Papers by Elìa Di Giovine

l'etica protestante, lo spirito Goerg Simmel: la dimensione culturale del capitalismo «l'aria del... more l'etica protestante, lo spirito Goerg Simmel: la dimensione culturale del capitalismo «l'aria della città rende della vita psichica metropolitana e la liberi»: la dimensione economica e forma del tempo: la dimensione del culturale del capitale. post modernismo. La città moderna e del post modernismo: secolo XX Robert Park: la città come comunità Henri Lefebvre: «la città come opera di gruppi di una medesima area: la da sottrarre alla borghesia»: dimensione dell'organismo umano la dimensione politica (Chicago1940) (Parigi maggio studentesco 1968) La tesi si incentra sul convincimento che, nel tempo, l'esperienza planetaria modifica il valore delle città, sconvolge le pratiche sociali 'virtuose', pure quelle antiche dell'uomo primitivo senza armi, e distorce sempre più le relazioni umane. Di conseguenza, la sostenibilità ecologica e la pace restano un vago auspicio di prospettive per un'epoca moderna migliore. L'attuale periodo storico delle trasformazioni urbanistiche, sociali e religiose, conseguenti alla Rivoluzione Industriale dell'Ottocento e al successivo secolo di eventi sconvolgenti, tra cui due Guerre Mondiali, hanno prodotto gravi distorsioni in vivibilità urbana e giustizia sociale. Di positivo è accaduto un prodigioso progresso scientifico e tecnologico ed è innegabile che la disponibilità di applicazioni informatiche innovative e di sistemi geo-spaziali, si siano dimostrate utili per agevolare l'urbanistica. L'evoluzione planetaria delle città ha tuttavia disatteso il valore storico di convivenza umana causando spreco di risorse naturali e diffuse disuguaglianze sociali. L'obiettivo di questa tesi è quello di dimostrare l'importanza di recuperare i valori primordiali di convivenza comunitaria delle prime civiltà mediterranee, pur senza cadere in nostalgie di ritorno al passato. Ai nostri giorni l'edificato urbano si sviluppa sempre più verso l'alto, ad esempio, con le ambizioni elitarie degli Emirati Arabi e le sconcertanti megalopoli, spinte oltre l'equilibrio urbanistico e comunitario del vivere. Nel progettare il futuro è bene che vadano colte le positività avviate dalla connettività unita alla sostenibilità. Un esempio è la città agile e intelligente: veicoli elettrici di ultima generazione a guida autonoma, traffico urbano regolato da semafori collegati tra loro in maniera efficiente, accanto a grandi spazi verdi e alla mobilità ridisegnata su un concetto di salvaguardia dell'ambiente e di sicurezza urbana. Effetti significativi si registrano sui seguenti rapporti di pianificazione urbana: 'città-economia', 'città-partecipazione', 'città-mobilità', 'città-clima' e 'città-cultura'. In essi assumono nuove definizioni i criteri per valutare gli effetti delle dimensioni di Smart City e Augmented City ('Città Aumentata') 1 . Concetti come Smart City e Augmented City richiedono un approccio analitico critico, che ponga in rilievo la complessa configurazione strutturale della città contemporanea in relazione al suo 'ecosistema digitale'. Gli elementi indispensabili per la fruizione intelligente di un 'ecosistema digitale' sono: Sviluppo e implementazione di algoritmi e di reti di connessione; Opportunità offerte dall'uso consapevole delle tecnologie digitali; Utilizzazione e sperimentazione delle tecnologie digitali in ambiti applicativi diversi. L'elaborato affronta inizialmente un approfondimento ideologico e sociale tra la società antica, sconosciuta fino ad un secolo fa, dell'Homo Sapiens pacifico e colto presente nell'isola di Creta e l'Homo dell'era digitale ancorato a movimenti politici, a conflitti ideologico-sociali, a dinamiche di consumismo, di cambiamento e di adattamento territoriale e sociale. La scelta di indagare l'origine di aggregazioni comunitarie antiche è dovuta al fatto che la città attuale si sia sovraccaricata nei secoli di significati e informazioni che hanno reso sempre più difficile riconoscere una corrispondenza fra forma urbana e società. Gli antropologi hanno fatto risalire l'epoca della Civiltà umana a 12.000 anni fa. Era terminata l'ultima glaciazione e già da molti millenni l'Homo Sapiens era presente nell'area mediterranea e aveva rimpiazzato l'Homo di Neanderthal. Nell'era neolitica, 6.000 anni fa, in tutta l'area mediterranea, il clima era temperato e favorevole al progressivo avvio dell'agricoltura e all'insediamento di attività umane stanziali. Le civiltà Egizia e della Mesopotamia erano già presenti lungo i fiumi Nilo e Tigri-Eufrate. Uruk (3.600 a.C.) della Mesopotamia è considerato il primo insediamento urbano nella biblica fertile Valle dell'Eden. Era composto da un complesso di edifici che ospitavano le attività e le famiglie asservite al potere. Con la Rivoluzione Urbana si passa a vivere in villaggi e all'auto-sussistenza, grazie all'avvio dell'agricoltura e al principio di ripartizione della terra. Era l'alba della prima civiltà. Il popolo dei Sumeri divenne autore di diverse invenzioni, tra cui la ruota, i sistemi per irrigare i campi, la scrittura cuneiforme (incidendo dei segni su tavolette di terracotta, che documentano transazioni di tipo commerciale). Le Ziggurat (XXI sec. a.C.), strutturate come piramide a gradoni furono edifici costruiti con mattoni di argilla crudi e cotti (fig. ). Era il tempio e la dimora dei regnanti dispotici e guerrieri sostenuti da un esercito spietato e ben organizzato. Essi costruirono mura per difendersi dagli altri popoli.

