
Paolo Binaco
Da archeologo libero professionista, tra 2012 e 2024, ho lavorato in Umbria, Marche, Lazio, Toscana, Piemonte, Sardegna, Campania, Puglia e Basilicata.
Dal 2020 al 2024 sono stato direttore scientifico del Museo Territoriale del Lago di Bolsena (Bolsena - VT).
Dal 2022 al 2024 direttore del Museo Civico di Città della Pieve (PG).
Da aprile a luglio 2024 sono stato assistente amministrativo gestionale presso il Ministero della Cultura (Direzione Regionale Musei Umbria - Perugia).
Dal 22 luglio 2024 sono funzionario archeologo presso il Ministero della Cultura (Segretariato regionale per le Marche - Ancona).
Dal 2020 al 2024 sono stato direttore scientifico del Museo Territoriale del Lago di Bolsena (Bolsena - VT).
Dal 2022 al 2024 direttore del Museo Civico di Città della Pieve (PG).
Da aprile a luglio 2024 sono stato assistente amministrativo gestionale presso il Ministero della Cultura (Direzione Regionale Musei Umbria - Perugia).
Dal 22 luglio 2024 sono funzionario archeologo presso il Ministero della Cultura (Segretariato regionale per le Marche - Ancona).
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Papers by Paolo Binaco
Il coperchio, appartenuto ad una donna, riporta l'iscrizione PIUTI : TUTNASA. Una lacuna compromette il praenomen.
Sulla cassa è conservata la parte finale di una iscrizione: ...LISNAL : CLAN. Si conserva dunque la parte finale del metronimico di un individuo maschile
- cippo in travertino dal territorio di Perugia con riferimento a un liberto della gens dei Pethna.
- iscrizione su architrave di tomba a Orvieto, Crocifisso del Tufo, con riferimento a Velchae Velusie
- iscrizione su architrave di tomba a Orvieto, Crocifisso del Tufo con riferimento a Laris Hafa(- - - )
- frammento di iscrizione ellenistica dalla necropoli di San Simone, con parte del praenomen Lar (- - - )
Sono attestati i gentilizi Metiena, Velthura, Plera, Haltuna e (Lare)cena
Il coperchio, appartenuto ad una donna, riporta l'iscrizione PIUTI : TUTNASA. Una lacuna compromette il praenomen.
Sulla cassa è conservata la parte finale di una iscrizione: ...LISNAL : CLAN. Si conserva dunque la parte finale del metronimico di un individuo maschile
- cippo in travertino dal territorio di Perugia con riferimento a un liberto della gens dei Pethna.
- iscrizione su architrave di tomba a Orvieto, Crocifisso del Tufo, con riferimento a Velchae Velusie
- iscrizione su architrave di tomba a Orvieto, Crocifisso del Tufo con riferimento a Laris Hafa(- - - )
- frammento di iscrizione ellenistica dalla necropoli di San Simone, con parte del praenomen Lar (- - - )
Sono attestati i gentilizi Metiena, Velthura, Plera, Haltuna e (Lare)cena
chiusino”) e racconta probabilmente anche di un dono votivo e di un Nume tutelare, prende spunto la mostra “(Ri)scrivere il Passato. Il nome etrusco di Chiusi e altre Storie” che propone all’attenzione del pubblico
testimonianze epigrafiche particolarmente significative conservate nei musei cittadini.
La mostra si inserisce all’interno della Giornata degli Etruschi 2019, promossa dal Consiglio Regionale della Toscana, per celebrare il conferimento del titolo di Granduca a Cosimo I de’ Medici, titolo che riecheggia
quello che gli storiografi attribuirono al re chiusino Porsenna.
L’iniziativa, resa possibile grazie al Consiglio Regionale della Toscana, al Comune della Città di Chiusi, al Polo Museale, al Gruppo Archeologico “Città di Chiusi”, e alla stretta collaborazione con la Soprintendenza
ABAP-SI, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, l’Università di Roma Tre, il Museo Civico “La Città sotterranea”, il Museo della Cattedrale e la Fondazione Orizzonti d’Arte, è anche l’occasione per riproporre
all’attenzione del pubblico e degli studiosi il ricco patrimonio epigrafico etrusco e latino di Chiusi, attraverso un approccio non convenzionale e
innovativo, e un percorso arricchito, oltre che da questo catalogo, da un convegno, da un libro-gioco per i più piccoli, da conferenze periodiche e laboratori creativi sulla scrittura. Il catalogo propone materiali etruschi e romani dal VII sec. a.C. all’età tardoantica e all’Alto Medioevo configurandosi come un ulteriore approfondimento, “itinerante”, al percorso di visita, dalla Sala Mostre del Museo Nazionale, al Museo Nazionale stesso, al Museo Civico, a quello della Cattedrale, visitabili anche attraverso il costo agevolato di una
Chiusi Card.
Azioni e pensieri umani fissati mediante la scrittura su supporti non deperibili hanno superato secoli e millenni giungendo fino a noi, così da costituire una preziosa materia prima da leggere e interpretare per ricostruire
e riscrivere il passato di Chiusi e delle genti che vi abitarono.
Riproporre e raccontare queste “Storie” ha implicato una accurata selezione dei numerosissimi testi scritti a disposizione, e costretto ad affrontare lo studio dei materiali, noti e meno noti, con un taglio specialistico
ma nel contempo divulgativo e, per quanto possibile, considerata la materia estremamente complessa e tecnica, comprensibile al più vasto pubblico.
L’occasione ha poi stimolato in alcuni casi la proposta di nuove letture, alternative a quelle più ampiamente condivise, ha permesso di suggerire nuovi scenari e di formulare ipotesi di lavoro che costituiranno la necessaria premessa per ulteriori ricerche e approfondimenti.