Books by Umberto Di Maggio

TEORIE, METODI E APPROCCI PER L’ANALISI DELLE ATTIVITÀ E DEI RISULTATI DEGLI INVESTIMENTI A CARAT... more TEORIE, METODI E APPROCCI PER L’ANALISI DELLE ATTIVITÀ E DEI RISULTATI DEGLI INVESTIMENTI A CARATTERE SOCIALE
Come valutare l’impatto delle attività e dei risultati degli investimenti a carattere sociale? Nel contesto dei rapporti e delle relazioni che circondano e definiscono il contesto locale dell’intervento, e superando la considerazione dell’impatto come il risultato di un mero procedimento tecnico e rendicontativo, l’attenzione deve concentrarsi sulle caratteristiche proprie del processo che consente di interagire con uno stato dinamico e vitale. Ciò, in un contesto che si compone, innanzitutto, di attori e dei rispettivi condizionamenti culturali, ambientali e congiunturali. Perciò, è necessario, anzitutto, fare riferimento alla dimensione sociologica della valutazione dell’impatto. Serve, dunque, una valutazione partecipativa dell’impatto sociale che non si ponga il mero obiettivo di misurare, ma che possa entrare nel merito delle risorse sociali che vengono messe in campo e valorizzarle in virtù della posizione e del ruolo che tali risorse sono in grado di esercitare. Il testo, nella prima parte, fa il punto sulle teorie, i metodi e gli approcci per l’analisi delle attività e dei risultati a carattere sociale che riguardano gli Enti di Terzo Settore e non solo. Nell’ultima parte è contenuta una proposta sperimentale di metodo di valutazione denominata “V.I.S.Pa” (Valutazione d’Impatto Partecipativa) che insiste sulla necessità di una dimensione “relazionale” di queste misurazioni.
Education and Emergency in Italy, 2022
An Exploratory Study of University Students in Sicily during the Covid-19 Lockdown

Mimesis, 2020
Cos’è una cooperativa e come si organizza? Quali sono i fattori che ne determinano il successo, e... more Cos’è una cooperativa e come si organizza? Quali sono i fattori che ne determinano il successo, e quali sono i processi di sviluppo di questa specifica organizzazione che si è diffusa a partire dalle mutate condizioni economiche e sociali avvenute con le rivoluzioni industriali?
Le risposte a questi interrogativi sono da rintracciare nell’analisi del cooperativismo in quanto fenomeno sociologicamente rilevante. Dopo una disamina storica sulla diffusione internazionale del movimento (dalle prime cooperative di consumo, di credito, di produzione e sociali, fino al cooperativismo digitale) il testo tratta dell’attuale importanza di questa forma d’impresa per lo sviluppo economico e sociale e offre una prospettiva d’analisi del mercato scevra dai dogmi dell’autoequilibrio e della provvidenziale “mano invisibile”. Invita, inoltre, a considerare gli scambi tra gli operatori a partire dalla “visibilità” delle loro specificità motivazionali, valoriali e culturali. L’impianto teorico di sfondo, l’evidenze empiriche e le analisi econometriche dimostrano come le cooperative si diffondano in relazione a fattori ambientali
e con processi di isomorfizzazione. In taluni casi, quest’ultimi, si traducono nel “camouflage isomorfo cooperativistico” ad opera di cooperative “spurie” che provocano spiazzamento competitivo a danno di que le “autentiche” le quali, invece, svolgono le proprie attività in conformità ai principi d’uguaglianza, democraticità, sussidiarietà e mutualità

ECOLOGIA INTEGRALE? ETICA, ECONOMIA E POLITICA IN DIALOGO, 2020
A partire dalle riflessioni teoriche di importanti classici delle scienze sociali come Tönnies, P... more A partire dalle riflessioni teoriche di importanti classici delle scienze sociali come Tönnies, Polanyi ed Ostrom, questo paper intende trattare i “beni comuni”, cioè quelle ricchezze – fisiche ed immateriali – in grado di rigenerare e trasformare il paradigma entro cui si basa l’intero mainstream socio-economico della post-modernità, quali speciali fattispecie giuridiche, economiche e sociali. Attraverso queste risorse, che esprimono l’esigenza di un tema di più ampio respiro, ossia il “bene comune sociale”, è possibile, infatti, promuovere un modello di sviluppo e di coesione sociale più vicino ai richiami etici e valoriali dell’economia civile. Il paper si conclude con una breve elencazione di esempi emblematici di gestione partecipata dei beni comuni, inclusi quelli confiscati alle mafie, intendendoli come paradigmatici della virtuosa collaborazione tra istituzioni, cittadinanza ed operatori economici.
