Teaching Documents by Valentina Pica
Conferences by Valentina Pica
by Eugenio Tamburrino, Massimo Brando, Valentina Pica, Francesco Marco Paolo Carrera, dario rose, Gervasio Illiano, Davide Gangale Risoleo, Ugo Fusco, Daniele De Simone, Alka Starac, Paolo Bonini, Gatti Sandra, Mark Locicero, Sven Kühn, Dylan K Rogers, Diego Peirano, Saskia Kerschbaum, Santiago Sánchez de la Parra Pérez, Raffaella Iovine, Giovanni Polizzi, Eleonora Romanò, Fabiana Susini, Marina Marcelli, and Francesco Maria Cifarelli Libro degli abstract del convegno di studi "L'acqua e la città in età romana - Water and the Roma... more Libro degli abstract del convegno di studi "L'acqua e la città in età romana - Water and the Roman cities and settlements" - Feltre (BL - Italia), 3/4 Novembre 2017.

by Stefano Magnani, Martina Meyr, Elisabetta Gagetti, Mario Fiorentini, Caterina Previato, Marc Mayer-Olivé, Diana Dobreva, Alka Starac, Veronica Groppo, Silvia Cipriano, Giordana Amabili, Maurizio Castoldi, Gwenaël Bertocco, Lorenza Rizzo, Michele Matteazzi, Silvia Pellegrini, Ilaria Serchia, Eugenio Tamburrino, Rosanina Invernizzi, Alessandra Marchello, Eleonora Romanò, Luca Pintaudi, Marialetizia Buonfiglio, Patrizia Fortini, Monica Ceci, Massimo Brando, Valentina Pica, Francesco Marco Paolo Carrera, Carlotta Franceschelli, pier luigi dall'aglio, Luisa Pellegrini Masnata, Clelia Alfonsi, Federica Pantano, Giulia Doronzo, francesca romana stasolla, Ugo Fusco, dario rose, Diana Raiano, Dino Lombardo, Stefano De Togni, Stefania Ferrante, Erica Rowan, Daniele De Simone, Mario Grimaldi, Eleonora A Grillo, Rosa Torre, Giovanni Polizzi, Nadia Canu, Massimo Cultraro, Cesare Felici, Christof Flügel, and Fabiana Susini Proseguendo la tradizione dei convegni tematici periodicamente organizzati ad Aquileia, la Societ... more Proseguendo la tradizione dei convegni tematici periodicamente organizzati ad Aquileia, la Società Friulana di Archeologia e il Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell'Università di Udine organizzano nei giorni 6 -8 aprile 2017 un incontro dedicato ai sistemi di smaltimento delle acque nel mondo antico. Punto di partenza sono i dati acquisiti nel corso delle indagini archeologiche nella città romana, a partire dagli scavi per le fognature moderne (1968)(1969)(1970)(1971)(1972), che hanno permesso di riconsiderare l'andamento e l'evoluzione del sistema fognario antico, nonché di acquisire informazioni su numerosi aspetti della vita quotidiana e delle attività che si svolgevano all'interno della città, in base all'esame dei materiali depositatisi nel corso del tempo all'interno delle condutture di smaltimento delle acque reflue.
Papers by Valentina Pica
BullCom CXXII, 2021
Nel corso della seconda metà del XVI secolo, verosimilmente
non oltre l’ultimo ventennio, quest’a... more Nel corso della seconda metà del XVI secolo, verosimilmente
non oltre l’ultimo ventennio, quest’area a ridosso
della via Cassia, nelle adiacenze del punto di confluenza del
Fosso dei Frati con quello dell’Acquatraversa28 (fig. 7, C),
viene interessata da una frequentazione a carattere artigianale/
produttivo

M. Brando, F.M.P. Carrera, V. Pica, 2018, Roma.Gli Horti Domitiae nell’Ager Vaticanus. Governare le acque in un hortus imperiale, in M. Buora, S. Magnani (a cura di), I sistemi di smaltimento delle acque nel mondo antico, Atti del Convegno di Aquileia, in “AAAd”, LXXXVII, pp. 397-417 Antichità Altoadriatiche, 2018
L’attività di archeologia preventiva coordinata dalla SABAP Roma durante i lavori di realizzazion... more L’attività di archeologia preventiva coordinata dalla SABAP Roma durante i lavori di realizzazione di un parcheggio interrato in piazza Cavour (Municipio I, ex Municipio XVII), ha permesso di documentare stratigraficamente, per la prima volta, un ampio settore degli Horti Domitiae, la vasta proprietà imperiale che le fonti situano in questo settore della Regio XIV Transtiberim, l’Ager Vaticanus. L’articolo presenta i risultati preliminari dello studio delle complesse sistemazioni idrauliche documentate dallo scavo archeologico:si tratta di un articolato sistema di canalette, vasche di decantazione, pozzetti e livelli di drenaggio funzionali alla manutenzione di un vasto giardino monumentale sulle riva destra del Tevere che il materiale recuperato permette di datare fra la fine del I secolo d.C. e l’età severiana. Inoltre l’articolo contiene una prima proposta e un tentativo di quantificazione della quantità di acqua necessaria per il mantenimento dell’ Hortus.
