
Marco Peri
Art Historian, expert in education programmes for visual arts.The focus of my research is to explore the history of education in art museums and examine the relationships between art-making practices, art history, and museum pedagogy. I earned a Master in art education focusing my research on the relationship between art, education and audience engagement.I research and design participatory museum experiences: starting with the body and integrating movement into the experience, I construct ‘spaces’ of knowledge. I also design and develop interdisciplinary courses to link ‘art’ with other forms of knowledge. In this context, I take care of the development of educational programs, cultural projects and the creation of educational materials for museums, teachers, schools and other educational institutions.I have worked for the MART, Museum of Modern and Contemporary Art of Trento and Rovereto (Italy), Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Rome, Palazzo Grassi, Venice. Currently I'm teaching in IED Master "Museum Experience Design".
Address: Cagliari, Sardegna, Italy
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Papers by Marco Peri
Gli Archivi conservano un’intera sezione denominata “Attività Didattica” costituita da 36 faldoni di materiali documentari eterogenei che attestano l’impegno di questa Galleria per fare del museo un luogo aperto al grande pubblico.
Come professionista della comunicazione educativa museale, sono impegnato nello studio costante di nuove strategie e azioni per coinvolgere tutto il pubblico, sono convinto che il museo contemporaneo sia un ambiente straordinario in cui immaginare nuovi modi per apprendere e fare esperienza, un luogo in cui possiamo incontrare il passato, ma anche vivere il presente e immaginare il futuro.
Il museo rappresenta un formidabile spazio sociale per la ricerca in ambito educativo, il luogo ideale in cui costruire una cultura condivisa, per offrire al mondo della scuola e a tutta la società, opportunità di crescita, sviluppo culturale, inclusione e benessere.
In questa personale ricerca un supporto importante proviene anche dalla rilettura critica della storia dell’azione didattica nei musei. Con la consapevolezza che la conoscenza della storia possa essere una bussola per orientare la ricerca contemporanea, lo studio dell’Archivio didattico della Galleria Nazionale è dunque anche un pretesto creativo per immaginare nuovi strumenti per dar forma alla relazione tra cultura e persone, tra cultura e società.
In un momento di ridefinizione dei molteplici ruoli educativi del museo, la storia dell’attività della Galleria Nazionale diventa un’opportunità per riflettere e ripensare nuovi processi conoscitivi adeguati al nostro tempo e immaginare così nuovi percorsi tra arte e educazione.
Come coinvolgere le persone per vivere in maniera più intensa l’incontro con le opere del museo?
Nel testo, di carattere divulgativo, proverò a rispondere a queste domande raccontando la mia ricerca-pratica di educatore museale a contatto con persone di tutte le età in diversi musei.
Mostrerò esempi e immagini di percorsi museali condotti secondo un approccio che mira a migliorare i processi cognitivi, emotivi, immaginativi ed esperienziali di diverse tipologie di pubblico.
Studi preparatori e copie dell'opera.
What does it mean to widen one’s perception to ensure a richer, more rounded experience?
How to make sure that the visitor transforms into an active protagonist of the experience?
Within this context, an approach that puts the body firmly at the centre is key to recover ‘feeling’ in addition to ‘thinking’: perception in addition to rationalisation.
This form of ‘embodiment’ is the premise of my educational projects.
I research and design participatory museum experiences: starting with the body and integrating movement into the experience, I construct ‘spaces’ of knowledge.
Cosa significa allargare le percezioni per un'esperienza più ricca, completa?
Come coinvolgere il pubblico affinché diventi protagonista attivo dell'esperienza?
L'approccio che privilegia il corpo è essenziale per recuperare la dimensione del “sentire” oltre quella del “pensare”.
Questa forma di “embodiment” è la premessa dei miei progetti educativi.
Ricerco e sviluppo esperienze museali di partecipazione, partendo dal corpo e integrando il movimento nell'esperienza per costruire 'spazi' di conoscenza intorno all'arte.
Drafts by Marco Peri
Books by Marco Peri
Reimmaginare l’educazione al museo significa elaborare strumenti e azioni per coinvolgere un pubblico sempre più ampio, significa considerare i musei i luoghi ideali per favorire il dialogo e gli scambi, per costruire e formare una comunità sensibile che si prenda cura dell’ambiente, delle persone e delle memorie.
