Books by Giulia Lombardi
"Let's make an opera!" Autoreflexivität im Opernlibretto, ed. by Marc Föcking and Giulia Lombardi. Winter: Heidelberg, 2023 (=Studia romanica), 2023
Keine Gattung der Frühen Moderne ist so stark autoreflexiv ausgerichtet wie die Oper. Begleitet v... more Keine Gattung der Frühen Moderne ist so stark autoreflexiv ausgerichtet wie die Oper. Begleitet von intensiver theoretischer Reflexion, bringen die frühesten Opern nicht nur den Orpheus-Mythos auf die Bühne, sondern befragen sich in ihm nach der Macht des gleichzeitig gesungenen und handelnden Wortes im ‚Recitar cantando‘ und nach der eigenen Genealogie in der Wiederbelebung einer (produktiv missverstandenen) Antike.
Die Beiträge des Bandes reflektieren diachron und über die italienische Librettistik hinaus unterschiedliche Typen und Funktionen von autoreflexiven Denkbewegungen der Oper vom späten 16. bis zum 20. Jahrhundert. Sie untersuchen autoreflexive Anteile und Spiel-im-Spiel-Phänomene in der Librettistik bis hin zu Libretti und Opern, die sich satirisch-performativ mit der Oper (als Institution, als Musikdrama etc.) beschäftigen. Der Band möchte so wichtige Fixpunkte der Beschäftigung der Oper mit sich selbst bestimmen.
Ruinen sind per definitionem nichts Neues: Als materielle Überreste sesshafter Kulturen zählen s... more Ruinen sind per definitionem nichts Neues: Als materielle Überreste sesshafter Kulturen zählen sie seit Unzeiten zum Bestand historischer Gegebenheiten. Erst in der Frühen Neuzeit erfahren sie jedoch eine Aufwertung auf ästhetischer, poetologischer und geschichtsphilosophischer Ebene. In deren Mittelpunkt stehen zunächst die Ruinen des antiken Roms – anfangs im Zeichen eines Renovatio-Diskurses, später als Teil eines Paradigmas der Dekadenz. Neue Vitalität sollte der Ruine in der Malerei des 18. Jahrhunderts und in der Moderne beschieden sein, wo sie zur Anregung für die Imagination dient, sei es im Sinne einer historischen wie nationalen Selbstbefragung, sei es im Sinne einer umfassenden Kulturkritik.
Im Motiv der Ruine verdichten sich so Fragen nach der Modellierung und Lesbarkeit von Zeit, nach Präsenz und Absenz, Imagination und Gedächtnis, Artefakt und Körperlichkeit, Medium und Metapher, Verfall und Rekonstruktion. Dieser diachron changierenden Faszinationskraft der Ruinen, die sich kaum überzeitlich präzisieren lässt und nur in einer Vielfalt von Bestimmungsversuchen, Übertragungen und poetologischen Inanspruchnahmen skizziert werden kann, geht der vorliegende Band in den Kulturen der Romania systematisch nach.