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Starting from the theoretical reflections of important classics of the social sciences such as Tönnies, Polanyi and Ostrom, this paper intends to deal with “common goods” as special legal, economic and social facts. We refer to those riches – physical and immaterial – capable of regenerating and transforming the paradigm within which the entire socio-economic mainstream of post-modernity is based. Through these resources, which express the need for a broader theme, namely the “social common good”, it is possible, in fact, to promote a model of development and social cohesion closer to the ethical and value references of the civil economy. The paper concludes with a brief list of emblematic examples of participatory management of common goods, including those confiscated from the mafias as paradigmatic of the virtuous collaboration between institutions, citizens and economic operators.
Migrazioni in Sicilia 2019, 2020

Homeless, 2019
Le innovazioni introdotte dalla Quarta rivoluzione industriale possono risolvere i crescenti ed i... more Le innovazioni introdotte dalla Quarta rivoluzione industriale possono risolvere i crescenti ed inascoltati bisogni di coesione e sviluppo socio-economico? Possono superare la retorica e la strumentalizzazione del capitalismo digitale e delle piattaforme che hanno contribuito a liquefare ulteriormente le relazioni, a scomporre il lavoro e a non far crescere, come ci si sarebbe attesi, la fiducia e gli scambi tra le persone interconnesse a mezzo delle piattaforme stesse?
Secondo l’autore questi interrogativi possono risolversi a partire da una prospettiva di natura economica e sociale che tenga conto delle innovazioni tecniche dentro l’esigenza di un paradigma economico civile, sostenibile, rigenerativo e cooperativo basato su reciprocità e mutualità per una nuova economia digitale e collaborativa.
Attraverso la presentazione di FairBnB, uno studio di caso di cooperativismo di piattaforma di home-rental e di turismo responsabile comunitario, l’autore propone una riflessione che tende a comprendere se è possibile combinare: a) il modello cooperativo basato su relazioni fisiche tra soci, scambi in presenza, legami duraturi, relazioni lavorative strutturate all’interno di un progetto d’impresa, fiducia, valori condivisi, interessi omogenei ed un forte legame territoriale; b) l’economia collaborativa che fa di Internet e delle tecnologie digitali un’occasione ed uno spazio relazionale e di mercato.
Can the innovations introduced by the Fourth Industrial Revolution resolve the growing and unheeded needs of social and economic cohesion and development? Can they overcome the rhetoric and instrumentalization of digital capitalism and the platforms that have contributed to further liquefying relationships, to break down work and not to grow, as would be expected, trust and exchanges between people interconnected by means of platforms same?
According to the author these questions can be resolved starting from an economic and social perspective that takes into account the technical innovations within the need for a civil, sustainable, regenerative, cooperative paradigm based on reciprocity and mutuality for a new digital and collaborative economy.
Through the presentation of FairBnB, a case study of a cooperative platform for home-rental and responsible community tourism, the author proposes a reflection that tends to understand if it is possible to combine: the cooperative model based on physical relations between members, on-site exchanges, lasting links, structured working relationships within a business project, trust, shared values, homogeneous interests and a strong territorial link; the collaborative economy that makes the Internet and digital technologies an opportunity and a relational and market space.
Perception of organized crime and corruption in an European perspective with cross-national highlights. Roles, functions and vulnerability of Institutions, Civil society and the Media. FREE YOUR IDEAS / LIBERA IDEE REPORT, 2019
Perception of organized crime and corruption in an European perspective with cross-national highlights. Roles, functions and vulnerability of Institutions, Civil society and the Media. FREE YOUR IDEAS / LIBERA IDEE REPORT, 2019
Die Wahrnehmung Organisierter Kriminalität aus europäischer Sicht mit einem länderübergreifenden ... more Die Wahrnehmung Organisierter Kriminalität aus europäischer Sicht mit einem länderübergreifenden Fokus. Welche Rolle Institutionen, Zivilgesellschaft und Medien spielen und wo ihre Schwächen liegen.
Perception of organized crime and corruption in an European perspective with cross-national highlights. Roles, functions and vulnerability of Institutions, Civil society and the Media, 2019
What is the perception of the presence of organized crime and corruption in France, Belgium, Germ... more What is the perception of the presence of organized crime and corruption in France, Belgium, Germany and Romania? How to assess the executive role played by the institutions. Finally, what role do society and information play? The answers to these questions were collected through a semi-structured 24 interviews to testimony privileged witnesses (magistrates, journalists, academics, members of associations and trade unions). Then the evidences were analyzed and reported in an exploratory qualitative research with links the data to the extensive international sociological literature on mafia-like phenomena, organized crime and corruption.

