Papers by Michela Giuntoli

These article presents for the first time the text of the commission written by the Government of... more These article presents for the first time the text of the commission written by the Government of Florence to the ambassador Pandolfo di Giannozzo Pandolfini, that was designated to speech to the duke of Provence, Renee d’Anjou, in 1461 about an issue of piracy in Mediterranean Sea. Infact a pirate, called Scarincio, has devasted Florentine ships in the name of the duke of Provence. In consequence of this act, Pandolfo Pandolfini was sent to require an immediate intervention to stop the attacks of the pirate. These commission is relevant because it reveals the effective reason of the expedition, not only of Pandolfini but also of Filippo de’ Medici, that was sent to the duke too. It also adds new suggestions about diplomacy in the complex contest of political affairs in Fifteenth-century Europe and it notices the role of these kind of written commission in the messengers’s communication.
Ri-localizzare le eccellenze e la creatività Made in Italy: il Design come strumento per l'innova... more Ri-localizzare le eccellenze e la creatività Made in Italy: il Design come strumento per l'innovazione, la competitività e la valorizzazione del saper fare VARIA Maurizia Tazartes Orazio Riminaldi. Un maestro pisano tra Caravaggio e Gentileschi Francesco Parisi Alcune vicende biografiche del Deutsch-Römer Heinrich Heyne nel novero della grafica simbolista mitteleuropea e su una sua interpretazione pittorica del motivo della Heiliger Frühling Maurizia Tazartes L'arte a Torino negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento attraverso la storia di una collezione privata Benedetta Saglietti Stephan Balkenhol: figure sibilline e musica discreta tra anonimato e tradizione. (Goethe, Mozart, Wagner e Beethoven) Iniziative della Fondazione Ragghianti nel 2021 INDICE autorizzazioni e referenze fotografiche
Grafica d’arte, Anno 31 (luglio-settembre 2020), numero 123, pp. 33-37, 2020

I quaderni del m.æ.s. - Journal of Mediæ Ætatis Sodalicium, 2019
Il contributo rende nota l'istruttoria dell'orazione a Renato d'Angiò che il governo di Firenze a... more Il contributo rende nota l'istruttoria dell'orazione a Renato d'Angiò che il governo di Firenze assegnò all'ambasciatore Pandolfo di Giannozzo Pandolfini nel 1461. Inedita e ignorata fino ad oggi dagli studi storici, tale istruttoria risulta una testimonianza rilevante nel contesto diplomatico e politico dell'epoca, in quanto il testo dell'orazione latina è ancora oggi sconosciuto e le testimonianze riguardanti l'evento sono scarse. Tale ritrovamento ha rivelato l'effettivo motivo della spedizione, legata al viaggio di Filippo de' Medici, Piero de' Pazzi e Buonaccorso Pitti in Francia, di cui è stato tramandato nella storia solo lo scopo ufficiale: rendere omaggio al nuovo re, Luigi XI. Le due ambasciate in realtà avevano l'obiettivo di discutere con Renato d'Angiò di un'urgente questione di politica marittima riguardante gli assalti che il corsaro Scarincio perpetrava sotto le insegne angioine a danno delle galee fiorentine nel Mediterraneo.
This article presents for the first time the text of the commission written by the Government of Florence to the ambassador Pandolfo di Giannozzo Pandolfini, that was designated to speech to the duke of Provence, Renée d'Anjou, in 1461 about an issue of piracy in Mediterranean Sea. In fact a pirate, called Scarincio, had devasted Florentine ships in the name of the duke of Provence. In consequence of this act, Pandolfo Pandolfini was sent to require an immediate intervention to stop the attacks of the pirate. These commission is relevant because it reveals the effective reason of the expedition, not only of Pandolfini but also of Filippo de' Medici, that was sent to the duke too. It also adds new suggestions about diplomacy in the complex contest of political affairs in Fifteenth-century Europe and it notices the role of these kind of written commission in the messengers' communication.

