di Paolo Baldini ed Enrico Caiano
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  • Tag "mia wasikowska"

    28 LUGLIO 2021 | di
    Susan Sarandon e Kate Winslet, madre e figlia in "Blackbird - L'ultimo abbraccio"
    Susan Sarandon e Kate Winslet, madre e figlia in "Blackbird - L'ultimo abbraccio"
    BLACKBIRD – L’ULTIMO ABBRACCIO di Roger Michell
    (Usa, 2019, durata 98′ guarda il trailer)
    con Susan Sarandon, Kate Winslet, Mia Wasikowska, Sam Neill, Lindsay Duncan, Bex Taylor-Klaus, Rainn Wilson
    Giudizio: *** su 5
    Su Sky Cinema e Now
     
    L’intento è nobile. Parlare dell’ultimo atto, di abbracci e addii, di fine vita, eutanasia e dei conti da regolare in extremis per ricavarne un elogio della famiglia che tutto racchiude e tutto può trattenere e forse guarire. Le fratture si possono comporre, le tensioni trovare un sollievo, le differenze colmarsi.
    susan9Cinema post lockdown, dove gli eventi corrispondono a un terremoto interiore che spesso non si esprime all’esterno. Politicamente correttissimo, con una scala di valori e di affetti ben posizionati, dal progresso femminile alla rivoluzione gender, dalle differenze generazionali allo sfascio della coppia tradizionale, Blackbird – L’ultimo abbraccio è un’ideale casa di bambole d’impianto fortemente teatrale, con un intreccio dialogante che esprime dramma e ricerca, chiuso in una casa sul mare, remake di un film danese del 2014, Silent Heart, diretto da Bille August e sceneggiato da Christian Torpe.

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    LE STRADE DEL MALE di Antonio Campos (durata 138′ guarda il trailer)
    con Tom Holland, Robert Pattinson, Bill Skarsgard, Sebastian Stan, Harry Melling, Eliza Scanlen, Mia Wasikowska, Riley Keough

    Giudizio: *** su 5
    Su Netflix
    Preghiere che sembrano esorcismi viaggiano sulla linea noir che corre da Coal Creek, West Virginia, a Knockhemstiff, Ohio. Paesi di diavoli-contadini. Distanti dieci ore d’auto. Uniti da delitti, dolori e una pelosa grazia di Dio. Un pugno di abitanti, tutti imparentati. Maldicenti, stra-bigotti, spesso tarati.

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    Le ragazze di "Julieta": il ritorno di Pedro Almodovar al cinema delle donne

    Julieta di Pedro Almodovar, con Emma Suarez, Adriana Ugarte, Rossy De Palma, Imma Cuesta, Dario Grandinetti, Daniel Grao, Michelle Jenner, Nathalie Poza

    Passo avanti o passo indietro, “Julieta” rappresenta una svolta nel cinema di Almodovar: segnando, dopo anni di dolori e disinganni (“La pelle che abito” e “Gli amori passeggeri”), il ritorno di zio Pedro alle storie di donne sull’orlo di una crisi di nervi, alla tematica del “naufragar m’è dolce in questo mar”, dei ricordi che corrodono nervi, muscoli, cervello. I punti di riferimento, stavolta, sono le nudità neoclassiche e gli adulteri multipli di “Carne tremula”, i flirt in rovina de “Gli anni spezzati”, la passione ospedaliera della “Mala educacion”. Buone cose di un tempo andato che alzano la quota narrativa del film insieme ai racconti di Alice Munro. (altro…)

    Crimson Peak di Guillermo del Toro / Jessica Chastain, la protagonista

    Collage gotico con (pallide) faccine d’epoca nella New York del 1901, alla vigilia della storica Fiera mondiale. Crimson Peak è anzitutto un agglomerato di influenze letterarie, da Rebecca di Daphne Du Maurier a I misteri di Udolpho di Anne Radcliffe. Il castello sinistro, la scrittrice tradita dall’amore, la neve, i fantasmi, le rocce d’argilla rosso sangue. Guillermo del Toro si prende una vacanza e gioca con l’horror a cinque stelle. Arrancando e magnificando, nonostante Mia Wasikowska, Jessica Chastain e Tom Hiddleston tremino e rabbrividiscano con i giusti tagli di luce. (altro…)

    Tilda Swinton e Tom Hiddleston in Solo gli amanti sopravvivono (2013) di Jim Jarmusch

    I ghiaccioli al sangue tenuti in freezer e consumati con voluttà al calar delle tenebre solo uno come Jim Jarmusch se li poteva inventare. Neanche la parodia di grana grossa dei Manetti Bros. di Zora la vampira, 2000 (guarda alcune delle scene-cult del film) aveva osato tanto… Alle prese per la prima volta con il genere vampiresco, inflazionato in questi anni dalla saga Twilight e già in leggero declino, l’ormai 61enne geniaccio dell’Ohio dissemina al solito sberleffi e ironia come solo lui sa fare in questo Solo gli amanti sopravvivono, 2013 (guarda il trailer) Un dolente, appassionato omaggio a una delle figure più frequentate da letteratura e cinema: i disperati signori della notte assetati di sangue e vita ma alla fine condannati a esistenze eterne che spesso anelano la precarietà e la finitezza degli umani. (altro…)

    C’è sempre una prima volta. Ma non parliamo di Madame Bovary al cinema: il romanzo di Gustave Flaubert dal 1934 di Jean Renoir ad oggi lo si è visto sul grande schermo in molteplici versioni. Però mai diretto da una donna. Ebbene questa volta ci siamo: le riprese in Normandia sono appena cominciate, dietro la macchina da presa c’è la quasi quarantenne Sophie Barthes, considerata tra i 25 nuovi talenti del cinema d’autore mondiale dalla rivista Filmmaker Magazine, specializzata in cinema indipendente. (altro…)