Papers by Simon Luca Trigona
Archaeopress Publishing Ltd eBooks, Sep 3, 2020
PROJECT MANAGER (IL), 2019

Archeologia in Liguria, 2016
In questo triennio l’attività dello STAS in ambito portuale si è concentrata nelle fasi finali de... more In questo triennio l’attività dello STAS in ambito portuale si è concentrata nelle fasi finali del programma di archeologia preventiva legato alla realizzazione della Piattaforma Multipurpose di Vado Ligure (SV), con la definizione di specifiche procedure per l’esecuzione delle verifiche e delle attività di controllo in corso d’opera, che hanno garantito una gestione ottimale delle operazioni archeologiche connesse alla realizzazione di una grande infrastruttura portuale.
Nel campo della tutela e della valorizzazione del patrimonio subacqueo regionale, l’impegno sul territorio ha permesso l’individuazione e la verifica di tre nuovi relitti (Capo Noli 1, Portofino 3 e Santa Margherita 1), portando a 18 il numero dei siti in Liguria oggetto di disposizioni di tutela dettate da specifiche ordinanze dell’Autorità Marittima (fig. 1). Per la tutela del patrimonio archeologico sommerso sono state sviluppate ed attuate, in accordo con le Capitanerie di Porto, le Amministrazioni e gli operatori locali, importanti esperienze di collaborazione che hanno portato alla definizione di progetti, protocolli ed accordi volti alla gestione delle visite su numerosi relitti (Parco archeosub di Albenga e dell’Isola Gallinaria, relitti dell’Imperiese e Area Marina Protetta di Portofino); strettamente connessi con le attività di apertura dei siti, sono stati elaborati lo studio e la progettazione dei nuovi allestimenti per i Musei Navali di Albenga e Imperia, poli fondamentali per la creazione di una rete di gestione e valorizzazione delle realtà archeosub di riferimento.
Infine la collaborazione con le Forze dell’ordine attive in ambito subacqueo, e in particolare con la Marina Militare, ha permesso di ampliare le attività di indagine all’altofondale, con la realizzazione di un impegnativo progetto di ricerca sul sito della battaglia di Capo Noli (SV).

Miscellanea Cassinese, 2016
Il complesso ed instancabile lavoro storico ed agiografico del diacono
cassinese è costituito da ... more Il complesso ed instancabile lavoro storico ed agiografico del diacono
cassinese è costituito da un dedalo di fatti storici e falsificazioni, atti
a preservare e consolidare Ia potenza di Montecassino. Al'interno
di questa monumentale opera spicca un compatto dossier formato
da 22 testi (una cronaca di Atina, un catalogo dei suoi vescovi, le
Passiones, i Miracula, i Canti e i Sermoni dedicati a s. Marco e agli
altri martiri atinati), che lo studio del prof. Bloch ha permesso di
attribuire interamente all'opera di Pietro Diacono; del dossier fa parte
anche l'epigrafe qui presentata, essendo il titulus commemorativo
della Inventio delle reliquie di s. Marco da parte del vescovo Leone.
II titulus rappresenta, quindi, un'ulteriore ed eccezionale testimonianza
della complessità dell'edificio storico ed agiografico costruito da
Pietro, e il suo "ritrovamento", oltre a impreziosire il già ricco dossier
atinate, fornisce un elemento di estremo interesse per la definizione
della dimensione locale e sociale nella rilettura agiografica del monaco
cassinese.
Archeologia Subacquea. Storia, organizzazione, tecnica e ricerche, a cura di D. Gandolfi (Quaderni del SIMA, 3), 2017
Numerose attività coinvolgono lo STAS lungo l’intero arco costiero ligure; alle istituzionali att... more Numerose attività coinvolgono lo STAS lungo l’intero arco costiero ligure; alle istituzionali attività di controllo e di coordinamento delle indagini archeologiche preventive in occasione delle frequenti ed impegnative opere di dragaggio che interessano i grandi porti liguri, si aggiungono le
ricerche sui relitti antichi e moderni in medio ed alto-fondale, i progetti museali e di restauro dei contesti e dei beni sommersi ed, infine, l’opera
di valorizzazione turistica di numerosi siti culturali aperti alla subacquea ricreativa (relitti di AlbengaSV, degli Aregai-IM, di Bogliasco-GE, di Lerici-SP).
