Papers by Nicola Antonazzo

Nicola Antonazzo - I volti di Cristo nella Cattedrale di Messina. Fonti e modelli a confronto , 2017
Il volto di Cristo è l’immagine che più di ogni altra ha segnato la produzione artistica degli
u... more Il volto di Cristo è l’immagine che più di ogni altra ha segnato la produzione artistica degli
ultimi duemila anni, soggetto privilegiato dell’arte sacra e non. Pur non avendo, alle origini
del cristianesimo, un rappresentazione fisica di Gesù, le prime icone hanno rappresentato ben più di una semplice riproduzione del viso del Maestro. Passata la furia iconoclasta, il volto di Cristo entra sempre più a pieno titolo nella produzione artistica cristiana. Così, il volto di Cristo nel corso dei secoli non ha mai smesso di suggestionare e ispirare il genio creativo degli artisti. Sia essa di bambino o di maestro, sofferente o vittorioso, la rappresentazione del sacro Volto di Cristo sembra voler far echeggiare la supplica del salmista: “il tuo volto Signore io cerco, non nascondermi il tuo volto”. La nota accosta le due rappresentazioni presenti all’interno della Basilica Cattedrale di Messina approfondendo le rispettive fonti iconologiche.
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The Face of Christ is the image that has marked, more than anything else, the artistic production of the last two thousand years, a privileged subject of the sacred art and not. While not having, in the early age of christianism, the physical representation of Jesus, the first icons represented much more than a mere reproduction of the Master’s face. After the iconoclastic fury has passed, the face of Christ enters increasingly in full title in the Christian artistic production. Thus, the image of Christ’s face over the centuries has never ceased to suggest and inspire the creative genius of many artists. Be it of a child or of a master, suffering or victorious, the representation of the sacred Face of Christ seems to want to echo the psalmist’s supplication: “It is your face Lord that I seek, do not hide your face.” This Note brings together the two representations present in the Cathedral-Basilica of Messina, deepening their respective iconological sources.
«GETTATE LE RETI» Il cammino della rivista catechesi nei suoi 90 anni di edizione, 2022
La storia di un periodico non è mai, esclusivamente, la storia di un prodotto editoriale,
dei su... more La storia di un periodico non è mai, esclusivamente, la storia di un prodotto editoriale,
dei suoi articoli, delle sue rubriche e recensioni. Attraverso le poche o tante pagine di ogni
fascicolo si dipana la storia di una comunità, fatta di redattori e lettori, che si intreccia con le vicende dei tempi. Così è stato, e lo è tuttora, anche per la rivista Catechesi che con i suoi 90 anni di pubblicazioni ha attraversato gran parte del ‘900 e questi primi due decenni del XXI secolo. In queste pagine proveremo a ripercorrere i passaggi più importanti di questi decenni, sviluppando una riflessione che sa di memoria, guardando al passato, ma che allo stesso tempo prova ad individuare spazi di profezia per l’avvenire.
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Papers by Nicola Antonazzo
ultimi duemila anni, soggetto privilegiato dell’arte sacra e non. Pur non avendo, alle origini
del cristianesimo, un rappresentazione fisica di Gesù, le prime icone hanno rappresentato ben più di una semplice riproduzione del viso del Maestro. Passata la furia iconoclasta, il volto di Cristo entra sempre più a pieno titolo nella produzione artistica cristiana. Così, il volto di Cristo nel corso dei secoli non ha mai smesso di suggestionare e ispirare il genio creativo degli artisti. Sia essa di bambino o di maestro, sofferente o vittorioso, la rappresentazione del sacro Volto di Cristo sembra voler far echeggiare la supplica del salmista: “il tuo volto Signore io cerco, non nascondermi il tuo volto”. La nota accosta le due rappresentazioni presenti all’interno della Basilica Cattedrale di Messina approfondendo le rispettive fonti iconologiche.
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The Face of Christ is the image that has marked, more than anything else, the artistic production of the last two thousand years, a privileged subject of the sacred art and not. While not having, in the early age of christianism, the physical representation of Jesus, the first icons represented much more than a mere reproduction of the Master’s face. After the iconoclastic fury has passed, the face of Christ enters increasingly in full title in the Christian artistic production. Thus, the image of Christ’s face over the centuries has never ceased to suggest and inspire the creative genius of many artists. Be it of a child or of a master, suffering or victorious, the representation of the sacred Face of Christ seems to want to echo the psalmist’s supplication: “It is your face Lord that I seek, do not hide your face.” This Note brings together the two representations present in the Cathedral-Basilica of Messina, deepening their respective iconological sources.
dei suoi articoli, delle sue rubriche e recensioni. Attraverso le poche o tante pagine di ogni
fascicolo si dipana la storia di una comunità, fatta di redattori e lettori, che si intreccia con le vicende dei tempi. Così è stato, e lo è tuttora, anche per la rivista Catechesi che con i suoi 90 anni di pubblicazioni ha attraversato gran parte del ‘900 e questi primi due decenni del XXI secolo. In queste pagine proveremo a ripercorrere i passaggi più importanti di questi decenni, sviluppando una riflessione che sa di memoria, guardando al passato, ma che allo stesso tempo prova ad individuare spazi di profezia per l’avvenire.
ultimi duemila anni, soggetto privilegiato dell’arte sacra e non. Pur non avendo, alle origini
del cristianesimo, un rappresentazione fisica di Gesù, le prime icone hanno rappresentato ben più di una semplice riproduzione del viso del Maestro. Passata la furia iconoclasta, il volto di Cristo entra sempre più a pieno titolo nella produzione artistica cristiana. Così, il volto di Cristo nel corso dei secoli non ha mai smesso di suggestionare e ispirare il genio creativo degli artisti. Sia essa di bambino o di maestro, sofferente o vittorioso, la rappresentazione del sacro Volto di Cristo sembra voler far echeggiare la supplica del salmista: “il tuo volto Signore io cerco, non nascondermi il tuo volto”. La nota accosta le due rappresentazioni presenti all’interno della Basilica Cattedrale di Messina approfondendo le rispettive fonti iconologiche.
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The Face of Christ is the image that has marked, more than anything else, the artistic production of the last two thousand years, a privileged subject of the sacred art and not. While not having, in the early age of christianism, the physical representation of Jesus, the first icons represented much more than a mere reproduction of the Master’s face. After the iconoclastic fury has passed, the face of Christ enters increasingly in full title in the Christian artistic production. Thus, the image of Christ’s face over the centuries has never ceased to suggest and inspire the creative genius of many artists. Be it of a child or of a master, suffering or victorious, the representation of the sacred Face of Christ seems to want to echo the psalmist’s supplication: “It is your face Lord that I seek, do not hide your face.” This Note brings together the two representations present in the Cathedral-Basilica of Messina, deepening their respective iconological sources.
dei suoi articoli, delle sue rubriche e recensioni. Attraverso le poche o tante pagine di ogni
fascicolo si dipana la storia di una comunità, fatta di redattori e lettori, che si intreccia con le vicende dei tempi. Così è stato, e lo è tuttora, anche per la rivista Catechesi che con i suoi 90 anni di pubblicazioni ha attraversato gran parte del ‘900 e questi primi due decenni del XXI secolo. In queste pagine proveremo a ripercorrere i passaggi più importanti di questi decenni, sviluppando una riflessione che sa di memoria, guardando al passato, ma che allo stesso tempo prova ad individuare spazi di profezia per l’avvenire.