di Paolo Baldini ed Enrico Caiano
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    Alessandra Arachi


    Lavoro al Corriere della Sera da quando avevo ancora le gonne corte e studiavo fisica all’università pensando di poter fare la scienziata. La vera scoperta della mia vita è arrivata dopo, ovvero la passione per tutto ciò che mi permette di scrivere e di raccontare. Anche le storie degli scienziati


    Italiani in fuga: "Non è un paese per giovani" di Giovanni Veronesi

    Non è un paese per giovani di Giovanni Veronesi, con Filippo Scicchitano, Giovanni Anzaldo, Sara Serraiocco, Sergio Rubini, Nino Frassica

    Il dolore di Luciano schizza fuori all’improvviso a metà del film, irruento e fortissimo, come lo spruzzo di un geyser. Quello di Nora, no, il suo dolore lo percepisci fin dalla sua prima entrata in scena, all’aeroporto dell’Avana. E’ lì che Luciano si avvicina alla ragazza con spavalderia, così come con spavalderia era partito da Roma trascinandosi dietro nella sua avventura il suo amico e collega cameriere, Sandro. (altro…)

    Uma Thurman (45 anni) è Mia Wallace in Pulp Fiction (1994) di Quentin Tarantino

    Non immaginate di prendere tra le mani un libro come American storytelling e di godervi il racconto lieve di una storiella a stelle e strisce. Non esattamente. Il testo scritto da Federico Di Chio (American storytelling. Le forme del racconto nel cinema e nelle serie tv Carocci editore, pagg. 190) è un concentrato di sapienza e di analisi, fondamentale per chi voglia sapere tutto – ma proprio tutto – su come sono fatte le strutture dei film che hanno reso grande Hollywood. (altro…)

    Eddie Marsan in Still Life (2013) di Uberto Pasolini

    C’è un volto che vale (e davvero tanto) un film intero. Questo film: Still Life. Quella faccia: l’attore inglese Eddie Marsan, così intenso, così credibile. Così maestoso. Dal ruolo, in astratto, non si direbbe: Eddie Marsan in questo film è un grigio impiegato di un paesino della provincia britannica. Ma la sua maestosità travasa per osmosi, fotogramma per fotogramma, sullo sfondo di un Inghilterra verde e nebbiosa. (altro…)

    Un'immagine di "What is left?" di Gustav Hofer e Luca Ragazzi

    Dal nostro inviato

    ROMA – Gustav e Luca ci riprovano. E anche questa volta fanno centro. Come quando, sei anni fa, puntarono per la prima volta la loro cinepresa sul dibattito sui diritti per le coppie di fatto all’interno della sinistra: il documentario Improvvisamente l’inverno scorso divenne un piccolo grande caso. Com l’opera seconda Gustav Hofer e Luca Ragazzi sembrano destinati a fare il bis. Il lungometraggio che hanno presentato ieri si intitola: What is left? è non c’è bisogno di spiegare che la cinepresa questa volta i due ragazzi l’hanno fatta girare a 360 gradi all’interno di una sinistra disorientata, proprio come loro due, coppia collaudata, ormai, nella vita pubblica come nella vita privata. (altro…)