Papers by Simone Pisano
Manuale di linguistica sarda, 2017
Manuale di linguistica sarda

Volume pubblicato da ETS (Pisa), 2016
Questo volume nasce dalla revisione della mia tesi di laurea pubblicata nei numeri LXV e LXVI/LXV... more Questo volume nasce dalla revisione della mia tesi di laurea pubblicata nei numeri LXV e LXVI/LXVII de L'Italia Dialettale (2004-2005/2006), ma contiene anche numerosi aggiornamenti, frutto delle mie ricerche sul campo negli ultimi anni. La mia profonda gratitudine va al Prof. Franco Fanciullo che mi ha incoraggiato a revisionare le mie precedenti pubblicazioni rileggendo meticolosamente i miei scritti e aiutandomi, attraverso lunghe e stimolanti discussioni, a fugare numerosi dubbi e inevitabili insicurezze: senza i suoi preziosissimi consigli, le sue circostanziate e stimolanti critiche, il suo supporto morale e intellettuale questo libro non avrebbe potuto essere stampato. Sentimenti di riconoscenza mi legano anche al Prof. Romano Lazzeroni, sotto la cui guida ho avuto il privilegio di avviare la mia formazione di linguista. Sarei onorato se una minima parte del suo magistero potesse pervadere questo libro. Vorrei ricordare la cortesia, l'amicizia e i tanti preziosi consigli della Prof.ssa Chatia Orlandi: il suo interesse per la mia attività di ricerca, discreto e costante, è stato per me un validissimo sprone durante tutto il ciclo dei miei studi. Sono grato ai docenti, al personale tecnico-amministrativo e ai giovani studiosi conosciuti frequentando il Dipartimento di Linguistica "Tristano Bolelli" di Pisa. In particolare vorrei ringraziare il direttore Prof. Saverio Sani, la Prof.ssa Maria Giovanna Arcamone, la Prof.ssa Giovanna Marotta, il Prof. Pierangiolo Berrettoni, gli amici e colleghi con i quali ho spesso discusso di argomenti non solo linguistici:

Proceedings of the Third Italian Conference on Computational Linguistics CLiC-it 2016, 2016
English. Presence of regional and minority languages over digital media is an indicator of their ... more English. Presence of regional and minority languages over digital media is an indicator of their vitality. In this paper, we want to investigate quantitative aspects of the use on Facebook of the Sardinian language. In particular, we want to focus on the coexistence of diatopic varieties. We extracted linguistic data from public pages and, through the translation of the most frequent words, we find out similarities and differences between varieties. Italiano. La presenza e l' uso delle lingue regionali e minoritarie sui mezzi digitaliè un indicatore della loro vitalità. In questo lavoro vogliamo concentrarci sugli aspetti quantitativi del sardo usato su Facebook. In particolare, vogliamo analizzare le varietà diatopiche estraendo i dati linguistici dalle pagine pubbliche. Mediante la traduzione delle parole più frequenti abbiamo trovato similarità e differenze tra le varietà.

"essere" nelle parlate dell'alto Oristanese * Luca Cadeddu e Simone Pisano 0. Premessa Nella part... more "essere" nelle parlate dell'alto Oristanese * Luca Cadeddu e Simone Pisano 0. Premessa Nella parte centro-settentrionale del Campidano di Oristano, zona che si affaccia sulle prime alture del centro-nord Sardegna, si parlano varietà «dialettologicamente di cerniera» 1 che, prima Sanna 2 e poi Virdis, 3 hanno ascritto al sistema 'arborense'. Queste parlate, dal punto di vista fonetico e morfologico, presentano caratteristiche che sembrano mediare tra i modelli meridionali e quelli centro-settentrionali. L'area arborense, infatti, si trova nello spazio in cui * Il presente contributo, pur elaborato congiuntamente dai due autori, va ripartito nel seguente modo: Luca Cadeddu è responsabile per i paragrafi 0 e 2, a Simone Pisano devono invece essere attribuiti i paragrafi 1, 3, 4, 5 e 6. I dati di Bonarcado sono stati raccolti congiuntamente dai due autori, in due sessioni di inchiesta, il 6 e l'8 Giugno 2014. Gli autori ringraziano coloro che hanno letto la versione preliminare di questo contributo: Franco Fanciullo, Giovanni Lupinu, Lucia Molinu, Marco Maulu. Questo lavoro non sarebbe stato possibile senza l'aiuto dei tanti "maestri", gli informatori, che, con attenzione e pazienza, hanno risposto alle tante domande sulla loro lingua madre. In particolare, vogliamo qui ricordare: profonda riconoscenza ci legano inoltre ai comuni e alle associazioni culturali che hanno fornito un notevole sostegno logistico nel corso delle inchieste. Grazie di cuore alle amministrazioni comunali di Baratili San Pietro, Ghilarza, Narbolia, Riola Sardo, Paulilatino, Seneghe, Solarussa, Zeddiani e alla Congregazione Sociale di Zeddiani. Infine grazie anche a coloro che hanno favorito i contatti con gli informatori o ci hanno spontaneamente (e argutamente) indicato particolarità linguistiche che, diversamente, ci sarebbero sfuggite: Antonello Garau, Marie France Ruf, Paolo Pillonca, Anna Cristina Serra, Dino Serra, Aurelia Usai. Di ogni errore o mancanza, è ovvio, sono gli autori i soli responsabili. Ove non specificato diversamente, le forme sarde qui riportate sono tratte dai materiali che i due autori hanno raccolto sul campo.
http://www.filologiasarda.eu/files/documenti/pubblicazioni_pdf/bss5/04pisano.pdf

