
Dario Zucchello
Dario Zucchello (La Spezia 1956) è stato docente nei licei. È autore di antologie scolastiche e coautore di corsi di Filosofia per i licei. Ha curato l’edizione di Platone, Menone (Edizioni Sapere, Padova 2001), Aristotele, Sulla filosofia prima. Il dodicesimo trattato della Metafisica (Edizioni Sapere, Padova 2001), Parmenide, Poema sulla natura (Limina Mentis, Villasanta MB, 2015), Spinoza, Trattato sulla riforma dell’intelletto (Elle e Elle, Padova 1998). Ha pubblicato saggi sul pensiero antico, moderno e contemporaneo (Eraclito, Parmenide, Aristotele, Descartes, Arendt) e monografie su Hobbes e Spinoza (Diogene Multimedia, 2015), i Milesi (Aracne 2018), Arendt (Diogene Multimedia, 2017; Aracne 2019) e Bertrand Russell (Aracne 2020; Petite Plaisance 2023). È anche autore di recensioni apparse su riviste italiane ed estere (Giornale di Metafisica, Methexis, Nova Tellus, Educacao & Filosofia, Hypnos, Philosophie Antique, Peitho).
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Università degli Studi di Bari
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St. Tikhon's Orthodox Theological Seminary
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Graduate Center of the City University of New York
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Performing:
Silvia Cattaneo
Chiara Filippini
Francesca Frigerio
Riprese e montaggio: Alessandro Rossi
Papers by Dario Zucchello
Plato's dialogues, particularly in "Parmenides," highlight Zeno's technique of applying contradictory predicates to a hypothesis to show its impossibility, thus indirectly supporting Parmenides' monistic view that everything is one. This method, known as reduction to the absurd, involves demonstrating the truth of a thesis by showing the absurdity of its contradictory hypothesis.
The text also explores Parmenides' argumentative strategy in his poem, where he presents a disjunctive argument to establish the necessity of being and the impossibility of non-being. This approach, which involves refuting contradictory hypotheses, is seen as an early form of logical demonstration, employing principles of contradiction and the excluded third.
Overall, the text emphasizes the sophisticated argumentative techniques of Parmenides and Zeno, which laid the groundwork for the development of dialectical reasoning in ancient philosophy.
The paper intends (i) to enhance the poetic dimension of Parmenides’ Περὶ φύσεως, stressing the originality and centrality of its Proem in the overall design of the poem; (ii) to trace echoes of archaic Greek culture, whose images and motifs Parmenides exploits in the Proem, highlighting in particular the connection with the Homeric and Hesiodic epics and the ambiguous reference to Orphic atmospheres.
Performing:
Silvia Cattaneo
Chiara Filippini
Francesca Frigerio
Riprese e montaggio: Alessandro Rossi
Plato's dialogues, particularly in "Parmenides," highlight Zeno's technique of applying contradictory predicates to a hypothesis to show its impossibility, thus indirectly supporting Parmenides' monistic view that everything is one. This method, known as reduction to the absurd, involves demonstrating the truth of a thesis by showing the absurdity of its contradictory hypothesis.
The text also explores Parmenides' argumentative strategy in his poem, where he presents a disjunctive argument to establish the necessity of being and the impossibility of non-being. This approach, which involves refuting contradictory hypotheses, is seen as an early form of logical demonstration, employing principles of contradiction and the excluded third.
Overall, the text emphasizes the sophisticated argumentative techniques of Parmenides and Zeno, which laid the groundwork for the development of dialectical reasoning in ancient philosophy.
The paper intends (i) to enhance the poetic dimension of Parmenides’ Περὶ φύσεως, stressing the originality and centrality of its Proem in the overall design of the poem; (ii) to trace echoes of archaic Greek culture, whose images and motifs Parmenides exploits in the Proem, highlighting in particular the connection with the Homeric and Hesiodic epics and the ambiguous reference to Orphic atmospheres.
The following pages therefore constitute the completion of that investigation, focusing on the years 1911-1913, i.e. the period in which Russell was Wittgenstein's reference at Cambridge. What they propose to analyze is their contemporary production, abundant in the case of Russell, scarce (but essential above all for the understanding of the Tractatus logico-philosophicus) in the case of Wittgenstein, and the development of their intellectual interaction. Indeed, it proves to be crucial in Russell's attempt to reclaim the scientific nature of philosophy, illustrating "the nature, potential and limits of the logical-analytical method", but equally decisive for the maturation of Wittgenstein's original and autonomous position.