Ma la vita del sito non si esaurisce con quella degli Horti: la stratigrafia ha permesso di distinguere cinque periodi, fino alla seconda metà/ fine del XVI secolo. La soluzione di continuità fra i periodi è sempre data da un episodio alluvionale, in una continua lotta fra il governo delle acque e la sfida ad esse.
Rome, The Horti Domitiae in the Ager Vaticanus. Managing water supply in an Imperial Hortus
The preventive activity of the Archaeological Superintendence of Rome during the construction of an underground parking area at piazza Cavour (Municipio I, former Municipio XVII) allowed to record stratigraphically,
for the first time, a large sector of Horti Domitiae, the wide imperial property that the literary sources mention in this area of the Regio XIV Transtiberim, the Ager Vaticanus. The article presents the preliminary results of the study of the complex hydraulic systems documented by the archaeological excavations: an articulated system of canals, decanting tanks, wells and drainage levels, useful for the maintenance of a wide Monumental Garden on Right Bank of the Tiber that the recovered material dates between the end of the 1st c. AD and the Severian Age. Furthermore this work contains a first proposal and a quantification attempt of the amount of water supplies needed to maintain the Hortus. The life of the site does not end with that of the Horti: the stratigraphy allowed us to distinguish five main periods until the second half/end of the 16th c. The discontinuity among the different periods is always given by an alluvial episode, in a constant struggle between ruling the waters and challenging them.

La storia del territorio di Poggio Mirteto. Un racconto con il contributo di varie discipline Atti della giornata di studi “La storia del territorio di Poggio Mirteto". Un racconto tra archeologia, architettura, economia, geologia, storia dell'arte e urbanistica, Poggio Mirteto 29 novembre 2014, 2018
Presentazione pag . 9 M. Filabozzi Presentazione » 11 P. Armellin Introduzione » 15 Geologia V. A... more Presentazione pag . 9 M. Filabozzi Presentazione » 11 P. Armellin Introduzione » 15 Geologia V. Ambrogi, D. Simoncelli La Media Valle del Tevere » 25 Preistoria Maria Bruno, Silvana Vitagliano Lungo il fiume, sui terrazzi: aggiornamenti sull'inquadramento geo-stratigrafico e crono-culturale dei siti paleolitici della Media Valle del Tevere (riva sinistra) » 29 Età Antica P. Armellin La trasformazione del territorio in età antica. Un bilancio dei dati a disposizione, alla luce di un approccio di archeologia preventiva » 47 P. Armellin, A. Betori Disiecta membra. Marmi dalle ville sabine nelle fotografie di Ercole Nardi: alcune osservazioni preliminari » 79 G.L. Gregori, G. Bianchini Aspetti della vita quotidiana d'età romana nelle testimonianze epigrafiche da Poggio Mirteto e dintorni » 99 In appendice schede di iscrizioni inedite a cura di P. Armellin e A. Fiori » 105 V. Pica, M. Brando Frammenti di storia: la ceramica racconta. Dati dai materiali sporadici conservati nel Museo Civico di Poggio Mirteto » 109 C. Ranieri Sistemi idraulici di età romana nel territorio di Poggio Mirteto » 119 E. Brucchietti Gli studi intrapresi da Caterina Montagna nella Sabina tiberina. Nuovi elementi per Cures e il suo territorio » 125
Conference Presentations by Valentina Pica
Nel 2013 a Roma un intervento di emergenza nell’area del cosiddetto Celiolo o Monte D'oro ha port... more Nel 2013 a Roma un intervento di emergenza nell’area del cosiddetto Celiolo o Monte D'oro ha portato al recupero di una notevole quantità di materiale ceramico in giacitura secondaria. Il materiale presenta una sorprendente uniformità cronologica nell’ambito del II sec. d.C., con elementi dalla cronologia più bassa e residui praticamente inesistenti, che trova puntuali confronti in contesti urbani coevi da scavi stratigrafici.
