Papers by Umberto Mossetti
Rendiconti lincei. Scienze fisiche e naturali, Apr 20, 2024
At a European level, Tropaeolum minus is the first species of this genus that arrived in our cont... more At a European level, Tropaeolum minus is the first species of this genus that arrived in our continent, around 1570, immediately used as an ornamental, vegetable and pharmaceutical plant. According to Italian sources, instead, T. minus arrived in Italy only in 1642: the species of this genus which was known in Italy at the time was T. majus, imported in 1596. However, in the Italian Renaissance herbaria, there are four specimens dated to the last decades of 1500, clearly recognisable as T. minus, which would confirm its import around 1570. Thanks to the analysis of these herbarium specimens and documental sources of the second half of the XVI century (Ulisse Aldrovandi's manuscripts and watercolour plates, the lists of species cultivated in that period in the principal Italian botanical gardens, the manuscript code I cinque libri di piante by Pietro Antonio Michiel), it is possible to demonstrate that the arrival of T. minus in Italy has to be redated at the second half of the XVI century. Furthermore, this work allowed the specimens of Tropaeolum preserved in the Erbario Aldrovandi to be identified correctly, which were formerly attributed to T. majus following the Italian scientific literature available so far.
Vietata ogni ulteriore riproduzione o duplicazione con qualsiasi mezzo. This is an open access ar... more Vietata ogni ulteriore riproduzione o duplicazione con qualsiasi mezzo. This is an open access article distributed under the terms of the CC BY 4.0 license
Webbia, 1990
Riassunto Nell'articolo viene riferito del ritrovamento di campioni appartenenti all'Erba... more Riassunto Nell'articolo viene riferito del ritrovamento di campioni appartenenti all'Erbario di Ulisse Aldrovandi, risalente alla seconda meta del XVI secolo. Da questa preziosa raccolta furono infatti asportati, ad opera di botanici rimasti sconosciuti, quasi 300 fogli con piante agglutinate. Durante il lavoro di risistemazione e catalogazione dell'Erbario dell'Universita di Bologna sono stati ritrovati negli erbari settecenteschi di Giuseppe Monti e Ferdinando Bassi piu di 80 fogli provenienti dalla collezione di Aldrovandi. Viene dato un elenco di questi campioni indicando, per ognuno di essi, il volume ed il foglio dal quale furono asportati, il nome attribuito alla pianta da Ulisse Aldrovandi, quello dato da Monti o da Bassi, ed il nome attuale del taxon di appartenenza del campione secondo PIGNATTI (1982), ed infine alcune informazioni sullo stato dei campioni.
STORIA DEL'ORTO BOTANICO E DESCRIZIONE DEI SINGOLI SETTORI DELL'ORTO BOTANICO CON DESCRIZ... more STORIA DEL'ORTO BOTANICO E DESCRIZIONE DEI SINGOLI SETTORI DELL'ORTO BOTANICO CON DESCRIZIONE DELLE SPECIE PRESENT
Royal Society Open Science
We analysed the spatially explicit floristic information available in the herbarium of Ulisse Ald... more We analysed the spatially explicit floristic information available in the herbarium of Ulisse Aldrovandi (1551–1586) to track floristic changes in the surroundings of Bologna across five centuries. Aldrovandi's data were compared with the Flora della Provincia di Bologna by Girolamo Cocconi (1883) and the Floristic Database of Emilia-Romagna (1965–2021). We explored potential variations in native range and life forms composition, and habitat affinity of the species in the three floras, also contrasting between native and alien species. Native species, mainly in terms of variations of hydro-hygrophytes, chamaephytes and therophytes, provide clear signals of human disturbance and habitat loss. Signals of climate change are provided by the high-mountain species, that were comparably rare between Aldrovandi and current flora and more represented in Cocconi, probably reflecting the effect of the Little Ice Age. Our findings also indicate the increasing importance of alien species fro...
Aldrovandiana. Historical Studies in Natural History
Essiccare le piante per scopo di studio, confronto e scambio fra studiosi era divenuto una prassi... more Essiccare le piante per scopo di studio, confronto e scambio fra studiosi era divenuto una prassi dalla prima metàdel XVI secolo grazie all’opera di Luca Ghini, fondatore degli orti botanici di Pisa e Firenze. Fra i pochi erbari rinascimentali oggi conosciuti, quello di Ulisse Aldrovandi occupa un posto di primo piano per quantità e varietà dei campioni, giacché proprio in esso si trova una delle primissime testimonianze a livello continentale – se non la prima in assoluto – di molte specie d’uso corrente in Europa, introdotte dal Nuovo Mondo, così come di varie altre oggi protette perché assai rare o a rischio d’estinzione. Nel presente contributo s’illustrano alcune specie contenute in questo erbario, scegliendole fra le più notevoli per ragioni storiche, geografiche e scientifiche.