Il testo intende ripercorrere, attraverso i testi, il confronto tra Russell e Wittgenstein negli anni in cui il secondo fu allievo e collaboratore del primo a Cambridge. Ricostruendo il contesto in cui, a partire dal 1911, matura il nuovo orizzonte di ricerca di Russell, dopo la conclusione dell’impegnativa fatica dei Principia Mathematica, l’analisi ripercorre l’intensa produzione russelliana del periodo, impegnata a realizzare un modello di filosofia scientifica. All’interno di tale disegno, che avrebbe preso corpo, in particolare, tra The Problems of Philosophy (1912) e Our Knowledge of the External World (1914), ha un peso centrale l’ambizioso progetto di Theory of Knowledge (1913), naufragato, per esplicita ammissione dello stesso Russell, a causa delle critiche di Wittgenstein. L’emergere dell’originale posizione dell’austriaco è ricostruito a partire dalla corrispondenza e soprattutto dalle cosiddette Notes on Logic, le annotazioni dettate e consegnate alla cura di Russell prima che Wittgenstein partisse per il suo ritiro di studio in Norvegia (autunno 1913). Sarà appunto nei mesi successivi al trasferimento a Skjolden che maturerà la rottura, solo parzialmente sanata, tra i due, di cui si cerca, in conclusione, di dare ragione.
La ricerca, dopo aver ricostruito il quadro entro cui originariamente fu impostata l’indagine sulla sapienza e le esigenze (aristoteliche) che la ispirarono, esamina le figure dei tre pensatori di Mileto, puntando a valorizzarne la dimensione sapienziale e dunque evitando di appiattirne il profilo con letture monocordi. A tale scopo sono riesaminate le informazioni e i testi che li riguardano direttamente o indirettamente. Il risultato, credo, è quello di restituire la poliedricità delle fisionomie (scientifiche e non) di Talete, Anassimandro e Anassimene e mettere in discussione la loro tradizionale collocazione “filosofica”.
L' indagine, condotta sul materiale raccolto nei primi cinque volumi dei Collected Papers di Bertrand Russell, pur trascurando gli aspetti più tecnici (in matematica e logica) a vantaggio di quelli generali, cerca di documentare l'enorme sforzo compiuto da Russell intorno al tema della fondazione logica della matematica, cui si collega la riflessione sulla natura dell'oggetto del pensiero, del significato, della verità, del giudizio. Entro tale quadro, l'indagine cerca altresì di gettare luce sulle relazioni di Russell con l'ambiente culturale inglese a cavallo tra XIX e XX secolo, sul contributo di figure interessanti come Bradley, Moore, Whitehead, e sulle connessioni europee di Russell, che intrattenne importanti carteggi personali con Couturat, Meinong e Frege.
VOLUME X (APRILE 2017)
1. MICHELE CURNIS, Filologia platonica del XX secolo. Tradizione indiretta. (85)
2. ALESSIO FAEDDA, Le citazioni omeriche in Platone. Effetti della tradizione orale o intenzionali adattamenti. (86)
3. GABRIELE PAPA, Un exemplum della ricezione della filosofia di Platone nel mondo islamico: il Kitāb al-ğāmiʽ di Abū Nasr al-Fārābī e il primato di Aristotele nella storia. (87)
4. GIAMPIERO CHIVILÒ, Alexandre Kojève interprete di Platone. (88)
5. RODOLFO SIDERI, Filosofia come pathos. Platone negli scritti giovanili di Nietzsche. (89)
6. ALFIO RIZZO NAZARENO, Oltre la filosofia. Platone e Nietzsche nel pensiero di Giorgio Colli. (90)
7. ALESSANDRO RAFFI, Da Aristotele a Platone. L’interpretazione heideggeriana del Sofista. (91)
8. PIETRO CONSOLE, «La più alta personalità filosofica di tutti i tempi». Platone secondo l’esistenzialismo neoilluministico di Nicola Abbagnano. (92)
9. SARA DE LEONARDIS, Il Grillo. Una battaglia per la paideia platonica. (93)
10. ROSSANO DE LAURENTIIS, Platone e la storia della scienza secondo Maria Timpanaro Cardini (per i tipi di Carabba). (94)
11. DARIO ZUCCHELLO, Arendt di fronte a Platone. Politica e filosofia. (95)
