Papers by Ombretta Pisano

La radice e la stirpe di David. Salmi davidici nel libro dell'Apocalisse, 2001
Nell'ambito del dibattito sul rapporto tra il Primo Testamento e l'Apocalisse la presenza dei Sal... more Nell'ambito del dibattito sul rapporto tra il Primo Testamento e l'Apocalisse la presenza dei Salmi è stata fino ad ora trascurata. Eppure essa merita un'attenzione particolare per il numero delle ricorrenze, uno dei più alti rispetto agli altri libri veterotestamentari. Si tratta di una presenza ripetuta, articolata, inserita nel vivo del discorso di Giovanni e la cui motivazione è suggerita dal carattere marcatamente liturgico dell'ultimo Libro del Nuovo Testamento e dal particolare legame tra il Cristo dell'Apocalisse e la figura del Davide dei Salmi.
L'articolo qui presentato è il primo di una piccola serie di estratti dalla tesi di dottorato dell'autrice (La Radice e la Stirpe di David. Salmi davidici nel libro dell'Apocalisse) pubblicata integralmente nella collana Tesi Gregoriana 85 per l'Editrice Pontificia Università Gregoriana nel 2002.
Il contributo, che si concentra sul problema dell'individuazione delle presenze del Primo Testamento nell'Apocalisse, evidenzia l'insufficienza del solo criterio testuale/letterale per l'identificazione delle ricorrenze e la necessità di ricorrere anche ad altri criteri, come la natura profetica della salmodia, il suo legame con Davide ed il suo ruolo nell'ambito della guerra escatologica. Si conclude con la proposta di un elenco di criteri.

The article starts from previous studies on the history of the abolition of the formula "perfidis... more The article starts from previous studies on the history of the abolition of the formula "perfidis Judaeis" from the text of the prayer for the Jews in the Good Friday liturgy. These studies pointed out the progressive awareness on the question, which began already in the early Twentieth century. Such awareness found its expression with the birth and the work of the association ‘Pax super Israel’, which was soon after broken up by the Sant’Uffizio in 1928. The coming of the Second World War with the abomination of the Shoah crimes, highlighted the problem more strongly. The work of people like Jules Isaac and Jacques Maritain came out, to awaken the churches and the main international organizations about the religious roots of anti-Semitism and anti-Judaism, as well as the more unknown efforts of other people. Among these, col. Massimo Adolfo Vitale, chair of a Jewish Italian institution, the Committee for the Search of the Deported Jews (CRDE), closely corresponded with the Vatican along two decades providing detailed documentation as well as strong motivations and contributed markedly, in fact, to the decision of pope John XXIII to remove the controversial formulas from the prayer, in March 17th 1959. This study reports on this correspondence, kept in the historical archives of the CRDE, in Rome and Milan, enriched with the transcription of some of the private meetings between col. Vitale and some Vatican officials, from 1945 till 1964.
L'esperienza della prossimità di Dio veicolata dal termine Shekinah assume diverse sfumature anch... more L'esperienza della prossimità di Dio veicolata dal termine Shekinah assume diverse sfumature anche apparentemente contraddittorie, a riprova di quella coscienza -che accompagna inscindibilimente l'esperienza della vicinanza -della più radicale differenza tra la divinità e la sua creatura, tra il Dio d'Israele ed il suo popolo.
In questo contributo ci chiediamo quali eventuali punti di contatto esistano e in cosa le tradizioni rabbiniche e quella cristiana espressa nell' Apocalisse si discostino l'una dall'altra nella descrizione dell'esperienza di un rapporto con Dio pensato e sognato nella sua dimensione più intima.
Thesis Chapters by Ombretta Pisano
La salmodia è affermazione della capacità vittoriosa di Dio posta al servizio del suo popolo e al... more La salmodia è affermazione della capacità vittoriosa di Dio posta al servizio del suo popolo e al tempo stesso mezzo attraverso cui Dio stesso assicura in maniera continuata la manifestazione concreta della sua fedeltà e della sua guida.