Annibal Caro in Europa. Libri, lettori, bibliofili, a cura di Enrico Garavelli, Roma, Aracne, 202... more Annibal Caro in Europa. Libri, lettori, bibliofili, a cura di Enrico Garavelli, Roma, Aracne, 2021 (Quaderni dell’Osservatorio Annibal Caro, 1) - ISBN 979-12-80414-18-2
Dai "Documenti umani" alle novelle di guerra. La poetica delle contraddizioni in De Roberto novelliere, Euno Edizioni/Biblioteca della Fondazione Verga (Serie Studi): Leonforte, 2019, 2019
Nella vastissima e poliedrica produzione letteraria di Federico De Roberto (Napoli, 1861-Catania,... more Nella vastissima e poliedrica produzione letteraria di Federico De Roberto (Napoli, 1861-Catania, 1927), una considerazione adeguata meritano le novelle - circa un centinaio - composte tra il 1887 e il 1927. Nella sua pluridecennale attività di novelliere, l'autore de "I Vicerè" sviluppa una metodologia di scrittura sistematica e precisa volta all'osservazione e alla riproduzione esatta del reale, spinta oltre i modelli del verismo. La novella diventa il laboratorio di speculazioni teoriche e sperimentalismi letterari applicati, successivamente, nei ben più celebri romanzi dell'autore catanese. Partendo da un'analisi delle prefazioni alle raccolte di novelle, il presente studio analizza i due principali filoni narrativi della novellistica derobertiana. Nel primo, connotato dalla poetica dell'amore, è palese la contraddizione prospettica tra la concezione del sentimento come oggetto di studio e come oggetto di rappresentazione letteraria. Se dal punto di vista teorico l'amore risponde a una casistica precisa elaborata dall'autore, al momento della sua trasposizione narrativa si manifesta la sua assoluta e sfuggente contraddittorietà. Il secondo filone si sviluppa attorno a quelle che la critica ha battezzato le "novelle della guerra", scritte a ridosso del primo conflitto mondiale. Nate come rappresentazioni retrospettive ma fedeli di episodi emblematici del vissuto quotidiano dei combattenti, queste novelle diventano una concatenazione di signifiants polisemici che rinviano a una realtà terrificante. Pur nella riproduzione narrativa, la realtà bellica si presenta drammaticamente stravolta da fatti storici che rimettono in dubbio tutte le certezze acquisite e lasciano spazio a interpretazioni plurime. L'attrito tra le teorie esposte dall'autore nelle sue prefazioni e le risultanze dei suoi testi narrativi si risolve in una "poetica delle contraddizioni", dove le strategie narrative diventano strumenti essenziali per rivelare le discordanze della realtà. La parabola delle novelle derobertiane, qui indagata organicamente, permette di individuare le tappe di una vicenda letteraria intensa e singolare, spinta da una tensione continua tra veritas e fictio, ed estesa tra moduli veristi, modernisti ed espressionisti.
Papers by Giulia Lombardi
Frau - Macht - Körper. Verfügungen über den weiblichen Körper in der frühneuzeitlichen Romania (= HeLix. Dossiers zur romanischen Literaturwissenschaft 17), 2024
Agrippa d’Aubigné’s complex poem Les Tragiques (1616) relates through the perspective of a Huguen... more Agrippa d’Aubigné’s complex poem Les Tragiques (1616) relates through the perspective of a Huguenot narrator the distress in war-torn France during the time of religious conflicts in the 16th century. In this violent context, the female body plays a crucial role, both as victim and perpetrator of cruelty. It occupies in its concrete corporeality the poem’s imagery on different semantic levels. First in its role as a maternal body, experiencing a gradual and irreversible process of loss and negation of its functions and qualities related to motherhood. Second, as a caricatural representation of a courtesan, it embodies cruelty as one of the worst vices resulting from the corruption of morals. Finally, it is at the core of brutal depictions of martyrdom, expressing metonymically the struggles of the Huguenots. All these configurations relate to whether inflicted or suffered cruelty, but also to a significant political figure, seen as the origin of all ills: Catherine de’ Medici.
"Let's make an opera!". Autoreflexivität im Opernlibretto, 2023
Ästhetik und Poetik der Ruinen. Rekonstruktion - Imagination - Gedächtnis, ed. by Giulia Lombardi/Simona Oberto/Paul Strohmaier. Berlin/Boston: De Gruyter, 2022, 2022
Regarded as the traces of a stiff culture, a synecdoche of museums and other custodians of the pa... more Regarded as the traces of a stiff culture, a synecdoche of museums and other custodians of the past, ruins are also, in the eyes of the Italian Futurist Filippo Tommaso Marinetti, the rubbles of a destruction seen as necessary for an aesthetical and cultural renewal. Futurist writing (especially the poetical technique of “paroliberismo”) will influence also the French poet Guillaume Apollinaire, whose oeuvre unveils linguistical and iconographic ruins. Through the synthesis (“synthèse”) of word and image – or word and word – characteristic of the reading of his Calligrammes (1918), Apollinaire’s poem demands a syntactical reorganization and a semantical reconstitution of the different levels of fragments which the text is made of.
