su Napoli" di Ruggero Cappuccio e "La seconda mezzanotte" di Antonio Scurati. Il confronto tra i testi ha permesso di far emergere una similare visione del tempo, che cerca di entrare in conflitto con il "mito" della crisi diffuso nella società contemporanea.