Papers by Caterina Verbaro
Poesia n. 14, 2022
Introduzione alla poesia di Franco Costabile e scelta antologica di testi

Polisemie, Dec 1, 2023
Fin dall'esordio nel 1989 con Residenze invernali, e poi con specifiche declinazioni in tutte le ... more Fin dall'esordio nel 1989 con Residenze invernali, e poi con specifiche declinazioni in tutte le successive raccolte, il segno caratterizzante della poesia di Antonella Anedda è sempre stato quello della relazione: il testo poetico trova la propria ragione d'essere nel congegnare sé stesso come luogo di connessione, dialogo, intrecci. Come riconosciuto dai tanti studi dedicati a un'autrice ormai nel canone della poesia contemporanea, 1 la diffrazione del soggetto dell'enunciazione e la sua postura relazionale costituisce un dato significativo sia per definire l'inconfondibile profilo autoriale, sia in un'ottica storiografica, se è vero che la vicenda poetica di Anedda rappresenta una tappa essenziale di quella progressiva revisione del soggettivismo lirico che segna la tradizione del secondo Novecento. Nel contesto tardo modernista Anedda definisce una propria misura dissonante rispetto ai suoi possibili antecedenti, 2 soprattutto grazie alla specificità di un soggetto presente ma
Lo stile tardo di Pratolini : il mannello di Natascia, 2015
Parmi les nombreuses clés d’accès critique possibles d’un texte polyvalent et controversé comme P... more Parmi les nombreuses clés d’accès critique possibles d’un texte polyvalent et controversé comme Petrolio, la clé de la représentation historique est sans doute une des plus stimulantes, car elle est par ailleurs adaptée à faire émerger la position intermédiaire pasolinienne, une position spécifique entre le moderne et le post-moderne. La comparaison avec le paradigme postmoderne du récit historique est, du reste, acceptée sur la base d’une considération générale : l’événement crucial de la po..

Quaderni D Italianistica, 2016
Ce volume explore la relation que la littérature a créée avec l’Histoire dans les romans hispaniq... more Ce volume explore la relation que la littérature a créée avec l’Histoire dans les romans hispanique, italien et portugais de la postmodernité. Le thème abordé par l’étude conjointe des notions de littérature, d’Histoire et de Postmodernité a permis de faire discuter les chercheurs sur des points importants liés à la critique littéraire. Les contributions de ce livre décèlent une nouvelle tendance forte de la littérature contemporaine des pays de langue romane qui consiste à utiliser des documents d’archives dans le but de faire de la mémoire la matière première de l’inspiration. Elles permettent également de constater que la notion de postmodernisme est appliquée de façon différente selon les aires géographiques, avec des acceptions normatives plus restreintes dans l’aire italophone et plus ouvertes dans l’aire lusophone. Malgré ces différences, on constate que les mêmes tendances littéraires se sont manifestées partout avec une extraordinaire coïncidence chronologique, depuis le milieu des années 1970 à nos jours
Forum Italicum: A Journal of Italian Studies, 2010

Moderna Språk, Dec 26, 2023
L'intervento si concentra su un testo considerato minore di Pasolini, il reportage antropologico ... more L'intervento si concentra su un testo considerato minore di Pasolini, il reportage antropologico La lunga strada di sabbia, concepito nel 1959, in pieno boom economico, come resoconto giornalistico dedicato al nuovo fenomeno del turismo di massa, ma in realtà del tutto congruente a quel paradigma etnografico che caratterizza la sua opera. Il racconto è messo in relazione con un'ampia congerie testuale connotata dal paradigma antropologico del viaggio, che Pasolini utilizza in maniera precipua: come ricognizione delle preziose sopravvivenze di un passato metastorico e incontro con quei soggetti in ombra che «con una vita di altri secoli sono/ vivi in questo» ("La Terra di Lavoro"). L'intelaiatura drammaturgica del viaggio e dell'incontro, già sperimentata in alcuni poemetti delle Ceneri di Gramsci ("L'Appennino", "L'umile Italia", "La Terra di Lavoro") e ripresa in opere di taglio più evidentemente antropologico ("Viaggio per Roma e dintorni", "Comizi d'amore"), viene ricondotta al nuovo paradigma etnografico fondato su interdiscorsività tra soggetto e oggetto, narratività, riuso documentario, postura testimoniale del soggetto. Prezioso controcanto metastorico alla modernizzazione, "La lunga strada di sabbia", sotto l'apparenza di un disimpegnato reportage giornalistico, si rivela essere perciò un nodo essenziale del percorso pasoliniano.

