Papers by Gianantonio Tassinari
IL DIRITTO MARITTIMO, 2003
A road carrier company accepted instruction from a seller company entrusting them to deliver carr... more A road carrier company accepted instruction from a seller company entrusting them to deliver carried goods against counter-delivery of a cheque which was added with a cause confirming existance of working fund at bank's counters. On the contrary this clause contents resulted to be false and therefore goods were in fact delivered without the sellers collecting any price-money from their purchasers. The sellers sued the road carrier company before the Milan Tribunal who sentenced the latter to pay damages to the sellers. Upon carriers' application the Milan Court of Appeal overruled the previous decision and discharged the former by any liability on the grounds that the falsness of the above added clause was not such as to be reasonably discovered. The sellers therefore applied to the Supreme Court of Cassation in Rome requesting the judges to change the Court of Appeal's decision in their favour.
The Supreme Court decided the case by a judgement which is commented by this article.
Il Diritto Marittimo, 2003
Questo articolo consiste in un commento alla sentenza n. 16572 del 25 novembre 2002 emessa dalla ... more Questo articolo consiste in un commento alla sentenza n. 16572 del 25 novembre 2002 emessa dalla sezione III della Corte di Cassazione italiana.
Le questioni sulle quali la Suprema Corte era chiamata a decidere riguardano l'apposizione di una c.d. "clausola di assegno" a un contratto di trasporto di merci su strada. La clausola di assegno è una clausola normalmente accessoria al contratto di trasporto. Mediante la stessa il mittente/caricatore della marce da trasportare incarica il vettore di eseguire la consegna della merce in contrassegno, ossia esigendo contemporaneamente dal destinatario/ricevitore il prezzo dalla merce trasportata e condizionando la consegna all'esazione del prezzo.
Nel caso esaminato dalla Corte di legittimità il prezzo poteva essere riscosso mediante assegno bancario munito di attestazione dell'esistenza del c.d. "benefondi" attestato dalla banca emittente il titolo di credito accettato in pagamento dal vettore.
Poiché la predetta attestazione di "benefondi" risultò poi essere falsa e il prezzo non fu pagato dalla banca emittente la ditta mittente convenne in giudizio il vettore per domandare al Tribunale di Milano il risarcimento dei danni. Dopo il giudizio di primo e secondo grado la causa fu decisa dalla Corte di Cassazione.
Quest'ultima ritenne che il vettore non fosse responsabile nei confronti del mittente perché il mandato conferito dal medesimo mittente aveva esclusivamente per oggetto la riscossione del prezzo mediate assegno bancario munito del "benefondi" della banca emittente, senza che il vettore fosse tenuto per contratto a verificare la copertura dell'assegno o la genuinità del "benefondi" e anche in considerazione del fatto che tanto la compilazione dell'assegno quanto l'attestazione del "benefondi" non risultavano «grossolanamente» falsificati.
Diritto Marittimo, 2001
This essay focuses one on the biggest problems raised in the matter of procedural-maritime law. B... more This essay focuses one on the biggest problems raised in the matter of procedural-maritime law. By its article 3.4 the Brussels Convention of 10 May 1952 on arrest of seagoing vessels grants to any maritime claimants a right of action to be enforced by arrest of vessel even against any ships owned by people different from the debtors of the maritime claim on condition this particular ship has been charted by demise to the above debtors of the same maritime claim by her registered owners. Second paragraph of this rule also states that "previous para. (no. 1) also applies to any cases where people different from the registered owners of the vessel are liable for a maritime claim".
According to the construction given by both Courts ans Scholars operating in the States where law rules of Common Law systems are in force art. 3.4 of the Brussels Convention should be considered as granting any claimants an action in rem againt that particular ship linked to maritime claim allowing the arrest of this same ship. On the contrary according to the majority of Courts and Scholars operating in States where law rules of Roman-German Law systems are in force (the so called States of Civil Law) the rules placed by art. 3.4 of the Brussels Convention are to be considered as provisions aimed to allow only a temporary stop to that particulary vessel.
This essay tries to clarify som aspects of not only these problems but also some other ones connected to this matter widely studied in the field of procedural-maritime law.
A research about the medieval mosaics taken from ancient floor of the Basilica of San Giovanni Ev... more A research about the medieval mosaics taken from ancient floor of the Basilica of San Giovanni Evangelista in Ravenna in order to study them under some significant aspects of investigation among which the first and most important one in an heraldic point of view.