Fondazione Feltrinelli - Porte Girevoli - Contributi di ricerca e buone pratiche sul lavoro marginale e le nuove vulnerabilità, 2019
Crisi e recessione economica hanno acuito e diversificato i bisogni sociali. A fronte di un cresc... more Crisi e recessione economica hanno acuito e diversificato i bisogni sociali. A fronte di un crescente stato di indigenza e a livelli sempre più di povertà sono necessari politiche pubbliche innovative capaci di stimolare la partecipazione collettiva dei cittadini sia nell’erogazione dei servizi a protezione dei loro bisogni e soprattutto, in una logica orizzontale e circolare, a generare opportunità lavorative e d’impresa civile capace di innescare processi virtuosi di sviluppo sostenibile. La cooperazione sociale, e in particolare quella di comunità, insieme alla rigenerazione partecipata di beni comuni di quelli confiscati alle mafie, lungo tutto il territorio nazionale e con particolare riferimento alle zone fragili caratterizzate da risorse dormienti, rappresentano certamente espressioni di innovazione sociale, capaci di fronteggiare e risolvere le vulnerabilità sociali creando simultaneamente un impatto durevole.
[CAPITOLO IN VOLUME] DI MAGGIO U., NOTARSTEFANO G., La cooperazione sociale e di comunità ed il riutilizzo di beni comuni e confiscati alle mafie per uno sviluppo integrale ed un welfare ri-generativo. Sta in Porte girevoli. Contributi di ricerca e buone pratiche sul lavoro marginale e le nuove vulnerabilità sociali di Croce C., Prevete R., Zucca A. (a cura di), Fondazione Feltrinelli, Milano, pag. 56-78, 2019 (ISBN: 978-88-6835-339-1).
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Location: Milano
Journal Name: Quaderni - Feltrinelli Fondazione
Organization: Feltrinelli Fondazione
Page Numbers: 56-78
Publication Date: Feb 2019
Publication Name: Porte girevoli. Contributi di ricerca e buone pratiche sul lavoro marginale e le nuove vulnerabilità sociali. di Croce C., Prevete R., Zucca A. (a cura di). Feltrinelli F.

RIVISTA ITALIANA DI ECONOMIA DEMOGRAFIA E STATISTICA - Volume LXXIII n. 1 Gennaio-Marzo 2019, 2019
Social Economy has become a significant reality. Its impact on the processes of national income f... more Social Economy has become a significant reality. Its impact on the processes of national income formation and the increase in participation in the productive process of the population has grown up.
The Social Economy is also a laboratory for the development of new "hybrid" forms of social innovations especially for social policies, in the management of common goods, in the activities that promote employment, entrepreneurship and social cohesion.
In this sense, to evaluate the incidence of Social Economy means first of all provide adequate and innovative measurement tools. Such dynamism requires new standard tools and the evaluation models that are more based on cooperation, partnership and involvement of the communities, also in the evaluation, that are the real protagonists of this processes of social development.
Il tema del riutilizzo dei beni confiscati alle mafie costituisce una questione sociale e politic... more Il tema del riutilizzo dei beni confiscati alle mafie costituisce una questione sociale e politica di notevole attualità. Riutilizzare vuol dire reimmettere i beni (e le aziende ossia le attività economiche) nel circuito virtuoso della generazione del valore, ciò comporta chiaramente anche oneri e costi di gestione oltre che necessità di una trasparenza e chiarezza nelle diverse fasi di quello che potremmo definire il “ciclo di riutilizzo”. (pp. 157-174)

LiberaIdee Rapporto: La ricerca sulla percezione e la presenza di mafie e corruzione, 2018
Con l'obiettivo di conoscere la percezione di mafia e corruzione e la loro rilevanza rispetto ad ... more Con l'obiettivo di conoscere la percezione di mafia e corruzione e la loro rilevanza rispetto ad altri problemi considerati importanti per gli associati alle categorie produttive di beni e servizi in tutto il territorio nazionale, si è verificato, attraverso l'analisi qualitativa di interviste somministrate ai responsabili e dirigenti territoriali, il tipo di iniziative, gli interventi messi in campo, le modalità della loro attuazione, i risultati conseguiti, i casi di intimidazioni o estorsioni, oppure le indagini giudiziarie che hanno coinvolto propri associati, il sostegno ad imprenditori. (pp. 128-198)
Analisi qualitativa supervisionata dal prof. Rocco Sciarrone e dalla Prof.ssa Alessandra Dino
LiberaIdee Rapporto: La ricerca sulla percezione e la presenza di mafie e corruzione
A cura di Francesca Rispoli
