Books by Paola Modesti

Ca' Zorzi at San Severo is one of three Venetian palaces that modern critics have attributed to M... more Ca' Zorzi at San Severo is one of three Venetian palaces that modern critics have attributed to Mauro Codussi, the Bergamasque stonemason who is considered responsible for introducing Renaissance architecture to Venice. A newly discovered document from August 1497 proves that Codussi was indeed on the work site. However, what could have been his actual role, considering the 'res aedificatoria' of that age? In order to answer this question, the patrons and their world are studied here for the first time, together with the reasons and peculiarities of the architecture and decoration of this outstanding house, which contained a humanistic 'studiolo'. The network of relationships of Marco Zorzi and his son Bertucci included such figures as Antonio Vinciguerra Cronico, Ermolao Barbaro the Younger, Matteo Bossi, Eliseo Raimondi, Girolamo Malatini, Alessio Aleardi, Giovanni Bellini, Carpaccio, and most likely Angelo dal Cortivo, as the Codex Zichy reveals.
The volume, copiously illustrated, also includes reconstructions of the original building made by Silvia Masserano. The photographic atlas of Francesco Turio Böhm allows readers to evaluate the architecture and the refined architectural decoration of the extant palace for themselves and provides scholars with material for comparison.

ISBN 978 88 222 6274 5 PREMESSA Alcuni anni fa, sfogliando una raccolta di disegni architettonici... more ISBN 978 88 222 6274 5 PREMESSA Alcuni anni fa, sfogliando una raccolta di disegni architettonici settecenteschi nella collezione del Victoria & Albert Museum, mi sono inaspettatamente trovata fra le mani cinque grandi tavole inedite che mostravano nei dettagli, in pianta e in alzato, Poggioreale, la leggendaria villa fatta costruire nel tardo Quattrocento, fuori Napoli, dal principe ereditario Alfonso d' . Per verificare l'attendibilità della documentazione ritrovata ho iniziato a svolgere indagini sull'origine della raccolta e sulla storia della villa, appassionandomi, così, alle 'delizie' e ai misteri della perduta dimora aragonese: un'opera fra le più celebrate e citate, ma meno conosciute, dell'architettura residenziale del Rinascimento. Più lo studio si approfondiva, più si estendeva e diramava. Conquistandomi, perché, insieme alla possibilità di ricostruire l'aspetto dell'intera villa, vi riconoscevo l'occasione per affrontare temi generali e sostanziali dell'architettura, come la circolazione di idee e modelli, la concezione e lo sviluppo condivisi del progetto e infine i significati e le intime motivazioni, spesso ignorate, delle maggiori imprese architettoniche e del riferimento alle antichità, ossia l'essenza di un'opera 'rinascimentale'.
This small book, written with dissemination purposes (also available in Italian and French), offe... more This small book, written with dissemination purposes (also available in Italian and French), offers an accurate description together with an updated interpretation of a ‘gem’ of all’antica architecture in Venice, the late-fifteenth century church of Santa Maria dei Miracoli.
La storia del monastero veneziano per cui Andrea Palladio disegnò il celebre progetto ispirato al... more La storia del monastero veneziano per cui Andrea Palladio disegnò il celebre progetto ispirato alla domus antica è qui indagata dalla fondazione nel dodicesimo secolo ai restauri ottocenteschi successivi alla soppressione. Dell´invenzione palladiana è offerta una lettura approfondita che ne esamina le circostanze, le motivazioni e i significati, sia dal punto di vista del progettista, sia dei committenti. Le vicende del monastero, ripercorse sulla base di uno studio sistematico delle fonti, oltre a rievocare il mondo gravitante intorno alla chiesa della Carità e a ricostruire la storia dei canonici lateranensi, chiariscono aspetti rilevanti del progetto di Palladio e questioni generali relative alla storia e alla storiografia architettonica, gettando nuova luce sulla storia artistica, sociale ed ecclesiastica della stessa città di Venezia.