GIANANTONIO TASSINARI RA I SEGNI di identità civica utilizzati dalla città di Zara in epoca medie... more GIANANTONIO TASSINARI RA I SEGNI di identità civica utilizzati dalla città di Zara in epoca medievale, costituenti simboli di libertà comunale, si possono annoverare il sigillo, il vessillo e forse lo stemma.
Gianantonio Tassinari IL VESSILLO MEDIEVALE DELLA CITTA' DI ZARA Tra i segni di identità civica u... more Gianantonio Tassinari IL VESSILLO MEDIEVALE DELLA CITTA' DI ZARA Tra i segni di identità civica utilizzati dalla città di Zara in epoca medievale, costituenti simboli di libertà comunale, si possono annoverare il sigillo, il vessillo e forse lo stemma. Le fonti documentarie tramandano l'esistenza di un sigillo urbis Iadre sullo scorcio del xii secolo, del quale è rimasta traccia fotografica. Esso è il più antico che si conosca e la sua origine non è laica, ma ecclesiastica, in quanto era inizialmente il sigillo del capitolo della cattedrale di Sant'Anastasia-a quel tempo venerata quale patrona della città-, la cui immagine vi era effigiata1. L'impressione fu apposta a un atto del 11902 confermativo del trattato di pace tra Zara e Arbe (Rab) e, non molto tempo dopo, avrebbe lasciato spazio a un differente tipario contenente la figura del nuovo patrono della comunità: san Crisogono. Nel 1385 è attestato l'uso di un sigillum magnum e di uno parvum, entrambi di forma circolare e di tipo equestre, su cui campeggiava quest'ultimo protettore delle libertà comunali. Il primo dei due, formato di cera rossa al proprio interno, fu descritto minuziosamente dal notaio Articuzio di Domenico da Ravignano che metteva in risalto la rappresentazione di un cavaliere montato su un destriero al galoppo, armato di scudo crociato e lancia cui era appeso un gonfalone pure crociato3. Benché il cavaliere non fosse stato indicato nominalmente, la legenda posta all'intorno (Urbs Dalmatina Iadra pollet hoc Duce) ne rende inequivoca l'identità che coincide con quella del santo patrono predetto. Il sigillo minore, pure descritto analiticamente dal notaio, portava la legenda «S[igillum] Comunis Jadre»4. Lo stemma civico (fig. 1) e le elaborazioni artistiche (fig. 2) accoglieranno questo soggetto iconografico5. Se il contenuto degli esemplari sfragistici testé ricordati è ampiamente noto6, non risulta conosciuto altrettanto nei dettagli il vessillo civico di epoca medievale. Di sicuro si sa che esisteva un vexillum sancti Grisogoni nel periodo 1345-1346, durante la ribellione del popolo zaratino al governo veneziano e il conseguente assedio della città da parte delle milizie della Serenissima, così come tramanda il resoconto cronachistico di parte dalmata conosciuto come Obsidio Iadrensis. In esso si ricorda che più di tremila cittadini corsero alle armi e si diressero in un certo luogo, denominato Bastida, per aprire le ostilità contro gli invasori, preceduti dal vessillo del loro patrono («plusquam tria milia hominum (…) praecedente vexillo S. Mart. Grisogoni eorum patroni (…)»7. Il 27 agosto del 1402, in occasione della visita a Zara di Luigi Aldemarisco da Napoli, vicario di Ladislao, re di Ungheria, Gerusalemme e Sicilia, fu alzato, accanto ai vessilli del re e del regno di Ungheria, quello cittadino: «vexillo Sancti Grisogoni», secondo quanto narra il Memoriale di Paolo de Paoli8. Tanto il sigillo che il vessillo sancirono dunque il passaggio del patronato civico da santa Anastasia a san Crisogono. L'evoluzione, però, non può essere letta come un semplice mutamento nella sensibilità devozionale della popolazione zaratina nel corso del tempo, anche perché tale cambiamento, per lo meno a 1 1 Il sigillo è di forma detta a navetta, molto probabilmente a causa della sua origine ecclesiastica, e mostra santa Anastasia in posizione stante, con le braccia aperte, in segno di protezione, al di sopra di strutture architettoniche che rappresentano la città. Nella legenda lungo il bordo si legge l'iscrizione «Sigillum Iader [e] [Ur]bis Sancta Anastasia» (V. Brunelli, Storia della città di Zara. Dai tempi più remoti sino al 1409 compilata sulle fonti e integrata da tre capitoli sugli usi e costumi, Trieste, Edizioni Lint, 1974, p. 220, nt. 32; T. Vedriš, Communities in conflict. The rivalry between the cults of Sts Anastasia and Chrysogonus in medieval Zadar, «Annual of Medieval Studies at CEU», 11 (2005), pp. 29-48, particolarm. p. 37 e nt. 18, che richiama sul punto I. Petricioli, Prilog zadarskoj sfragistici, «Radovi Filozofkog Fakulteta u Zadru», 10 (1972), pp. 117-126). Vedriš osserva come Zara fosse percepita all'epoca quale città di Santa Anastasia.