V Ciclo di Studi Medievali, Atti del Convegno, Firenze, 2019
È noto il lungo viaggio che Filippo de' Medici e gli ambasciatori fiorentini Bonaccorso Pitti e P... more È noto il lungo viaggio che Filippo de' Medici e gli ambasciatori fiorentini Bonaccorso Pitti e Piero di Andrea de Pazzi compirono tra l'ottobre 1461 e il marzo 1462: Gaetano Milanesi nel 1865 pubblicò la relazione del viaggio scritta dal notaio Giovanni Cecchi, testo che andava ad arricchire di nuovi particolari il materiale edito già da Abel Desjardins, il quale aveva inserito i testi delle lettere tra la Signoria e gli ambasciatori in viaggio nel volume Négotiacions Diplomatiques de la France avec la Toscane del 1859. Eppure ad oggi il viaggio di Filippo de' Medici non è ancora studiato nella sua completezza e complessità. Innanzitutto da un'indagine archivistica presso l'Archivio di Stato di Firenze risulta che le epistole ricevute dagli ambasciatori non sono tutte edite. In secondo luogo da un'attenta analisi del corpus documentario del viaggio, come l'orazione tenuta da Filippo de' Medici a Tours alla presenza di Luigi XI-orazione trascritta da Desjardins ma mai oggetto di analisi specifica-emergono le vere finalità dell'ambasceria riguardanti in particolare la politica marittima, ben lontano dunque dal motivo ufficiale e tramandato, quello di rendere omaggio a Luigi XI, novello successore al trono francese dopo la morte di Carlo VII nel settembre 1461. Le lettere della Signoria e il testo dell'orazione sono chiari: lo scopo politico del viaggio è quello di sollecitare la Corona di Francia ad intervenire direttamente contro il corsaro Scarincio, ovvero il ligure Battista Aicardo di Porto Maurizio che era a servizio dei d'Angiò per allontanare gli Aragonesi dalla costa ligure e che sotto le insegne francesi aveva più volte devastato le galee di Firenze. Si tratta dunque di un nuovo elemento rilevante nella storia dei rapporti diplomatici tra Firenze e la Francia e che cambia la tradizionale lettura fatta del viaggio del 1461. Oltretutto i documenti relativi al viaggio sono un'eccezionale testimonianza della mentalità, dell'estetica e delle consuetudini dell'epoca: per conto di Filippo de' Medici infatti Giovanni Cecchi annota giudizi sui comportamenti e sui rituali di corte, sugli abiti; descrive inoltre i particolari di chiese, cattedrali e reliquie, notabili per i caratteri di monumentalità e preziosità, canoni propri della mentalità medievale.

OADI - Rivista dell'Osservatorio per le Arti Decorative in Italia, 2017
L’oggetto di questo studio è il dossale intarsiato proveniente dal monastero benedettino di Sant’... more L’oggetto di questo studio è il dossale intarsiato proveniente dal monastero benedettino di Sant’Apollonia di Firenze e conservato nel Museo del Cenacolo di Sant’Apollonia, ad oggi rimasto esente da ogni precisazione riguardante l’attribuzione e la periodizzazione. Da un indagine svolta presso l’Archivio di Stato di Firenze emerge che nella prima metà del Quattrocento nel monastero di Sant’Apollonia era presente una Strozzi; più volte infatti la Strozzi è menzionata negli elenchi delle presenze delle religiose e del personale, nei quali oltre alle monache e le novizie sono registrate le terziarie e le serventi: si tratta di «Catherina di messer Palla Strozzi», annotata nell’elenco delle monache del 28 maggio 1444 e parimenti menzionata nell’elenco del 1452. Tuttavia è nell’elenco delle presenze datato 1438, che si rivela il patronimico completo del padre della Strozzi. Vi si legge: «Chaterina di messer Palla di messer Palla Strozzi». Tale nomina risulta preziosa poiché elimina ogni dubbio sull’identità del committente Palla Strozzi. L'articolo espone il profilo biografico del committente in relazione al motivo della commissione e alla datazione dell'opera.
Conferences by Michela Giuntoli
Candor nivis The iconography of Our Lady of the Snows in Illuminated Manuscripts, 2021
This is the speech that I gave at the International Medieval Congress in Leeds in 2021. It's abou... more This is the speech that I gave at the International Medieval Congress in Leeds in 2021. It's about the evolution of the iconography of Or Lady of the Snows in Illuminated manuscripts between the thirteenth and the fifteenth centuries. It concerns an unusual snowfall, which happened in August in Rome, interpreted as a miracle by the citizens of the period. The speech dealt with the historical context of the legend of Our Lady of the Snows, and it examinated the iconography of the feast depicted in some illuminations in liturgical manuscripts, such as breviaries, choir books and antiphonaries. Finally, I proposed some observations about the change of the iconography of the feast.