Identifying areas susceptible to invasion by an alien species is a strategy of prevention. We use... more Identifying areas susceptible to invasion by an alien species is a strategy of prevention. We used national herbaria and global databases to assess the invasion trends of the two aquatic invasive species Ludwigia hexapetala and Ludwigia peploidessubsp. montevidensis in Italy. We defined the invasion status with invasions curves and predicted potentially suitable areas with Species Distribution Models based on WorldClim variables and the human footprint index. Low seasonal variation in temperature and precipitation, temperature ≥ 20 °C in the warmest, driest and wettest periods of the year and precipitation in the coldest period are the bioclimatic factors that most account for the potential distribution of the two species. The human footprint has lower relative importance than bioclimatic variables. All Italian peninsula appears as a suitable bioclimatic environment for the invasion of the two Ludwigia species, except the Alps and the highest peaks in the Apennine. Based on the curr...
GRAFIS -POLYCROM, 2008
STORIA DEL'ORTO BOTANICO E DESCRIZIONE DEI SINGOLI SETTORI DELL'ORTO BOTANICO CON DESCRIZ... more STORIA DEL'ORTO BOTANICO E DESCRIZIONE DEI SINGOLI SETTORI DELL'ORTO BOTANICO CON DESCRIZIONE DELLE SPECIE PRESENT
XXXXIII International APIMONDIA Congress, 2013
XV Congresso Nazionale AISASP, 2014
Biological Invasions
We analysed the invasion history of two North American macrophytes (Elodea canadensis and E. nutt... more We analysed the invasion history of two North American macrophytes (Elodea canadensis and E. nuttallii) in Italy, through an accurate census of all available herbarium and field records, dating between 1850 and 2019, and a rich literature collection describing the initial introduction and naturalisation phase that supports the results obtained by the occurrence records. Elodea canadensis arrived in Italy before 1866 and had two invasion phases, between the 1890s and 1920s and between the 1990s and 2000s; E. nuttallii, probably arrived in the 1970s, started invading in 2000 and the invasion is still ongoing. Botanical gardens and fish farming played a crucial role in dispersal and naturalisation of both species. The current invasion range of both species is centred in northern Italy, with scattered occurrences of E. canadensis in central and southern regions. River Po represents a dispersal barrier to the Mediterranean region and a strategic monitoring site to prevent the invasion in...
VI Congreso de Biología de la Conservación de Plantas, 2013
Micologia Toscana, 2019
Gli autori elencano i campioni di erbario riferibili a Vincenzo Ottaviani, "primo micologo" dello... more Gli autori elencano i campioni di erbario riferibili a Vincenzo Ottaviani, "primo micologo" dello Stato Pontificio, rinvenuti nei pacchi contenenti funghi dell'Hortus Siccus Florae Italicae di Antonio Bertoloni (BOLO). Sono inoltre pubblicati alcuni inediti dello stesso Ottaviani ed una lettera di Ciro Pollini indirizzata al Bertoloni.
Accettato per la stampa il 19 Settembre 1992 Erbari pre-linneani a Bologna: alcune collezioni del... more Accettato per la stampa il 19 Settembre 1992 Erbari pre-linneani a Bologna: alcune collezioni dell'epoca di Ulisse Aldrovandi recentemente scoperte. -Bologna fu uno dei centri nei quali si sviluppò, nel XVI secolo, la tecnica di realizzare erbari, grazie soprattutto all' opera di Luca Ghini (1490-1556) e Ulisse Aldrovandi (1522-1605). Varie collezioni realizzate tra il XVI e il XVIII secolo, prima fra tutte l'erbario in 16 volumi di Ulisse Aldrovandi, sono tuttora conservate a Bologna; tra queste, particolarmente interessante è un erbario anonimo databile tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, che contiene 273 piante incollate su 88 fogli rilegati. Questo erbario fu esaminato attorno al 1890 da G.E.Mattei, che lo attribuì a Giacomo Zanoni (1615-1682), curatore dell'Orto Botanico di Bologna. Anche A.Baldacci studiò approfonditamente questo erbario, senza tuttavia indicare un possibile autore. Mentre non esistono indizi che avvalorino l'ipotesi di Mattei, alcune note riportate sui fogli d'erbario paiono indicare come autori della collezione i fratelli Jean e Gaspard Bauhin. Per confermare questa ipotesi si è provveduto a confrontare le note manoscritte con le indicazioni presenti nelle principali opere di Gaspard Bauhin (Phytopinax, 1596; Prodromos Theatri Botanici, 1620; Pinax, 1623) e di Jean Bauhin (Historia Plantarum, 1650-1651). Si è inoltre confrontato il materiale presente a Bologna con le collezioni ed i manoscritti dei fratelli Bauhin conservati a Basilea.
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