Fin dall'esordio nel 1989 con Residenze invernali, e poi con specifiche declinazioni in tutte le ... more Fin dall'esordio nel 1989 con Residenze invernali, e poi con specifiche declinazioni in tutte le successive raccolte, il segno caratterizzante della poesia di Antonella Anedda è sempre stato quello della relazione: il testo poetico trova la propria ragione d'essere nel congegnare sé stesso come luogo di connessione, dialogo, intrecci. Come riconosciuto dai tanti studi dedicati a un'autrice ormai nel canone della poesia contemporanea, 1 la diffrazione del soggetto dell'enunciazione e la sua postura relazionale costituisce un dato significativo sia per definire l'inconfondibile profilo autoriale, sia in un'ottica storiografica, se è vero che la vicenda poetica di Anedda rappresenta una tappa essenziale di quella progressiva revisione del soggettivismo lirico che segna la tradizione del secondo Novecento. Nel contesto tardo modernista Anedda definisce una propria misura dissonante rispetto ai suoi possibili antecedenti, 2 soprattutto grazie alla specificità di un soggetto presente ma 1 L'importante monografia di Riccardo Donati, Apri gli occhi e resisti. L'opera in versi e in prosa di Antonella Anedda, Roma, Carocci, 2020, è preceduta nei quindici anni precedenti da numerosi studi significativi, che costituiscono una delle più rilevanti bibliografie critiche dedicate a poeti contemporanei, tra i quali si ricordano Andrea Afribo,
Su questo termine e concetto, Pasolini dice a Duflot: «È proprio strano, vede, ero convinto di av... more Su questo termine e concetto, Pasolini dice a Duflot: «È proprio strano, vede, ero convinto di avere inventato io l'aggettivo, e invece mi sono imbattuto in questa terminologia in un'opera di Mircea Eliade, che tratta della storia dei miti» (ivi).
Contemporanea, 2020
Tra i tanti possibili motivi di comparazione tra Elsa Morante e Elena Ferrante, si focalizza una ... more Tra i tanti possibili motivi di comparazione tra Elsa Morante e Elena Ferrante, si focalizza una comune accezione del racconto di formazione come attraversamento e superamento del mistero, del fiabesco, del materno. Si individua nell’Isola di Arturo e nel primo volume dell’Amica geniale una comune concezione junghiana, secondo la quale l’infanzia attiva il “processo d’individuazione” e la propulsione vitale e creativa. Si sottolinea in entrambi i romanzi il nesso tra Bildung, acquisizione del linguaggio individuale, formazione alla scrittura
Tra i tanti possibili motivi di comparazione tra Elsa Morante e Elena Ferrante, si focalizza una ... more Tra i tanti possibili motivi di comparazione tra Elsa Morante e Elena Ferrante, si focalizza una comune accezione del racconto di formazione come attraversamento e superamento del mistero, del fiabesco, del materno. Si individua nell’Isola di Arturo e nel primo volume dell’Amica geniale una comune concezione junghiana, secondo la quale l’infanzia attiva il “processo d’individuazione” e la propulsione vitale e creativa. Si sottolinea in entrambi i romanzi il nesso tra Bildung, acquisizione del linguaggio individuale, formazione alla scrittura
Contemporanea, 2020
Tra i tanti possibili motivi di comparazione tra Elsa Morante e Elena Ferrante, si focalizza
una ... more Tra i tanti possibili motivi di comparazione tra Elsa Morante e Elena Ferrante, si focalizza
una comune accezione del racconto di formazione come attraversamento e superamento del mistero, del fiabesco, del materno. Si individua nell’Isola di Arturo e nel primo volume dell’Amica geniale una comune concezione junghiana, secondo la quale l’infanzia attiva il “processo d’individuazione” e la propulsione vitale e creativa. Si sottolinea in entrambi i romanzi il nesso tra Bildung, acquisizione del
linguaggio individuale, formazione alla scrittura
Otto Novecento Rivista Quadrimestrale Di Critica Letteraria, 2012
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... tanto importanti. […] Uno di questi avvenimenti fu la sua prima uscita in barca con Alessandr... more ... tanto importanti. […] Uno di questi avvenimenti fu la sua prima uscita in barca con Alessandro. […] Doveva aver dedicata tutta la sua attenzione al suo ufficio perché il ricordo fu esclusivamente di barca, di remo e di forcola. Il ...
Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa rivista può essere in alcun caso riprodotta se... more Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa rivista può essere in alcun caso riprodotta senza il consenso scritto dell'editore.
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una comune accezione del racconto di formazione come attraversamento e superamento del mistero, del fiabesco, del materno. Si individua nell’Isola di Arturo e nel primo volume dell’Amica geniale una comune concezione junghiana, secondo la quale l’infanzia attiva il “processo d’individuazione” e la propulsione vitale e creativa. Si sottolinea in entrambi i romanzi il nesso tra Bildung, acquisizione del
linguaggio individuale, formazione alla scrittura
una comune accezione del racconto di formazione come attraversamento e superamento del mistero, del fiabesco, del materno. Si individua nell’Isola di Arturo e nel primo volume dell’Amica geniale una comune concezione junghiana, secondo la quale l’infanzia attiva il “processo d’individuazione” e la propulsione vitale e creativa. Si sottolinea in entrambi i romanzi il nesso tra Bildung, acquisizione del
linguaggio individuale, formazione alla scrittura