Papers by Anna Menichella
Atti del Convegno "Milano, Brera e Giuseppe Bossi nella Repubblica Cisalpina", 1999
Due secoli di progetto scenico: prospettive d'invenzione, 1802-1861
Andrea Pozzo, a cura di V. De Feo-V.Martinelli, 1996
AVVERTENZA Questo è il testo consegnato dall'Autrice all'Editore L'Autrice non è responsabile del... more AVVERTENZA Questo è il testo consegnato dall'Autrice all'Editore L'Autrice non è responsabile delle modifiche redazionali apportate al testo in sede di stampa
Andrea Pozzo, a cura di V. De Feo-V.Martinelli, 1996
Valentino Martinelli (Hrg.), Le statue berniniane del …, Jan 1, 1987
1988 Laura Colombo-Anna Menichella, Insegnabilità della storia dell’arte, in “Rassegna dell’istru... more 1988 Laura Colombo-Anna Menichella, Insegnabilità della storia dell’arte, in “Rassegna dell’istruzione”, anno XLII, nn. 4 e 5.
Federico II e l'arte del Duecento italiano, 1980
Data la scarsità di notizre documentate intorno alla vita del pittore romano Pietro Cavallini, l'... more Data la scarsità di notizre documentate intorno alla vita del pittore romano Pietro Cavallini, l'unica possibilità di ricostruzione della vita stessa e della personalità di questo artista ci sembra debba necessariamente passare attraverso uno studio sistematico della situazione storica degli edifici ove si presume sia stato attivo, e/o delle persone con cui sia venuto in contatto e possano, a qualche titolo, avergli affidato l'esecuzione di opere in Roma 1. In altri termini si tratta di operare tutti quei possibili collegamenti che siano rilevabili su esclusiva base documentaristica, analizzandoli avendo rigoroso riguardo al complesso della cultura e della vita politico-economica della Roma di fine XIII secolo.
Roma anno 1300, L'Erma di Bretschneider, 1983
L'antico monastero delle Tre Fontane, officiato, in origine da monaci greci 1, dopo un lungo peri... more L'antico monastero delle Tre Fontane, officiato, in origine da monaci greci 1, dopo un lungo periodo di decadenza (a causa, anche, delle condizioni malsane della zona), divenne, nel 1081, una delle sedi dell'ordine benedettino e i suoi beni (nella Tuscia e, in particolare, nella zona di Orbetello) furono trasferiti all' Abbazia di San Paolo fuori le mura. Il legame e la dipendenza da San Paolo furono mantenuti fino a quando il monastero passò ai cistercensi, nel 1140. In quest'epoca l'edificio dovette subire importanti lavori di restauro, se non una vera e propria riedifìcazione, per la volontà di Innocenzo II e di San Bernardo 2.
in “Alma Roma”, anno XXII, n.5-6, p.23-35., 1981
in “Alma Roma”, anno XXII, n.1-2, p.28-46., 1981
in “Alma Roma”, anno XX, n.1-2, pp.54-59, 1979
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 39 (1991) , 1991

in "La Confessione nella Basilica di San Pietro in Vaticano", pp. 102-119., 1999
U no dei primi interventi compiuti nella basilica di San Pietro, dopo la scomparsa di Gian Lorenz... more U no dei primi interventi compiuti nella basilica di San Pietro, dopo la scomparsa di Gian Lorenzo Bernini, nel novembre 1680, è la messa in opera della teoria di lampade intorno alla balaustra della Confessione degli Apostoli. In quegli anni la conduzione della fabbrica petriana è nelle mani del discepolo prediletto del famoso artista, Matthia de' Rossi. La documentazione archivistica ci rivela che fu Matthia a ideare le lampade' a guisa di cornucopie rivestite di foglie di palma, anche se non fu il primo ad occuparsene. Prima della sistemazione definitiva, difatti, il problema dell'illuminazione era stato affrontato più volte, sia dall'architetto che aveva ultimato l'abbellimento della Confessione, Carlo Maderno, che dal suo successore Gian Lorenzo Bernini. Un avviso del 1615 informava i romani che era stata presentata al pubblico, in occasione del Natale, la nuova scalinata con balaustra fatta eseguire da Sua Santità per accedere alla cappella della Confessione; l'avviso avvertiva, inoltre, che l'opera non era perfezionati; in quanto bisognava ancora "mettere un lampadone grande et 12 piccoli d'argento con doi torcieri", soggiungendo, inoltre, che il papa aveva disposto la rendita necessaria per tenere sempre accese e sorvegliate le lampade". Sembra evidente l'intento dell'architetto della fab-, brica, Carlo Maderno, di richiamare la medesima simbologia realizzata nel coronamento della facciata: la figura centrale di Cristo attorniato dagli apostoli. La ripartizione in due torcieri di ciascuna lampada piccola, infine, ci permette di ipotizzare che l'architetto pensasse già alla necessità di un'illuminazione continua, di un "lampanario ad uso di balaustra", come troviamo accennato in un documento successivo. Per due volte nella sua lunga gestione della fabbrica, a distanza di quarantacinque anni, anche Bernini tornerà ad occuparsi dell'illuminazione della Confessione.
Edizione critica di "Leone Pascoli, Vite de' pittori, scultori, ed architetti moderni", 1992
in “Archivio della Società Romana di Storia Patria”, 116, 1993, pp.213-241, 1993
L'Arte (Critica e Conservazione), Enciclopedia tematica aperta, pp.181-83 , 1993
L'Arte (Critica e Conservazione), Enciclopedia tematica aperta, pp.401-403, Nov 1993
SEMIOTICA E SEMIOLOGIA. Semiotica è la traduzione anglosassone del termine semiologia, usato prev... more SEMIOTICA E SEMIOLOGIA. Semiotica è la traduzione anglosassone del termine semiologia, usato prevalentemente dagli studiosi di lingua francese. Attualmente i due termini si equivalgono e sono usati in maniera indifferente. Ancora, tuttavia, c'è chi vuole intravvedere una sottile distinzione nel loro uso, facendo riferimento alla diversa concezione delle due scuole di origine della disciplina, quella americana (Peirce, Morris) le quella svizzero-francese (De Saussure, Barthes, Priero). L'espressione «serniotica. è stata adottata anche dalla scuola di Praga (Jakobson, Mukarovsky), dalla russa (Lotman, Uspenskji), da quella di Copenhagen (Hjelmslev) e
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