Drafts by Riccardo Ancona
In questa analisi verranno presi in esame i processi di trasformazione dei materiali sonori nel t... more In questa analisi verranno presi in esame i processi di trasformazione dei materiali sonori nel tempo in relazione agli andamenti anabolici e catabolici. Verrà utilizzato come strumento di visualizzazione il sonogramma per individuare le zone spettrali coinvolte nelle varie stratificazioni della texture spaziale.
In principio si applicherà l’analisi del livello neutro di Nattiez al fine di distinguere “l’oggetto composizione” nella sua struttura ed individuare i materiali presenti, evitando di considerare i processi poietici ed estesici.
Successivamente saranno applicati i principi analitici enunciati da Nyström in Topology of Spatial Texture in the Acousmatic Medium, considerando tale saggio come un proseguimento dello studio spettromorfologico di Smalley, di cui Nyström fu allievo.
Thesis Chapters by Riccardo Ancona
Institute of Sonology, 2023

Il live coding è una forma di improvvisazione che consiste nella scrittura di algoritmi in tempo... more Il live coding è una forma di improvvisazione che consiste nella scrittura di algoritmi in tempo reale.
In sostanziale continuità con la tradizione della ricerca nel campo della musica algoritmica, la pratica del live coding è emersa negli ultimi venti anni grazie al lavoro di programmatori informatici, compositori e performer. La disponibilità in forma gratuita e libera degli strumenti di programmazione per il live coding ha permesso lo sviluppo di una sottocultura in grado di generare un contesto socio-culturale specifico.
Benché il live coding sia da qualche anno oggetto di studi accademici, le ricerche sugli aspetti musicologici e tecnologici sono ancora all’inizio. A partire da quanto sinora esplorato dalla letteratura, questi tesi ha lo scopo di indagare le implicazioni compositive e performative proprie del live coding, tentando di tracciare un possibile percorso di sviluppo di un ambiente per l’improvvisazione algoritmica. All’analisi storica e musicologica è affiancato dunque uno studio delle attuali architetture informatiche, al quale segue la costruzione di un sistema specifico in grado di applicare tecniche compositive tradizionali e processamenti elettroacustici in tempo reale.
Il primo capitolo si occupa di inquadrare il contesto storico-sociologico che ha portato allo sviluppo delle attuali forme di improvvisazione algoritmica, dapprima descrivendo la nascita della cultura degli Algorave (sez. 1.1), dunque ricostruendo le influenze ideative provenienti dai precursori della computer music (sez. 1.2); a partire da tali prospettive si è delineata una breve storia del live coding (sez. 1.3), sia sul piano tecnologico, sia su quello sociologico, sino a giungere all’attuale conformazione associazionistica e non-centralizzata, i cui aspetti etnografici e discografici sono discussi nella sez. 1.4. È stato proficuo indagare quali fossero i principi politici e ideologici propri della comunità dei live coders (sez. 1.5), con particolare enfasi sulle modalità di divulgazione e condivisione della conoscenza proprie dell’Open Source. L’indagine sulle proprietà musicologiche intrinseche dell’improvvisazione algoritmica è oggetto di studio nel secondo capitolo. In particolare sono state prese in esame le implicazioni derivanti dalle specificità tecniche di questa
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pratica sul piano temporale di una performance (sez. 2.1) e le relazioni tra scrittura musicale e scrittura algoritmica (sez. 2.2); conseguentemente sono state analizzate le potenzialità inscritte nella codifica del linguaggio musicale mediante i linguaggi di programmazione (sez. 2.3). Una riflessione sulla multimedialità del live coding e i suoi effetti percettivi sul pubblico è presente nella sez. 2.4.
Il terzo capitolo ha lo scopo di comparare gli attuali linguaggi di programmazione musicale in tempo reale (sez. 3.1) e riflettere sui parametri determinanti nella scelta di un design specifico (sez. 3.2). In luce di quanto rilevato, si è proposta una possibile architettura composta da molteplici linguaggi utilizzati in sinergia (TidalCycles, Haskell, SuperCollider, Max/ MSP), il cui funzionamento è descritto dalla sez. 3.3 alla 3.6. A una spiegazione teoretica sono affiancati esempi scritti in tali linguaggi.
Una dimostrazione delle possibilità inscritte nel sistema così definito costituisce il quarto e ultimo capitolo. La sez. 4.1 raccoglie una serie di algoritmi di sintesi e processamento scritti in linguaggio SuperCollider negli ultimi tre anni, mentre una messa in pratica delle tecniche stocastiche è illustrata nella sez. 4.2. La tesi si conclude con l’implementazione di alcune tecniche ritmico-contrappuntistiche in linguaggio Haskell (sez. 4.3). Quanto mostrato nell’ultimo capitolo rappresenta un esempio di personalizzazione di un ambiente di live coding, le cui funzionalità possono essere definite dal compositore elettroacustico. Piuttosto che una trattazione esaustiva del campo di possibilità del live coding, si tratta dunque di fornire degli strumenti, affinché ciascun compositore possa intraprendere il live coding con la prospettiva di poter costruire un ambiente specifico e direzionato verso le proprie esigenze espressive.