12. MARINA PAOLA BANCHETTI-ROBINO, Il neoplatonismo nell’ontologia chimica di Jan Baptista van Helmont. (96)
VOLUME XI (APRILE 2017)
1. ROBERTA GALLUZZO, Il Platonismo nel pensiero mistico di Meister Eckhart. (97)
2. LUCA SOCCI, Sperimentare l’eterno. Dalla metafora all’incarnazione tra Platone e Dante. (98)
3. ALESSANDRO RAFFI, Dante e il Timeo nel canto IV del Paradiso. (99)
4. TOMMASO GHEZZANI, Rassegna di studi sul platonismo di Vico. (100)
5. ALESSIO MARCHETTI, Platone e Marx. (101)
6. MARIO LUPOLI, Platone e il concetto di ragione in Horkheimer e Adorno. (102)
7. ANTONELLA FERRARIS, Padre di tutte le Utopie. La persistenza dell’archetipo platonico in Ernst Bloch. (103)
8. ILARIA NIDASIO, Oralità e scrittura. Gadamer e la reinterpretazione, in chiave ermeneutica, della nota tematica. (104)
9. ROBERTA RIO-FRANCESCO ALESSANDRINI, La Dottrina delle Idee e il processo di formazione del pensiero. (105)
10. AURORA CAPORALI, Corneille. Il teatro francese del Seicento dai frammenti de L’illusion cominque, un testo esemplare di platonizzazione. (106)
11. FEDERICA SCOGNAMIGLIO, Il Platone di Forster. Introduzione alla filologia ed agli studi platonici tra Settecento e Ottocento. (107)
12. FEDERICO ZANCANER, Platone e Nietzsche. Aspetti di etica. (108)
13. OLIMPIA ZINZI-MARGHERITA CAPONE, Platone e Nietzsche tra corpo e anima. (109)
14. MAURO MURZI, Aspetti dell’influenza del Timeo sulla scienza occidentale. (110)
15. MARCO DAMONTE, La presenza di Platone nel nachlass di Wittgenstein. (111)
16. GIUSEPPE IURATO, Un raffronto critico fra la teoria platonica delle idee ed il paradosso di Kripke-Wittgenstein. (112)
17. ELENA RUFFONI, Il Menesseno e la funzione critica della storia di Atene nel logos epitaphios platonico. (113)
18. ANTONELLA SENATORE, Un discorso οὐ παντάπασιν ἀπίθανος. Note sulla retorica di Platone. (114)
VOLUME XII (NOVEMBRE 2017)
1. DAVIDE PENNA, Noticiam dei non ratiocinando sed bene vivendo. Presenze platoniche nella Theologia Summi Boni di Pietro Abelardo. (115)
2. FRANCESCO FIORENTINO, Giovanni Duns Scoto di fronte a Platone sulle idee divine. (116)
3. ALBERTO FRANCESCATO, Antropologia dell’Esaltato. Platone fra Hume e Kant. (117)
4. ERICA GAZZOLDI, Laisse du vieux Platon se froncer l’œil austère… Platonismo e suo rifiuto nell’eros di Baudelaire. (118)
5. MARIO LUPOLI, Dmitry Pisarev lettore di Platone. (119)
6. GABRIELE ORNAGHI, Austin e il completamento del pensiero platonico. (120)
7. ALESSANDRO PRATO, Platone e la condanna della retorica. (121)
8. ALBERTO LABELLARTE, Erotica, giustizia e passioni in Platone. (122)
9. LUCA VALENTINI, Sulla tripartizione statuale in Platone, nel mondo indoeuropeo e nel microcosmo umano. (123)
10. MARCO GRUSOVIN, Socrate ebreo. Sul platonismo ebraico di Moses Mendelsshon. (124)
11. Laura Zavatta, Nietzsche nella caverna di Platone. La missione legislatrice dei filosofi. (125)
12. IVAN POZZONI, Il contratto sociale come fondamento del diritto criminale nel momento socratico di Platone. (126)
VOLUME XIII (DICEMBRE 2017)
1. ROSSELLA ATTOLINI, Ἒρως e χωρισμός. Giorgio Colli interprete di Platone. (127)
2. CLAUDIA MAGGI, Il «qualcosa» in Soph. 237c e in Enn. VI 6. (128)
3. ENRICO FALBO, Il rapporto psyche-organi corporei nel Teeteto. (129)
4. PAOLA SCOLLO, Platone e la poesia. La discussione sugli eroi di Omero nell’Ippia Minore. (130)
5. MARCO POTENZA, Gregor Samsa e K. Percezione della realtà platonica in Kafka. (131)
6. ANNA DI SOMMA, Il ruolo di Platone nell’onto-antropo-logia di Ernesto Grassi. (132)
7. ALBERTO LABELLARTE, L’idea di Giustizia in Platone. (133)
8. LOREDANA FILIPPI, Platone e le nuove frontiere della scienza. Dal superamento del dualismo alla fisica dei quanti: verso una nuova escatologia dell’esistenza. (134)
9. NICOLÒ SAMBO, Platone in The Great Chain of Being di Arthur O. Lovejoy. (135)
10. GIOVANNI COVINO, Platone e Tommaso d’Aquino. L’importanza metafisica della nozione di partecipazione. (136)