Si tratta di fatto del contesto ceramico più corposo e coerente proveniente dal primo miglio dell’Appia Antica e che pone ancora una volta il problema del carattere e del valore dei materiali residui nello scavo archeologico, in questo caso talmente massivi da prospettare un vero e proprio “contesto residuale”.
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Papers by Valentina Pica
non oltre l’ultimo ventennio, quest’area a ridosso
della via Cassia, nelle adiacenze del punto di confluenza del
Fosso dei Frati con quello dell’Acquatraversa28 (fig. 7, C),
viene interessata da una frequentazione a carattere artigianale/
produttivo
Ma la vita del sito non si esaurisce con quella degli Horti: la stratigrafia ha permesso di distinguere cinque periodi, fino alla seconda metà/ fine del XVI secolo. La soluzione di continuità fra i periodi è sempre data da un episodio alluvionale, in una continua lotta fra il governo delle acque e la sfida ad esse.
Rome, The Horti Domitiae in the Ager Vaticanus. Managing water supply in an Imperial Hortus
The preventive activity of the Archaeological Superintendence of Rome during the construction of an underground parking area at piazza Cavour (Municipio I, former Municipio XVII) allowed to record stratigraphically,
for the first time, a large sector of Horti Domitiae, the wide imperial property that the literary sources mention in this area of the Regio XIV Transtiberim, the Ager Vaticanus. The article presents the preliminary results of the study of the complex hydraulic systems documented by the archaeological excavations: an articulated system of canals, decanting tanks, wells and drainage levels, useful for the maintenance of a wide Monumental Garden on Right Bank of the Tiber that the recovered material dates between the end of the 1st c. AD and the Severian Age. Furthermore this work contains a first proposal and a quantification attempt of the amount of water supplies needed to maintain the Hortus. The life of the site does not end with that of the Horti: the stratigraphy allowed us to distinguish five main periods until the second half/end of the 16th c. The discontinuity among the different periods is always given by an alluvial episode, in a constant struggle between ruling the waters and challenging them.
Conference Presentations by Valentina Pica
Si tratta di fatto del contesto ceramico più corposo e coerente proveniente dal primo miglio dell’Appia Antica e che pone ancora una volta il problema del carattere e del valore dei materiali residui nello scavo archeologico, in questo caso talmente massivi da prospettare un vero e proprio “contesto residuale”.
non oltre l’ultimo ventennio, quest’area a ridosso
della via Cassia, nelle adiacenze del punto di confluenza del
Fosso dei Frati con quello dell’Acquatraversa28 (fig. 7, C),
viene interessata da una frequentazione a carattere artigianale/
produttivo
Ma la vita del sito non si esaurisce con quella degli Horti: la stratigrafia ha permesso di distinguere cinque periodi, fino alla seconda metà/ fine del XVI secolo. La soluzione di continuità fra i periodi è sempre data da un episodio alluvionale, in una continua lotta fra il governo delle acque e la sfida ad esse.
Rome, The Horti Domitiae in the Ager Vaticanus. Managing water supply in an Imperial Hortus
The preventive activity of the Archaeological Superintendence of Rome during the construction of an underground parking area at piazza Cavour (Municipio I, former Municipio XVII) allowed to record stratigraphically,
for the first time, a large sector of Horti Domitiae, the wide imperial property that the literary sources mention in this area of the Regio XIV Transtiberim, the Ager Vaticanus. The article presents the preliminary results of the study of the complex hydraulic systems documented by the archaeological excavations: an articulated system of canals, decanting tanks, wells and drainage levels, useful for the maintenance of a wide Monumental Garden on Right Bank of the Tiber that the recovered material dates between the end of the 1st c. AD and the Severian Age. Furthermore this work contains a first proposal and a quantification attempt of the amount of water supplies needed to maintain the Hortus. The life of the site does not end with that of the Horti: the stratigraphy allowed us to distinguish five main periods until the second half/end of the 16th c. The discontinuity among the different periods is always given by an alluvial episode, in a constant struggle between ruling the waters and challenging them.
Si tratta di fatto del contesto ceramico più corposo e coerente proveniente dal primo miglio dell’Appia Antica e che pone ancora una volta il problema del carattere e del valore dei materiali residui nello scavo archeologico, in questo caso talmente massivi da prospettare un vero e proprio “contesto residuale”.