Il libro *nuovi occhi* di Marco Peri, si concentra sulle opportunità educative del museo contemporaneo, offre un approccio innovativo per aggiornare la didattica museale, supportando chi opera in questo settore con riflessioni metodologiche e attività pratiche da sperimentare con il pubblico.
Gli Archivi conservano un’intera sezione denominata “Attività Didattica” costituita da 36 faldoni di materiali documentari eterogenei che attestano l’impegno di questa Galleria per fare del museo un luogo aperto al grande pubblico.
Come professionista della comunicazione educativa museale, sono impegnato nello studio costante di nuove strategie e azioni per coinvolgere tutto il pubblico, sono convinto che il museo contemporaneo sia un ambiente straordinario in cui immaginare nuovi modi per apprendere e fare esperienza, un luogo in cui possiamo incontrare il passato, ma anche vivere il presente e immaginare il futuro.
Il museo rappresenta un formidabile spazio sociale per la ricerca in ambito educativo, il luogo ideale in cui costruire una cultura condivisa, per offrire al mondo della scuola e a tutta la società, opportunità di crescita, sviluppo culturale, inclusione e benessere.
In questa personale ricerca un supporto importante proviene anche dalla rilettura critica della storia dell’azione didattica nei musei. Con la consapevolezza che la conoscenza della storia possa essere una bussola per orientare la ricerca contemporanea, lo studio dell’Archivio didattico della Galleria Nazionale è dunque anche un pretesto creativo per immaginare nuovi strumenti per dar forma alla relazione tra cultura e persone, tra cultura e società.
In un momento di ridefinizione dei molteplici ruoli educativi del museo, la storia dell’attività della Galleria Nazionale diventa un’opportunità per riflettere e ripensare nuovi processi conoscitivi adeguati al nostro tempo e immaginare così nuovi percorsi tra arte e educazione.
Come coinvolgere le persone per vivere in maniera più intensa l’incontro con le opere del museo?
Nel testo, di carattere divulgativo, proverò a rispondere a queste domande raccontando la mia ricerca-pratica di educatore museale a contatto con persone di tutte le età in diversi musei.
Mostrerò esempi e immagini di percorsi museali condotti secondo un approccio che mira a migliorare i processi cognitivi, emotivi, immaginativi ed esperienziali di diverse tipologie di pubblico.
Studi preparatori e copie dell'opera.
What does it mean to widen one’s perception to ensure a richer, more rounded experience?
How to make sure that the visitor transforms into an active protagonist of the experience?
Within this context, an approach that puts the body firmly at the centre is key to recover ‘feeling’ in addition to ‘thinking’: perception in addition to rationalisation.
This form of ‘embodiment’ is the premise of my educational projects.
I research and design participatory museum experiences: starting with the body and integrating movement into the experience, I construct ‘spaces’ of knowledge.
Cosa significa allargare le percezioni per un'esperienza più ricca, completa?
Come coinvolgere il pubblico affinché diventi protagonista attivo dell'esperienza?
L'approccio che privilegia il corpo è essenziale per recuperare la dimensione del “sentire” oltre quella del “pensare”.
Questa forma di “embodiment” è la premessa dei miei progetti educativi.
Ricerco e sviluppo esperienze museali di partecipazione, partendo dal corpo e integrando il movimento nell'esperienza per costruire 'spazi' di conoscenza intorno all'arte.
Reimmaginare l’educazione al museo significa elaborare strumenti e azioni per coinvolgere un pubblico sempre più ampio, significa considerare i musei i luoghi ideali per favorire il dialogo e gli scambi, per costruire e formare una comunità sensibile che si prenda cura dell’ambiente, delle persone e delle memorie.
Il libro *nuovi occhi* di Marco Peri, si concentra sulle opportunità educative del museo contemporaneo, offre un approccio innovativo per aggiornare la didattica museale, supportando chi opera in questo settore con riflessioni metodologiche e attività pratiche da sperimentare con il pubblico.