Una funzione duplice svolgono i Salmi e la salmodia: celebrazione della fedeltà di Dio sperimentata e profezia che collega il passato di questa fedeltà col futuro delle aspettative di pace di Israele; invocazione/lode e visione. Tale profezia si connota come interpretazione degli eventi e funziona come potenza creatrice di novità. Per mezzo dei Salmi il popolo/assemblea trasforma la sua esperienza degli eventi in visione dell’opera di Dio, che viene oltremodo rilanciata nel futuro, nella prospettiva percepita anche dagli apocalittici, che li hanno fortemente utilizzati.
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Papers by Ombretta Pisano
L'articolo qui presentato è il primo di una piccola serie di estratti dalla tesi di dottorato dell'autrice (La Radice e la Stirpe di David. Salmi davidici nel libro dell'Apocalisse) pubblicata integralmente nella collana Tesi Gregoriana 85 per l'Editrice Pontificia Università Gregoriana nel 2002.
Il contributo, che si concentra sul problema dell'individuazione delle presenze del Primo Testamento nell'Apocalisse, evidenzia l'insufficienza del solo criterio testuale/letterale per l'identificazione delle ricorrenze e la necessità di ricorrere anche ad altri criteri, come la natura profetica della salmodia, il suo legame con Davide ed il suo ruolo nell'ambito della guerra escatologica. Si conclude con la proposta di un elenco di criteri.
In questo contributo ci chiediamo quali eventuali punti di contatto esistano e in cosa le tradizioni rabbiniche e quella cristiana espressa nell' Apocalisse si discostino l'una dall'altra nella descrizione dell'esperienza di un rapporto con Dio pensato e sognato nella sua dimensione più intima.
Thesis Chapters by Ombretta Pisano
Una funzione duplice svolgono i Salmi e la salmodia: celebrazione della fedeltà di Dio sperimentata e profezia che collega il passato di questa fedeltà col futuro delle aspettative di pace di Israele; invocazione/lode e visione. Tale profezia si connota come interpretazione degli eventi e funziona come potenza creatrice di novità. Per mezzo dei Salmi il popolo/assemblea trasforma la sua esperienza degli eventi in visione dell’opera di Dio, che viene oltremodo rilanciata nel futuro, nella prospettiva percepita anche dagli apocalittici, che li hanno fortemente utilizzati.
L'articolo qui presentato è il primo di una piccola serie di estratti dalla tesi di dottorato dell'autrice (La Radice e la Stirpe di David. Salmi davidici nel libro dell'Apocalisse) pubblicata integralmente nella collana Tesi Gregoriana 85 per l'Editrice Pontificia Università Gregoriana nel 2002.
Il contributo, che si concentra sul problema dell'individuazione delle presenze del Primo Testamento nell'Apocalisse, evidenzia l'insufficienza del solo criterio testuale/letterale per l'identificazione delle ricorrenze e la necessità di ricorrere anche ad altri criteri, come la natura profetica della salmodia, il suo legame con Davide ed il suo ruolo nell'ambito della guerra escatologica. Si conclude con la proposta di un elenco di criteri.
In questo contributo ci chiediamo quali eventuali punti di contatto esistano e in cosa le tradizioni rabbiniche e quella cristiana espressa nell' Apocalisse si discostino l'una dall'altra nella descrizione dell'esperienza di un rapporto con Dio pensato e sognato nella sua dimensione più intima.
Una funzione duplice svolgono i Salmi e la salmodia: celebrazione della fedeltà di Dio sperimentata e profezia che collega il passato di questa fedeltà col futuro delle aspettative di pace di Israele; invocazione/lode e visione. Tale profezia si connota come interpretazione degli eventi e funziona come potenza creatrice di novità. Per mezzo dei Salmi il popolo/assemblea trasforma la sua esperienza degli eventi in visione dell’opera di Dio, che viene oltremodo rilanciata nel futuro, nella prospettiva percepita anche dagli apocalittici, che li hanno fortemente utilizzati.