Books edited by Paola Modesti
Di fondazione ducale antichissima, anteriore a quella della chiesa di San Marco, il cenobio bened... more Di fondazione ducale antichissima, anteriore a quella della chiesa di San Marco, il cenobio benedettino femminile di San Zaccaria, contiguo al centro politico-religioso marciano, fu uno dei più illustri, privilegiati e ricchi monasteri veneziani.
I saggi contenuti in questo volume, esito del convegno tenuto a Venezia nel novembre 2014, affrontano, con nuovi e originali contributi, la storia, l'architettura e l'arte del monastero e della chiesa dalle fasi più antiche ai recenti restauri.

Nell'opera di Andrea Palladio (1508-1580) le chiese costituiscono un corpus di architetture omoge... more Nell'opera di Andrea Palladio (1508-1580) le chiese costituiscono un corpus di architetture omogeneo e circoscritto, concentrato nella città di Venezia. La sua riconoscibilità è data dalle facciate, tutte dotate di uno schema compositivo simile, anche se non identico, e tale da risolvere «uno dei maggiori problemi dell'architettura cristiana» (Rudolf Wittkower). Il libro ripercorre la storia di queste facciate, ne individua la genesi compositiva, le variazioni, la fortuna critica a Venezia e nella cultura architettonica europea e anglosassone. Affronta il tema della loro conservazione e divulgazione in età moderna, nonché dei modi possibili di rappresentare ed esporre oggi l'architettura palladiana. I rilievi dei quattro prospetti, realizzati dal Sistema dei Laboratori dell'Università Iuav di Venezia e qui pubblicati, hanno fornito dati molto precisi, per la prima volta confrontabili fra loro. Essi colmano un vuoto negli studi storici e della conservazione, fornendo uno strumento di indagine inedito e raro. Non soltanto hanno permesso l'avvio di una nuova lettura delle facciate, ma aprono anche un più vasto orizzonte di riflessione sugli aspetti formali, compositivi e tecnico-costruttivi dell'architettura di Palladio.
Book chapters, essays, conference proceedings by Paola Modesti
Notiziario dell'associazione nobiliare regionale veneta. Rivista di studi storici, anno XIV, n. 15, 2023, 2024
Notes on the provenance of the Zichy Codex, the manuscript and model book of the Venetian draftsm... more Notes on the provenance of the Zichy Codex, the manuscript and model book of the Venetian draftsman and land surveyor Angelo dal Cortivo (1463-1536), now in the Ervin Szabó municipal library of Budapest.
Dilettanti di architettura nella Venezia del Cinquecento, a c. di M. Gaier e W. Wolters, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Venezia, 2020
Palazzo Trevisan on Murano was an extraordinary suburban villa, whose knowledge is hampered by th... more Palazzo Trevisan on Murano was an extraordinary suburban villa, whose knowledge is hampered by the loss of the garden, the lack of archival documents, and the inaccessibility of the surviving building. A reconsideration of its architecture uncovers elements that reinforce the hypothesis of a collective work. The amateur architect Daniele Barbaro, the architect Andrea Palladio, the sculptor Alessandro Vittoria and perhaps the painter Paolo Veronese could have contributed to the architectural project, responding to the request of the patron, a lawyer and an illustrious orator, who also acted as his own clerk of the works. Unpublished eighteenth-century drawings of the palace by Antonio Visentini are also reproduced.

Connexions, 2016
Dans l’histoire de l’architecture occidentale, l’espace réservé à l’isolement de l’individu, pour... more Dans l’histoire de l’architecture occidentale, l’espace réservé à l’isolement de l’individu, pour l’étude ou le recueillement intérieur, a été conçu sous des formes diverses, pourtant attribuables à une tradition unitaire aisément reconnaissable. De la villa romaine perdue dans la nature à la cellule du moine dans les monastères isolés, du cabinet-bureau de l’époque médiévale et humaniste à la pièce-bibliothèque de certaines demeures de Le Corbusier, il ressort toujours une oscillation entre sphère individuelle et sociale, entre espace clos et monde naturel ouvert, entre isolement et partage. Les structures architecturales ont toujours fait la distinction entre ces deux environnements, mais elles les ont aussi toujours mis en relation mutuelle : c’est de ce rapport réciproque que naît et devient visible dans l’histoire un lieu spécifique à la production de la pensée.