Tutti gli algoritmi mostrati nell’ultimo capitolo sono presenti sul mio profilo GitHub (Olbos, 2020) e possono essere utilizzati e modificati liberamente.
Papers by Riccardo Ancona
Raise the Curtain! A Critical Perspective on the Idea of Post-Acousmatic, Jul 25, 2022
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Drafts by Riccardo Ancona
In principio si applicherà l’analisi del livello neutro di Nattiez al fine di distinguere “l’oggetto composizione” nella sua struttura ed individuare i materiali presenti, evitando di considerare i processi poietici ed estesici.
Successivamente saranno applicati i principi analitici enunciati da Nyström in Topology of Spatial Texture in the Acousmatic Medium, considerando tale saggio come un proseguimento dello studio spettromorfologico di Smalley, di cui Nyström fu allievo.
Thesis Chapters by Riccardo Ancona
In sostanziale continuità con la tradizione della ricerca nel campo della musica algoritmica, la pratica del live coding è emersa negli ultimi venti anni grazie al lavoro di programmatori informatici, compositori e performer. La disponibilità in forma gratuita e libera degli strumenti di programmazione per il live coding ha permesso lo sviluppo di una sottocultura in grado di generare un contesto socio-culturale specifico.
Benché il live coding sia da qualche anno oggetto di studi accademici, le ricerche sugli aspetti musicologici e tecnologici sono ancora all’inizio. A partire da quanto sinora esplorato dalla letteratura, questi tesi ha lo scopo di indagare le implicazioni compositive e performative proprie del live coding, tentando di tracciare un possibile percorso di sviluppo di un ambiente per l’improvvisazione algoritmica. All’analisi storica e musicologica è affiancato dunque uno studio delle attuali architetture informatiche, al quale segue la costruzione di un sistema specifico in grado di applicare tecniche compositive tradizionali e processamenti elettroacustici in tempo reale.
Il primo capitolo si occupa di inquadrare il contesto storico-sociologico che ha portato allo sviluppo delle attuali forme di improvvisazione algoritmica, dapprima descrivendo la nascita della cultura degli Algorave (sez. 1.1), dunque ricostruendo le influenze ideative provenienti dai precursori della computer music (sez. 1.2); a partire da tali prospettive si è delineata una breve storia del live coding (sez. 1.3), sia sul piano tecnologico, sia su quello sociologico, sino a giungere all’attuale conformazione associazionistica e non-centralizzata, i cui aspetti etnografici e discografici sono discussi nella sez. 1.4. È stato proficuo indagare quali fossero i principi politici e ideologici propri della comunità dei live coders (sez. 1.5), con particolare enfasi sulle modalità di divulgazione e condivisione della conoscenza proprie dell’Open Source. L’indagine sulle proprietà musicologiche intrinseche dell’improvvisazione algoritmica è oggetto di studio nel secondo capitolo. In particolare sono state prese in esame le implicazioni derivanti dalle specificità tecniche di questa
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pratica sul piano temporale di una performance (sez. 2.1) e le relazioni tra scrittura musicale e scrittura algoritmica (sez. 2.2); conseguentemente sono state analizzate le potenzialità inscritte nella codifica del linguaggio musicale mediante i linguaggi di programmazione (sez. 2.3). Una riflessione sulla multimedialità del live coding e i suoi effetti percettivi sul pubblico è presente nella sez. 2.4.
Il terzo capitolo ha lo scopo di comparare gli attuali linguaggi di programmazione musicale in tempo reale (sez. 3.1) e riflettere sui parametri determinanti nella scelta di un design specifico (sez. 3.2). In luce di quanto rilevato, si è proposta una possibile architettura composta da molteplici linguaggi utilizzati in sinergia (TidalCycles, Haskell, SuperCollider, Max/ MSP), il cui funzionamento è descritto dalla sez. 3.3 alla 3.6. A una spiegazione teoretica sono affiancati esempi scritti in tali linguaggi.
Una dimostrazione delle possibilità inscritte nel sistema così definito costituisce il quarto e ultimo capitolo. La sez. 4.1 raccoglie una serie di algoritmi di sintesi e processamento scritti in linguaggio SuperCollider negli ultimi tre anni, mentre una messa in pratica delle tecniche stocastiche è illustrata nella sez. 4.2. La tesi si conclude con l’implementazione di alcune tecniche ritmico-contrappuntistiche in linguaggio Haskell (sez. 4.3). Quanto mostrato nell’ultimo capitolo rappresenta un esempio di personalizzazione di un ambiente di live coding, le cui funzionalità possono essere definite dal compositore elettroacustico. Piuttosto che una trattazione esaustiva del campo di possibilità del live coding, si tratta dunque di fornire degli strumenti, affinché ciascun compositore possa intraprendere il live coding con la prospettiva di poter costruire un ambiente specifico e direzionato verso le proprie esigenze espressive.