While analysing some of Marinetti’s theoretical and Apollinaire’s literary texts, the article aims at showing that, beside its referential or figurative function, a form of ruin is to be found in the attitudes of “destruction” and “synthesis” of language typical in the elaboration of some avant-gardist poetics at the beginning of the 20th century.
Letteratura e scienze Atti del XXIII Congresso dell'ADI - Associazione degli Italianisti (Pisa, 12-14 settembre 2019), 2021
Nella riflessione di Leonardo attorno alle arti, l’armonia delle proporzioni riveste un ruolo pre... more Nella riflessione di Leonardo attorno alle arti, l’armonia delle proporzioni riveste un ruolo preponderante, in quanto rappresenta lo scopo al quale deve ambire l’artista, sia esso pittore, poeta o scultore. Un posto marginale occupano, invece, le considerazioni su ciò che, nel processo di creazione artistica, risulta disarmonico, o, semplicemente, ‘brutto’; apparentemente contrari ai paradigmi di armonia e proporzione elaborati da Leonardo, innalzati a modelli indiscutibili del ‘bello’ rinascimentale, il ‘brutto’, il deforme e lo spaventoso suscitano tuttavia l’interesse dell’artista e si manifestano nella sua opera, poiché anch'essi parte integrante di quella Natura degna di essere rappresentata. Da questa prospettiva, anche il Libro di pittura diventa, in parte, il catalogo di «eccezioni» e «accidenti» dei quali l’artista (nella fattispecie il pittore) deve diffidare in vista di un’opera perfettamente armoniosa. Il contributo desidera richiamare alcune osservazioni elaborate nel Libro, in particolare nella sua prima parte – il celebre Paragone –, in cui si delineano elementi volti a descrivere una dicotomia – sebbene solamente accennata – ‘bellezza-bruttezza’. Esso desidera ugualmente osservare due scritti letterari (Il Gigante e Il Diluvio) di Leonardo, individuandovi quei fenomeni catalogabili come ‘brutti’. Nel tentativo di mettere in luce alcuni aspetti della teoria e pratica leonardesche attorno alla questione della ‘bruttezza’, ci si interroga sul suo rapporto di complementarità con la ‘bellezza’.
Italienische Literatur im Spannungsfeld von Norm und Hybridität. Übergänge - Graduierungen - Aushandlungen, 2021
Spunti e ricerche 34 (Il Gattopardo: Sicily, Italy and the Supernational Cultural Imaginary, ed. by Gregoria Manzin, Mark Nicholls and Annamaria Pagliaro), 2019
The immediate, controversial and continuous success of Giuseppe Tomasi di Lampedusa’s Il Gattopar... more The immediate, controversial and continuous success of Giuseppe Tomasi di Lampedusa’s Il Gattopardo (1958) brings to the reader’s attention another novel, which was published about half a century before: Federico De Roberto’s I Viceré (1894). Both novels present explicit analogies, but they also show some differences, which are worth investigating. One of those is the narrative strategy used to convey the common theme of both novels, which is the political change taking place in Sicily at Risorgimento times. The paper emphasis particularly on how the image of the so-called “uomo nuovo” (a social phenomenon emerging in the new Italian State, on the cusp between an authoritarian monarchy and a liberal state) is observed with irony by both narrators. The narrative perspective in I Viceré emphasizes primarily on the general historical, social, moral and anthropological premises that will lead to the fall of a political system for a new one. In the case of Il Gattopardo, the narrative perspective observes the progress of the political change and its magnitude.
