Papers by Paulo Sergio Rodrigues de Lima

Anabases, 2007
Nel dialogo tra gli Ateniesi e i Melii, che Tucidide riporta nel V libro (c. 85 ss.), sono lapida... more Nel dialogo tra gli Ateniesi e i Melii, che Tucidide riporta nel V libro (c. 85 ss.), sono lapidariamente raccolte in una dottrina le durezze e gli orrori della ragione di Stato e della politica di potenza 1. Nel 1924, studiando « la norma della azione politica e la legge motrice dello Stato »-norma secondo la quale « dappertutto si governa »-, Friedrich Meinecke individua un compito prioritario dell'indagine : l'analisi delle testimonianze del mondo antico. Compito non eseguito, naturalmente, dall'autore, che si appresta a tracciare note pagine su Machiavelli, attento, tuttavia, a riscontrare in Tucidide la prima espressione di quella dottrina, la consapevolezza della norma generale. Il machiavellismo di Tucidide era già un topos antico e ricorrente, e il dialogo dei Melii il suo esempio più chiaro. Ma la menzione del dialogo nell'età dei nazionalismi e dalla parte dei vinti ridà forza a questa lettura, che constata nello storico ateniese una « dottrina » della politica che è, al contempo, espressione greca e principio universale. Nel testo di Tucidide non si trova, però, soltanto l'elemento che permette questo ravvicinamento, che ci rende « greci » nella loro-prima che nostra-universalità. Questo stesso testo può segnare la differenza e la distanza : sentite, in principio, da quanti intravedono la presenza o l'esigenza della norma etica a reggere la politica delle 1 Meinecke (1924), p. 39. Questo lavoro è stato presentato a Toulouse, per i seminari di « Erasme », nel febbraio 2006, a cent'anni dalla pubblicazione del Voyage de Sparte di Maurice Barrès. A Pascal Payen e Corinne Bonnet il mio ringraziamento.
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