Michel Foucault e Pier Paolo Pasolini, attraverso la loro attività intellettuale, individuano l’a... more Michel Foucault e Pier Paolo Pasolini, attraverso la loro attività intellettuale, individuano l’affermarsi di una nuova forma di Potere nella società occidentale. Il nuovo Potere, definito da Pasolini «una forma totale di fascismo» non esercita il proprio controllo sulla realtà circostante attraverso divieti e prescrizioni, ma è in grado di controllare ogni aspetto della vita degli individui attraverso una subdola e latente capillarità. Si tratta, infatti, di un Potere onnipresente e pervasivo che, trasformando le coscienze degli individui senza che essi ne siano consapevoli, modifica inevitabilmente anche la fisionomia della società. Nonostante le molteplici differenze che caratterizzano le posizioni teoriche dei due autori, l’analisi dei meccanismi di potere e la configurazione contemporanea del rapporto tra Potere e sessualità sono i temi che permettono di instaurare un dialogo a distanza tra i due autori. Entrambi, infatti, individuano l’affermarsi di un nuovo «regime di verità», all’interno del quale le pratiche sessuali si configurano come uno strumento in mano al Potere. La sessualità si rivela una costruzione della modernità, caricandosi di un significato prettamente politico. Dunque, l’analogia più profonda che lega l’attività intellettuale dei due autori si identifica nella comune critica alla società contemporanea e alla nuova forma di potere che la controlla. In questo senso, le loro riflessioni, inserendosi all’interno di una sfera pubblica totalmente dipendente dal nuovo regime di verità, sono in grado di provare una spaccatura all’interno della società stessa. La critica di Foucault e Pasolini rappresenta la possibilità di pronunciare di fronte al potere, con coraggio e franchezza, la verità, svelando le latenti strategie di controllo operanti nella società. Solo attraverso lo svelamento di tali meccanismi di potere è possibile svegliare la consapevolezza degli individui ed elaborare, non solo una critica, ma anche un’alternativa al presente.
Michel Foucault e Pier Paolo Pasolini, attraverso la loro attività intellettuale, individuano l’a... more Michel Foucault e Pier Paolo Pasolini, attraverso la loro attività intellettuale, individuano l’affermarsi di una nuova forma di Potere nella società occidentale. Il nuovo Potere, definito da Pasolini «una forma totale di fascismo» non esercita il proprio controllo sulla realtà circostante attraverso divieti e prescrizioni, ma è in grado di controllare ogni aspetto della vita degli individui attraverso una subdola e latente capillarità. Si tratta, infatti, di un Potere onnipresente e pervasivo che, trasformando le coscienze degli individui senza che essi ne siano consapevoli, modifica inevitabilmente anche la fisionomia della società. Nonostante le molteplici differenze che caratterizzano le posizioni teoriche dei due autori, l’analisi dei meccanismi di potere e la configurazione contemporanea del rapporto tra Potere e sessualità sono i temi che permettono di instaurare un dialogo a distanza tra i due autori. Entrambi, infatti, individuano l’affermarsi di un nuovo «regime di verità», all’interno del quale le pratiche sessuali si configurano come uno strumento in mano al Potere. La sessualità si rivela una costruzione della modernità, caricandosi di un significato prettamente politico. Dunque, l’analogia più profonda che lega l’attività intellettuale dei due autori si identifica nella comune critica alla società contemporanea e alla nuova forma di potere che la controlla. In questo senso, le loro riflessioni, inserendosi all’interno di una sfera pubblica totalmente dipendente dal nuovo regime di verità, sono in grado di provare una spaccatura all’interno della società stessa. La critica di Foucault e Pasolini rappresenta la possibilità di pronunciare di fronte al potere, con coraggio e franchezza, la verità, svelando le latenti strategie di controllo operanti nella società. Solo attraverso lo svelamento di tali meccanismi di potere è possibile svegliare la consapevolezza degli individui ed elaborare, non solo una critica, ma anche un’alternativa al presente.
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