11. STEFANO ZEN, Riscoperta di Platone e teologie della Riforma: il caso di Thomas Müntzer tra millenarismo e cristianesimo rivoluzionario. (137)
12. ALESSANDRO BATTISTELLI, La questione della tecnica. Dalla techne platonica al dislivello prometeico di Günther Anders. (138)
13. EMANUELE STRACCHI, La Musica in Platone e Nietzsche. (139)
14. EUGENIO CAPITANI, L’universo non gioca a dadi. Principio antropico e cosmologia nel Timeo di Platone. (140)
15. ALDO MECCARIELLO, Un’idea di catastrofe. Platone negli abissi di Atlantide. (141)
VOLUME XIV (MARZO 2018)
1. MARIAPAOLA BERGOMI, Platone a Bisanzio (142)
2. VINCENZO NUZZO, Un’unitaria metafisica filosofico-religiosa entro la continuità tra neoplatonismo pagano e cristiano. Il caso di Gregorio di Nissa (143)
3. CHIARA GELMETTI, Geometria sacra e movimento corporeo. Ripresa dell’ellenismo nelle coreografie del primo Novecento: riemergere del pensiero platonico e legami con la danza italiana del Quattrocento (144)
4. GABRIELE BURATTI, Aspetti di Filosofia della matematica: platonismo e anti-platonismo in Mark Balaguer (145)
5. YURI CONTI, L’interrogazione socratica nei dialoghi platonici: riprese contemporanee ed origini storiche (146)
6. PAOLO GIOVE, Pedagogia della significazione. Strategie paideutiche del dialogos in Platone (147)
7. ELEONORA SELVATICO, Platone e la nascita della metafisica: l’interpretazione heideggeriana del mito della caverna e del Teeteto (148)
8. LUCA PANTALEONE, Il sentiero della verità. Svelatezza e correttezza nel pensiero di Platone (149)
9. PIERO DE COLOMBANI, Il platonismo bifronte di Carlo Michelstaedter (150)
10. VIŠNJA BANDALO, Concetti platonici nell’espressione letteraria di Cristina Campo (151)
11. CHARLOTTE ERRIGHI, La carne, l’ombra e l’armonia. Echi platonici nella riflessione di Denis de Rougemont (152)
12. FRANCESCO LUIGI GALLO, Il Platonismo e la Massoneria. Analisi introduttiva di alcune essenziali corrispondenze (153)
VOLUME XV
1. MARINA PAOLA BANCHETTI-ROBINO, Il minimo, l’unità, e l’universo infinito nella cosmologia vitalistica di Giordano Bruno (154)
2. MARIANNA CERNO, Frater, socius et amicus: l’amicizia nell’agiografia martiriale italiana dell’alto medioevo (155)
3. SERENA CANÈ, L’anima platonica e il “Messaggio di Laodicea”. “Giudaizzanti” di Novgorod: F. Kuritsyn ed altri (156)
4. PAOLA SCOLLO, I sofismi di Socrate. La poetica dello specchio da Aristofane a Platone (157)
5. LUIGI D’ANTO’, Il pastore ed il sarto: “iconologia” della sovranità in Platone (158)
6. MARCO DAMONTE, La presenza di Platone nella Virtue Ethics (159)
7. PAOLO MENEGHETTI, Il demiurgo di Platone ha l’idea di artisticità sui numeri idealmente contratti (160)
8. IGOR TAVILLA, La ricezione di Platone nell’opera di Julius Evola. Una nota interpretativa (161)
9. GIORGIO PANNUNZIO, Qualche riflessione semasiologica sullo pseudo-Platone epigrammista tradotto da Salvatore Quasimodo (162)
10. ANNALISA CHESSA, Immagini nella caverna: la cornice simbolica del mito in Platone e nei suoi “allievi” (163)
11. PAOLA SCOLLO, Il gioco di natura: nostra morte, sua vita. Platone e la dialettica tra uomo e ambiente nel mondo greco (164)
12. OMAR BRINO, Una “voce profetica” in “un’età altrettanto oscura”. Piero Martinetti lettore di Platone (165)
13. NICOLÒ TARQUINI, Platone, il nichilismo e l’Occidente. L’interpretazione della filosofia platonica nel pensiero di Emanuele Severino (166)
14. PIERO DE COLOMBANI, L’eco dell’agathon platonico nel più recente Cacciari (167)
Capitoli Platone voll. I-XIV (fino a Marzo 2018)
parmenideo), mirato a chiarire e precisare – attraverso una sostenuta procedura dimostrativa – le proprietà della realtà. Segnale di un focus spostatosi dalla sorprendente arditezza delle intuizioni dei pensatori milesi alla con-vincente (e para-dossale) efficienza della dinamica argomentativa.
Liceo Classico-Scientifico "A. Volta"
Como