Papers by Annalisa Panico

'Atto Unico europeo-L'istituzionalizzazione del processo di integrazione tra gli stati europei si... more 'Atto Unico europeo-L'istituzionalizzazione del processo di integrazione tra gli stati europei si è avviata ne 1952 con il Trattato istitutivo della Comunità europea del carbonio e dell'acciaio (CECA) firmato da Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi; se ne aggiungeranno sei anni dopo altre due. Nel 1957 gli stessi sei stati firmano a Roma i Trattati istitutivi della Comunità economica europea (CEE) e della Comunità europea per l'energia atomica (CEEA o Euratom). Attraverso queste tre Comunità prendeva le mosse un disegno unitario volto a dar via nel territorio dei sei Stati fondatori ad un mercato comune basato sulla libera circolazione delle persone, delle merci, dei servizi e dei capitali e caratterizzato da condizioni di concorrenza non falsate. A questo obiettivo principale si affiancavano alcuni politiche comuni quali la politica agricola, quella commerciale, quella dei trasporti, nonché dai settori di competenza della CECA e dell'Euratom: i prodotti carbosiderurgici e l'energia nucleare. L'apparato istituzionale originariamente basato su tre strutture separate ma parallele è andato progressivamente unificandosi nei suoi elementi costitutivi. Già con i Trattati di Roma venne allegata una <Convenzione relativa a talune istituzioni comuni> che unificava il Parlamento europeo, la Corte di Giustizia ed il Comitato economico e sociale. Poi nel 1965 la fusione degli esecutivi, furono istituiti un Consiglio ed una Commissione unici e vennero unificati il sistema di finanziamento delle attività comunitarie e la struttura di bilancio, basata su un bilancio generale; struttura di bilancio ulteriormente modificata dal Trattato di Bruxelles del 1975 che instituì la Corte dei conti delle Comunità europee in sostituzione della Commissione di controllo della CEE e della CEEA e del Revisore dei conti della CECA.Costruito intorno alla prospettiva economico-commerciale del mercato unico, il processo di integrazione europea conteneva fin dall'inizio la sua propensione alla sua caratterizzazione politica. Il Trattato CEE prevedeva che si dovesse passare da un Parlamento europeo composto di rappresentanti nazionali da questi designati ad un Parlamento eletto direttamente dai cittadini degli Stati membri. A suffragio elettorale diretto nel 1979 si svolgono le prime elezioni europee avvalendosi della legittimazione democratica diretta che ne deriva al nuovo Parlamento. Dal nuovo Parlamento partirà, nel decennio dopo, il processo di riforma del sistema. Il primo passo è l'Atto Unico europeo nel 1986 che da luogo a un significativa revisione dei Trattati originari in tre direzioni: viene semplificata la presa di decisione del Consiglio sostituendo l'unanimità con la maggioranza qualificata come regola di voto per le sue deliberazioni in alcuni settori importanti; viene prevista per importanti deliberazioni del Consiglio, la procedura di cooperazione con il Parlamento europeo, il quale si vede riconoscere un ruolo più incisivo nell'adozione degli atti della Comunità, in quanto la sua posizione può influire sulla modalità di voto con cui il Consiglio è chiamato ad adottare l'atto; viene introdotta una prima forma di cooperazione politica in materia di politica estera, sotto la denominazione di Consiglio europeo, dei vertici semestrali tra i capi di Stato o di governo e i ministri degli affari generali. Il Trattato di Maastricht e la creazione dell'Unione europea-Uno sviluppo ben più significativo nel 1992 a Maastricht, del Trattato sull'Unione europea (TUE), in vigore nel 1993 non solo opera un ampliamento delle competenze della Comunità ma anche una profonda mutazione della costruzione avviata nel 1957. L'Unione Europea, dove le Comunità europee, non perdono formalmente le loro identità, e diventano parte accanto a due nuovi settori di cooperazione tra gli Stati membri-la cooperazione in materia di politica estera e sicurezza comune (PESC) e giustizia e affari interni (GAI). A partire da Maastricht, con questo nuovo edificio, l'Unione europea si regge su tre pilastri: il primo composto dalle Comunità europee, il secondo costituito dalla PESC e il terzo formato dalla GAI. Nel Trattato viene inserita la nozione di cittadinanza dell'Unione, quale status comune a tutti i cittadini degli Stati membri, che si aggiunge alla cittadinanza nazionale arricchendola di propri specifici diritti. Si ampliano le competenze della Comunità a materie quali l'istruzione e la formazione professionale, le reti trans europee, l'industria, la sanità, la cultura, la cooperazione allo sviluppo, la tutela dei consumatori; e si rafforzano quelle già esistenti in materia di politica sociale, coesione economica e sociale, ricerca e sviluppo tecnologico, ambiente. Vengono modificati alcuni meccanismi di funzionamento introducendo, a scapito della procedura di cooperazione, la procedura di codecisione con il Parlamento europeo che dà a quest'ultimo un ruolo paritario con il Consiglio per l'adozione di atti comunitari. Viene creata l'unione economica e monetaria in vista del passaggio ad una moneta unica. Il disegno istituzionale di Maastricht viene perfezionato cinque anni dopo ad Amsterdam nel 1997, più modeste, le modifiche recate ai Trattati istitutivi compreso il Tue non sono però meno significative. I principi di libertà, democrazia e di rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali oltre che allo stato di diritto vengono consacrati nel Tue coma valori fondanti dell'Unione, una cui violazione da parte di uno Stato membro può portare a sanzioni da parte della Consiglio. Per la prima volta procede con l'abrogazione di disposizioni divenute obsolete e la rinumerazione degli articoli. Il terzo pilastro creato a Maastricht viene trasferito nel TCE, <comunitarizzando>, assoggettando cioè ai meccanismi ed alle regole di questo, la materia dei visti, asilo e immigrazione e la cooperazione giudiziaria in materia civile. Viene prevista la possibilità che gli Stati membri siano autorizzati 1
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