The paper attempts to show that the irony of the narrating instances on the precise historical moment of Risorgimento has not to be read as mere “anti-historical”, but reveals instead a direct confrontation with history.
Revue des Sciences Humaines 336/4 (Les espaces des avant-gardes. Topographies urbaines de Paris et de sa banlieue), 2019
La fictio sul palcoscenico della storia. Fikcija na pozornici istorije, 2018
Moravia, Pasolini e il conformismo, 2018
Italienische Texte zur politischen Theorie. Von Dante bis Agamben, 2017
Annali della Fondazione Verga 7 (nuova serie), 2016
Autore di romanzi ai quali è stato riconosciuto il dovuto valore solamente dopo la morte dello sc... more Autore di romanzi ai quali è stato riconosciuto il dovuto valore solamente dopo la morte dello scrittore, Federico De Roberto è stato anche autore di novelle tuttora poco conosciute, fatta eccezione per le raccolte uscite tra il 1887 e il 1890. Pertanto, sono proprio i testi scritti dopo il 1890 a suscitare un discreto interesse, in quanto vi si denotano due nuclei tematici principali (l'amore e la guerra), trattati seguendo delle strategie narrative ben precise. Si rivela, inoltre, particolarmente fruttuoso seguire la costante, seppure talvolta incongruente riflessione metanarrativa dell'autore, proprio sul genere della novella e confrontarla alla sua parallela continua ricerca di riproduzione del reale.
Apart from being an author of novels, the proper value of which has been recognized only posthumously, Federico De Roberto is also renowned as writer of short stories, of which most are still unknown except for his collections published between 1887 and 1890. Nevertheless, the stories written after 1890 arouse interest because of their topical and narrative characteristics as the author uses specific narrative strategies for the treatment of two central topics (love and war). Furthermore, the uninterrupted and sometimes contradictory metanarrative reflection of the author on the category of the short story, combined with his constant quest for the reproduction of the real proves prolific.
Book chapters (catalogue, encyclopedia, etc.) by Giulia Lombardi
A Companion to Anticlassicisms in the Cinquecento / Serie Classicism and Beyond-Il classicismo e oltre, 2023
I worked on the section “Dante within the Plural Field of Terzina Writing; Machiavelli” (pp. 180–... more I worked on the section “Dante within the Plural Field of Terzina Writing; Machiavelli” (pp. 180–187).
A Companion to Anticlassicisms in the Cinquecento / Serie Classicism and Beyond-Il classicismo e oltre, 2023
I worked on the section "Cruelty. Tasso’s oblique glance at Dante’s asprezza" (pp. 223-231).
Conferences Organized by Giulia Lombardi
Panel at the Panel Congresso Nazionale der Associazione degli Italianisti, 24 September 2021, Cat... more Panel at the Panel Congresso Nazionale der Associazione degli Italianisti, 24 September 2021, Catania
L’idea di un Rinascimento totalmente orientato verso la bellezza e l’armonia di forme e proporzioni è ormai superata. Ciononostante, il platonismo e la ricerca del bello restano criteri centrali per valutare le deviazioni dalla norma estetica. Le trasgressioni sono state descritte con i concetti di “antirinascimento” (Battisti), “antipetrarchismo” (Graf), Rinascimento “capriccioso e irregolare” (Procaccioli) e altri. Il panel si propone di osservare le raffigurazioni del corpo deformato nella letteratura rinascimentale (italiana, ma non solo). Le deformazioni possono dipendere da inestetismi naturali (comprendenti anche malattie, vecchiaia, mostruosità) o risultare da atti violenti (ferimenti, mutilazioni, crudeltà). L’indagine vuole innanzitutto esplorare le diverse categorie del “brutto”, i loro effetti estetici e affettivi sul lettore e le genealogie letterarie della difformità che vengono riprese e riscritte nel Rinascimento; essa mira ugualmente a interrogarsi sulla rappresentazione della deformità estetica del corpo fisico quale potenziale canale di espressione di difformità ideologica dal corpo socio-politico. La contestazione di paradigmi poetici assurti a norma si traduce in sfiducia nel potere e sottolinea così ulteriormente il carattere di un’epoca “inquieta” (Cacciari), già proiettata verso il Barocco.
