Book Reviews by maria beatrice magro

L'articolo evidenzia non solo il riconoscimento del generale diritto a morire (comprensivo del di... more L'articolo evidenzia non solo il riconoscimento del generale diritto a morire (comprensivo del diritto al suicidio, alla morte assistita e a lasciarsi morire), ma anche la struttura e la ricchezza delle argomentazioni sottese alla decisione di incostituzionalità cui perviene il Tribunale costituzionale tedesco, nella sentenza con cui, il 26 febbraio del 2020, ha dichiarato senza mezzi termini, la totale illegittimità costituzionale del § 217 del StGB, norma di recente introduzione, che puniva il reato di Geschaftsmaßige Forderung der Selbsttoẗung. Le argomentazioni di tale sentenza vengono poste a confronto con quelle della pronuncia della Corte costituzionale italiana n. 242/2019 in tema di aiuto al suicidio. Al di la delle premesse culturali e delle affermazioni di principio, la sentenza del Bundeverfassungsgericht è uno splendido esempio di scienza della legislazione penale scientificamente fondato, il cui effetto è una chiara affermazione della centralità della persona umana e dei diritti di libertà individuali. The article highlights not only the general acknowledgment of the right to die (including the right to suicide, assisted death, letting someone dying upon choice) but also both the structure and comprehensive exam through the subtended arguments to the unconstitutional ruling given by the German Constitutional Court on February 26th, 2020 when it declared, with no compromise at all, the plain constitutional illegitimacy of section § 217 of the Strafgesetzbuch (the german MARIA BEATRICE MAGRO Il suicidio assistito nella decisione del Trib. cost. fed. tedesco Anno XIX n. 36

Medicina salute e bisogni di morte nella relazione terapeutica
Le “decisioni di fine” vita tra s... more Medicina salute e bisogni di morte nella relazione terapeutica
Le “decisioni di fine” vita tra significati collettivi e bisogni
individuali. Dalla tutela della vita dalla morte alla tutela della
persona umana nel processo che conduce alla morte. Il ruolo
della medicina nelle società moderne e l’ “esperienza” della salute e della
malattia. Orizzonte fallibilista della scienza medica e necessità
di legittimazione dell’intervento terapeutico. Alle radici della
contrapposizione tra scienza medica ed esperienza umana: la relazione
terapeutica è una relazione tra uguali?.Il consenso come
momento della comunicazione medico–paziente. Testamento
biologico e relazione terapeutica: la possibilità di un dialogo in situazioni
sul limite tra la vita e la morte. I rischi della comunicazione
diseguale.
Il lessico si evolve: dal diritto di morire all’autodeterminazione
terapeutica. Vuoto normativo o principi costituzionali immediatamente precettivi? La immediata azionabilità del diritto al rifiuto di cure. Il
rispetto della persona e della dignità umana. Il lessico si evolve:
dal diritto di vivere e di morire all’autodeterminazione terapeutica. Rifiuto di cure e suicidio. La compatibilità costituzionale delle norme
penali a tutela della vita umana. Indisponibilità della vita umana
e bene giuridico.
Lo stato dell’arte: soluzioni giuridiche e questioni irrisolte. Le soluzioni giuridiche: l’assimilazione tra agire e omettere e i casi
di interruzione di un intervento salvifico. Il caso Welby e le questioni
risolte: la scriminante dell’adempimento del dovere di rispettare il
rifiuto di cure. La sopravvenuta incapacità del paziente: il giudizio
sostitutivo e la voce del paziente. La giurisprudenza nel caso
Englaro. I problemi irrisolti: la leniterapia.