«In centro et oculis urbis nostre»: La chiesa e il monastero di San Zaccaria, a c. di Bernard Aikema, Massimo Mancini, Paola Modesti, Marcianum Press, Venezia 2016
“Porre un limite all’infinito errore”. Studi di storia dell’architettura dedicati a Christof Thoenes, a c. di A. Brodini e G. Curcio, 2012
I disegni architettonici di Antonio Visentini (1688-1782): un corpus autografo inedito e una prod... more I disegni architettonici di Antonio Visentini (1688-1782): un corpus autografo inedito e una produzione con un'etichetta da riconsiderare
La place du cœur: Architecture et liturgie du Moyen âge aux temps modernes, 2012

Architettura delle facciate. Le chiese di Palladio a Venezia: nuovi rilievi, storia, materiali, a c. di M. Borgherini, A. Guerra, P. Modesti, 2010
dilettanti, e professori … da paesi lontani» I più antichi rilievi degli edifici palladiani si co... more dilettanti, e professori … da paesi lontani» I più antichi rilievi degli edifici palladiani si concentrano nel Settecento e culminano nelle tavole accurate e quotate pubblicate nei quattro volumi delle Fabbriche e i disegni di Andrea Palladio (Vicenza 1776-1783) da Ottavio Bertotti Scamozzi (1719-1790). Lo stesso Bertotti Scamozzi diede conto del fenomeno nel Forestiere istruito delle cose più rare di architettura, e di alcune pitture della città di Vicenza (Vicenza 1761). Trattando della propria formazione egli innanzitutto riprese l'incipit del Proemio à i Lettori nei Quattro libri dell'architettura, ma sostituì la figura di Vitruvio, lì indicata come «maestro, e guida», con quella di Palladio 2 . Ricordò poi come in un primo tempo avesse ritenuto sufficiente studiare il trattato palladiano -disattendendo, di fatto, l'esempio del maestro cinquecentesco, che si era dedicato alla «investigatione delle reliquie de gli Antichi edificij» 3 . Soltanto in seguito aveva compreso l'utilità del rilievo delle opere «veggendo spesse volte alcuni dilettanti, e Professori venuti qua da paesi lontani a bella posta per misurare, e disegnare le Fabbriche del nostro Autore» 4 . Così si era anche accorto delle discordanze fra gli edifici e i progetti illustrati nel trattato, delle illustrazioni inadeguate e con quote scorrette e infine dell'esistenza di fabbriche inedite 5 -questioni che sollecitavano l'esecuzione di rilievi. Scopo del Forestiere istruito -dichiarava Bertotti Scamozzi -era proprio pubblicare i disegni già compiuti delle fabbriche vicentine di Palladio, con l'aggiunta di edifici del «discepolo» Vincenzo Scamozzi 6 . Ventisei tavole in proiezione ortogonale e in scala di 1. William Kent, schizzi con semiprospetto della facciata di San Francesco della Vigna. Oxford, Bodleian Library, MS Rawl, D. 1162, c. 10v. (foto Bodleian Library).