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Books by Giulia Lombardi
Die Beiträge des Bandes reflektieren diachron und über die italienische Librettistik hinaus unterschiedliche Typen und Funktionen von autoreflexiven Denkbewegungen der Oper vom späten 16. bis zum 20. Jahrhundert. Sie untersuchen autoreflexive Anteile und Spiel-im-Spiel-Phänomene in der Librettistik bis hin zu Libretti und Opern, die sich satirisch-performativ mit der Oper (als Institution, als Musikdrama etc.) beschäftigen. Der Band möchte so wichtige Fixpunkte der Beschäftigung der Oper mit sich selbst bestimmen.
Im Motiv der Ruine verdichten sich so Fragen nach der Modellierung und Lesbarkeit von Zeit, nach Präsenz und Absenz, Imagination und Gedächtnis, Artefakt und Körperlichkeit, Medium und Metapher, Verfall und Rekonstruktion. Dieser diachron changierenden Faszinationskraft der Ruinen, die sich kaum überzeitlich präzisieren lässt und nur in einer Vielfalt von Bestimmungsversuchen, Übertragungen und poetologischen Inanspruchnahmen skizziert werden kann, geht der vorliegende Band in den Kulturen der Romania systematisch nach.
Papers by Giulia Lombardi
While analysing some of Marinetti’s theoretical and Apollinaire’s literary texts, the article aims at showing that, beside its referential or figurative function, a form of ruin is to be found in the attitudes of “destruction” and “synthesis” of language typical in the elaboration of some avant-gardist poetics at the beginning of the 20th century.
The paper attempts to show that the irony of the narrating instances on the precise historical moment of Risorgimento has not to be read as mere “anti-historical”, but reveals instead a direct confrontation with history.
Apart from being an author of novels, the proper value of which has been recognized only posthumously, Federico De Roberto is also renowned as writer of short stories, of which most are still unknown except for his collections published between 1887 and 1890. Nevertheless, the stories written after 1890 arouse interest because of their topical and narrative characteristics as the author uses specific narrative strategies for the treatment of two central topics (love and war). Furthermore, the uninterrupted and sometimes contradictory metanarrative reflection of the author on the category of the short story, combined with his constant quest for the reproduction of the real proves prolific.
Book chapters (catalogue, encyclopedia, etc.) by Giulia Lombardi
Volume in open access: https://www.degruyter.com/document/doi/10.1515/9783110783438/html#overview
Conferences Organized by Giulia Lombardi
L’idea di un Rinascimento totalmente orientato verso la bellezza e l’armonia di forme e proporzioni è ormai superata. Ciononostante, il platonismo e la ricerca del bello restano criteri centrali per valutare le deviazioni dalla norma estetica. Le trasgressioni sono state descritte con i concetti di “antirinascimento” (Battisti), “antipetrarchismo” (Graf), Rinascimento “capriccioso e irregolare” (Procaccioli) e altri. Il panel si propone di osservare le raffigurazioni del corpo deformato nella letteratura rinascimentale (italiana, ma non solo). Le deformazioni possono dipendere da inestetismi naturali (comprendenti anche malattie, vecchiaia, mostruosità) o risultare da atti violenti (ferimenti, mutilazioni, crudeltà). L’indagine vuole innanzitutto esplorare le diverse categorie del “brutto”, i loro effetti estetici e affettivi sul lettore e le genealogie letterarie della difformità che vengono riprese e riscritte nel Rinascimento; essa mira ugualmente a interrogarsi sulla rappresentazione della deformità estetica del corpo fisico quale potenziale canale di espressione di difformità ideologica dal corpo socio-politico. La contestazione di paradigmi poetici assurti a norma si traduce in sfiducia nel potere e sottolinea così ulteriormente il carattere di un’epoca “inquieta” (Cacciari), già proiettata verso il Barocco.