Archeologia in Liguria, VI (2014-2015), 2018
L’attività dello STAS nel biennio trascorso ha visto la Soprintendenza impegnata nelle attività d... more L’attività dello STAS nel biennio trascorso ha visto la Soprintendenza impegnata nelle attività di archeologia preventiva nell’ambito delle grandi opere pubbliche che hanno interessato i grandi bacini portuali della regione, Genova, La Spezia e soprattutto Vado Ligure (fasi finali
delle ricerche connesse alla realizzazione della piattaforma multipurpose); ha sviluppato ed attuato proficue esperienze di valorizzazione del
patrimonio archeologico subacqueo, che hanno permesso la definizione di protocolli ed accordi innovativi volti alla corretta gestione delle visite sui relitti (in particolare sui siti di Albenga); ha collaborato con le Forze dell’ordine attive in ambito subacqueo e la Marina Militare in
programmi di ricerca e documentazionein medio ed alto
fondale (relitti Alassio 1, Imperia 1 e Isola del Tino 1-2).
... alla dibattuta problematica del riutilizzo) e negli insediamenti monastici della Torre San Gr... more ... alla dibattuta problematica del riutilizzo) e negli insediamenti monastici della Torre San Gregorio a Est (SOLIN 2005) e di San Vito sul Melfa ad Ovest (GIANNETTI 1988: 346-349), oltre che nella stessa chiesa di San Tommaso (v. supra nota 7). Page 8. Giovanna Rita Bellini ...

Water, 2021
The Gulf of La Spezia (GLS) in Northwest Italy is a rocky embayment with low fluvial influence fa... more The Gulf of La Spezia (GLS) in Northwest Italy is a rocky embayment with low fluvial influence facing the Mediterranean Sea. Past landscape dynamics were investigated through a multi-proxy, facies-based analysis down to a core depth of 30 m. The integration of quantitative ostracod, foraminifera, and pollen analyses, supported by radiocarbon ages, proved to be a powerful tool to unravel the late Quaternary palaeoenvironmental evolution and its forcing factors. The complex interplay between relative sea-level (RSL), climatic changes, and geomorphological features of the embayment drove four main evolution phases. A barrier–lagoon system developed in response to the rising RSL of the Late Pleistocene (likely the Last Interglacial). The establishment of glacial conditions then promoted the development of an alluvial environment, with generalised erosion of the underlying succession and subsequent accumulation of fluvial strata. The Holocene transgression (dated ca. 9000 cal year BP) ca...
The Soprintendenza of Liguria has always given a particular attention to underwater archaeology a... more The Soprintendenza of Liguria has always given a particular attention to underwater archaeology and still today it pursues clear and specific aims: design, build, manage and increase competences and technologies that can be able to contribute to the regional and cultural development. The experience reached in Liguria by many years, leaded our activities of protection, research and valorization in order to develop a network of integrated archaeological sites and naval museums. On land this project provides two new museums in the cities of Albenga and Imperia that will be connected with a series of exhibitions and conferences
Römische Gräber, 2013
Alcuni letti funerari in osso e in osso e bronzo sono stati rinvenuti in tempi recenti ad Aquinum... more Alcuni letti funerari in osso e in osso e bronzo sono stati rinvenuti in tempi recenti ad Aquinum
(Italia, Lazio meridionale), la maggior parte in sepolture ad incinerazione, e quindi
combusti e frammentari, tranne un esemplare rinvenuto quasi integro all’interno di una
tomba a camera e connesso ad un’inumazione femminile: le quattro gambe, ancora in posizione
verticale, conservavano l’originaria scansione degli elementi decorativi, mentre
i fulcra e le sponde giacevano con ordine in posizione di crollo, consentendo una sicura
ricomposizione.