Ottobre 2018, Torino
Edizioni Gruppo Abele. ISBN 978-88-6579-197-4

XII Colloquio Scientifico sull’impresa sociale, 2018
La Valutazione dell’Impatto Sociale Partecipativa (V.I.S.Pa.) è una metodologia sperimentale per ... more La Valutazione dell’Impatto Sociale Partecipativa (V.I.S.Pa.) è una metodologia sperimentale per la valutazione dell’impatto sociale che considera il processo misurativo e valutativo come un’occasione di autocritica costruttiva e di apprendimento collettivo. Ha una natura quali-quantitativa ed è metodologicamente ibrida e quindi multidisciplinare. Tiene conto del numero più ampio e rappresentativo dei soggetti protagonisti dei processi d’innovazione sociale e partendo dalla valorizzazione delle reti di capitale sociale relazionale, dalle capacitazioni (Sen 2011) e considerando centrale il metodo maieutico reciproco (Dolci 1996) considera possibile lo sviluppo socioeconomico all’insegna della reciprocità, della collaborazione e dello scambio. Essa valorizza la fiducia, la fede pubblica e la cooperazione che sono i principi cardine dell’economia civile (Bruni, Zamagni 2015). La V.I.S.Pa. si ispira anche alla Most Significant Change (Davies e Dart 2005), tecnica adottata per monitorare e valutare interventi complessi di sviluppo partendo dalla raccolta, dalla interpretazione e valorizzazione delle storie del cambiamento e del capitale narrativo che emerge dal diretto coinvolgimento delle popolazioni locali che sono protagoniste dei processi di sviluppo stesso.
I movimenti turistici oggi hanno smesso di essere un sottoinsieme marginale dei processi di moder... more I movimenti turistici oggi hanno smesso di essere un sottoinsieme marginale dei processi di modernizzazione e di post-industrializzazione, hanno smesso di rappresentare una specificità riservata ad una élite fortunata, entrando a pieno titolo tra i processi economico-culturali della maggior parte dei paesi del mondo.
Essi rappresentano, quindi, in un'ottica sempre più globale, uno degli assi di riflessione concettuale, d'applicazione di politiche pubbliche per lo sviluppo di ciascun territorio.

Cogliere la straordinaria essenza racchiusa nei beni confiscati alle mafie significa trasformarli... more Cogliere la straordinaria essenza racchiusa nei beni confiscati alle mafie significa trasformarli da beni esclusivi a beni inclusivi; da beni di pochi a beni di tutti; da beni privati a beni comuni. Ed in più, tenuto conto della straordinaria portata valoriale ed etica, essi possono diventare strumenti ordinari di sviluppo e di welfare. Lo stesso che oggi fatica a dare le necessarie risposte e che patisce il peso di una crisi senza orizzonte di termine. Le case, gli appartamenti, i terreni agricoli, le strutture rurali, insieme a tutte le altre proprietà che un tempo appartenevano a cosche, clan e 'ndrine criminali non costituiscono forse delle autentiche ricchezze attraverso cui è possibile superare la crisi? Non sono un forse un “tesoretto” a cui poter fare riferimento quando si parla di emergenza abitativa, di politiche di inclusione sociale o di impiego e quindi promozione imprenditoriale?
L’esperienza di economia solidale di “Libera Terra” per la gestione di strutture agricole confisc... more L’esperienza di economia solidale di “Libera Terra” per la gestione di strutture agricole confiscate alle criminalità organizzate è inseribile pertanto in quelle best practicies di attivazione di processi di sviluppo locale, che partono da una più accorta gestione delle risorse pubbliche - i beni confiscati per l’appunto – per l’autoimprenditoria di tipo cooperativistico. Forme d’impresa, queste, dove l’attivismo antimafia converge verso la responsabilità sociale ed in netto contrasto con le pratiche assistenzialistiche che hanno caratterizzato le politiche pubbliche, per il Mezzogiorno d’Italia, dei decenni trascorsi.
Una confessione anzi uno sfogo. Perché il Mediterraneo mare dei Latini, che doveva accogliere e l... more Una confessione anzi uno sfogo. Perché il Mediterraneo mare dei Latini, che doveva accogliere e legare i popoli, è diventato nei secoli il posto al mondo con più vittime delle mafie.
Risultati del monitoraggio dell’utilizzo dei beni confiscati alle mafie. Aspetti statistici, econ... more Risultati del monitoraggio dell’utilizzo dei beni confiscati alle mafie. Aspetti statistici, economici e sociali.
Una favola migrante. Per i moderni Colapesce che sorreggono il peso dell'Europa indifferente. Per... more Una favola migrante. Per i moderni Colapesce che sorreggono il peso dell'Europa indifferente. Per tutte le vittime che dormono nel cimitero Mediterraneo.
