Papers by Giovanna Falezza
Page 1. NORA. Il fORO ROmANO Storia di un'area urbana dall'età ... more Page 1. NORA. Il fORO ROmANO Storia di un'area urbana dall'età fenicia alla tarda antichità 1997-2006 VOlume II.2 - I mAteRIAlI ROmANI e GlI AltRI RePeRtI Padova 2009 università degli Studi di Padova - Dipartimento di Archeologia a cura di ...
Page 1. NORA. Il fORO ROmANO Storia di un'area urbana dall'età ... more Page 1. NORA. Il fORO ROmANO Storia di un'area urbana dall'età fenicia alla tarda antichità 1997-2006 VOlume II.2 - I mAteRIAlI ROmANI e GlI AltRI RePeRtI Padova 2009 università degli Studi di Padova - Dipartimento di Archeologia a cura di ...
... La prima parte include l'analisi di tutti i luoghi di culto individuati nell&... more ... La prima parte include l'analisi di tutti i luoghi di culto individuati nell'area geografica prescelta, con la completa raccolta di tutti i dati archeologici, epigrafici e letterari relativi a ciascuna area sacra, rielaborati e organizzati secondo un ordine cronologico. ...

L’Africa romana. Momenti di continuità e rottura: bilancio di trent’anni di convegni L’Africa romana, Atti del XX Convegno internazionale di studi (Alghero - Porto Conte Ricerche, 26-29 settembre 2013), a cura di Paola Ruggeri, Roma 2015, pp. 1861-1873. (978-88-430-7400-6)
Da alcuni anni l’Università di Padova ha avviato un progetto di ricerca a Nora dedicato all’arche... more Da alcuni anni l’Università di Padova ha avviato un progetto di ricerca a Nora dedicato all’archeologia dell’edilizia. Nell’ambito del progetto, particolare attenzione è rivolta ai materiali da costruzione di natura lapidea, nel tentativo da un lato di identificare i tipi di pietra impiegati in città nelle sue diverse fasi
edilizie, dall’altro di individuare le cave da cui essi provengono, collocate nel territorio circostante il centro urbano. Il presente contributo è dedicato alla cava di Is Fradis Minoris, luogo di approvvigionamento di un tipo di pietra, l’arenite, che venne utilizzata a Nora per un lungo periodo di tempo, dall’età punica fino all’età romana imperiale.

Premessa La Macedonia è la prima area della Grecia ad essere formalmente assoggettata dai Romani;... more Premessa La Macedonia è la prima area della Grecia ad essere formalmente assoggettata dai Romani; il quadro delle sue vicende ci consente dunque di osservare fin dai loro primissimi sviluppi i meccanismi che si innescano con il contatto diretto tra i due mondi. Si propone in questa sede un'analisi della regione nei primi due secoli della conquista romana (II-I sec. a.C.) attraverso la chiave di lettura del paesaggio sacro, assumendo i luoghi di culto come campi d'indagine per comprendere forme, modi e conseguenze della romanizzazione tramite l'osservazione delle persistenze e delle cesure in essi avvenute 1 Non è possibile in questa sede soffermarsi sul dibattito, tuttora vivace, relativo allo studio dei processi di romanizzazione, di cui si citano solo i contributi pricipali . Si precisa solo come si impieghi il termine "romanizzazione" con il significato di "acculturazione", ovvero come incontro tra due culture, ciascuna con le proprie specificità e ciascuna in grado di cedere e insieme di recepire dall'altra segmenti di conoscenza e caratteri propri. 2 . Più di recente, il ruolo polico dei santuari è stato studiato per l'Epiro da MOUSTAKIS 2006. A suggerire le potenzialità dello studio del paesaggio sacro anche per un'analisi della Grecia romana è già ALCOCK 1993 (in part. 237-241, 278-281); più di recente, con la stessa impostazione (ma sui santuari dell'Occidente romano), cfr. DONDIN-PAYRE, RAEPSAET-CHARLIER 2006. G. Falezza -L'incontro tra mondo greco e mondo romano attraverso lo studio dei luoghi di culto della Macedonia romana Bollettino di Archeologia on line I 2010/ Volume speciale C / C9 / 1 Reg. Tribunale Roma
Books by Giovanna Falezza
Book Chapters by Giovanna Falezza

www.padovauniversitypress.it Tutti i diritti sono riservati. è vietata in tutto o in parte la rip... more www.padovauniversitypress.it Tutti i diritti sono riservati. è vietata in tutto o in parte la riproduzione dei testi e delle illustrazioni. la presente opera è l'esito di una ricerca sostenuta e autorizzata dal ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Soprintendenza per i Beni archeologici per le province di cagliari e oristano. i documenti e le immagini sono pubblicate con autorizzazioni prot. n. 4038 del 3 luglio 2013 e prot. n. 56 dell'8 gennaio 2014. ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo Soprintendenza per i Beni archeologici per le province di cagliari e oristano Piazza indipendenza, 7 -09124 cagliari Tel. +39 070 605181 fax: +39 070 658871 www.archeocaor.beniculturali.it la collana Scavi di Nora raccoglie studi monografici sulla città antica editi dalle Università di Genova, Milano, Padova e viterbo che operano in sinergia con la Soprintendenza per i Beni archeologici per le province di cagliari e oristano. l'ideazione e la redazione dei volumi è coordinata da