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Papers by Simon Luca Trigona
Nel campo della tutela e della valorizzazione del patrimonio subacqueo regionale, l’impegno sul territorio ha permesso l’individuazione e la verifica di tre nuovi relitti (Capo Noli 1, Portofino 3 e Santa Margherita 1), portando a 18 il numero dei siti in Liguria oggetto di disposizioni di tutela dettate da specifiche ordinanze dell’Autorità Marittima (fig. 1). Per la tutela del patrimonio archeologico sommerso sono state sviluppate ed attuate, in accordo con le Capitanerie di Porto, le Amministrazioni e gli operatori locali, importanti esperienze di collaborazione che hanno portato alla definizione di progetti, protocolli ed accordi volti alla gestione delle visite su numerosi relitti (Parco archeosub di Albenga e dell’Isola Gallinaria, relitti dell’Imperiese e Area Marina Protetta di Portofino); strettamente connessi con le attività di apertura dei siti, sono stati elaborati lo studio e la progettazione dei nuovi allestimenti per i Musei Navali di Albenga e Imperia, poli fondamentali per la creazione di una rete di gestione e valorizzazione delle realtà archeosub di riferimento.
Infine la collaborazione con le Forze dell’ordine attive in ambito subacqueo, e in particolare con la Marina Militare, ha permesso di ampliare le attività di indagine all’altofondale, con la realizzazione di un impegnativo progetto di ricerca sul sito della battaglia di Capo Noli (SV).
cassinese è costituito da un dedalo di fatti storici e falsificazioni, atti
a preservare e consolidare Ia potenza di Montecassino. Al'interno
di questa monumentale opera spicca un compatto dossier formato
da 22 testi (una cronaca di Atina, un catalogo dei suoi vescovi, le
Passiones, i Miracula, i Canti e i Sermoni dedicati a s. Marco e agli
altri martiri atinati), che lo studio del prof. Bloch ha permesso di
attribuire interamente all'opera di Pietro Diacono; del dossier fa parte
anche l'epigrafe qui presentata, essendo il titulus commemorativo
della Inventio delle reliquie di s. Marco da parte del vescovo Leone.
II titulus rappresenta, quindi, un'ulteriore ed eccezionale testimonianza
della complessità dell'edificio storico ed agiografico costruito da
Pietro, e il suo "ritrovamento", oltre a impreziosire il già ricco dossier
atinate, fornisce un elemento di estremo interesse per la definizione
della dimensione locale e sociale nella rilettura agiografica del monaco
cassinese.
ricerche sui relitti antichi e moderni in medio ed alto-fondale, i progetti museali e di restauro dei contesti e dei beni sommersi ed, infine, l’opera
di valorizzazione turistica di numerosi siti culturali aperti alla subacquea ricreativa (relitti di AlbengaSV, degli Aregai-IM, di Bogliasco-GE, di Lerici-SP).
delle ricerche connesse alla realizzazione della piattaforma multipurpose); ha sviluppato ed attuato proficue esperienze di valorizzazione del
patrimonio archeologico subacqueo, che hanno permesso la definizione di protocolli ed accordi innovativi volti alla corretta gestione delle visite sui relitti (in particolare sui siti di Albenga); ha collaborato con le Forze dell’ordine attive in ambito subacqueo e la Marina Militare in
programmi di ricerca e documentazionein medio ed alto
fondale (relitti Alassio 1, Imperia 1 e Isola del Tino 1-2).
(Italia, Lazio meridionale), la maggior parte in sepolture ad incinerazione, e quindi
combusti e frammentari, tranne un esemplare rinvenuto quasi integro all’interno di una
tomba a camera e connesso ad un’inumazione femminile: le quattro gambe, ancora in posizione
verticale, conservavano l’originaria scansione degli elementi decorativi, mentre
i fulcra e le sponde giacevano con ordine in posizione di crollo, consentendo una sicura
ricomposizione.