Riflessioni su paternalismo e antipaternalismo: il testamento biologico
e il mito di Ulisse. Laicità debole e principio del danno ad altri, Paternalismo e antipaternalismo. Il testamento biologico e la metafora di Ulisse. Testamento biologico e direttive anticipate di trattamento: la
legittimazione terapeutica. I diversi livelli di manifestazioni del
diritto al rifiuto delle cure: il rifiuto attuale e cosciente, le dichiarazioni
anticipate e il giudizio sostitutivo. Il problema della vincolatività
delle dichiarazioni anticipate di rifiuto di cure: astrattezza e genericità dei
contenuti; lasso cronologico; assenza di una completa informazione. I paternalisti contro la vincolatività del testamento biologico: le
critiche alla volontà, l’argomento del piano inclinato e del rimpianto. Ancora contro la vincolatività: il trattamento sanitario arbitrario
del medico che non si attiene alle direttive del paziente. La procedura
di accertamento dei presupposti oggettivi e soggettivi di validità
delle dichiarazioni: la parola alla scienza. Le condizioni di autenticità
e razionalità della scelta. Verso un nuovo modello di razionalità
“emotiva”. La c.d. inaccessibilità cognitiva e l’apporto delle
neuroscienze.
Considerazioni sul progetto di legge in tema di dichiarazioni anticipate
di trattamento
Papers by maria beatrice magro

Archivio penale, 2019
italianoLa ricerca della verita nel diritto e nel processo penale si poggia sull’idea di un neces... more italianoLa ricerca della verita nel diritto e nel processo penale si poggia sull’idea di un necessario fondamento empirico-fattuale delle categorie giuridico-penali. In passato, il pensiero normativista positivista, nella sua estrema teorizzazione, ha rivendicato una spiccata peculiarita ed autonomia del campo di studio del diritto che escludeva qualunque apporto del sapere extragiuridico. Oggi si e passati dall’autonomia del sapere giuridico alla dipendenza del metodo giuridico da altre discipline, dimenticando che il diritto presenta ineludibili affinita con le scienze dello spirito di tipo deontico, in quanto aspira a produrre un cambiamento e ad influire sul comportamento umano. Nella ricerca della verita, le neuroscienze cognitive integrate, fondendo elementi propri sia delle scienze dello spirito che delle scienze naturali, possono fornire preziosi risultati in grado di contribuire ad accertamenti scientificamente affidabili. Tuttavia molti sono i limiti per un pieno dispiegarsi della prova neuroscientifica nel rispetto degli standard dettati dalle scienze naturali. Cio non esclude, anzi auspica, un rapporto di reciproca integrazione. Nel superamento della contrapposizione tra monismo e pluralismo metodologico, occorre individuare una lingua franca, un linguaggio comune che costituisca il piano di incontro tra diversi saperi solo apparentemente incomunicabili, non dimenticando che il sapere giuridico richiede il possesso di una conoscienza che e anche una virtu, un talento. EnglishThe research for the truth in the criminal law is based on the idea of the empirical-factual foundation of the legal-criminal categories. In the past, positivist normativist thinking, in its extreme theorization, has claimed a marked peculiarity and autonomy that escluded any contribution of extra-judicial knowledge. Today we have gone from the autonomy of legal knowledge to the dependence of the juridical method from other disciplines, forgetting that law presents ineluctable affinities with the deontic type sciences, because it aspires to influence human behavior. In the search for the truth, integrated cognitive neurosciences fusing elements of both the sciences of the spirit and the natural sciences and can provide valuable results that contribute to scientifically reliable assessments. However, there are many limits for a full unfolding of neuroscientific evidence in compliance with the standards dictated by the natural sciences. This does not exclude, indeed hopes, a relationship of mutual integration. In the overcoming of the contrast between monism and methodological pluralism,it is necessary to identify a lingua franca, a common language that constitutes the meeting plan between different and incommunicable knowledges; but without forgotten that the legal knowledge requires the possession of a knowledge that is also a virtue, a talent.