Nora e il mare. I. Le ricerche di Michel Cassien (1978-1984), Padova, pp. 49-52., 2014
www.padovauniversitypress.it Tutti i diritti sono riservati. è vietata in tutto o in parte la rip... more www.padovauniversitypress.it Tutti i diritti sono riservati. è vietata in tutto o in parte la riproduzione dei testi e delle illustrazioni. la presente opera è l'esito di una ricerca sostenuta e autorizzata dal ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Soprintendenza per i Beni archeologici per le province di cagliari e oristano. i documenti e le immagini sono pubblicate con autorizzazioni prot. n. 4038 del 3 luglio 2013 e prot. n. 56 dell'8 gennaio 2014. ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo Soprintendenza per i Beni archeologici per le province di cagliari e oristano Piazza indipendenza, 7 -09124 cagliari Tel. +39 070 605181 fax: +39 070 658871 www.archeocaor.beniculturali.it la collana Scavi di Nora raccoglie studi monografici sulla città antica editi dalle Università di Genova, Milano, Padova e viterbo che operano in sinergia con la Soprintendenza per i Beni archeologici per le province di cagliari e oristano. l'ideazione e la redazione dei volumi è coordinata da

Nora e il mare. I. Le ricerche di Michel Cassien (1978-1984), Padova, pp. 569-570., 2014
www.padovauniversitypress.it Tutti i diritti sono riservati. è vietata in tutto o in parte la rip... more www.padovauniversitypress.it Tutti i diritti sono riservati. è vietata in tutto o in parte la riproduzione dei testi e delle illustrazioni. la presente opera è l'esito di una ricerca sostenuta e autorizzata dal ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Soprintendenza per i Beni archeologici per le province di cagliari e oristano. i documenti e le immagini sono pubblicate con autorizzazioni prot. n. 4038 del 3 luglio 2013 e prot. n. 56 dell'8 gennaio 2014. ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo Soprintendenza per i Beni archeologici per le province di cagliari e oristano Piazza indipendenza, 7 -09124 cagliari Tel. +39 070 605181 fax: +39 070 658871 www.archeocaor.beniculturali.it la collana Scavi di Nora raccoglie studi monografici sulla città antica editi dalle Università di Genova, Milano, Padova e viterbo che operano in sinergia con la Soprintendenza per i Beni archeologici per le province di cagliari e oristano. l'ideazione e la redazione dei volumi è coordinata da
La ceramica africana da cucina è rappresentata nello scavo del foro di Nora da un totale di 307 f... more La ceramica africana da cucina è rappresentata nello scavo del foro di Nora da un totale di 307 frammenti, dei quali il 42% è costituito da pezzi diagnostici riconducibili a forme precise ( ). I frammenti provengono in buona parte da strati humotici o di formazione post-antica 1 , ma discrete quantità di pezzi sono state rinvenute anche in livelli di età severiana 2 .
Dagli scavi nel foro di Nora provengono 395 frammenti di sigillate di importazione africana. Lo s... more Dagli scavi nel foro di Nora provengono 395 frammenti di sigillate di importazione africana. Lo stato di conservazione dei materiali, per lo più frammenti di piccole dimensioni, non ha consentito di calcolare il numero massimo di individui né talvolta di riferire ciascun pezzo ad una specifica produzione.
Tra il II-I sec. a.C. e il II sec. d.C. arrivano a Nora ceramiche sigillate provenienti dai princ... more Tra il II-I sec. a.C. e il II sec. d.C. arrivano a Nora ceramiche sigillate provenienti dai principali centri produttivi del Mediterraneo, quali Italia, Gallia meridionale ed area siro-palestinese. Si tratta di vasellame di lusso importato in quantità limitate, soprattutto se paragonato alla presenza massiccia di sigillate africane ( , che monopolizzano il mercato a partire dal II sec. d.C.; esso è tuttavia indice dei fecondi traffici commerciali che interessavano la città, stimolando la nascita di prodotti locali che imitavano a minor costo i vasi provenienti dall'estero.
Nello scavo dell'area del foro sono stati rinvenuti in totale 831 frammenti di ceramica romana a ... more Nello scavo dell'area del foro sono stati rinvenuti in totale 831 frammenti di ceramica romana a vernice nera 1 . Sulla base delle caratteristiche fisiche (caratteristiche dell'impasto e della vernice) e morfologiche è stato possibile identificare quattro principali produzioni: tre importate (Campana A, Campana B, produzioni B-oidi), cui si può forse affiancare un quarto gruppo (rappresentato da un unico frammento) di produzione di Italia meridionale e Sicilia; una locale, caratterizzata dall'impasto di colore grigio. è immediatamente visibile l'ampia prevalenza della Campana A ( , come già rile-13 Per le palmette e le rosette come decorazione impressa sulla ceramica campana si veda riGhini canTelli 1983, in part. p. 80, note 16 e 17.
Il contributo analizza il contesto ambientale dell'area delle Prelati venete circostanti il sito ... more Il contributo analizza il contesto ambientale dell'area delle Prelati venete circostanti il sito archeologico di Marano di Valpolicella dove le indagini archeologiche del passato e recenti hanno riportato alla luce un complesso snaturiate di straordinaria importanza. Il contributo prende quindi in esame i materiali da costruzione lapidei impiegati nelle varie fasi del complesso architettonico e ne traccia i bacini estrattivi di origine. Varie considerazioni di storia dell'edilizia e del commercio dei materiali da costruzione sono infine proposti come sintesi del quadro analitico.
Conference Presentations by Giovanna Falezza
Conference Proceedings by Giovanna Falezza