Die Beiträge des Bandes reflektieren diachron und über die italienische Librettistik hinaus unterschiedliche Typen und Funktionen von autoreflexiven Denkbewegungen der Oper vom späten 16. bis zum 20. Jahrhundert. Sie untersuchen autoreflexive Anteile und Spiel-im-Spiel-Phänomene in der Librettistik bis hin zu Libretti und Opern, die sich satirisch-performativ mit der Oper (als Institution, als Musikdrama etc.) beschäftigen. Der Band möchte so wichtige Fixpunkte der Beschäftigung der Oper mit sich selbst bestimmen.
Im Motiv der Ruine verdichten sich so Fragen nach der Modellierung und Lesbarkeit von Zeit, nach Präsenz und Absenz, Imagination und Gedächtnis, Artefakt und Körperlichkeit, Medium und Metapher, Verfall und Rekonstruktion. Dieser diachron changierenden Faszinationskraft der Ruinen, die sich kaum überzeitlich präzisieren lässt und nur in einer Vielfalt von Bestimmungsversuchen, Übertragungen und poetologischen Inanspruchnahmen skizziert werden kann, geht der vorliegende Band in den Kulturen der Romania systematisch nach.
While analysing some of Marinetti’s theoretical and Apollinaire’s literary texts, the article aims at showing that, beside its referential or figurative function, a form of ruin is to be found in the attitudes of “destruction” and “synthesis” of language typical in the elaboration of some avant-gardist poetics at the beginning of the 20th century.
The paper attempts to show that the irony of the narrating instances on the precise historical moment of Risorgimento has not to be read as mere “anti-historical”, but reveals instead a direct confrontation with history.
Apart from being an author of novels, the proper value of which has been recognized only posthumously, Federico De Roberto is also renowned as writer of short stories, of which most are still unknown except for his collections published between 1887 and 1890. Nevertheless, the stories written after 1890 arouse interest because of their topical and narrative characteristics as the author uses specific narrative strategies for the treatment of two central topics (love and war). Furthermore, the uninterrupted and sometimes contradictory metanarrative reflection of the author on the category of the short story, combined with his constant quest for the reproduction of the real proves prolific.
Volume in open access: https://www.degruyter.com/document/doi/10.1515/9783110783438/html#overview
L’idea di un Rinascimento totalmente orientato verso la bellezza e l’armonia di forme e proporzioni è ormai superata. Ciononostante, il platonismo e la ricerca del bello restano criteri centrali per valutare le deviazioni dalla norma estetica. Le trasgressioni sono state descritte con i concetti di “antirinascimento” (Battisti), “antipetrarchismo” (Graf), Rinascimento “capriccioso e irregolare” (Procaccioli) e altri. Il panel si propone di osservare le raffigurazioni del corpo deformato nella letteratura rinascimentale (italiana, ma non solo). Le deformazioni possono dipendere da inestetismi naturali (comprendenti anche malattie, vecchiaia, mostruosità) o risultare da atti violenti (ferimenti, mutilazioni, crudeltà). L’indagine vuole innanzitutto esplorare le diverse categorie del “brutto”, i loro effetti estetici e affettivi sul lettore e le genealogie letterarie della difformità che vengono riprese e riscritte nel Rinascimento; essa mira ugualmente a interrogarsi sulla rappresentazione della deformità estetica del corpo fisico quale potenziale canale di espressione di difformità ideologica dal corpo socio-politico. La contestazione di paradigmi poetici assurti a norma si traduce in sfiducia nel potere e sottolinea così ulteriormente il carattere di un’epoca “inquieta” (Cacciari), già proiettata verso il Barocco.