Faith and Fantasy in the Renaissance. Texts, Images, and Religious Practices, ed. by O. Zorzi Pugliese and E.M. Kavaler, 2009
The Encyclopaedia of Medieval Pilgrimage, ed. by Larissa J. Taylor et al., 2009
Andrea Palladio 1508 - 2008. Il Simposio del Cinquecentenario, 2008
Lo spazio e il culto. Relazioni tra l’edificio ecclesiale e il suo uso liturgico dal XV al XVII secolo, a c. di J. Stabenow, 2006
L'impiego del coronamento mistilineo nell'architettura veneziana è un fenomeno rilevato nella sto... more L'impiego del coronamento mistilineo nell'architettura veneziana è un fenomeno rilevato nella storiografia architettonica locale sin dall'Ottocento, da Pietro Selvatico e Pietro Paoletti, ma non ancora indagato in maniera puntuale e rispetto agli studi di carattere generale disponibili su questo tipo di fastigio. 1 L'arco composto da una linea concava inferiore raccordata a una convessa superiore tramite un tratto verticale, definito "mistilineo" da Paoletti, fu studiato all'inizio del Novecento da Marcel Reymond come una peculiare forma artistica di cui era possibile stabilire esattamente la data di nascita e di estinzione. 2 Reymond contestò 47 R A Z P R A V E I N ^L A N K I 1 Cf. Pietro Selvatico, Sulla architettura e sulla scultura in Venezia dal Medio Evo sino ai nostri giorni,
Progettare un museo. Le nuove Gallerie dell'Accademia di Venezia, a c. di Renata Codello, Electa, Milano, 2005
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The volume, copiously illustrated, also includes reconstructions of the original building made by Silvia Masserano. The photographic atlas of Francesco Turio Böhm allows readers to evaluate the architecture and the refined architectural decoration of the extant palace for themselves and provides scholars with material for comparison.
Books edited by Paola Modesti
I saggi contenuti in questo volume, esito del convegno tenuto a Venezia nel novembre 2014, affrontano, con nuovi e originali contributi, la storia, l'architettura e l'arte del monastero e della chiesa dalle fasi più antiche ai recenti restauri.
Book chapters, essays, conference proceedings by Paola Modesti
The volume, copiously illustrated, also includes reconstructions of the original building made by Silvia Masserano. The photographic atlas of Francesco Turio Böhm allows readers to evaluate the architecture and the refined architectural decoration of the extant palace for themselves and provides scholars with material for comparison.
I saggi contenuti in questo volume, esito del convegno tenuto a Venezia nel novembre 2014, affrontano, con nuovi e originali contributi, la storia, l'architettura e l'arte del monastero e della chiesa dalle fasi più antiche ai recenti restauri.
Rispetto alle dimore suburbane che costellavano l’isola, ca’ Trevisan spiccava per l’architettura imponente e singolare dell’edificio principale, per la sua estesa decorazione pittorica e a stucco (di cui restano lacerti sempre più labili all’interno) e per il perduto giardino retrostante, sovrastato da un portico coperto da un pergolato, racchiuso ai lati da una nicchia con fontana e da una grotta con giochi d’acqua – una novità, pare, per Venezia. L’opera rustica, per lo più mescolata all’ordine architettonico, e il dorico in varie declinazioni erano colti motivi architettonici che attraversavano il complesso, dal basamento dipinto della facciata sulla fondamenta, all’androne, alla sala ovata trasversale, alla loggia contigua serrata da avancorpi, al successivo fabbricato con portico e fontane.
Alla decorazione dipinta lavorarono specialisti, ricordati da Vasari (Vite, ed. 1568) o successivamente identificati da intendenti e studiosi: Paolo Veronese, Giovan Battista Zelotti, Battista e Marco del Moro, Prospero Bresciano, Bernardino India. Ad Alessandro Vittoria furono affidati almeno un camino con telamone e cariatide (disperso) e gli stucchi. A quasi un secolo di distanza dai lavori, Ridolfi (Maraviglie dell’arte, 1648) riportò la voce che il «palagio» fosse stato costruito «co’ modelli di Monsignor Daniel Barbaro». Nel ‘700 si affermò il nome di Palladio.
Nonostante l’architettura del complesso non sia stata ancora discussa in dettaglio, negli studi moderni sono state proposte diverse attribuzioni – Giovan Antonio Rusconi, Gian Giacomo dei Grigi, Michele Sanmicheli, Bartolomeo Ammannati – o, in alternativa, è stato ravvisato l’intervento di un dilettante. In questo seminario saggerò l’ipotesi che il palazzo-villa di Camillo Trevisan non sia stato l’opera di un architetto di professione, autore di un progetto dettagliato e responsabile della sua esecuzione, ma l’esito dell’apporto di diversi personaggi, intendenti e dilettanti di architettura.
Note (December 2015): This paper synthesized a work in progress. A wider article, with sources and bibliography, is now in press in the proceedings of the conference on the church and monastery of San Zaccaria