Papers by Susanna Giaccai
L'enciclopedia online più usata al mondo è in gran parte sconosciuta nei suoi meccanismi. L'artic... more L'enciclopedia online più usata al mondo è in gran parte sconosciuta nei suoi meccanismi. L'articolo illustra le modalità con cui i volontari wikipediani lavorano e, soprattutto, interagiscono, per mantenere la qualità dei suoi contenuti.
Illustrazione del progetto regionale di caricamento in Wikidata delle informazioni relative ad ar... more Illustrazione del progetto regionale di caricamento in Wikidata delle informazioni relative ad archivi, biblioteche e musei toscani, con indicazioni delle problematiche incontrate e del riuso di tali dati da parte di nuovi servizi web.
Susanna Giaccai, 2022
Attraverso l’analisi della presenza di contenuti sui partigiani italiani si illustra in modo sint... more Attraverso l’analisi della presenza di contenuti sui partigiani italiani si illustra in modo sintetico alcune piattaforme del mondo Wikimedia. Sono quindi descritte alcune voci di Wikipedia tra loro collegate, le biografie di partigiani presenti in Wikisource, le citazioni di partigiani in Wikiquote, le foto di partigiani in Commons per finire con la letteratura antifascista nel volume Storia della letteratura italiana in Wikibooks.
Bibelot: notizie dalle biblioteche toscane, Aug 6, 2020

Può apparire spudorato, inopportuno quindi, aprire una riflessione sulla storia del Movimento fem... more Può apparire spudorato, inopportuno quindi, aprire una riflessione sulla storia del Movimento femminista italiano attraverso i suoi manifesti parlando di un'amicizia femminile; eppure, tra le due cose c'è un nesso, tanto casuale quanto voluto e necessario Si era già agli inizi degli anni Ottanta, anni di transizione nella nostra storia. Già erano nati molti Centri di documentazione, di studio, alcune librerie, i primi nuclei di archivi; già avevamo alle spalle dieci anni e più di presa di coscienza, come si diceva allora, e di lotte; già si parlava e scriveva di storia delle donne. Annarita Buttafuoco aveva fatto molte di queste cose; io, che fino a quel momento avevo tenuti separati illuminismo e femminismo, ero solo agli inizi di una mia riflessione tra politica e storia. Lei era stata invitata dall'Udi di Palermo per una conferenza sull'emancipazionismo italiano; io avevo in mente una ricerca sull'emancipazionismo catanese, che non ho ancora fatto. Andai a Palermo per capire e sapere. Mi fu chiesto di recarmi a prelevare Annarita in albergo. Non ricordo molte cose di quell'incontro. Ricordo solo che decisi di condividere con lei le mie abitudini palermitane: una carrozza un po' sconnessa, un cavallo bruno sotto gli alberi del viale della Libertà, un ristorante vicino a piazza Politeama-pasta con le sarde, squisita-e un fitto parlare delle nostre vite. Da allora, molte parole e gesti, alcune cose importanti condivise: un'amicizia tessuta a trame larghe, la nostra libertà, e a trame fitte, un credito sempre aperto, a prudente distanza e ad affettuosa prossimità, convinte noi reciprocamente di voler spendere in questo nostro legame quanto di meglio abbiamo di noi stesse. Tutto ciò ha a che vedere con questa mostra, poiché l'incontro di due donne al crocevia del proprio desiderio di esistenza è nato (o è emerso) proprio in quegli anni Settanta nei quali questo desiderio si fece progetto politico rivoluzionario, non solo per noi. Per questo, e per tutto quello che la mostra racconta, è valsa la fatica, e il piacere, di conservare, ordinare, mostrare un primo consistente nucleo di manifesti del Movimento femminista e del movimento politico delle donne in Italia. Abbiamo così voluto fornire materiali e proposte per un lavoro storiografico e per la lettura politica di una vicenda che solo da pochi anni costituisce oggetto di indagine utile a comprendere tutta la storia italiana degli ultimi trent'anni. Il Movimento femminista, in particolare, affidò soprattutto al gesto e alla parola il proprio senso e non si pose il problema della trasmissione né politica né storica del suo patrimonio, nella baldanzosa certezza di essere la politica, di essere la storia. Volantini e manifesti, spesso senza data né luogo né firma, sono documenti consueti prodotti negli
Bibelot: notizie dalle biblioteche toscane, Dec 1, 2019
Il concorso fotografico nato nel 2010 in Olanda e l'intenso lavoro dei fotografi wikipediani ital... more Il concorso fotografico nato nel 2010 in Olanda e l'intenso lavoro dei fotografi wikipediani italiani e in particolare toscani, perlopiù volontari, per mettere il più possibile in circolazione, nel rispetto delle leggi sul copyright, le immagini del nostro patrimonio monumentale, valorizzando realtà meno conosciute del nostro territorio.
Bibelot, 2022
La pervasività delle informazioni tra i diversi progetti del mondo Wikimedia è molto ampia e per ... more La pervasività delle informazioni tra i diversi progetti del mondo Wikimedia è molto ampia e per illustrarla utilizzerò il tema dei partigiani italiani che ritroviamo in Wikipedia, Commons, WikiSource, Wikidata, WikiCite e Wikibooks. Oltre alle 1.678 voci biografiche di partigiani presenti in Wikipedia 1 , sono presenti le biografie di 852 antifascisti italiani 2 ad essi fanno cornice la voce Antifascismo italiano di 19 pagine e la ampia voce Resistenza italiana di 50 pagine che cronologicamente descrive la nascita, lo sviluppo, la organizzazione del movimento partigiano nella sue diverse articolazioni e dislocazioni. La voce è stata creata nel 2004, pochi mesi dopo la nascita della versione italiana di Wikipedia, ed è cresciuta grazie a 2.843 modiche fatte in questi 18 anni da molti differenti wikipediani. Negli ultimi sette anni la voce è stata letta da
Illustrazione delle attività realizzate dal gruppo GRAM/biblioteche nell'ambito della condivi... more Illustrazione delle attività realizzate dal gruppo GRAM/biblioteche nell'ambito della condivisione di dati tra biblioteche e Wikipedia e di attività formative su Wikipedia
The paper presents an overview of the different forms of collaboration between the libraries and ... more The paper presents an overview of the different forms of collaboration between the libraries and the world of Wikimedia. The article shows the many points of convergence between the librarians and the wikimedians. It describes the Wikipedia Library, the campaign #1Lib1Ref, the Libraries Project of Wikimedia Italia, the activities carried out in this area by BNCF and other Italian libraries. With regard to the reuse of bibliographic data, the contribution focuses on Wikidata and on WikiBib and WikiCite projects. The article finally explains the role of wikipedians in residence and describes the digital collections uploaded to Wikimedia Commons. ACKOWLEDGMENT Desidero ringraziare

