Papers by emilio d'agostino

Quaderns D Italia, 2003
Nel corso della propria vita, ognuno ha a che fare con emozioni, sensazioni, comportamenti e, qui... more Nel corso della propria vita, ognuno ha a che fare con emozioni, sensazioni, comportamenti e, quindi, più in particolare, con le parole che lo mettono di fronte a ciò che tanto la propria cultura, quanto le rappresentazioni che da questa discendono classificano come menzogna, verità, falsità, passione, ira, desiderio, inganno, bugia, sdegno, impulso, sentimento, emozione, odio ecc. A queste parole del vocabolario comune corrispondono, in realtà, dei costrutti mentali che ci appaiono come dei grandi apparati significanti. Per questo contributo, si è scelto un tema tipico del discorso filosofico, letterario, psicologico, antropologico, semiologico e sociologico: la menzogna. In realtà, la linguistica si colloca, in un certo senso, in una dimensione che costituisce un osservatorio particolare e privilegiato cui non è possibile rinunciare. Essa, infatti, si trova in una condizione specialmente favorita, poiché possiede la strumentazione necessaria per descrivere minuziosamente quanto una lingua mette a disposizione dei parlanti quando questi, per i casi delle loro vite, s'imbattono nelle nebbie della bugia, dell'ira, della passione amorosa, di quella politica ecc. Cioè quanto una lingua rende disponibile all'uso comune.
Quaderns d’Italià
L'articolo prende in esame la tipologia dei sogni che appare nei poemi omerici. Vi troviamo sogni... more L'articolo prende in esame la tipologia dei sogni che appare nei poemi omerici. Vi troviamo sogni ancora legati a quella che Freud definì «concezione primordiale», ossia una rappresentazione esterna al soggetto, una specie di messaggio inviato dagli Dei con fini esortativi o a volte per predire il futuro. Accanto a questi, appare già il sogno come attività della psiche del soggetto: è il caso del sogno di Penelope che anticipa la concezione moderna dell'attività onirica.
Quaderns d’Italià
In questo contributo, mi occupo dei cambiamenti avutisi nel linguaggio dei politici in Italia nel... more In questo contributo, mi occupo dei cambiamenti avutisi nel linguaggio dei politici in Italia nell'ultimo ventennio. Tali modificazioni sono dovute, naturalmente, a più fattori ma, è fuori dubbio, il ruolo giocato da Silvio Berlusconi e dai mass-media. Inoltre, la crisi finanziaria dalla quale l'Europa meridionale non è ancora uscita e il terrorismo internazionale hanno contribuito assai fortemente. Parole chiave: linguaggio politico; berlusconismo; retorica.
The main perspective adopted in this paper is a (maybe subjective) clarification of some of Zelli... more The main perspective adopted in this paper is a (maybe subjective) clarification of some of Zellig Harris' and Maurice Gross' themes. Here, we pose and try to answer fundamental questions applying a line of reasoning based on sentence and distributional equivalence classes. These questions seem to us connecting the different phases of Harris' observations: from the strict distributionalism period to the transformationalism one, and to the one of operators and grammars. Starting from the research on nominal and adjectival operators, we propose a different interpretation of some classes of unary and binary operators.
The Modern Language Journal, 1975

Quaderns d’Italià
The linguistic-historical evolution of the Italian community has been well described in its gener... more The linguistic-historical evolution of the Italian community has been well described in its general lines and fundamental mechanisms. In the last decades the process of linguistic unification in Italy has been strengthened; which is confirmed by data on the diffusion of italophony and the regression of exclusive dialectophony. In relation to this De Mauro has sustained that, nowadays, in the Italian community about 34% of the population only speaks Italian, 23% usually speaks only one of the dialects, while the majority uses Italian for speaking and most especially for writing, while at the same time adopting one dialect for speaking. Sociolinguistic studies the tendency towards the consolidation of a standard Italian in which new features become established while others disappear. In particular, characteristics originally inherent in speech seem to have been strengthening in writing. The publishing of LIP (Lessico di Frequenza dell'Italiano Parlato) appears to be an interesting document and a valid tool of research to better follow the processes mentioned above and investigate thoroughly the status of the spoken language. This work represents a first attempts to draw the attention of linguistic pedagogy on some mechanisms in contemporary Italian, as they can be defined or redefined in view of the information provided by the LIP corpus and of the problems related to it.

