di Paolo Baldini ed Enrico Caiano
  • MARILYN / su Facebook

    Ricevi le news direttamente sul tuo profilo
  • Tag "mystic river"

    Vizio di forma, di Paul Thomas Anderson / Joaquin Phoenix

    Possibile costruire un film davvero coinvolgente intorno a una serie di meravigliose intuizioni che, tutte insieme, fanno cilecca? Possibile appassionarsi a una storia barocca che accumula personaggi e suggestioni, ma spesso incespica, s’inceppa e brancola nel buio? E che succede se a mettere il piede in fallo è una leggenda come Paul Thomas Anderson, un tipino pieno di verve, Autore con la A maiuscola, che dalla pioggia di rane di Magnolia (1998) ha accelerato il cammino del cinema? (altro…)

    Bradley Cooper in una scena di American Sniper, regia di Clint Eastwood

    Piace e non piace. Al botteghino raccoglie palate di dollari. I critici per lo più lo stroncano. Eppure sarà uno dei protagonisti della notte degli Oscar. American Sniper (guarda) è forse il più controverso film degli ultimi anni. Un protagonista in stato di grazia, Bradley Cooper, un regista senza macchie (sarà questa la prima?), Clint Eastwood, e una storia – vera – capace di conquistare i cuori degli spettatori in qualunque Paese. (altro…)

    Bradely Cooper e Clint Eastwood, protagonista e regista di American Sniper

    Anche se l’appello di Isidoro Trovato ai cinefili di Marilyn è chiaramente retorico, non mi dispiacerebbe dire due cosette su American Sniper  (guarda). Sarebbe in verità conflitto di interesse, perché ho scommesso una cifra importante (si dice così?) su Bradley Cooper Oscar 2014 (ma ho paura che mi fregherà Cumberbatch), 2014 dico, non lo dico al blog ma al correttore automatico che mi mette 2015 (l’intelligenza artificiale non sa ancora la differenza tra l’anno del premio e l’anno della cerimonia). (altro…)

    Faccio un appello a tutti i cinefili di questo blog, aiutatemi a capire. Cosa ci avrà voluto dire il grande Clint Eastwood nel suo American sniper (guarda)? Possibile che il regista di capolavori autentici come Mystic River (guarda), Jersey Boys (guarda) e Gran Torino (guarda) si sia abbandonato alla più classica retorica a stelle e strisce? (altro…)

    Jake Gyllenhaal e Hugh Jackman in Prisoners (2013) di Denis Villeneuve

    Prigionieri di un dolore, attuale o passato ma non rimosso. Prigionieri di una visione del mondo angusta (“Prega per il meglio, preparati per il peggio”) che è ormai tardi per mettere in discussione. Prigionieri del proprio nevrotico perfezionismo. Prisoners (2013), il primo film ad alto budget e con attori di grande richiamo del canadese francofono Denis Villeneuve (46 anni), ci mostra una comunità umana nel nord degli Stati Uniti improvvisamente precipitata nel dramma crudele del rapimento di due bambine nel giorno di festa dedicato al Ringraziamento, per dirci che prigionieri siamo tutti. Ciascuno a suo modo. Come si dice: la vittima e il carnefice.

    (altro…)