JLIS.it, 2018
Solamente cinque anni fa, i bibliotecari, archivisti e operatori museali italiani erano sia inter... more Solamente cinque anni fa, i bibliotecari, archivisti e operatori museali italiani erano sia interessati sia scettici di collaborare, come professionisti dell’organizzazione della conoscenza, con Wikipedia. Tuttavia, oggi ci sono numerose iniziative e progetti in quest’area, dunque e possibile trovare un terreno comune. I professionisti sono stati coinvolti direttamente come editori, rendendo maggiormente visibili le proprie collezioni tramite la digitalizzazione in Commons e Wikisource, e come mediatori, aiutando i propri utenti a diventare Wikipediani. Recentemente sono nate alcune esperienze con l’obiettivo di integrare i servizi tradizionali (cataloghi, servizi di reference, etc.) e i progetti Wikimedia. La tecnologia dei linked open data incrementa questa possibilita. L’organizzazione dell’enciclopedia libera e piuttosto differente dal funzionamento e dal contesto istituzionale. Sarebbe necessario il monitoraggio delle reciproche influenze. Il coordinamento MAB e stato creato pe...
Resoconto su Wikimania 2016, l'incontro mondiale che ogni anni tengono i wikipediani, per la ... more Resoconto su Wikimania 2016, l'incontro mondiale che ogni anni tengono i wikipediani, per la prima volta quest'anno in Italia