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Books by Umberto Di Maggio
Come valutare l’impatto delle attività e dei risultati degli investimenti a carattere sociale? Nel contesto dei rapporti e delle relazioni che circondano e definiscono il contesto locale dell’intervento, e superando la considerazione dell’impatto come il risultato di un mero procedimento tecnico e rendicontativo, l’attenzione deve concentrarsi sulle caratteristiche proprie del processo che consente di interagire con uno stato dinamico e vitale. Ciò, in un contesto che si compone, innanzitutto, di attori e dei rispettivi condizionamenti culturali, ambientali e congiunturali. Perciò, è necessario, anzitutto, fare riferimento alla dimensione sociologica della valutazione dell’impatto. Serve, dunque, una valutazione partecipativa dell’impatto sociale che non si ponga il mero obiettivo di misurare, ma che possa entrare nel merito delle risorse sociali che vengono messe in campo e valorizzarle in virtù della posizione e del ruolo che tali risorse sono in grado di esercitare. Il testo, nella prima parte, fa il punto sulle teorie, i metodi e gli approcci per l’analisi delle attività e dei risultati a carattere sociale che riguardano gli Enti di Terzo Settore e non solo. Nell’ultima parte è contenuta una proposta sperimentale di metodo di valutazione denominata “V.I.S.Pa” (Valutazione d’Impatto Partecipativa) che insiste sulla necessità di una dimensione “relazionale” di queste misurazioni.
Le risposte a questi interrogativi sono da rintracciare nell’analisi del cooperativismo in quanto fenomeno sociologicamente rilevante. Dopo una disamina storica sulla diffusione internazionale del movimento (dalle prime cooperative di consumo, di credito, di produzione e sociali, fino al cooperativismo digitale) il testo tratta dell’attuale importanza di questa forma d’impresa per lo sviluppo economico e sociale e offre una prospettiva d’analisi del mercato scevra dai dogmi dell’autoequilibrio e della provvidenziale “mano invisibile”. Invita, inoltre, a considerare gli scambi tra gli operatori a partire dalla “visibilità” delle loro specificità motivazionali, valoriali e culturali. L’impianto teorico di sfondo, l’evidenze empiriche e le analisi econometriche dimostrano come le cooperative si diffondano in relazione a fattori ambientali
e con processi di isomorfizzazione. In taluni casi, quest’ultimi, si traducono nel “camouflage isomorfo cooperativistico” ad opera di cooperative “spurie” che provocano spiazzamento competitivo a danno di que le “autentiche” le quali, invece, svolgono le proprie attività in conformità ai principi d’uguaglianza, democraticità, sussidiarietà e mutualità
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Starting from the theoretical reflections of important classics of the social sciences such as Tönnies, Polanyi and Ostrom, this paper intends to deal with “common goods” as special legal, economic and social facts. We refer to those riches – physical and immaterial – capable of regenerating and transforming the paradigm within which the entire socio-economic mainstream of post-modernity is based. Through these resources, which express the need for a broader theme, namely the “social common good”, it is possible, in fact, to promote a model of development and social cohesion closer to the ethical and value references of the civil economy. The paper concludes with a brief list of emblematic examples of participatory management of common goods, including those confiscated from the mafias as paradigmatic of the virtuous collaboration between institutions, citizens and economic operators.
Secondo l’autore questi interrogativi possono risolversi a partire da una prospettiva di natura economica e sociale che tenga conto delle innovazioni tecniche dentro l’esigenza di un paradigma economico civile, sostenibile, rigenerativo e cooperativo basato su reciprocità e mutualità per una nuova economia digitale e collaborativa.
Attraverso la presentazione di FairBnB, uno studio di caso di cooperativismo di piattaforma di home-rental e di turismo responsabile comunitario, l’autore propone una riflessione che tende a comprendere se è possibile combinare: a) il modello cooperativo basato su relazioni fisiche tra soci, scambi in presenza, legami duraturi, relazioni lavorative strutturate all’interno di un progetto d’impresa, fiducia, valori condivisi, interessi omogenei ed un forte legame territoriale; b) l’economia collaborativa che fa di Internet e delle tecnologie digitali un’occasione ed uno spazio relazionale e di mercato.
Can the innovations introduced by the Fourth Industrial Revolution resolve the growing and unheeded needs of social and economic cohesion and development? Can they overcome the rhetoric and instrumentalization of digital capitalism and the platforms that have contributed to further liquefying relationships, to break down work and not to grow, as would be expected, trust and exchanges between people interconnected by means of platforms same?
According to the author these questions can be resolved starting from an economic and social perspective that takes into account the technical innovations within the need for a civil, sustainable, regenerative, cooperative paradigm based on reciprocity and mutuality for a new digital and collaborative economy.