Nel campo della tutela e della valorizzazione del patrimonio subacqueo regionale, l’impegno sul territorio ha permesso l’individuazione e la verifica di tre nuovi relitti (Capo Noli 1, Portofino 3 e Santa Margherita 1), portando a 18 il numero dei siti in Liguria oggetto di disposizioni di tutela dettate da specifiche ordinanze dell’Autorità Marittima (fig. 1). Per la tutela del patrimonio archeologico sommerso sono state sviluppate ed attuate, in accordo con le Capitanerie di Porto, le Amministrazioni e gli operatori locali, importanti esperienze di collaborazione che hanno portato alla definizione di progetti, protocolli ed accordi volti alla gestione delle visite su numerosi relitti (Parco archeosub di Albenga e dell’Isola Gallinaria, relitti dell’Imperiese e Area Marina Protetta di Portofino); strettamente connessi con le attività di apertura dei siti, sono stati elaborati lo studio e la progettazione dei nuovi allestimenti per i Musei Navali di Albenga e Imperia, poli fondamentali per la creazione di una rete di gestione e valorizzazione delle realtà archeosub di riferimento.
Infine la collaborazione con le Forze dell’ordine attive in ambito subacqueo, e in particolare con la Marina Militare, ha permesso di ampliare le attività di indagine all’altofondale, con la realizzazione di un impegnativo progetto di ricerca sul sito della battaglia di Capo Noli (SV).
cassinese è costituito da un dedalo di fatti storici e falsificazioni, atti
a preservare e consolidare Ia potenza di Montecassino. Al'interno
di questa monumentale opera spicca un compatto dossier formato
da 22 testi (una cronaca di Atina, un catalogo dei suoi vescovi, le
Passiones, i Miracula, i Canti e i Sermoni dedicati a s. Marco e agli
altri martiri atinati), che lo studio del prof. Bloch ha permesso di
attribuire interamente all'opera di Pietro Diacono; del dossier fa parte
anche l'epigrafe qui presentata, essendo il titulus commemorativo
della Inventio delle reliquie di s. Marco da parte del vescovo Leone.
II titulus rappresenta, quindi, un'ulteriore ed eccezionale testimonianza
della complessità dell'edificio storico ed agiografico costruito da
Pietro, e il suo "ritrovamento", oltre a impreziosire il già ricco dossier
atinate, fornisce un elemento di estremo interesse per la definizione
della dimensione locale e sociale nella rilettura agiografica del monaco
cassinese.
ricerche sui relitti antichi e moderni in medio ed alto-fondale, i progetti museali e di restauro dei contesti e dei beni sommersi ed, infine, l’opera
di valorizzazione turistica di numerosi siti culturali aperti alla subacquea ricreativa (relitti di AlbengaSV, degli Aregai-IM, di Bogliasco-GE, di Lerici-SP).
delle ricerche connesse alla realizzazione della piattaforma multipurpose); ha sviluppato ed attuato proficue esperienze di valorizzazione del
patrimonio archeologico subacqueo, che hanno permesso la definizione di protocolli ed accordi innovativi volti alla corretta gestione delle visite sui relitti (in particolare sui siti di Albenga); ha collaborato con le Forze dell’ordine attive in ambito subacqueo e la Marina Militare in
programmi di ricerca e documentazionein medio ed alto
fondale (relitti Alassio 1, Imperia 1 e Isola del Tino 1-2).
(Italia, Lazio meridionale), la maggior parte in sepolture ad incinerazione, e quindi
combusti e frammentari, tranne un esemplare rinvenuto quasi integro all’interno di una
tomba a camera e connesso ad un’inumazione femminile: le quattro gambe, ancora in posizione
verticale, conservavano l’originaria scansione degli elementi decorativi, mentre
i fulcra e le sponde giacevano con ordine in posizione di crollo, consentendo una sicura
ricomposizione.