Drafts by Gianantonio Tassinari
Dietro le quinte di Palazzo Rasponi , 2021
This brief essay concerns some aspect of heraldic charges borne by the Rasponi, an ancient family... more This brief essay concerns some aspect of heraldic charges borne by the Rasponi, an ancient family from Forlì town (Romagna) moving to the near Ravenna presumably the last decades of XIII century.
This research limits to consider the two main heraldic charges: the two St. Andrew's crossed lion Paws together with the Moor's blindfolded head, which is more properly a crest.
This essay is not aimed to exhaust the matter of Rasponi's heraldry, but it would like to focus on these few aspect only and it would rquire further studies in depth.
This work deals with problem of the flag of Zadar in Middle Ages. According to opinions shared by... more This work deals with problem of the flag of Zadar in Middle Ages. According to opinions shared by present Croatian historiography it appears Zadar commune raised a flag with image of the knight saint Chrysogonus horseriding inside in late Middle Ages. This image is also contained in commune's seal in XIV century.
Aim of this work is that of inspecting sources and scolars' contributions about this matter.
Book Reviews by Gianantonio Tassinari
Notiziario dell'Associazione Nobiliare Regionale Veneta, 2022
This essay regards a heraldic bas-relief walled up in the façade of the Basilica of Saints John a... more This essay regards a heraldic bas-relief walled up in the façade of the Basilica of Saints John and Paul in Venice. Starting from the exam of the sources of the Sforza's heraldry, this research extends to the heraldic analysis of the bas-relief and then enquiries into the most important aspects of the coats of arms of both the Sforza family - the branch of the Lords of Pesaro - and the Tiepolo family. Finally, this work considers the historical events concerning the marriage between Giovanni Sforza and Ginevra Tiepolo.
This work concerns studies carried out about some flags kept into custody in Pieve di Cadore (Pro... more This work concerns studies carried out about some flags kept into custody in Pieve di Cadore (Province of Belluno - Italy) and also tries to inspect the history of the coat of arms belonging to the Magnifica Comunità di Cadore (an ancient community of people living in the sub-region of Cadore.
This work is aimed to offer a panoramic view of origins and developments of Saint Michael Archang... more This work is aimed to offer a panoramic view of origins and developments of Saint Michael Archangel's iconography particularly in ancient and medieval times. This research was carried out by deeply looking into Bible text as a main source of St. Michael's basic iconographical elements.
This work also follows such elements through some fields of human culture just like mithology, arts, heraldry and spragistics, in a word as images of St. Michael became symbols for many people all over Christian world and along various times and eras.
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Papers by Gianantonio Tassinari
The Supreme Court decided the case by a judgement which is commented by this article.
Le questioni sulle quali la Suprema Corte era chiamata a decidere riguardano l'apposizione di una c.d. "clausola di assegno" a un contratto di trasporto di merci su strada. La clausola di assegno è una clausola normalmente accessoria al contratto di trasporto. Mediante la stessa il mittente/caricatore della marce da trasportare incarica il vettore di eseguire la consegna della merce in contrassegno, ossia esigendo contemporaneamente dal destinatario/ricevitore il prezzo dalla merce trasportata e condizionando la consegna all'esazione del prezzo.
Nel caso esaminato dalla Corte di legittimità il prezzo poteva essere riscosso mediante assegno bancario munito di attestazione dell'esistenza del c.d. "benefondi" attestato dalla banca emittente il titolo di credito accettato in pagamento dal vettore.
Poiché la predetta attestazione di "benefondi" risultò poi essere falsa e il prezzo non fu pagato dalla banca emittente la ditta mittente convenne in giudizio il vettore per domandare al Tribunale di Milano il risarcimento dei danni. Dopo il giudizio di primo e secondo grado la causa fu decisa dalla Corte di Cassazione.