l'etica protestante, lo spirito Goerg Simmel: la dimensione culturale del capitalismo «l'aria del... more l'etica protestante, lo spirito Goerg Simmel: la dimensione culturale del capitalismo «l'aria della città rende della vita psichica metropolitana e la liberi»: la dimensione economica e forma del tempo: la dimensione del culturale del capitale. post modernismo. La città moderna e del post modernismo: secolo XX Robert Park: la città come comunità Henri Lefebvre: «la città come opera di gruppi di una medesima area: la da sottrarre alla borghesia»: dimensione dell'organismo umano la dimensione politica (Chicago1940) (Parigi maggio studentesco 1968) La tesi si incentra sul convincimento che, nel tempo, l'esperienza planetaria modifica il valore delle città, sconvolge le pratiche sociali 'virtuose', pure quelle antiche dell'uomo primitivo senza armi, e distorce sempre più le relazioni umane. Di conseguenza, la sostenibilità ecologica e la pace restano un vago auspicio di prospettive per un'epoca moderna migliore. L'attuale periodo storico delle trasformazioni urbanistiche, sociali e religiose, conseguenti alla Rivoluzione Industriale dell'Ottocento e al successivo secolo di eventi sconvolgenti, tra cui due Guerre Mondiali, hanno prodotto gravi distorsioni in vivibilità urbana e giustizia sociale. Di positivo è accaduto un prodigioso progresso scientifico e tecnologico ed è innegabile che la disponibilità di applicazioni informatiche innovative e di sistemi geo-spaziali, si siano dimostrate utili per agevolare l'urbanistica. L'evoluzione planetaria delle città ha tuttavia disatteso il valore storico di convivenza umana causando spreco di risorse naturali e diffuse disuguaglianze sociali. L'obiettivo di questa tesi è quello di dimostrare l'importanza di recuperare i valori primordiali di convivenza comunitaria delle prime civiltà mediterranee, pur senza cadere in nostalgie di ritorno al passato. Ai nostri giorni l'edificato urbano si sviluppa sempre più verso l'alto, ad esempio, con le ambizioni elitarie degli Emirati Arabi e le sconcertanti megalopoli, spinte oltre l'equilibrio urbanistico e comunitario del vivere. Nel progettare il futuro è bene che vadano colte le positività avviate dalla connettività unita alla sostenibilità. Un esempio è la città agile e intelligente: veicoli elettrici di ultima generazione a guida autonoma, traffico urbano regolato da semafori collegati tra loro in maniera efficiente, accanto a grandi spazi verdi e alla mobilità ridisegnata su un concetto di salvaguardia dell'ambiente e di sicurezza urbana. Effetti significativi si registrano sui seguenti rapporti di pianificazione urbana: 'città-economia', 'città-partecipazione', 'città-mobilità', 'città-clima' e 'città-cultura'. In essi assumono nuove definizioni i criteri per valutare gli effetti delle dimensioni di Smart City e Augmented City ('Città Aumentata') 1 . Concetti come Smart City e Augmented City richiedono un approccio analitico critico, che ponga in rilievo la complessa configurazione strutturale della città contemporanea in relazione al suo 'ecosistema digitale'. Gli elementi indispensabili per la fruizione intelligente di un 'ecosistema digitale' sono: Sviluppo e implementazione di algoritmi e di reti di connessione; Opportunità offerte dall'uso consapevole delle tecnologie digitali; Utilizzazione e sperimentazione delle tecnologie digitali in ambiti applicativi diversi. L'elaborato affronta inizialmente un approfondimento ideologico e sociale tra la società antica, sconosciuta fino ad un secolo fa, dell'Homo Sapiens pacifico e colto presente nell'isola di Creta e l'Homo dell'era digitale ancorato a movimenti politici, a conflitti ideologico-sociali, a dinamiche di consumismo, di cambiamento e di adattamento territoriale e sociale. La scelta di indagare l'origine di aggregazioni comunitarie antiche è dovuta