Esiti della approssimante palatale j nella varietà di Orune (Nuoro): differenziazione fonetica su... more Esiti della approssimante palatale j nella varietà di Orune (Nuoro): differenziazione fonetica su base sessuale* Dopo una settimana di vento furioso, di nevischio e di pioggia, le cime dei monti apparvero bianche tra il nero delle nuvole che si abbassavano e sparivano all'orizzonte, e il villaggio di Oronou, con le sue casette rossastre fabbricate sul cocuzzolo grigio di una vetta di granito, con le straducole ripide e rocciose, parve emergere dalla nebbia come scampato dal diluvio 1 . Grazia Deledda Panoramica, in mesu 'e su monte 2 granìticu, Orune costruida un'immagine pares, iscolpida de fàvolas in mesu a s'orizzonte…… …..In sas carreras tuas isoladas dae s'astru notturnu, sos bajanos muttos cantan pro sas innamoradas. Pietro Siotto E' un paese antico e chiuso, dove permangono, forse più che in ogni altro, gli usi, le abitudini, i costumi, le tradizioni popolari più lontane, e l'intelligenza e il valore di una vita più energica quanto più limitata, piena di capacità espressiva, di potenza individuale e di solitudine….. 3 Carlo Levi a) il Nuorese settentrionale (comprendente le località di Bitti, Lula, Lodè, Onanì, Siniscola, Irgoli, Galtellì, Loculi, Onifai, Orosei) in cui le occlusive sorde si mantengono in tutti i contesti. b) il Nuorese centro-occidentale (a cui ascrive le località di Orune, Nuoro, Orotelli, Oniferi, Orani e Sarule) in cui P e C si conservano, mentre la -t-intervocalica digrada a fricativa sonora 7 quando si trova in corpo di parola, ma si mantiene sempre in posizione iniziale di parola e, in alcune varietà, nel morfema di terza persona singolare, assumendo dunque, in questo ultimo caso, valore morfologico: Nuoro [»is:u »a˜Íata] 'lui va', [sa »tEr:a] 'la terra', campidanese e logudorese [»is:u »a˜ÍaDa] 'lui va', [sa »DEr:a] 'la terra'. c) Nuorese orientale e meridionale, comprendente le località della Barbagia di Ollolai (Oliena, Mamoiada, Orgosolo, Gavoi, Olzai, Ollolai, Lodine, Fonni, Ovodda) in cui la P si mantiene invariata, la -t-intervocalica, invece, passa a fricativa sonora nel corpo di parola e anche nel morfema di terza persona singolare mentre la C evolve a occlusiva laringale [/] non solo in posizione iniziale e intervocalica ma, spesso, anche in posizione postconsonantica SCIRE > Orgosolo [is»/ire], PORCUM > Orgosolo [»pol/u] 8 . Esempio: Bitti [»mEta], [»pika zu »pane], [sa »tEr:a], [»is:u »akete] Nuoro [»mEDa], [»pika zu »pane], [sa »tEr:a], [»is:u »vakete] Orgosolo [»mEDa], [»pi/a zu »pane], [sa »tEr:a], [»is:u »a/eDe] 'molto','prendi il pane', 'la terra', 'lui fa'. In tutte le varietà nuoresi, inoltre, L o R seguite da consonante danno come unico esito r + consonante così come nelle maggioranza delle varietà logudoresi avviene l'esatto contrario 9 . Le varietà nuoresi, comunque, condividono una serie di caratteristiche specifiche anche con il resto delle parlate centro-settentrionali del sardo, comunemente dette logudoresi: 7 Nella varietà di Nuoro l'originaria -T-intervocalica, in corpo di parola, cade nel participio passato maschile di prima coniugazione mentre digrada a fricativa in quello femminile, come avviene nelle varietà campidanesi; si veda Nuoro [a˜»Íau] 'andato' ma [a˜»ÍaDa] 'andata'. In alcune varietà appartenenti al gruppo «nuorese orientale e meridionale» (Virdis 1988, p. 909) si ha la caduta della -T-intervocalica originaria anche nel femminile; vedi Oliena e Orgosolo [a˜»Ía] 'andata'. 8 Singolare, per quanto riguarda la parlata di Orgosolo, è anche l'evoluzione del nesso latino CR-, ad esempio a Nuoro [»kraza] 'domani' (< CRAS) corrisponde Orgosolo [(a)»l/aza] con C > / e metatesi. 9 Nelle parlate logudoresi occidentali e nord-orientali definite anche, comunemente, "logudorese comune" abbiamo, ad esempio, Pozzomaggiore, Buddusò [»mçlte] 'morte', [»altu] 'alto' rispetto a Nuoro, Orune, Orgosolo [»mçrte] e [»artu]. Altra differenza tra le parlate nuoresi e quelle logudoresi occidentali e nord-orientali è data anche dal diverso trattamento della -s# davanti a consonanti sonore e f-che, nelle varietà logudoresi occidentali e nord orientali evolve frequentemente a laterale [-l#], mentre nelle varietà nuoresi (e in generale in numerose parlate orientali) l'esito è comunemente [-r#]; si veda Pozzomaggiore [sol »mçnteze], Nuoro [sor »mçnteze], Seui [ir »mçntizi] 'i monti', Pozzomaggiore [sal »dEnteze], Nuoro [sar »dEnteze], Seui [ir »dEntizi] 'i denti' ecc. Secondo Michel Contini (1987, p. 490) la massima estensione di -s# > [-l#] si avrebbe davanti alle consonanti sonore «[b/v, d, g] e davanti a [f] »; Contini osserva, comunque, il passaggio di -s# a [-l#] davanti a n-soprattutto nelle parlate del Logudoro orientale (cfr. Contini 1987, carta 62) mentre per quanto riguarda -s# davanti a r-ha attestato un'assimilazione totale alla polivibrante in quasi tutto il dominio logudorese (cfr. Contini 1987, carta 64a). Lucia Molinu (1992, p. 140) ha registrato il passaggio di -s# a [-l#] davanti a n-e r-iniziali anche nel dialetto di Buddusò (Logudoro nord-orientale); nel buddusoino, tuttavia, la -s# davanti a r-può anche assimilarsi alla polivibrante, si può cioè avere sia [»trEl »rçzaza] che [»trE r:çzaza] 'tre rose'. A Buddusò, inoltre, il passaggio di -s# a [-l#] si verifica anche davanti a ts-e a tS-(cfr. Molinu 1992, p. 140). Per parte nostra, infine, nel Logudoro occidentale, abbiamo riscontrato la seguente situazione a Pozzomaggiore: [sal »nueze] 'le nuvole' e [sol »riozo] 'i fiumi'.
Ancora sul futuro e il condizionale: casi particolari nella Sardegna centro-meridionale* di Simon... more Ancora sul futuro e il condizionale: casi particolari nella Sardegna centro-meridionale* di Simone Pisano 0. Premessa Non pare che il sardo abbia mai conosciuto una forma sintetica di futuro come invece accade per la gran parte delle lingue romanze.