La storia in generale, la storia delle rivoluzioni in particolare, è sempre più ricca di contenut... more La storia in generale, la storia delle rivoluzioni in particolare, è sempre più ricca di contenuto, più varia, più multilaterale, più viva, più "astuta" di quanto immaginino i migliori partiti, le più coscienti avanguardie delle classi più avanzate. E ciò si comprende, giacché le migliori avanguardie rappresentano la coscienza, la volontà, le passioni, la fantasia di decine di migliaia di uomini; ma la rivoluzione viene attuata in un momento di slancio eccezionale e di eccezionale tensione di tutte le facoltà umane, dalla coscienza, dalla volontà, dalle passioni dalla fantasia di molte decine di migliaia di uomini spronati dalla più aspra lotta di classe. Di qui discendono due importantissime conclusioni pratiche: la prima è che la classe rivoluzionaria, per adempiere al suo compito, deve sapersi rendere padrona di tutte le forme o di tutti i lati, senza minima eccezione, dell'attività sociale (terminando, dopo la conquista del potere politico, e talvolta con grande rischio e grandissimo pericolo, quel che non era riuscita a terminare prima); la seconda è che la classe rivoluzionaria deve essere pronta alla sostituzione più rapida ed inattesa di una forma con l'altra. (V. I. Lenin, L'estremismo malattia infantile del comunismo, ed. it. Editori Riuniti, Roma, 1965Roma, , pp. 1445Roma, -1446 comunicare le proprie conoscenze con la propria vita. E' impossibile, cioè, ridarsi una verosimile identità: E' necessario il Lutto? L'Istituzione lo afferma, lo proclama. E' grazie al metodo che isola, separa, disgiunge, riduce all'unità, misura che la scienza ha scoperto la cellula, la molecola, l'atomo, la particella, le galassie, i quasar, le pulsar, la gravitazione, l'elettromagnetismo, il quanto d'energia, che ha imparato a interpretare le pietre, i sedimenti, i fossili, le ossa, le scritture sconosciute, compreso il codice iscritto nel DNA. Eppure le strutture di questi saperi sono dissociate fra loro. 2 La Ricerca ritiene altresì di aver "scoperto" una parte, almeno, delle leggi che muovono il comunicare attraverso i segni parlati e scritti realizzati nella veglia o attraverso i sogni -puramente verbali anch'essi, alla fine -generati durante il sonno, nonostante non sia ancora chiaro come allontanare definitivamente l'idea platonica per la quale nessun uomo saggio -ma saggi lo si diverrà mai e i vari saperi saranno unitariamente comunicabili veramente? -riterrà di poter trasmettere attraverso parole, meno che mai attraverso quelle "inerti" della scrittura, quanto di meglio è stato capace di elaborare o di percepire: Ecco perché serietà vuole che delle cose serie non si scriva, per non esporle all'invidia e all'incomprensione degli uomini. In una parola, dunque, si deve concludere da tutto questo, che quando uno vede scritture di chicchessia, siano essi gli istituti di un legislatore o opere di altro genere, per il loro autore (almeno, se si tratta di una persona seria) non si sarà trattato di cose di grandissima serietà, e che per lui le cose più serie stanno invece consegnate nella sua parte più nobile; e se invece egli avrà davvero affidato allo scritto cose cui attribuisca un qualche valore, 'allora' non 'i numi', ma i mortali gli 'han rovinato il senno" 3
Non ti rimembra di quelle parole le quali la tua Etica pertratta le tre disposizion che 'l ciel n... more Non ti rimembra di quelle parole le quali la tua Etica pertratta le tre disposizion che 'l ciel non vole, incontenenza, malizia e la matta bestialitade? Dante Alighieri, Inferno, canto XI, vv.
Non si potrebbe fare a meno di qualcosa di 'fisso'? Entrambi, il pensiero e i fatti sono mutevoli... more Non si potrebbe fare a meno di qualcosa di 'fisso'? Entrambi, il pensiero e i fatti sono mutevoli, già per il fatto che mutamenti all'interno del pensiero si manifestano nella modificazione dei fatti e che, viceversa, fatti fondamentalmente nuovi sono individuabili soltanto da un nuovo modo di pensare. L. Fleck 1935L. Fleck (trad. it. 1983
Il contributo affronta la questione dello studio lessicale e sintattico degli usi dell'italiano p... more Il contributo affronta la questione dello studio lessicale e sintattico degli usi dell'italiano parlato. A nostro avviso, indagini di questo tipo hanno almeno due valenze rilevanti. La prima di ordine specifico: la definizione delle caratteristiche strutturali proprie degli usi parlati. La seconda di ordine più generale: il loro confronto con quelle proprie dell'uso scritto. Sono state utilizzati anche strumenti automatici che evidenziano la differenza esistente tra le possibilità del sistema lingua italiana e le sue effettive realizzazioni.
Raccontare e raccontarsi. I'll be my mirror.
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