Through the presentation of FairBnB, a case study of a cooperative platform for home-rental and responsible community tourism, the author proposes a reflection that tends to understand if it is possible to combine: the cooperative model based on physical relations between members, on-site exchanges, lasting links, structured working relationships within a business project, trust, shared values, homogeneous interests and a strong territorial link; the collaborative economy that makes the Internet and digital technologies an opportunity and a relational and market space.
[CAPITOLO IN VOLUME] DI MAGGIO U., NOTARSTEFANO G., La cooperazione sociale e di comunità ed il riutilizzo di beni comuni e confiscati alle mafie per uno sviluppo integrale ed un welfare ri-generativo. Sta in Porte girevoli. Contributi di ricerca e buone pratiche sul lavoro marginale e le nuove vulnerabilità sociali di Croce C., Prevete R., Zucca A. (a cura di), Fondazione Feltrinelli, Milano, pag. 56-78, 2019 (ISBN: 978-88-6835-339-1).
http://fondazionefeltrinelli.it/pubblicazioni/collane-digitali/collana-quaderni/
Location: Milano
Journal Name: Quaderni - Feltrinelli Fondazione
Organization: Feltrinelli Fondazione
Page Numbers: 56-78
Publication Date: Feb 2019
Publication Name: Porte girevoli. Contributi di ricerca e buone pratiche sul lavoro marginale e le nuove vulnerabilità sociali. di Croce C., Prevete R., Zucca A. (a cura di). Feltrinelli F.
The Social Economy is also a laboratory for the development of new "hybrid" forms of social innovations especially for social policies, in the management of common goods, in the activities that promote employment, entrepreneurship and social cohesion.
In this sense, to evaluate the incidence of Social Economy means first of all provide adequate and innovative measurement tools. Such dynamism requires new standard tools and the evaluation models that are more based on cooperation, partnership and involvement of the communities, also in the evaluation, that are the real protagonists of this processes of social development.
Analisi qualitativa supervisionata dal prof. Rocco Sciarrone e dalla Prof.ssa Alessandra Dino
LiberaIdee Rapporto: La ricerca sulla percezione e la presenza di mafie e corruzione
A cura di Francesca Rispoli
Ottobre 2018, Torino
Edizioni Gruppo Abele. ISBN 978-88-6579-197-4
Essi rappresentano, quindi, in un'ottica sempre più globale, uno degli assi di riflessione concettuale, d'applicazione di politiche pubbliche per lo sviluppo di ciascun territorio.
Come valutare l’impatto delle attività e dei risultati degli investimenti a carattere sociale? Nel contesto dei rapporti e delle relazioni che circondano e definiscono il contesto locale dell’intervento, e superando la considerazione dell’impatto come il risultato di un mero procedimento tecnico e rendicontativo, l’attenzione deve concentrarsi sulle caratteristiche proprie del processo che consente di interagire con uno stato dinamico e vitale. Ciò, in un contesto che si compone, innanzitutto, di attori e dei rispettivi condizionamenti culturali, ambientali e congiunturali. Perciò, è necessario, anzitutto, fare riferimento alla dimensione sociologica della valutazione dell’impatto. Serve, dunque, una valutazione partecipativa dell’impatto sociale che non si ponga il mero obiettivo di misurare, ma che possa entrare nel merito delle risorse sociali che vengono messe in campo e valorizzarle in virtù della posizione e del ruolo che tali risorse sono in grado di esercitare. Il testo, nella prima parte, fa il punto sulle teorie, i metodi e gli approcci per l’analisi delle attività e dei risultati a carattere sociale che riguardano gli Enti di Terzo Settore e non solo. Nell’ultima parte è contenuta una proposta sperimentale di metodo di valutazione denominata “V.I.S.Pa” (Valutazione d’Impatto Partecipativa) che insiste sulla necessità di una dimensione “relazionale” di queste misurazioni.