In Dialetti per parlare e parlarne, Atti del Secondo Convegno Internazionale di Dialettologia, Progetto A.L.Ba., CalicEditori, Rionero in Vulture, 2011, pp. 225-238
Conservatorismo e innovazione nella varietà di Ovodda (Nuoro) Conservatorismo e innovazione nella... more Conservatorismo e innovazione nella varietà di Ovodda (Nuoro) Conservatorismo e innovazione nella varietà di Ovodda (Nuoro) Conservatorismo e innovazione nella varietà di Ovodda (Nuoro) Conservatorismo e innovazione nella varietà di Ovodda (Nuoro) * * * * Il centro di Ovodda si trova a circa cinquanta chilometri da Nuoro, ai piedi del monte Orohòle 1 , nella Barbagia di Ollolai. Il territorio comunale è prettamente montano ed è compreso tra i 348 e i 1266 metri s.l.m. La parlata di Ovodda 2 , secondo la classificazione fornita da Maurizio Virdis (1988, p. 905), fa parte del diasistema «nuorese orientale e meridionale», caratterizzato da un peculiare mutamento fonetico limitato esclusivamente a alcuni dialetti della Barbagia di Ollolai: nelle varietà di Oliena, Orgosolo, Mamoiada, Lodine, Fonni, Ovodda, Olzai, Ollolai e Gavoi, infatti, l'originaria occlusiva velare sorda passa a occlusiva laringale in posizione intervocalica e iniziale prevocalica. L'occlusiva laringale si ode, in alcuni di questi centri, anche in posizione postconsonantica; si veda il caso di Orgosolo [isˈʔire] 'sapere' < SCIRE, [ˈpolʔu] 'maiale'< PORCU 3 . In tutte le parlate in questione, inoltre, l'occlusiva laringale si trova anche in sostituzione di -kk-; come ben mostrano i seguenti esempi: Orgosolo e Ovodda [ˈmaʔu] 'pazzo' ma Nuoro [ˈmakːu] 'id.'. Nel dialetto di Ovodda, tuttavia, si riscontrano peculiarità lessicali, fonetiche e morfosintattiche assai particolari che spesso costituiscono un unicum anche all'interno dello stesso sistema

