Papers by rebecca francioli

L'olfatto e il gusto sono definiti 'sensi chimici' perché ci consentono di analizzare le molecole... more L'olfatto e il gusto sono definiti 'sensi chimici' perché ci consentono di analizzare le molecole dell'ambiente esterno con le quali veniamo in contatto respirando e nutrendoci. I due sensi chimici cooperano informandoci della presenza di possibili veleni nell'aria inspirata o nelle sostanze commestibili, e determinando l'odore e il sapore e quindi l'appetibilità dei cibi e delle bevande. Pertanto essi sono indispensabili alla sopravvivenza individuale e della specie anche più degli altri sistemi di senso. Ai Mammiferi cosiddetti 'macrosmatici', le molecole liberate con il sudore, gli escrementi e altri secreti servono da segnali chimici per marcare il territorio, per attirare un partner sessuale o per lanciare un allarme. Molte specie di Mammiferi utilizzano i segnali percepiti tramite i sensi chimici, oltre che per le scelte alimentari, anche per il riconoscimento fra individui consanguinei e conspecifici, per i comportamenti di attacco e di fuga di predatori e prede, e per le funzioni riproduttive e parentali. Per esempio, nelle femmine in estro dei Roditori il contatto con l'urina di un maschio della stessa specie determina l'ovulazione per l'azione di segnali olfattivi sui neuroni endocrini dell'ipotalamo che controllano l'asse ipofisi-ovaia. Inoltre, animali in stato di stress lasciano nell'ambiente tracce chimiche che possono indurre un corrispondente stato neuroendocrino di stress in altri animali che successivamente occupino quell'ambiente. Le cure parentali sono in parte basate su reciproci segnali olfattivi fra madre e figli, ai quali si aggiungono anche segnali gustativi, come suggerisce il comportamento istintivo delle madri di Carnivori e Roditori che leccano la prole.
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