al fatto che la città attuale si sia sovraccaricata nei secoli di significati e informazioni che hanno reso sempre più difficile riconoscere una corrispondenza fra forma urbana e società. Gli antropologi hanno fatto risalire l'epoca della Civiltà umana a 12.000 anni fa. Era terminata l'ultima glaciazione e già da molti millenni l'Homo Sapiens era presente nell'area mediterranea e aveva rimpiazzato l'Homo di Neanderthal. Nell'era neolitica, 6.000 anni fa, in tutta l'area mediterranea, il clima era temperato e favorevole al progressivo avvio dell'agricoltura e all'insediamento di attività umane stanziali. Le civiltà Egizia e della Mesopotamia erano già presenti lungo i fiumi Nilo e Tigri-Eufrate. Uruk (3.600 a.C.) della Mesopotamia è considerato il primo insediamento urbano nella biblica fertile Valle dell'Eden. Era composto da un complesso di edifici che ospitavano le attività e le famiglie asservite al potere. Con la Rivoluzione Urbana si passa a vivere in villaggi e all'auto-sussistenza, grazie all'avvio dell'agricoltura e al principio di ripartizione della terra. Era l'alba della prima civiltà. Il popolo dei Sumeri divenne autore di diverse invenzioni, tra cui la ruota, i sistemi per irrigare i campi, la scrittura cuneiforme (incidendo dei segni su tavolette di terracotta, che documentano transazioni di tipo commerciale). Le Ziggurat (XXI sec. a.C.), strutturate come piramide a gradoni furono edifici costruiti con mattoni di argilla crudi e cotti (fig. ). Era il tempio e la dimora dei regnanti dispotici e guerrieri sostenuti da un esercito spietato e ben organizzato. Essi costruirono mura per difendersi dagli altri popoli.

La tesi si incentra sul convincimento che, nel tempo, l'esperienza planetaria modifica il valore ... more La tesi si incentra sul convincimento che, nel tempo, l'esperienza planetaria modifica il valore delle città, sconvolge le pratiche sociali 'virtuose', pure quelle antiche dell'uomo primitivo senza armi, e distorce sempre più le relazioni umane. Di conseguenza, la sostenibilità ecologica e la pace restano un vago auspicio di prospettive per un'epoca moderna migliore. L'attuale periodo storico delle trasformazioni urbanistiche, sociali e religiose, conseguenti alla Rivoluzione Industriale dell'Ottocento e al successivo secolo di eventi sconvolgenti, tra cui due Guerre Mondiali, hanno prodotto gravi distorsioni in vivibilità urbana e giustizia sociale. Di positivo è accaduto un prodigioso progresso scientifico e tecnologico ed è innegabile che la disponibilità di applicazioni informatiche innovative e di sistemi geo-spaziali, si siano dimostrate utili per agevolare l'urbanistica. L'evoluzione planetaria delle città ha tuttavia disatteso il valore storico di convivenza umana causando spreco di risorse naturali e diffuse disuguaglianze sociali. L'obiettivo di questa tesi è quello di dimostrare l'importanza di recuperare i valori primordiali di convivenza comunitaria delle prime civiltà mediterranee, pur senza cadere in nostalgie di ritorno al passato. Ai nostri giorni l'edificato urbano si sviluppa sempre più verso l'alto, ad esempio, con le ambizioni elitarie degli Emirati Arabi e le sconcertanti megalopoli, spinte oltre l'equilibrio urbanistico e comunitario del vivere. Nel progettare il futuro è bene che vadano colte le positività avviate dalla connettività unita alla sostenibilità. Un esempio è la città agile e intelligente: veicoli elettrici di ultima generazione a guida autonoma, traffico urbano regolato da semafori collegati tra loro in maniera efficiente, accanto a grandi spazi verdi e alla mobilità ridisegnata su un concetto di salvaguardia dell'ambiente e di sicurezza urbana. Effetti significativi si registrano sui seguenti rapporti di pianificazione urbana: 'città-economia', 'città-partecipazione', 'città-mobilità', 'città-clima' e 'città-cultura'. In essi assumono