Le risposte a questi interrogativi sono da rintracciare nell’analisi del cooperativismo in quanto fenomeno sociologicamente rilevante. Dopo una disamina storica sulla diffusione internazionale del movimento (dalle prime cooperative di consumo, di credito, di produzione e sociali, fino al cooperativismo digitale) il testo tratta dell’attuale importanza di questa forma d’impresa per lo sviluppo economico e sociale e offre una prospettiva d’analisi del mercato scevra dai dogmi dell’autoequilibrio e della provvidenziale “mano invisibile”. Invita, inoltre, a considerare gli scambi tra gli operatori a partire dalla “visibilità” delle loro specificità motivazionali, valoriali e culturali. L’impianto teorico di sfondo, l’evidenze empiriche e le analisi econometriche dimostrano come le cooperative si diffondano in relazione a fattori ambientali
e con processi di isomorfizzazione. In taluni casi, quest’ultimi, si traducono nel “camouflage isomorfo cooperativistico” ad opera di cooperative “spurie” che provocano spiazzamento competitivo a danno di que le “autentiche” le quali, invece, svolgono le proprie attività in conformità ai principi d’uguaglianza, democraticità, sussidiarietà e mutualità
----
Starting from the theoretical reflections of important classics of the social sciences such as Tönnies, Polanyi and Ostrom, this paper intends to deal with “common goods” as special legal, economic and social facts. We refer to those riches – physical and immaterial – capable of regenerating and transforming the paradigm within which the entire socio-economic mainstream of post-modernity is based. Through these resources, which express the need for a broader theme, namely the “social common good”, it is possible, in fact, to promote a model of development and social cohesion closer to the ethical and value references of the civil economy. The paper concludes with a brief list of emblematic examples of participatory management of common goods, including those confiscated from the mafias as paradigmatic of the virtuous collaboration between institutions, citizens and economic operators.
Secondo l’autore questi interrogativi possono risolversi a partire da una prospettiva di natura economica e sociale che tenga conto delle innovazioni tecniche dentro l’esigenza di un paradigma economico civile, sostenibile, rigenerativo e cooperativo basato su reciprocità e mutualità per una nuova economia digitale e collaborativa.
Attraverso la presentazione di FairBnB, uno studio di caso di cooperativismo di piattaforma di home-rental e di turismo responsabile comunitario, l’autore propone una riflessione che tende a comprendere se è possibile combinare: a) il modello cooperativo basato su relazioni fisiche tra soci, scambi in presenza, legami duraturi, relazioni lavorative strutturate all’interno di un progetto d’impresa, fiducia, valori condivisi, interessi omogenei ed un forte legame territoriale; b) l’economia collaborativa che fa di Internet e delle tecnologie digitali un’occasione ed uno spazio relazionale e di mercato.
Can the innovations introduced by the Fourth Industrial Revolution resolve the growing and unheeded needs of social and economic cohesion and development? Can they overcome the rhetoric and instrumentalization of digital capitalism and the platforms that have contributed to further liquefying relationships, to break down work and not to grow, as would be expected, trust and exchanges between people interconnected by means of platforms same?
According to the author these questions can be resolved starting from an economic and social perspective that takes into account the technical innovations within the need for a civil, sustainable, regenerative, cooperative paradigm based on reciprocity and mutuality for a new digital and collaborative economy.
Through the presentation of FairBnB, a case study of a cooperative platform for home-rental and responsible community tourism, the author proposes a reflection that tends to understand if it is possible to combine: the cooperative model based on physical relations between members, on-site exchanges, lasting links, structured working relationships within a business project, trust, shared values, homogeneous interests and a strong territorial link; the collaborative economy that makes the Internet and digital technologies an opportunity and a relational and market space.
[CAPITOLO IN VOLUME] DI MAGGIO U., NOTARSTEFANO G., La cooperazione sociale e di comunità ed il riutilizzo di beni comuni e confiscati alle mafie per uno sviluppo integrale ed un welfare ri-generativo. Sta in Porte girevoli. Contributi di ricerca e buone pratiche sul lavoro marginale e le nuove vulnerabilità sociali di Croce C., Prevete R., Zucca A. (a cura di), Fondazione Feltrinelli, Milano, pag. 56-78, 2019 (ISBN: 978-88-6835-339-1).
http://fondazionefeltrinelli.it/pubblicazioni/collane-digitali/collana-quaderni/
Location: Milano
Journal Name: Quaderni - Feltrinelli Fondazione
Organization: Feltrinelli Fondazione
Page Numbers: 56-78
Publication Date: Feb 2019
Publication Name: Porte girevoli. Contributi di ricerca e buone pratiche sul lavoro marginale e le nuove vulnerabilità sociali. di Croce C., Prevete R., Zucca A. (a cura di). Feltrinelli F.
The Social Economy is also a laboratory for the development of new "hybrid" forms of social innovations especially for social policies, in the management of common goods, in the activities that promote employment, entrepreneurship and social cohesion.
In this sense, to evaluate the incidence of Social Economy means first of all provide adequate and innovative measurement tools. Such dynamism requires new standard tools and the evaluation models that are more based on cooperation, partnership and involvement of the communities, also in the evaluation, that are the real protagonists of this processes of social development.
Analisi qualitativa supervisionata dal prof. Rocco Sciarrone e dalla Prof.ssa Alessandra Dino
LiberaIdee Rapporto: La ricerca sulla percezione e la presenza di mafie e corruzione
A cura di Francesca Rispoli
Ottobre 2018, Torino
Edizioni Gruppo Abele. ISBN 978-88-6579-197-4
Essi rappresentano, quindi, in un'ottica sempre più globale, uno degli assi di riflessione concettuale, d'applicazione di politiche pubbliche per lo sviluppo di ciascun territorio.