Tutti gli algoritmi mostrati nell’ultimo capitolo sono presenti sul mio profilo GitHub (Olbos, 2020) e possono essere utilizzati e modificati liberamente.
Papers by Riccardo Ancona
In principio si applicherà l’analisi del livello neutro di Nattiez al fine di distinguere “l’oggetto composizione” nella sua struttura ed individuare i materiali presenti, evitando di considerare i processi poietici ed estesici.
Successivamente saranno applicati i principi analitici enunciati da Nyström in Topology of Spatial Texture in the Acousmatic Medium, considerando tale saggio come un proseguimento dello studio spettromorfologico di Smalley, di cui Nyström fu allievo.
In sostanziale continuità con la tradizione della ricerca nel campo della musica algoritmica, la pratica del live coding è emersa negli ultimi venti anni grazie al lavoro di programmatori informatici, compositori e performer. La disponibilità in forma gratuita e libera degli strumenti di programmazione per il live coding ha permesso lo sviluppo di una sottocultura in grado di generare un contesto socio-culturale specifico.
Benché il live coding sia da qualche anno oggetto di studi accademici, le ricerche sugli aspetti musicologici e tecnologici sono ancora all’inizio. A partire da quanto sinora esplorato dalla letteratura, questi tesi ha lo scopo di indagare le implicazioni compositive e performative proprie del live coding, tentando di tracciare un possibile percorso di sviluppo di un ambiente per l’improvvisazione algoritmica. All’analisi storica e musicologica è affiancato dunque uno studio delle attuali architetture informatiche, al quale segue la costruzione di un sistema specifico in grado di applicare tecniche compositive tradizionali e processamenti elettroacustici in tempo reale.
Il primo capitolo si occupa di inquadrare il contesto storico-sociologico che ha portato allo sviluppo delle attuali forme di improvvisazione algoritmica, dapprima descrivendo la nascita della cultura degli Algorave (sez. 1.1), dunque ricostruendo le influenze ideative provenienti dai precursori della computer music (sez. 1.2); a partire da tali prospettive si è delineata una breve storia del live coding (sez. 1.3), sia sul piano tecnologico, sia su quello sociologico, sino a giungere all’attuale conformazione associazionistica e non-centralizzata, i cui aspetti etnografici e discografici sono discussi nella sez. 1.4. È stato proficuo indagare quali fossero i principi politici e ideologici propri della comunità dei live coders (sez. 1.5), con particolare enfasi sulle modalità di divulgazione e condivisione della conoscenza proprie dell’Open Source. L’indagine sulle proprietà musicologiche intrinseche dell’improvvisazione algoritmica è oggetto di studio nel secondo capitolo. In particolare sono state prese in esame le implicazioni derivanti dalle specificità tecniche di questa
1
pratica sul piano temporale di una performance (sez. 2.1) e le relazioni tra scrittura musicale e scrittura algoritmica (sez. 2.2); conseguentemente sono state analizzate le potenzialità inscritte nella codifica del linguaggio musicale mediante i linguaggi di programmazione (sez. 2.3). Una riflessione sulla multimedialità del live coding e i suoi effetti percettivi sul pubblico è presente nella sez. 2.4.
Il terzo capitolo ha lo scopo di comparare gli attuali linguaggi di programmazione musicale in tempo reale (sez. 3.1) e riflettere sui parametri determinanti nella scelta di un design specifico (sez. 3.2). In luce di quanto rilevato, si è proposta una possibile architettura composta da molteplici linguaggi utilizzati in sinergia (TidalCycles, Haskell, SuperCollider, Max/ MSP), il cui funzionamento è descritto dalla sez. 3.3 alla 3.6. A una spiegazione teoretica sono affiancati esempi scritti in tali linguaggi.
Una dimostrazione delle possibilità inscritte nel sistema così definito costituisce il quarto e ultimo capitolo. La sez. 4.1 raccoglie una serie di algoritmi di sintesi e processamento scritti in linguaggio SuperCollider negli ultimi tre anni, mentre una messa in pratica delle tecniche stocastiche è illustrata nella sez. 4.2. La tesi si conclude con l’implementazione di alcune tecniche ritmico-contrappuntistiche in linguaggio Haskell (sez. 4.3). Quanto mostrato nell’ultimo capitolo rappresenta un esempio di personalizzazione di un ambiente di live coding, le cui funzionalità possono essere definite dal compositore elettroacustico. Piuttosto che una trattazione esaustiva del campo di possibilità del live coding, si tratta dunque di fornire degli strumenti, affinché ciascun compositore possa intraprendere il live coding con la prospettiva di poter costruire un ambiente specifico e direzionato verso le proprie esigenze espressive.
Tutti gli algoritmi mostrati nell’ultimo capitolo sono presenti sul mio profilo GitHub (Olbos, 2020) e possono essere utilizzati e modificati liberamente.