Anesthesia & Analgesia, 2010
There are many elements that contribute to errors within an industry or profession. Several human... more There are many elements that contribute to errors within an industry or profession. Several human factors associated with safety breakdowns are outlined in Table 2. Experience and root-cause analyses usually document that 2 or more of these factors coalesce to form a "perfect storm" leading to a mishap. For example, expecting a fatigued provider to care for an emergency patient with concurrent production pressure to maintain the elective schedule, while using new and unfamiliar equipment, is a potent mix of risk factors. As Gaba et al. pointed out, production pressure "is a reality for many anesthesiologists and is perceived in some cases to have resulted in unsafe actions." One solution is to integrate standard protocols and expectations for safe practice and expected behavior throughout the practice. Other potential solutions may involve the design of better and "smarter" monitors that will reduce the noise pollution and attendant distractions in the OR, and variable priority training that helps clinicians focus on "optimal distribution of attention when performing multiple tasks simultaneously with the goal of flexible allocation of attention." We have also observed the phenomenon of intersecting curves of knowledge versus experience. When we exit our organized training period, our knowledge base is strong. We have studied for specialty examinations, experienced the idealized purity of an academic environment, and have been taught the "right way" to practice by our mentors and role models. As the years pass, our minute, detailed knowledge may decrease, but our practical experience increases greatly, and patient care and safety are assured. However, as we are increasingly challenged to "do more with less," the temptation will arise to "cut a few comers" where we can to achieve productivity and efficiency benchmarks. To that end, we caution our colleagues to avoid the slippery slope of accepting a decrease in vigilance and safety while striving for "faster, better, cheaper." We encourage every individual to maintain vigilance, advocate for patient safety, aim for excellence and efficiency, and avoid the temptation of normalizing deviance from accepted safety standards.

Today the neurosciences are a new frontier for the molecular biology, the behavioural genetics, t... more Today the neurosciences are a new frontier for the molecular biology, the behavioural genetics, the bio-robotics and the enhancement of human, physical and cognitive skills. It is necessary the distinction between bio-robotics (or brain-machine interface) from the traditional notion of therapy. The bio-robotics consists in the process of man-machine hybridization; it is the arrangement of " robotic " pieces inside the human body. Therapy and bio-robotics bring to the mankind a sure improvement but therapy concerns diseases and enhancement regards a remedy towards a problem, perhaps gaining an enhancement too of the functions. But bioethics and science are uncertain about the long term effects of some enhancements on the mankind and their results for the psychological side. Therefore actually the European normative is inspired by the precautionary principle and by the heuristic philosophy about risk eversion, which is expressed by high level of protection. The building and production of machines which are able to make performances like the human mind represent the most complex issue of the contemporary science. There is no difference between Robot with artificial intelligence and Human Mind? The different answers to this question imply different solutions on juridical level and suggested the hypothesis of robot criminally liable as non-human agent. If we consider robots as agents we have a liability that presents an analogy with that of the penal-administrative responsibility of collective entities.
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Book Reviews by maria beatrice magro
Le “decisioni di fine” vita tra significati collettivi e bisogni
individuali. Dalla tutela della vita dalla morte alla tutela della
persona umana nel processo che conduce alla morte. Il ruolo
della medicina nelle società moderne e l’ “esperienza” della salute e della
malattia. Orizzonte fallibilista della scienza medica e necessità
di legittimazione dell’intervento terapeutico. Alle radici della
contrapposizione tra scienza medica ed esperienza umana: la relazione
terapeutica è una relazione tra uguali?.Il consenso come
momento della comunicazione medico–paziente. Testamento
biologico e relazione terapeutica: la possibilità di un dialogo in situazioni
sul limite tra la vita e la morte. I rischi della comunicazione
diseguale.
Il lessico si evolve: dal diritto di morire all’autodeterminazione
terapeutica. Vuoto normativo o principi costituzionali immediatamente precettivi? La immediata azionabilità del diritto al rifiuto di cure. Il
rispetto della persona e della dignità umana. Il lessico si evolve:
dal diritto di vivere e di morire all’autodeterminazione terapeutica. Rifiuto di cure e suicidio. La compatibilità costituzionale delle norme
penali a tutela della vita umana. Indisponibilità della vita umana
e bene giuridico.
Lo stato dell’arte: soluzioni giuridiche e questioni irrisolte. Le soluzioni giuridiche: l’assimilazione tra agire e omettere e i casi
di interruzione di un intervento salvifico. Il caso Welby e le questioni
risolte: la scriminante dell’adempimento del dovere di rispettare il
rifiuto di cure. La sopravvenuta incapacità del paziente: il giudizio
sostitutivo e la voce del paziente. La giurisprudenza nel caso
Englaro. I problemi irrisolti: la leniterapia.