"Questa è una storia di tante storie. Una che sa’ dell’odore del fenolo disinfettante degli ospedali, che ha il colore bianco dei camici dei medici e gli zeri degli appalti e del giro d’affari della Sanità, troppo spesso macchiati da fatti di cronaca targati mafia e corruzione. Ed è una riflessione sulle patologie e sui rimedi che ci vogliono".
The paper analyses the 2012-2019 data between the sovereign debt crisis and the beginning of the world health emergency. Author employs the technique of sectoral-territorial decomposition (SSA) of the growth of regional economies, arguing for the relevance of considering cooperatives as the result of a specific milieu, institutional environment and distinct 'social capital of opportunity'. The latter is the result of result polanyan double movement, increases through the quality of antifragility, the weberian ethics of responsibility and social reflexivity and stimulates economic actors (entrepreneurs, consumers, institutions, etcetera) adaptation to the condition of lasting polycrisis.
Ricorrendo alle risultanze di alcune recenti inchieste giudiziarie nel Meridione, sull’ottenimento illegale di contributi in ambito agricolo, si evidenzia come i delitti di questo tipo si servano della corruzione, nonché della complicità e correità di parte dell’apparato burocratico e delle professioni. Si rileva, infine, un forte e articolato coinvolgimento delle organizzazioni mafiose.
Il presente articolo, che descriverà il fenomeno soprattutto nelle sue implicazioni nel tessuto socio-economico, è così organizzato: a) nella prima parte viene passata in rassegna la letteratura internazionale specialistica sull’argomento e, a partire da questa, viene offerta una proposta tassonomica; b) nella seconda parte viene trattata la burocrazia con riferimento al lascito teorico weberiano e vengono esaminati alcuni casi specifici di criminalità economico-finanziaria, con riferimento alle frodi in ambito agricolo nei confronti dell’Unione europea in Sicilia e all’accaparramento, con l’uso o la minaccia della violenza (land grabbing), di appezzamenti terrieri. Viene esplicitato come questo possa essere interpretato come un’ulteriore specifica modalità della criminalità organizzata di tipo mafioso. La mafia resta focalizzata sul controllo del territorio e dell’economia anche tramite una rinnovata forma di accumulazione primitiva del capitale «terra». L’ipotesi guida è che oggi la mafia tradizionale si caratterizzi schumpeterianamente per la spiccata capacità di portare a termine crimini di tipo economico-finanziario per accrescere la propria rendita, saldare i propri legami territoriali e differenziare il proprio business criminale; c) la terza parte, infine, si focalizza sulla connivenza della burocrazia corrotta con le mafie, offrendo al lettore un’interpretazione di questa interdipendenza con specifico riferimento alle questioni riguardanti lo sviluppo sociale ed economico nello scenario pandemico Covid-19.
Palabras claves: economía civil, cooperación, generatividad, desarrollo humano.
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Georg Simmel è stato tra i più importanti sociologi a trattare la povertà. Con il suo “Der Arme” (“Il Povero”) ha collegato il fenomeno con la vita in città, le di erenziazioni sociali, il dono e la carità, le politiche di assistenza e benessere e soprattutto con le relazioni tra le persone e le dinamiche del riconoscimento reciproco. Il suo approccio, volto a risolvere il problema della povertà anziché de nirlo in modo astratto, mirava principalmente all’esigenza di una scienza sociologica “del povero” e “per il povero” che considerasse la povertà, quindi, dal punto di vista scienti co e la trattasse come altre grandi questioni e problematiche della vita sociale tipiche della modernità, nella città ma non solo. In primis considerando i legami solidali, il riconoscimento reciproco e la mutua cooperazione per la coesione sociale.
Esperienze Sociali. 102. N°1/2, 121-142. http://doi.org/10.19229/2612-145X/10242018 (ISSN: 0423-4014).
new model of development based on sustainability and human promotion. The economic crisis has offered the opportunity for an extensive critical discussion of the relevant scholar model, above all of a “globalization of differences” and of speculative finance. Starting from this fruitful and broad debate, the present contribution proposes an original interpretation of the “model of Francis” in the light of two categories: the Care and the Custody. They become the coordinates, not only to rethink some innovative theories and practices such as CSR or the “Stewardship model”, but above all to promote further analytical perspectives for a “transformation” of the economy. The theoretical reflection is also enriched by two case studies: the first relating to the case of “assets confiscated from the mafias” and the second to the Sicilian networks of Solidarity Economics.
ISSN: 2038-386X