by NUME Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino, Luca Salvatelli, Carlo Pùlisci, Roberto Del Monte, Paola Novara, Rita Mei, Sara Ragni, Sarah Procopio, Catarina M Tibúrcio, Mario Gaglione, Irma Kaplūnaitė, Rytis Jonaitis, Valerio Cappozzo, Giacomo Ponticelli, Abel de Lorenzo Rodríguez, Antonella Ventura, Michele Lacerenza, Davide Esposito, Elena R . Trunfio, Giulia Calabrò, Antonio Tagliente, Nicoletta Usai, Francesco Mameli, Mattia Sanna Montanelli, Michela Giuntoli, Massimo Siani, Carlo Maria Poggi, Filippo Ribani, Mario Loffredo, Chiara Ribolla, Eleonora Casarotti, Elena Catalano, Aurelia Maruggi, Joao Nisa, Andrea-Bianka Znorovszky, Lester Lonardo, Stefano Bernardinello, Federica Fiorini, Azzurra Rinaldi, Andrea D'Apruzzo, Marianna Cuomo, Arancia Boffa, Matteo Saracini, Giacomo Brotto, Giulia Lovison, Valerio Luca Floris, Italia Caradonna, Lorenzo Fragai, Beatrice Brancazi, Annalisa Colecchia, Massimiliano David, Stefano De Togni, Alessandro Melega, Enrico Pomo, and Chiara Baldestein
Conference Proceedings by Michela Giuntoli
by NUME Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino, Andrea Pergola, Valentina Milia, Valerio Luca Floris, Roberto Del Monte, Chiara Baldestein, leonardo marchetti, Irma Kaplūnaitė, Rytis Jonaitis, Giacomo Ponticelli, Andrea Biondi, Lester Lonardo, Lorenzo Fragai, Mario Loffredo, Mario Gaglione, Rita Mei, Giulia Calabrò, Massimo Siani, Pietro Sorace, Andrea D'Apruzzo, Antonella Ventura, Michele Lacerenza, Elena Catalano, Italia Caradonna, Luca Salvatelli, Catarina M Tibúrcio, Andrea-Bianka Znorovszky, Chiara Ribolla, Marianna Cuomo, Arancia Boffa, Gemma Alfonso, Luca Brancazi, Massimiliano David, Irene Catanzaro, Stefano De Togni, Federica Fiorini, Michela Giuntoli, Joao Nisa, Nicola Martellozzo, Giacomo Brotto, Francesco Mastromatteo, Veronica De Duonni, Sarah Procopio, Abel de Lorenzo Rodríguez, Elisabeth (Lisa) Trischler, Azzurra Rinaldi, and Carlo Maria Poggi EBS Print, 2019
Advises by Michela Giuntoli
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Papers by Michela Giuntoli
This article presents for the first time the text of the commission written by the Government of Florence to the ambassador Pandolfo di Giannozzo Pandolfini, that was designated to speech to the duke of Provence, Renée d'Anjou, in 1461 about an issue of piracy in Mediterranean Sea. In fact a pirate, called Scarincio, had devasted Florentine ships in the name of the duke of Provence. In consequence of this act, Pandolfo Pandolfini was sent to require an immediate intervention to stop the attacks of the pirate. These commission is relevant because it reveals the effective reason of the expedition, not only of Pandolfini but also of Filippo de' Medici, that was sent to the duke too. It also adds new suggestions about diplomacy in the complex contest of political affairs in Fifteenth-century Europe and it notices the role of these kind of written commission in the messengers' communication.
Conferences by Michela Giuntoli
Conference Proceedings by Michela Giuntoli
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Advises by Michela Giuntoli
This article presents for the first time the text of the commission written by the Government of Florence to the ambassador Pandolfo di Giannozzo Pandolfini, that was designated to speech to the duke of Provence, Renée d'Anjou, in 1461 about an issue of piracy in Mediterranean Sea. In fact a pirate, called Scarincio, had devasted Florentine ships in the name of the duke of Provence. In consequence of this act, Pandolfo Pandolfini was sent to require an immediate intervention to stop the attacks of the pirate. These commission is relevant because it reveals the effective reason of the expedition, not only of Pandolfini but also of Filippo de' Medici, that was sent to the duke too. It also adds new suggestions about diplomacy in the complex contest of political affairs in Fifteenth-century Europe and it notices the role of these kind of written commission in the messengers' communication.
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