EnglishOnly five years ago, the Italian librarians, archivists and museologists where both curiou... more EnglishOnly five years ago, the Italian librarians, archivists and museologists where both curious about and skeptical in order to collaborate, as knowledge organization professionals, with Wikipedia. However, nowadays there are many initiatives and projects in this area, so it is possible to find a common ground. Professionals are involved directly in Wikipedia as editors, making more visible their collections through digitization in Commons and Wikisource, and as mediators helping their users to become Wikipedians. Recently, some experiences have been implemented with the purpose of integrating traditional services (catalogues, reference service, etc.) and Wikimedia projects. Linked open data technology increases this possibility. The free encyclopedia organization is very different from institutional functioning and background. The monitoring of mutual influences is necessary. MAB coordination was created to integrate the services and professional skills of museums, archives and ...
Attraverso l’analisi di alcune voci relative alla pandemia coronavirus in Wikipedia si illustrano... more Attraverso l’analisi di alcune voci relative alla pandemia coronavirus in Wikipedia si illustrano le modalita di lavoro dei volontari in Wikipedia.
La rappresentazione della conoscenza in Wikipedia e sbilanciata verso temi e caratteri piu legati... more La rappresentazione della conoscenza in Wikipedia e sbilanciata verso temi e caratteri piu legati al maschile che al femminile cosi come verso temi specifici del mondo occidentale rispetto a quelli del resto del mondo.
The paper describes the program "Wikipedia loves libraries", and the possible interest ... more The paper describes the program "Wikipedia loves libraries", and the possible interest of libraries in it.
the way librarian can cooperate to Wikipedia

Mi sarebbe piaciuto poter discorrere con le donne di questo libro come diversi anni fa Natalie Ze... more Mi sarebbe piaciuto poter discorrere con le donne di questo libro come diversi anni fa Natalie Zemon Davis, nelle poche pagine del Prologo, immaginò di fare con Glikl bas Yehudah Lieb, Marie de l'Incarnation e Maria Sibylla Merian, le sue Donne ai margini (Roma-Bari, Laterza, 1995). Un luogo, quel margine, che «nulla aveva della sterilità o della scadente qualità attribuita alla parola "margine" nell'uso moderno dell'economia che pensa in termini di profitto. Si trattò, piuttosto, di un terreno di confine tra sedimenti di cultura che consentirono una nuova crescita e sorprendenti ibridazioni» (p. 219). Vite avventurose, le loro, che il margine del potere politico, regio e municipale, avevano scelto per seguire vocazioni, aspirazioni, interessi, convenienze. E quel margine, di cui seppero valutare e cogliere le opportunità, raccontarono di propria mano. Pur vissute in un tempo che teneva lontane le donne dai centri dell'istruzione formale e dalle istituzioni culturali preposte alla formazione, esse ebbero le pouvoir de l'écriture che mirabilmente esercitarono per parlare di sé e di ciò che avevano fatto. Memorie che hanno attraversato secoli e hanno reso possibile a Zemon Davis un "dialogo" con loro.

Mi sarebbe piaciuto poter discorrere con le donne di questo libro come diversi anni fa Natalie Ze... more Mi sarebbe piaciuto poter discorrere con le donne di questo libro come diversi anni fa Natalie Zemon Davis, nelle poche pagine del Prologo, immaginò di fare con Glikl bas Yehudah Lieb, Marie de l'Incarnation e Maria Sibylla Merian, le sue Donne ai margini (Roma-Bari, Laterza, 1995). Un luogo, quel margine, che «nulla aveva della sterilità o della scadente qualità attribuita alla parola "margine" nell'uso moderno dell'economia che pensa in termini di profitto. Si trattò, piuttosto, di un terreno di confine tra sedimenti di cultura che consentirono una nuova crescita e sorprendenti ibridazioni» (p. 219). Vite avventurose, le loro, che il margine del potere politico, regio e municipale, avevano scelto per seguire vocazioni, aspirazioni, interessi, convenienze. E quel margine, di cui seppero valutare e cogliere le opportunità, raccontarono di propria mano. Pur vissute in un tempo che teneva lontane le donne dai centri dell'istruzione formale e dalle istituzioni culturali preposte alla formazione, esse ebbero le pouvoir de l'écriture che mirabilmente esercitarono per parlare di sé e di ciò che avevano fatto. Memorie che hanno attraversato secoli e hanno reso possibile a Zemon Davis un "dialogo" con loro.
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