Quest'ultima ritenne che il vettore non fosse responsabile nei confronti del mittente perché il mandato conferito dal medesimo mittente aveva esclusivamente per oggetto la riscossione del prezzo mediate assegno bancario munito del "benefondi" della banca emittente, senza che il vettore fosse tenuto per contratto a verificare la copertura dell'assegno o la genuinità del "benefondi" e anche in considerazione del fatto che tanto la compilazione dell'assegno quanto l'attestazione del "benefondi" non risultavano «grossolanamente» falsificati.
According to the construction given by both Courts ans Scholars operating in the States where law rules of Common Law systems are in force art. 3.4 of the Brussels Convention should be considered as granting any claimants an action in rem againt that particular ship linked to maritime claim allowing the arrest of this same ship. On the contrary according to the majority of Courts and Scholars operating in States where law rules of Roman-German Law systems are in force (the so called States of Civil Law) the rules placed by art. 3.4 of the Brussels Convention are to be considered as provisions aimed to allow only a temporary stop to that particulary vessel.
This essay tries to clarify som aspects of not only these problems but also some other ones connected to this matter widely studied in the field of procedural-maritime law.
Drafts by Gianantonio Tassinari
This research limits to consider the two main heraldic charges: the two St. Andrew's crossed lion Paws together with the Moor's blindfolded head, which is more properly a crest.
This essay is not aimed to exhaust the matter of Rasponi's heraldry, but it would like to focus on these few aspect only and it would rquire further studies in depth.
Aim of this work is that of inspecting sources and scolars' contributions about this matter.
Book Reviews by Gianantonio Tassinari
This work also follows such elements through some fields of human culture just like mithology, arts, heraldry and spragistics, in a word as images of St. Michael became symbols for many people all over Christian world and along various times and eras.
The Supreme Court decided the case by a judgement which is commented by this article.
Le questioni sulle quali la Suprema Corte era chiamata a decidere riguardano l'apposizione di una c.d. "clausola di assegno" a un contratto di trasporto di merci su strada. La clausola di assegno è una clausola normalmente accessoria al contratto di trasporto. Mediante la stessa il mittente/caricatore della marce da trasportare incarica il vettore di eseguire la consegna della merce in contrassegno, ossia esigendo contemporaneamente dal destinatario/ricevitore il prezzo dalla merce trasportata e condizionando la consegna all'esazione del prezzo.
Nel caso esaminato dalla Corte di legittimità il prezzo poteva essere riscosso mediante assegno bancario munito di attestazione dell'esistenza del c.d. "benefondi" attestato dalla banca emittente il titolo di credito accettato in pagamento dal vettore.
Poiché la predetta attestazione di "benefondi" risultò poi essere falsa e il prezzo non fu pagato dalla banca emittente la ditta mittente convenne in giudizio il vettore per domandare al Tribunale di Milano il risarcimento dei danni. Dopo il giudizio di primo e secondo grado la causa fu decisa dalla Corte di Cassazione.
Quest'ultima ritenne che il vettore non fosse responsabile nei confronti del mittente perché il mandato conferito dal medesimo mittente aveva esclusivamente per oggetto la riscossione del prezzo mediate assegno bancario munito del "benefondi" della banca emittente, senza che il vettore fosse tenuto per contratto a verificare la copertura dell'assegno o la genuinità del "benefondi" e anche in considerazione del fatto che tanto la compilazione dell'assegno quanto l'attestazione del "benefondi" non risultavano «grossolanamente» falsificati.
According to the construction given by both Courts ans Scholars operating in the States where law rules of Common Law systems are in force art. 3.4 of the Brussels Convention should be considered as granting any claimants an action in rem againt that particular ship linked to maritime claim allowing the arrest of this same ship. On the contrary according to the majority of Courts and Scholars operating in States where law rules of Roman-German Law systems are in force (the so called States of Civil Law) the rules placed by art. 3.4 of the Brussels Convention are to be considered as provisions aimed to allow only a temporary stop to that particulary vessel.
This essay tries to clarify som aspects of not only these problems but also some other ones connected to this matter widely studied in the field of procedural-maritime law.
This research limits to consider the two main heraldic charges: the two St. Andrew's crossed lion Paws together with the Moor's blindfolded head, which is more properly a crest.
This essay is not aimed to exhaust the matter of Rasponi's heraldry, but it would like to focus on these few aspect only and it would rquire further studies in depth.
Aim of this work is that of inspecting sources and scolars' contributions about this matter.
This work also follows such elements through some fields of human culture just like mithology, arts, heraldry and spragistics, in a word as images of St. Michael became symbols for many people all over Christian world and along various times and eras.