This paper provides a description of the main features of imperfect subjunctive in some sardinia... more This paper provides a description of the main features of imperfect subjunctive in some sardinian dialects, discussing data elicited from native speakers. It is well known that northern and central sardinian varieties preserve the etymological forms of latin imperfect subjunctive, especially in the conjugation of auxiliary verbs. My new data show that the etymological imperfect subjunctive is also present in some dialects of Ogliastra. Compounded forms assume the function of imperfect subjunctive in regular conjugations, even if the etymological synthetic forms can still be heard in Ogliastra and Nuorese areas. In Logudorese variety the imperfect subjunctive is formed by adding an analogical suffixal string -ère- to the stem form of the present indicative.
In addiction campidanian dialects, the etymological imperfect subjunctive has been replaced by an innovative structure which underlies latin pluperfect subjunctive. This innovation has gained widespread diffusion also in Barbagia di Belvì and Barigadu varieties even if the influence of the etymological imperfect subjunctive has to be noticed in few forms of auxiliary verb èsse(re) ‘to be’.
This paper aims to describe the uses of over-compound tenses in the dialects of the centre and th... more This paper aims to describe the uses of over-compound tenses in the dialects of the centre and the north of Sardinia, discussing data elicited from native speakers. We know that over-compound tenses are used especially in counterfactual clauses referring to a past time. I’ll try to demonstrate that these structures can be also used in the generic expression of unreality in optative and desiderative clauses. My data show that over-compound tenses are also present in some dialects of the north of Logudoro, even if previous descriptions were based on data from Nuorese area dialects. The success of this morphological structure could be strictly connected to the tendency of Sardinian for analytical strategies.
126 SIMONE PISANO 2. Simone Sole: un bandito «angelico», a cominciare dal nome. Marianna: padrona... more 126 SIMONE PISANO 2. Simone Sole: un bandito «angelico», a cominciare dal nome. Marianna: padrona e donna … finalmente!

"Gente e luoghi di Lagacci", Gruppo di Studi Alta Valle del Reno – Pro Loco di Lagacci: 59-72, 2014
Gettando uno sguardo sulla Carta dei dialetti d'Italia pubblicata da Giovan Battista Pellegrini n... more Gettando uno sguardo sulla Carta dei dialetti d'Italia pubblicata da Giovan Battista Pellegrini nel 1977 si nota subito che in prossimità dei territori in cui è parlato il lagaccese passa il fascio di isoglosse (cioè di confini linguistici) che costituisce la cosiddetta Linea La Spezia-Rimini, la quale, visti i suoi estremi costieri occidentali e orientali, andrebbe però chiamata Linea Carrara-Fano. Essa separa i dialetti del nord Italia da quelli centrali e meridionali ed è di grande importanza classificatoria all'interno dello spazio linguistico neolatino, perché riflette una divisione già esistente in epoca tardoantica, determinata da fattori storici, sociali e geografici. Ciò non significa che attraversando la linea tracciata sulla Carta si oltrepassi ovunque un muro immaginario al di qua e al di là del quale si parlano dialetti che si differenziano in tutto e per tutto: vi sono anche aree in cui è chiaramente percepibile una transizione linguistica tra un 1
Conference Presentations by Simone Pisano
Tutte le varietà sarde sono caratterizzate da una netta predilezione per le forme analitiche. Anc... more Tutte le varietà sarde sono caratterizzate da una netta predilezione per le forme analitiche. Anche in quelle parlate in cui si conserva l'imperfetto congiuntivo etimologico sono però frequentissimi i fenomeni di rianalisi:
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In addiction campidanian dialects, the etymological imperfect subjunctive has been replaced by an innovative structure which underlies latin pluperfect subjunctive. This innovation has gained widespread diffusion also in Barbagia di Belvì and Barigadu varieties even if the influence of the etymological imperfect subjunctive has to be noticed in few forms of auxiliary verb èsse(re) ‘to be’.
Conference Presentations by Simone Pisano
In addiction campidanian dialects, the etymological imperfect subjunctive has been replaced by an innovative structure which underlies latin pluperfect subjunctive. This innovation has gained widespread diffusion also in Barbagia di Belvì and Barigadu varieties even if the influence of the etymological imperfect subjunctive has to be noticed in few forms of auxiliary verb èsse(re) ‘to be’.