Nora Antiqua II. Nora dalla costituzione della provincia all’età augustea, Atti del Convegno (Pula, 5-6 ottobre 2018), a cura di J. Bonetto, R. Carboni, M. Giuman, A. Zara, Scavi di Nora VIII, pp. 19-36, 2020
The paper deals with the discovery of 18 silver coins and an anthropomorphic clay slab recovered ... more The paper deals with the discovery of 18 silver coins and an anthropomorphic clay slab recovered in 2008 during the excavation of the
Roman Temple of Nora by the University of Padua. The precious finds were brought to light in the layers of restructuring of the sanctuary operated
in the Roman imperial age (III century AD). The same area of the discovery was already occupied by a first building of probable sacred character,
built in the Archaic age, and by a second valuable building, built between 260 and 240 BC. The production of the slab is placed in the III century
BC and the formation of the hoard, consisting of the most ancient Greek and Roman coins found in Sardinia, can be placed between the years 230-
225 BC. Various elements and clues lead us to hypothesize that the coins and the mask were donated in the new sacred building in these crucial
years for the history of the island. Indeed the evidence generates some reflections on the possible relationship between the votive offers and the contemporary constitution of the provincia of Sardinia et Corsica, as on the role of Nora in the Roman expansionist policy in Sardinia.
Uploads
Papers by Giovanna Falezza
edilizie, dall’altro di individuare le cave da cui essi provengono, collocate nel territorio circostante il centro urbano. Il presente contributo è dedicato alla cava di Is Fradis Minoris, luogo di approvvigionamento di un tipo di pietra, l’arenite, che venne utilizzata a Nora per un lungo periodo di tempo, dall’età punica fino all’età romana imperiale.
Books by Giovanna Falezza
Book Chapters by Giovanna Falezza
Conference Presentations by Giovanna Falezza
Conference Proceedings by Giovanna Falezza
Roman Temple of Nora by the University of Padua. The precious finds were brought to light in the layers of restructuring of the sanctuary operated
in the Roman imperial age (III century AD). The same area of the discovery was already occupied by a first building of probable sacred character,
built in the Archaic age, and by a second valuable building, built between 260 and 240 BC. The production of the slab is placed in the III century
BC and the formation of the hoard, consisting of the most ancient Greek and Roman coins found in Sardinia, can be placed between the years 230-
225 BC. Various elements and clues lead us to hypothesize that the coins and the mask were donated in the new sacred building in these crucial
years for the history of the island. Indeed the evidence generates some reflections on the possible relationship between the votive offers and the contemporary constitution of the provincia of Sardinia et Corsica, as on the role of Nora in the Roman expansionist policy in Sardinia.
edilizie, dall’altro di individuare le cave da cui essi provengono, collocate nel territorio circostante il centro urbano. Il presente contributo è dedicato alla cava di Is Fradis Minoris, luogo di approvvigionamento di un tipo di pietra, l’arenite, che venne utilizzata a Nora per un lungo periodo di tempo, dall’età punica fino all’età romana imperiale.
Roman Temple of Nora by the University of Padua. The precious finds were brought to light in the layers of restructuring of the sanctuary operated
in the Roman imperial age (III century AD). The same area of the discovery was already occupied by a first building of probable sacred character,
built in the Archaic age, and by a second valuable building, built between 260 and 240 BC. The production of the slab is placed in the III century
BC and the formation of the hoard, consisting of the most ancient Greek and Roman coins found in Sardinia, can be placed between the years 230-
225 BC. Various elements and clues lead us to hypothesize that the coins and the mask were donated in the new sacred building in these crucial
years for the history of the island. Indeed the evidence generates some reflections on the possible relationship between the votive offers and the contemporary constitution of the provincia of Sardinia et Corsica, as on the role of Nora in the Roman expansionist policy in Sardinia.