nuove definizioni i criteri per valutare gli effetti delle dimensioni di Smart City e Augmented City ('Città Aumentata') 1 . Concetti come Smart City e Augmented City richiedono un approccio analitico critico, che ponga in rilievo la complessa configurazione strutturale della città contemporanea in relazione al suo 'ecosistema digitale'. Gli elementi indispensabili per la fruizione intelligente di un 'ecosistema digitale' sono: Sviluppo e implementazione di algoritmi e di reti di connessione; Opportunità offerte dall'uso consapevole delle tecnologie digitali; Utilizzazione e sperimentazione delle tecnologie digitali in ambiti applicativi diversi. L'elaborato affronta inizialmente un approfondimento ideologico e sociale tra la società antica, sconosciuta fino ad un secolo fa, dell'Homo Sapiens pacifico e colto presente nell'isola di Creta e l'Homo dell'era digitale ancorato a movimenti politici, a conflitti ideologico-sociali, a dinamiche di consumismo, di cambiamento e di adattamento territoriale e sociale. La scelta di indagare l'origine di aggregazioni comunitarie antiche è dovuta al fatto che la città attuale si sia sovraccaricata nei secoli di significati e informazioni che hanno reso sempre più difficile riconoscere una corrispondenza fra forma urbana e società. 1.1 Un popolo pacifico della protostoria costruisce città senza mura. Gli antropologi hanno fatto risalire l'epoca della Civiltà umana a 12.000 anni fa. Era terminata l'ultima glaciazione e già da molti millenni l'Homo Sapiens era presente nell'area mediterranea e aveva rimpiazzato l'Homo di Neanderthal. Nell'era neolitica, 6.000 anni fa, in tutta l'area mediterranea, il clima era temperato e favorevole al progressivo avvio dell'agricoltura e all'insediamento di attività umane stanziali. Le civiltà Egizia e della Mesopotamia erano già presenti lungo i fiumi Nilo e Tigri-Eufrate. Uruk (3.600 a.C.) della Mesopotamia è considerato il primo insediamento urbano nella biblica fertile Valle dell'Eden. Era composto da un complesso di edifici che ospitavano le attività e le famiglie asservite al potere. Con la Rivoluzione Urbana si passa a vivere in villaggi e all'auto-sussistenza, grazie all'avvio dell'agricoltura e al principio di ripartizione della terra. Era l'alba della prima civiltà. Il popolo dei Sumeri divenne autore di diverse invenzioni, tra cui la ruota, i sistemi per irrigare i campi, la scrittura cuneiforme (incidendo dei segni su tavolette di terracotta, che documentano transazioni di tipo commerciale). Le Ziggurat (XXI sec. a.C.), strutturate come piramide a gradoni furono edifici costruiti con mattoni di argilla crudi e cotti (fig. ). Era il tempio e la dimora dei regnanti dispotici e guerrieri sostenuti da un esercito spietato e ben organizzato. Essi costruirono mura per difendersi dagli altri popoli.
Territoriale a.a. 2020-21 DUBAI (2020 d.C.) grattacielo alto 829 m "Sociologia urbana comparativa... more Territoriale a.a. 2020-21 DUBAI (2020 d.C.) grattacielo alto 829 m "Sociologia urbana comparativa delle epoche pre e post moderne" La città come esperienza planetaria Civiltà Minoica (1900 a.C.) plastico del palazzo KNOSSO 5 piani alto 20m Pensare al FUTURO sulle esperienze positive del PASSATO INDICE PREMESSA, perché Sociologia Urbana delle città? INTRODUZIONE 1-Viviamo nell'Antropocene, quale sarà il futuro dell'umanità? 2-Le migrazioni primitive a metà dell'Olocene, la civiltà Europea e mondiale nasce nel Mediterraneo. 3-L'Agorà ateniese, l'Urbe romana e la città umana del Rinascimento di Piero della Francesca. 4-Ritorno al futuro: distorsioni urbanistico-sociali delle Edge city e della privatopia della scuola di Losangeles. 5-Le aspirazioni rivoluzionarie futuriste dei BigDatabase satellitari e della Smart City. 6-Conclusioni e sviluppi futuri, quali prospettive?
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