Riflessioni su paternalismo e antipaternalismo: il testamento biologico
e il mito di Ulisse. Laicità debole e principio del danno ad altri, Paternalismo e antipaternalismo. Il testamento biologico e la metafora di Ulisse. Testamento biologico e direttive anticipate di trattamento: la
legittimazione terapeutica. I diversi livelli di manifestazioni del
diritto al rifiuto delle cure: il rifiuto attuale e cosciente, le dichiarazioni
anticipate e il giudizio sostitutivo. Il problema della vincolatività
delle dichiarazioni anticipate di rifiuto di cure: astrattezza e genericità dei
contenuti; lasso cronologico; assenza di una completa informazione. I paternalisti contro la vincolatività del testamento biologico: le
critiche alla volontà, l’argomento del piano inclinato e del rimpianto. Ancora contro la vincolatività: il trattamento sanitario arbitrario
del medico che non si attiene alle direttive del paziente. La procedura
di accertamento dei presupposti oggettivi e soggettivi di validità
delle dichiarazioni: la parola alla scienza. Le condizioni di autenticità
e razionalità della scelta. Verso un nuovo modello di razionalità
“emotiva”. La c.d. inaccessibilità cognitiva e l’apporto delle
neuroscienze.
Considerazioni sul progetto di legge in tema di dichiarazioni anticipate
di trattamento
Papers by maria beatrice magro
Le “decisioni di fine” vita tra significati collettivi e bisogni
individuali. Dalla tutela della vita dalla morte alla tutela della
persona umana nel processo che conduce alla morte. Il ruolo
della medicina nelle società moderne e l’ “esperienza” della salute e della
malattia. Orizzonte fallibilista della scienza medica e necessità
di legittimazione dell’intervento terapeutico. Alle radici della
contrapposizione tra scienza medica ed esperienza umana: la relazione
terapeutica è una relazione tra uguali?.Il consenso come
momento della comunicazione medico–paziente. Testamento
biologico e relazione terapeutica: la possibilità di un dialogo in situazioni
sul limite tra la vita e la morte. I rischi della comunicazione
diseguale.
Il lessico si evolve: dal diritto di morire all’autodeterminazione
terapeutica. Vuoto normativo o principi costituzionali immediatamente precettivi? La immediata azionabilità del diritto al rifiuto di cure. Il
rispetto della persona e della dignità umana. Il lessico si evolve:
dal diritto di vivere e di morire all’autodeterminazione terapeutica. Rifiuto di cure e suicidio. La compatibilità costituzionale delle norme
penali a tutela della vita umana. Indisponibilità della vita umana
e bene giuridico.
Lo stato dell’arte: soluzioni giuridiche e questioni irrisolte. Le soluzioni giuridiche: l’assimilazione tra agire e omettere e i casi
di interruzione di un intervento salvifico. Il caso Welby e le questioni
risolte: la scriminante dell’adempimento del dovere di rispettare il
rifiuto di cure. La sopravvenuta incapacità del paziente: il giudizio
sostitutivo e la voce del paziente. La giurisprudenza nel caso
Englaro. I problemi irrisolti: la leniterapia.
Riflessioni su paternalismo e antipaternalismo: il testamento biologico
e il mito di Ulisse. Laicità debole e principio del danno ad altri, Paternalismo e antipaternalismo. Il testamento biologico e la metafora di Ulisse. Testamento biologico e direttive anticipate di trattamento: la
legittimazione terapeutica. I diversi livelli di manifestazioni del
diritto al rifiuto delle cure: il rifiuto attuale e cosciente, le dichiarazioni
anticipate e il giudizio sostitutivo. Il problema della vincolatività
delle dichiarazioni anticipate di rifiuto di cure: astrattezza e genericità dei
contenuti; lasso cronologico; assenza di una completa informazione. I paternalisti contro la vincolatività del testamento biologico: le
critiche alla volontà, l’argomento del piano inclinato e del rimpianto. Ancora contro la vincolatività: il trattamento sanitario arbitrario
del medico che non si attiene alle direttive del paziente. La procedura
di accertamento dei presupposti oggettivi e soggettivi di validità
delle dichiarazioni: la parola alla scienza. Le condizioni di autenticità
e razionalità della scelta. Verso un nuovo modello di razionalità
“emotiva”. La c.d. inaccessibilità cognitiva e l’apporto delle
neuroscienze.
Considerazioni sul progetto di legge in tema di dichiarazioni anticipate
di trattamento